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Autore: Alphacent    11/05/2008    10 recensioni
Ero concentratissima a seguire la lezione di storia dell’arte, e ci stavo riuscendo, fino agli archi a tutto sesto di San Marco, c’ero! Poi però una forza a me sconosciuta mi ha portata a voltarmi. Non l’avessi mai fatto.
Un mio compagno mi sillaba una domanda: no…hidi?nonn?
Quando finalmente traduco quello che mi sta dicendo, bhe tutte le mie buone intenzioni di concentrarmi sui i capitelli, partono con un biglietto di sola andata per Ibiza! E con un budget niente male!
Ma volete sapere quel era la celebre domanda, quali le parole mi hanno fatto abbandonare la verace via? E mi hanno gettata nella più totale confusione, parole che mi hanno sconvolto la giornata?
Ebbene sette parole gente, sette stupidissime e comunissime parole che mi hanno fatto passare tutta l’ora a rimembrare infantili ricordi! Ed eran queste...
Genere: Generale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: Please accept my apologies

“Rossana” mi volto verso di lui e restiamo in silenzio per quasi minuto. I miei occhi si sono arrossati e sono troppo umidi.

“Scusa Nao…” ho fatto la figura di una stupida.

“Ti va di dirmi che hai?” dice dolcemente prendendomi le buste.

“Io…non lo so” non lo so, non so perché non sono riuscita a stargli di fronte. Non me lo spiego, so solo che mi sentivo combattuta dal desiderio di strozzarlo e quello di abbracciarlo.

“Rossana” fa apprensivo “quel ragazzo, quel Hayama”

“Non mi va di parlarne” dico voltandomi per non guardarlo in faccia.

“Ti piace così tanto?” no! Non è niente di simile…credo. No, sicuro! Insomma, è stato solo un momento.

“No! Solo io, ecco, è una cosa complessa”

“Complessa?” fa scettico. Si be? Mai sentita come parola?

“io ti conosco da molto poco, ma mi sei sembrata decisa e forte, non mi sembra da te cedere di fronte ad uno, soprattutto se è un ragazzo, il tuo orgoglio, quello che hai mostrato tutto il pomeriggio ogni volta che credevi di vedere una discriminazione delle donne, dov’è finito?” io continuo a stare in silenzio, che c’entra tutto questo con Akito?

“insomma credevo che tu fossi una che rispondeva a tono, non che ti offendessi, e piangessi per niente”

“chi ti dice che sto piangendo”rispondo tentando di fare la dura.

“però ti sei offesa”

“non è per nulla vero, figurati se me la prendo per quella scimmia”

“Ti va di rientrare?” mi volto di nuovo e vedo che mi regala un bel sorriso, che mi intenerisce da morire. Mi va di rientrare, si mi va, ma saprò stare a un metro da lui?

“va bene” porta tutte le buste su una mano e con l’altra mi circonda le spalle, stringendomi a lui.

Con pochi passi torniamo dentro, e facciamo suonare nuovamente quella specie di campanello. E ci avviamo verso il tavolo dove stanno seduti gli altri e tre.

Mi siedo di fronte ad Aya e Tsuyoshi, cercando di evitare lo sguardo di Hayama, la cosa è palesemente imbarazzante, e Tsuyoshi deve essersene accorto tanto che lancia occhiataccia ad Hayama, non so con quale fine.

“Sana, Kamura cosa ordinate?” mi chiede Tsuyoshi cercando di avviare una qualsiasi conversazione.

“Il solito, per me” già affogherò la mia confusione nei sani grassi saturi. Sento Kamura che mi da un colpetto con la mano. Ti faccio vedere io se ho paura di quel gorilla.

“Giusto per rimanere leggeri!!” commenta Aya sorridendo.

“Cioè? Devo ricordarti che tutte le mie energie sono state consumate dalla stessa persona che codesta mattina mi ha svegliato all’alba?! Senza alcuna ragione”

“Erano le 7.30! Poi il tuo ‘solito’ è praticamente un pranzo da sposa!” su questo ha perfettamente ragione.

