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Autore: Ace_Kakashi    12/12/2013    2 recensioni
Quando tre bambini fanno un patto diventando fratelli, sará così per sempre. Nulla al mondo potrá mai distruggere questo legame profondo, anche se il sangue non li lega, il legame è ben più grande e profondo. Nemmeno la morte li potrá mai semparare. Ma... saranno davvero solo in tre?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Sabo, Trafalgar Law
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente!! dunque eccomi qua con il prossimo capitolo. Vorrei riuscire a realizzare questa storia sperando sia di gradimento a qualcuno^^
Questo capitolo sará un pò più dettagliato e più lungo xD
Bene ora vediamo come se la caveranno i piccoli u.u
Bene buona lettura e commentate ^^
Capitolo 2.
Ace, Rubber e Sabo iniziarono a correre verso il cuore della foresta da dove proveniva quella voce quasi disperata che chiedeva aiuto senza sosta

"Forza sbrighiamoci! muovetevi!" gridò Ace ai suoi compagni. Ma improvvisamente ecco che quella voce smise di gridare e allora i nostri eroi si fermarono guardandosi intorno. Sabo avvistò subito uno strano movimento verso sinistra ovvero dove terminava il bosco e si trovavano degli scogli.

"Ehi guardate la! c'è qualcuno! la voce proviene di sicuro da li ne sono certo!" disse convinto Sabo indicando il punto in questione. certo che doveva provenire da li anche perchè in mezzo ad un bosco chi mai ci potrebbe essere oltre a orsi e tigri giganti pronti a mangiarti?

I ragazzi raggiunsero finalmente la meta e videro un gruppo di pirati da quattro soldi picchiare una ragazzina e offendendola in ogni modo possibile

"Sta zitta! stupida mocciosa che non sei altro! ora ti uccideremo...così la tua famiglia la pianterá di fare tanto gli spacconi! Per colpa vostra abbiamo perso due dei miei uomini!" sbraito uno di loro che a quanto pare doveva essere il capitano. E che capitano... un rammolito che gli mancano alcuni denti e che sputa come un cammello e con un fisico...diciamocelo degno di una damigiana di vino. Gli uomini intorno a lui ridevano sguaiati mentre quest'ultimo sferrava un'altro pugno in pieno viso della ragazzina che ormai smise di chiedere aiuto e continuando a piangere impaurita

"Vi- vi prego... lasciatemi andare! io non c'entro nulla è stato mio padre! ammise la ragazza in lacrime iniziando a pensare che davvero quella sarebbe potuta essere la sua ora. Eppure non voleva morire, non poteva credere che sarebbe finito tutto così, lei sognava di lasciare quest'infame isola per poter vedere il mondo. Era una ragazzina molto bella con capelli castani d'orati, con una frangetta che ricadeva di lato, occhi verdi come smeraldi preziosi labbra rosee e delicate.

I nostri amici alla vista di quella ingiustizia si diedero un'occhiata e annuendo entrarono in azione. Ace stringendo il suo bastone, con un lungo salto si fiondò sul capiytano damigiana e gli sferrò un colpo netto sul cranio facendolo cadere a terra come una pera secca

"Tu maledetto bastardo! Sei solo un vigliacco a prendertela con una femmina! ti impedirò di farle ancora del male" gridò Ace con sguardo furioso mentre digrignava i denti e nel frattempo Sabo e Rubber entrarono all'attacco anche loro sferrando due calci ben piazzati in pieno viso di due balordi con un sorriso da ebeti facendo cadere pure loro. La ragazza stupita e ripulendosi il labbro dal sangue indietreggiò un pochino senza sapere se scappare o no.

"E voi tre mocciosi chi accidenti siete?! ah ma non ha importanza.. vi farò secchi all'istante" sbraitò convinto capitan damigiana mentre si rialzava a fatica a causa di quel panzone ed estrasse una pistola che puntò contro Ace. Rubber decise di intervenire

"Pistola gam-gam.. iniziò a gridare facendo roteare il braccio che portò poi all'indietro per poi sferrare il colpo. Peccato che essendo ancora incapace di sfruttare al meglio le sue capacitá, ecco che il braccio di gomma si allungò ma invece di colpire il panzone colpì gli altri tre dietro e a quel punto se la rise

"Scusate ho sbagliato mira!" ammise subito dopo che il braccio tornò apposto grattandosi dietro al collo mentre continuava a ridersela. Sabo lo guardò perplesso come se stesse pensando che a Rubber cominciasse a mancargli qualche rotella

