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Autore: MagnusBane_    11/12/2013    2 recensioni
E se Harry Potter avesse una sorella? E se Draco Malfoy non fosse quello che tutti credono, e cambiasse per amore? E se Ron si fosse dichiarato prima ad Hermione? E se Fred avesse trovato la ragazza giusta per lui? E se Ginny ed Harry avessero subito la loro storia? Come sarebbero andate le cose?
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 4
Iris camminava a passo svelto per i corridoi di Hogwarts, in cerca della migliore amica, corsa via poco prima. 
Gli occhi azzurro ghiaccio di un serpeverde seguivano la figura esile di lei, scrutandola attentamente. Si avvicinò velocemente, bloccandole il passaggio al corridoio successivo. 
Iris sbuffò sonoramente, visibilmente irritata. -Che vuoi, Malfoy?-
-Dove vai così di fretta, ricciolina?-
Le guance di lei si tinsero di un colorito roseo. -Non chiamarmi così, e poi non sono affari tuoi!-
Fece per sorpassarlo, ma lui prontamente le si parò di nuovo davanti, sorridendo. 
-Senti, non ho tempo per i tuoi giochetti.-ribattè Iris, mettendo mano alla bacchetta.
Prima che Malfoy potesse avere una qualsiasi reazione, la riccia l'aveva già schiantato al muro, con un incantesimo. 
L'impatto con il muro fu secco e violento, provocando un forte rumore, che fece voltare tutti i ragazzi presenti nel corridoio. Iris rimase immobile, notando che Malfoy non si era ancora alzato da terra. Si pentì immediatamente della sua azione, e corse verso Draco. 
Il biondo era pallido, privo di sensi. 
-Malfoy, oddio, Malfoy.-lo chiamò lei, prendendolo per le spalle.
Arrivò la McGranitt, avvisata probabilmente da uno studente che aveva assistito alla scena. 
-Signorina Parker, mi vuole spiegare?-disse con tono severo.
-Oh..ecco...io...ehm..-
-Ha risposto ad una mia provocazione...le ho detto cose che non dovevo dire...l'ho minacciata io con la mia bacchetta, è colpa mia. Punisca me.-intervenne Malfoy, ancora a terra, ma ormai sveglio. 
La professoressa McGranitt scrollò la testa, indecisa sul da farsi. 
-Signorina Parker, accompagni Draco in infermeria, e dopo venite nel mio ufficio.-
Detto questo se ne andò, lasciando un'Iris ancora sconvolta ed un Draco dolorante.
--
Harry camminava piuttosto incerto verso il dormitorio dei gemelli Weasley, era strano: non avrebbe mai pensato di dover farsi aiutare da loro per questo genere di cose, ma dato che, Hermione e Ron erano impegnati in affari "privati", e sua sorella era sparita chissà dove, doveva giocare la sua ultima carta. 
Entrò nella camera ancora con qualche dubbio, e stranamente trovò solo uno degli inseparabili gemelli dai capelli rossi.
George era steso sul letto, lo sguardo rivolto al soffitto, probabilmente non si era nemmeno accorto della sua presenza. 
Harry tossì per fargliela notare, ed a quel punto, George si mise a sedere di scatto.
-Ah, Harry. Sei tu. Qual buon vento di porta dallo zio George? Pasticche vomitose?-
-Ehm...no.-fece una pausa. -Veramente...io sarei qui per problemi di cuore.- 
Il gemello rise, alzandosi in piedi. 
-Beh, amico mio. Sei venuto dalla persona giusta. Racconta i tuoi problemi a Georgie.- 
Il fratello Potter sospirò, stringendo le labbra, estremamente nervoso. 
-Prometti di non schiantarmi al muro.-sussurrò. 
-C'entra Ginny, vero?-
Harry arrossì, poi lo guardò, visibilmente sorpreso. 
-C--c--come..-
-Oh, andiamo. Mia sorella è un buon partito. Bella, intelligente, simpatica. Chi non la vorrebbe? Ma il problema, caro Harry,  non sono io o Fred. Il problema è Ron.-
-Beh...Per il momento pensiamo al problema Ginny, quello Ron verrà dopo.-
-Ginny è pazza di te. Valle vicino. Invitala. Ti salterà addosso. Problema risolto.-
In quel momento entrò Fred.