“Tu, Kamura?” chiede Tsuyoshi impedendomi di rispondere.

“Non lo so, prendo quello che prendete voi, è uguale” come è uguale? No, no, no cocco, devi esprimere la tua opinione! Non mi piace chi risponde così, avrai dei gusti no? Anche se queste sono sciocchezze, sono comunque figura di quello che sei, e se non prendi decisione per sciocchezze del genere, nelle cose serie, che devo pensare?

“Tu, Hayama?” Akito accenna la risposta con il capo. “il solito anche per te” conclude Tsuyoshi, ripetendo a mente tutte le ordinazioni. Poi si alza e si avvia verso il bancone per ordinare.

“Allora…”io guardo Aya che guarda Hayama, che guarda Naozumi, che mi rimanda lo sguardo, si è mooolto divertente, mi sento totalmente a disagio.

“Voi andate tutti in classe insieme?” chiede Naozumi, sforzandosi di sembrare spontaneo.

“Si” rispondiamo io e Aya, figurati se Hayama si sforza di far vibrare le sue corde vocali per partecipare alla serata. Cala di nuovo il silenzio, l’unico che si sente a suo agio sembra essere proprio Akito.

“Tu dove frequenti Kamura?” chiede Aya, e lei si che sembra spontanea, e sinceramente interessata.

“puoi chiamarmi per nome, comunque, no io non frequento una scuola, sono seguito da un professore privato, per via degli spostamenti” Vedo Akito fare una smorfia, anche Naozumi se ne accorge ma fa finta di niente.

“non è così male infondo”

“si ma senza compagni, è una noia!”

“già, io in classe mi faccio le migliori risate” e anche sudate, mi ricordo l’altro giorno, quando quel infimo bastardo di professore mi ha chiamata a tradimento.

“si ma viaggiando spesso, rischierei di non avere una frequenza sufficiente alla promozione”

“e i tuoi che dicono?” per esempio Rei mi starebbe attaccato tutto il tempo se viaggiassi.

“i miei non dicono” poi vedendo le facce perplesse aggiunge “non li conosco, sono cresciuto in un orfanotrofio con mia sorella”

“oddio mi dispiace” commenta Aya, sono stata troppo indiscreta, come mio solito.

“no, non c’è problema”

“povero Trilli” commenta Akito sarcastico.

“scusa?” oh oh, prevedo guai.

“dici che viaggi spesso dove sei stato di bello?” cerco di distrarlo, e infatti lancia un ultimo sguardo ad Akito e poi si rivolge a me.

“be tra i posti più belli? O ce ne sono così tanti!” be io il posto più lontano che ho visto è stato quando mamma mi ha portato con se in un paesino sperduto tra le campagne, ma ero così piccola, ricordo solo che c’era un lago pazzesco, era un paesino bellissimo l’ho visto pure dall’elicottero. A ecco Tsuyoshi con i vassoi, due sono solo miei! Hihi! Doppia porzione di patatine fritte, pizza con sopra tutto, cheeseburger doppio senza ketchup, hot dog, con tutte le spezie possibili e immaginabili, ma sempre senza salse, e per chiudere in bellezza una coca-cola alla spina formato gigante!

“Niente pop-corn?” dice Akito, guardando i due vassoi rossi che tremano sotto il mio sguardo.

“Quelli li lascio per quando io e te andremo al cinema”

“Vedrò quando sarà proiettato il prossimo cartone animato”

“o ma l’importante è stare con te” dico facendogli gli occhi dolci, questo tira e molla mi sta facendo rilassare!

“sempre che la bottiglia non ti seduca prima” commenta addentando il suo hamburger. Vuoi giocare duro?

“ma ho chi mi riaccompagna” lascio in sospeso la frase, giusto per non fargli capire se mi riferisco a lui, o a Kamura.

