The Golden "F"
In quel momento George sapeva esattamente ciò che avrebbe trovato all’interno di quel morbido involucro di carta natalizia che la madre gli aveva consegnato quella mattina.
Da quando lo aveva preso per la prima volta in mano, alle otto e trentadue di mattina del venticinque dicembre di quell’anno, non era riuscito a trovare il coraggio di scartarlo. Lo aveva semplicemente poggiato sul letto e aveva fatto finta di dimenticarlo fino ad allora.
Però ora erano quasi le dodici, e sarebbe passato il giorno di Natale, quindi si era autoimposto di scartare il regalo di Molly.
La verità era che aveva paura. Sarebbe stata la prima volta in assoluto che avrebbe ricevuto quel tanto odiato regalo da solo, sarebbe stata la prima volta in cui non avrebbe potuto metterlo via schifato e facendo qualche battuta sul dubbio gusto della madre. O meglio, volendo avrebbe potuto farlo, ma quel Natale era da solo e così sarebbe stato per sempre.
Afferrò con mani tremanti il pacco che giaceva sul letto da più o meno quattordici ore e strappò rapidamente la carta, come a volersi togliere quel peso il più velocemente possibile.
Gli uscì un gemito strozzato di stupore quando, al posto del solito maglione di lana rosso slavato con la “G” dorata ricamata sopra, vi trovò si, un maglione di lana, ma stavolta bianco, su cui troneggiava, vittoriosa, una “F” scarlatta.
Singhiozzò sommessamente, immergendo il viso nel suo nuovo maglione e affondando le dita nella morbida lana candida.
Molly, nascosta dietro la porta, sorrise, asciugandosi una guancia col dorso della mano.
Ci manchi, Fred.