-Hey, George, riguardo Ally...-si fermò alla vista di Harry, coprendosi la bocca con una mano. 
-Che volevi dire riguardo ad Ally. Su, continua.-disse Harry, leggermente irritato. 
-Io? Assolutamente niente.-finse fischiettando Fred.
-Ti piace mia sorella?-chiese il ragazzo dagli occhi verdi, con un sorrisetto soddisfatto. 
George intervenne. -Beh, a te piace Ginny.-
-Ti piace mia sorella?-chiese Fred, sogghignando. 
-Beh, a te piace la mia!-
George circondò le spalle dei due ragazzi con le braccia, sorridendo. 
.-Ragazzi, le sorelle sono attraenti, sono un qualcosa di proibito, per questo si desiderano. Eh già.-
Fred lo fulminò con lo sguardo. -Troppo whiskey incendiario per caso?-
-Oggi mi sento cupido.-
---
Draco ed Iris uscirono dall'infermeria, diretti verso l'ufficio della professoressa McGranitt, ma all'improvviso la riccia si fermò, trattenendo Draco per un braccio.
-Perché mi hai difesa? Perché ti sei preso la colpa? Perché aiutare una dal sangue sporco?- 
Draco sorrise. -Sono tante domande per una della tua statura, non pensi?-
-Guarda che io sono alta quanto te.-disse lei, offesa.
-Pensa qualsiasi cosa che ti aiuti a dormire la notte, Iris Parker.- 
-Non posso dormire se non mi dai delle risposte.-
-Allora ti consiglio di prendere un sonnifero, rimarresti sbalordita dal risultato.-
Iris gli lasciò il braccio, fulminandolo con lo sguardo. 
-Perché fai così?-chiese, alzando il tono di voce. 
-Così come?-il suo tono era tranquillo.
-Prima fai tutto il carino e dopo sei ancora più odioso!-
-Menomale allora che non dobbiamo essere amici, allora. Non sei contenta? Guarda: prendo le distanze.-
Detto questo proseguì il cammino, con Iris dietro che lo seguiva, pensando che forse era meglio lasciare che gli ronzasse intorno, invece che ottenere indifferenza.
Entrati nell'ufficio nella McGranitt, si subirono una lavata del capo di quasi un'ora. Finchè la professoressa non gli assegnò la loro punizione: pulire l'aula di difese contro le arti oscure. 
[...]
Quando iniziarono a pulire, si divisero i compiti: Iris avrebbe pulito la parte destra della stanza, invece Draco quella di sinistra.
Passò un po' di tempo, fin quando la voce di Draco non la raggiunse. 
-Hey Iris, ma cos'è questo?-chiese.
La riccia fece per girarsi, ma un tremendo urlo la fece sobbalzare dalla paura. 
Si alzò in fretta, e vide un Draco completamente terrorizzato, rannicchiato in un angolo della stanza.
Sgranò gli occhi, e poi si girò, per scoprire il motivo di così tanta paura.
Davanti a se' c'era una ragazza, la quale aveva la gola completamente dilaniata, il sangue le scendeva copiosamente per il collo, non riuscì a riconoscere la ragazza, ma dalla sua reazione, il ragazzo doveva tenerci molto.
Non ci pensò due volte, e si parò dinnanzi a Draco, il molliccio cambiò forma. 
Subito assunse le sembianze di un uomo, alla sua vista, il respiro della ragazza si fermò. 
Pensò a tutte le cose che quell'uomo le aveva fatto passare, una lacrima presto le rigò la guancia. Ma si ricordò che Draco era lì. che aveva bisogno di lei, quindi si fece forza, prese un lungo respiro e gridò: "RIDDICULUS!"
All'uomo spuntarono il naso rosso e dei capelli colorati. Iris lo spinse di nuovo nel baule che evidentamente Draco aveva aperto prima. E lo chiuse con la chiave che trovò vicino. 
Accorse dal ragazzo ancora rannicchiato sul pavimento, che cercava di respirare regolarmente, con scarsi risultati. 
-Draco. Hey. Shhh, va tutto bene. Mi senti? Sei con me. Va tutto bene ora.
  
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