“non sapevo che Trilli avesse di questi poteri, alzare un ippopotamo come te..”

“ma io mi riferivo a te!” Tiè!

“se vuoi una scusa per starmi appiccicata almeno sii più originale!”

“no!! Antipatico che non sei altro!”

“bene piccioncini, quando avrete finito noi” piccioncini a chi? A noi due?

“Tsuyoshi!” lo riprendo io “ha cominciato lui” dico difendendomi. Poi mi accorgo di qualcosa alla mia sinistra che sta vibrando. Naozumi abbassa la mano e tira fuori dalla tasca il suo cellulare ultramoderno.

“Pronto?” smette subito di mangiare la sua piazza, e si concentra nella conversazione.

“Arrivo subito Cecil” Cecil? Chi diavolo è Cecil? Lo guardo interrogativo, ma lui mi evita senza nemmeno preoccuparsi di farlo di nascosto, questo faceva il carino con me, quando c’è la ragazza ad aspettarlo a casa? Brutto…! Compone un numero e aspettata tamburellando con il piede per terra.

“Brad, dove diavolo sei finito? Richiamami appena senti il messaggio” Brad? E adesso chi è Brad? Continuo a guardarlo nella speranza di ricevere una spiegazione. Non perché me ne debba una, solo perché sono curiosa come nessuna. Giuro che la rima non era voluta! O ancora d’ho!

“tutto a posto?” chiedo, pulendomi la bocca con il fazzoletto, non riesco a trattenermi.

“hem, si, cioè no, però… devo andare grazie della serata” ci bacia sulla guancia, si avvia verso il bancone e paga.

“bel due di picche Kurata” chi può dire una cosa del genere secondo voi? Gli tiro un pugno sul braccio per farlo azzittire.

“ehi non sfogare le tue delusioni su di me”

“taci, Aya, chi diavolo sono Cecil e Brad” e ragazzi, per la prima volta in vita mia vedo Aya alzare le spalle. Non era mai successo prima che Aya non sapesse chi fosse una persona! Lei sa tutto! Tutto ciò è preoccupante.

“Ho un’idea, Tsuyoshi vieni con me! Voi aspettate qui” dice trascinando il suo ragazzo al bancone, vedo Niki fare cenno che è già tutto pagato… Naozumi ci ha pagato la cena, cioè… anche a me… mi ha pagato la cena?

Ehi, un momento Aya torna qui!! Non puoi lasciarmi con questo! Mi rimetto composta e inizio a mangiare per non dover parlare. Addento un qualcosa, bevo un sorso, addento qualcos’altro… è già la seconda volta che mi sento così a disagio… Restiamo così in silenzio per un po’, un bel po’, ho quasi finito tutto, mi mancano le patatine, ciò significa che presto dovrò inventarmi qualcos’altro.

“perché prima sei scappata?” mi volto a guardarlo in faccia. Ha finito di mangiare anche lui e sta bevendo la sua birra.

“io..” lo fisso negli occhi cercando una risposta decente. Poi ricordo quello che ho provato poco prima. E automaticamente mi porto il braccio al petto, toccando il livido con l’altra mano. Hayama se ne accorge.

“perché ti sei comportato così?” chiedo con sincerità. E in più rispondere a una domanda con una domanda è sempre la cosa migliore. Finisco di mangiare le mie patatine fritte osservando la sua espressione indecifrabile.

“ti va di fare un giro?” che cosa? Be si, capisco la tecnica del rispondere con una domanda, ma almeno che sia pertinente! Che sta tramando? Non puoi uscirtene con ‘ti va di fare un giro’, ce no, non puoi!

“Aya ha detto”

“da quando fai quello che ti dicono?” chiede senza volere una risposta. Già, gliel’ho detto più di una volta. Comunque c’è qualcosa che pzza, tutto questo nasconde qualcosa, e poi come mai in due secondi è diventato così sopportabile? Che Aya gli abbia detto qualcosa?

“o-ok” dico continuando a mantenere alta la guardia. Ci alziamo contemporaneamente, e in un silenzio spaventoso ci avviamo verso l’uscita. Ormai si è fatto buio, ma la città è strapiena di luci, dei bar, delle insegne, delle auto, sembra giorno praticamente.

“ti dispiace se passiamo da me che lascio tutte queste?” lui annuisce. Poi mi guarda, devo fargli pena non lo so, perché si avvicina. Molto molto vicino, che vuole fare? È sempre più vicino, sento che sto per sciogliermi…scioglierti perché mai? È solo Akito, calmati! Mi sta facendo un brutto effetto, e sento che qualcosa sta per tradirmi…con le mie guance per esempio! Ok sta superando il limite di sicurezza…. Poi sento un peso in meno su di me, lui prende dalle mie mani le buste e si avvia verso la strada che porta a casa mia. Giurerei di averlo visto sorridere, forse ghignare sarebbe meglio.

Ok la cosa si sta facendo insostenibile, siamo arrivati a casa, ho poggiato le buste all’ingresso, e sono riuscita. Non ha detto una parola.

Adesso ci troviamo di nuovo in pieno centro. E stiamo ancora in silenzio!

“o basta! Parla, dì qualcosa”

“qualcosa”

“AKI! Sei impossibile, mi spighi come faccio? Non possiamo continuare così, tu sembri Enigma! Vuoi spiccicare qualche frase di senso compiuto o”

“mi dispiace” come?

“p-per cosa?” non se ne può uscire con questo tipo di frasi però! Mi manda in crisi, mi impalla il cervello! Lo vedo indicare il mio polso.

“no-non preoccuparti, solo non capisco perché?” perché sei cambiato così di botto? Che ti era successo?

“tu non lo puoi capire” ma cosa non posso capire?

“Aki…fammi provare” lui nega con la testa. Forse sto pretendendo troppo. E visto che lui non parla, parlo io. Sto proprio per aprire la bocca quando lui mi spiazza nuovamente dicendo “che hai fatto?”Scusa?

“mh?” senti i monosillabi della saggezza.

“i capelli, sono diversi” ok sta delirando, io non ho fatto assolutamente niente ai miei capelli… un momento! Si è accorto di un mio cambiamento? Ok ora sono veramente spiazzata, stupita, non so che dire. Comunque non ho fatto niente a parte… iniziare a schiarirli… ero talmente sovrapensiero che non mi sono nemmeno accorta che sono andata dal parrucchiere, Dio santissimo mi sto facendo bionda, la cosa è pressoché ridicola, non sono come sono entrata in questo pasticcio, cioè lo so REI! Comunque mi vergogno da morire, se penso che per chissà quanto tempo dovrò avere un capa gialla! Che cosa imbarazzante! IO BIONDA! MA CI RENDIAMO CONTO!!!! Guarda non mi ci fa ripensare, che la cosa mi sconvolge ancora! Il mio bel rosso, cambiato così … e lui se ne è accorto… wow sono scioccata.

“niente, devo schiarirli per una parte, ma si nota appena” dico piano ancora stranita.

Dei dolci suoni melodiosi mi arrivano sopra la casciara della strada, e piano piano riconosco la canzone, e mi intenerisce il cuore. Le prime parole che mi arrivano e mi confermano che canzone è.

“Fermati, Senti!” dico trascinando Akito su una panchina di fronte ad un bar. Ascolta questa canzone.

“…I think about it every year, so I picked up a pen
Happy birthday, I love you whoever you would have been

Happy birthday


What I thought was a dream
make a wish
was as real as it seemed

Happy birthday
What I thought was a dream
make a wish
was as real as it seemed

I made a mistake …”

“è così triste ma bella” mi volto verso Aki e lo vedo assumere una strana espressione, sembra molto triste.

“ti piace?” gli chiedo con dolcezza, lui scuote debolmente il capo, in senso negativo.

“deve essere proprio una brutta situazione” che idiota che sono, questa frase è talmente stupida, è ovvio che sia una brutta situzione… intanto la canzone continua di sottofondo, e Akito non sembra uscire dal suo stato.

Continua a fissare il vuoto davanti a se, e anche se la sua espressione è dura, è triste, rassegnata… sembra che lui ascoltando queste parole, stia.. sembra che stia provando dolore ...sembra che stia soffrendo..?

“Aki tutto bene?” non risponde, continua a fissare il vuoto.

“…I never tell a woman what to do with her body
but if she don't love children then we can't party
I think about it every year so I picked up a pen…”

Dio messa così è tremenda.

“Happy birthday


What I thought was a dream
make a wish
was as real as it seemed

Happy birthday
What I thought was a dream
make a wish
was as real as it seemed

I made a mistake…”

“Deve essere tremendo per una donna… io non so se potrei continuare a vivere” commento tra me e me. Questa volta lui si gira e mi guarda.

“Potrebbe salvarti la vita” sussurra. Come se parlasse di qualcuno che conosce.

“si ma uccidere tuo figlio…”

“non è vivo”

“ma lo sarà, io preferirei dare la mia vita che sacrificare quella di mio figlio”

“e costringerlo a vivere senza madre?”

“avrebbe un padre, una famiglia” lo guardo interrogativo, lui mi rivolge uno sguardo pieno di dolore. Non lo capisco. Voglio dire, io non sono contro l’aborto, solo che non credo sarei mai in grado di farlo. Perché gli fa questo effetto.

“…maybe one day we can meet face to face
in a place without time and space
happy birthday

Happy birthday


What I thought was a dream
make a wish
was as real as it seemed

Happy birthday
What I thought was a dream
make a wish
was as real as it seemed

I made a mistake…”

“Tu, pensa se tua madre avesse abortito!?” sgrana gli occhi. È, è come se stesse cercando di trattenersi dal piangere, ma questo è assurdo Akito non piange, Akito non fa trapassare un’emozione nemmeno sotto tortura, Akito è impassibile, e non gli costa esserlo, e allora? Perché sembra così turbato da tutto ciò?

“Siamo in ritardo, Tsuyoshi ci starà aspettando” dice alzandosi e avviandosi lungo il marciapiede.

Intanto le ultime note della canzone finiscono. E la voce del deejay introduce due ospiti in studio.

“Aki aspettami!”

Veramente, io non saprei come comportarmi, sarebbe egoistica qualsiasi scelta!

Se dovessi abortire, sarei egoista nel non volermi prendere le mie responsabilità, se non lo facessi, sarei egoista perché non voglio avere il senso di colpa di aver ucciso un bimbo, e se vivere per lui dovesse essere una condanna? Allora ne sarei responsabile.

Se nel non abortire dovessi morire, allora sarei egoista perché per non soffrire io, ho deciso di mettere al mondo un bambino destinato a vivere senza madre. E questo forse sarebbe ancora più crudele, quanto ne risentirebbe un bimbo di questo?

E nel contempo, tutto ciò è egoistico, perché sto ragionando per non sentirmi egoista, e quindi sto ragionando su cosa sarebbe meglio per me, quindi sono egoista!

Non so capire la situazione. Come si fa?

[Flipsyde - Happy Birthday]

Ma buon pomeriggio a tutti!

Credevate che non mi avreste visto per mooolto tempo, e invece tatan!! Ecco che Lucia viene a disturbarvi con il frutto della sua follia, in realtà dovrei studiare italiano, matematica e biologia e sono già le cinque di pomeriggio, però--- c’è quella dannata canzone che mi si è messa in testa e non vuole lasciarmi, quindi ho pensato di metterla da qualche parte, magari passa…magari no!

Allora analizziamo un po’ tutto quanto: Naozumi hai fatto un passo falso. In realtà era riferito un po’ alle persone che non esprimono le loro opinioni nemmeno quando gli vengono chieste…

Qualcuno deve aver detto qualcosa ad Akito, che si è comportato meglio. Comunque Akito zitto zitto nota tutto. E infine uno spazio da dedicare all’ultima parte del capitolo:

io credo che Akito senta l’aborto come una soluzione che avrebbe dato a sua madre una possibilità, perciò la reazione alla domanda ipotetica di Sana, che non sa, e da per scontato, anche ingenuamente, che abbia una madre. Credo che noi, o almeno io, diamo troppo spesso per scontato cose che non lo sono.

L’aborto, certamente una scelta dura, durissima, io non so se me la sentirei di farlo, però di una cosa sono convinta, certa al 100%, deve esserci la possibilità per ogni donna, di poter sceglierlo. Perché per ogni cosa, c’è la situazione estrema. E quindi la libertà deve esserci.

Con questo chiudo, perché non è nemmeno questo il luogo dove parlarne, se volete potete contattarmi!

Passiamo ai ringraziamenti:

AngelOfLove: dai ho postato abbastanza presto, no? Ora mi ucciderai perché non era Akito, però dai stavano passando una bella serata? Dimmi che non devo girare con il giubbotto antiproiettile!!!

totta91: ok, sto rischiando veramente la vita…. Però che ci posso fare devi prendertela con le mie dita, sono loro che scrivono! Be due settimane ci ho messo, mica tanto? Che ne pensi di questo casino che sto facendo? ?

cicia123456: allora che ne pensi di questa quasi conversazione tra Sana e Akito? Spero che non ho deluso troppo le tue aspettative! Un bacio alla prossima.

ryanforever: be non era Akito, era Nao, a cui ho complicato un po’ la vita, ma fa niente! Meritava qualche altra complicazione dopo un pomeriggio di Shopping con Sana e Aya. Ora sarà interessante vedere che succederà, non ti anticipo niente perché non ho idea di cosa farò accadere!

Manila: Ciao! Dai qui ho lasciato un bel po’ da parte la scuola, quindi il problema di mat&fis lo risolverà in un altro momento, e potresti avere ragione XD! Sana, poi non è mica sciocca, la cena la paga solo a chi merita! Ho pensato di farla rientrare, perché credo che sia anche sorpresa di se stessa, inizia ad avere qualche dubbio, e poi non volevo farla andare in giro con Nao, nono! Una ragazza cocciuta come lei, non si lascia l’ultima parola a nessuno, o quasi! UN BACIONE ENORME ANCHE A VOI!

daygum: che succederà mi chiedi? Be forse è meglio dire che non succederà! Spero che il capitolo abbia soddisfatto qualche tua domanda, anche se credo che ne abbia poste solo di più, ho almeno aumentato un poco la tua curiosità?? Goditi il cap, un bacio Lucia

miolety: ok, Akito non si è proprio sbottonato, però abbiamo toccato un tasto particolarmente dolente, quindi forse Sana riuscirà a capire qualcosa, spero almeno!

stezietta: niente conati di vomito, Nao è momentaneamente fuori, però questi personaggi devono chiarirsi un po’ le idee, non trovi, be forse le idee me le devo chiarire anche io.

Sana88: grazie dei complimenti! Mi fa piace che ti piaccia, è scritta per divertire però non voglio che sia stupida, il tema che affronto alla fine del capitolo secondo me, può far capire qualcosa di Akito, secondo me lui è favorevole all’aborto, pensando che la madre avrebbe potuto vivere.. e se Sana persisterà capirà anche lei il comportamento di Aki

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LEGGONO E ALLE 17 PERSONE CHE HANNO MESSO QUESTA FF TRA I PREFERITI, GRAZIE DI CUORE

E infine

AUGURI A TUTTE LE MAMMA DEL MONDO, E IN PARTICOLARE ALLA MIA MAMMA, E A TUTTE QUELLE CHE LEGGONO STORIE AI PROPRI FIGLI!!!

Un Bacione

Lucia

  
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