"Ma Rubber quelli sono nemici di che cavolo ti scusi?! constatò Sabo mentre fissava i nemici rialzarsi. Ace a quel punto sbottò

"Ehi la finite o no?! questo vuole spararmi e voi chiaccherate allegramente!? constatò irritato. Ma a quel punto stanco di tutto Ace fece un'altro salto e sferrò un calcio micidiale al viso del capitano damigiana atterrandolo di nuovo. Ma uno dei suoi uomini notando di non essere visto, prese alle spalle Sabo bloccandolo

"Ehi lasciami! lasciami!" gridò Sabo cercando di divinvolarsi da quella presa e a quel punto l'uomo iniziò a sghignazzare "taci moccioso! ora mi avete stancato! vi ridurrò in polpette!" sbraitò conbinto lo stolto e poveraccio francamente. Non sapeva cosa lo aspettava e Infatti Rubber non restò li fermo a guardare

"Fermo! lascia stare mio fratello!" gridò Rubber arrabbiato nel vedere suo fratello Sabo in difficoltá e col suo bastone sferrò un colpo secco dietro il collo dell'uomo'fortuna Sabo si abbassò in tempo una volta divincolato dalla presa e fu libero

"Grazie Rubber" disse Sabo con un sorriso dandogli una pacca sulla spalla, mentre Ace guardava gli uomini stramazzatti a terra a suon dei loro colpi infallibili

"Bene questi pagliacci sono stati sistemati! dov'è la femmina? constatò Ace sputando sui loro corpi agonizzanti e Rubber e Sabo fecero altrettanto voltandosi indietro vedendo la ragazza stringersi all'albero avendo assistito alla scena impaurita. "Eccola! ehi tu! vieni pure...pi abbiamo stesi a questo branco di polli!" disse Rubber con il suo sorriso a 52 denti che non toglieva mai m entre la raggiungeva e la ragazza dal canto suo lo guardò perplessa non capendo da dove sbucasse visto che non li aveva mai visti

"Come...come ci siete riusciti? quei pirati... voi chi siete? non vi ho mai visto tra i nobili...tranne..tu" constatò la ragazza facendosi coraggio e avvicinandosi a loro indicando Sabo, che infatti non tardò ad abbassare lo sguardo come se si vergognasse Non...non sono un nobile! io non lo sono più! comunque...non ricordo di averti vista" disse sabo stringendo i denti con sguardo serio e convinto. si lui proprio non tollerava essere un nobile, si vergognava terribilmente e odiava la sua famiglia che pensavano solo al potere e loro stessi e senza preoccuparsi del loro unico figlio. La ragazza con i suoi enormi occhioni verdi inclinò il capo e lo guardò curiosa e guardando curiosa anche gli altri due

"Si capisco... anche io non voglio più esserlo! la mia famiglia pensa solo al potere e a rendere la gente comune dei loro schiavi, senza pagarli e ricattandoli di uccidere le loro famiglie se disubbediscono. Non ne posso più... voglio andare via" disse la ragazza mentre alcune lacrime presero a solcarle il viso e lei tentava in vano di asciugare il suo viso che ormai era sporco di lacrime e sangue. Ace la guardò attentamente come per scrutarne ogni particolare e cercare di capire se realmente era sincera. Ma si era convinto che quei magnifici occhioni verdi non potevano mentire. Erano così belli e limpidi che non potevano essere crudeli e così le si avvicinò abbassando lo sguardo verso il suo, visto che lui era più alto e più grande

"allora vieni con noi! se non vuoi più stare li resta con noi. Ti proteggiamo noi vero ragazzi?" disse Ace serio e sincero, si perchè aveva capito di voler proteggere quella ragazza, proprio come i suoi fratelli. Rubber e Sabo dal canto loro si guardarono sconvolti e sibillarono solo un "eh?" cosa che fece irritare Ace e a quel punto Sabo volle dire la sua

"Ma Ace...non sappiamo nulla di lei...non sappiamo nemmeno come si chiama! perchè deve venire con noi? di sicuro si caccerá sempre nei guai " disse distogliendo lo sguardo come offeso. Non voleva perchè lui voleva stare solo con i suoi due fratelli, tre maschi, che presto sarebbero diventati grandi pirati. Ma la ragazza dopo aver visto il viso di Ace incantata da quel faccino serio e con quelle lentigini adorabili, si intristì nel sentire le parole di Sabo. Ma era determinata e avrebbe fatto vedere loro di cosa era capace

"Mi chiamo Kira! non sarò d'impiccio ve lo prometto! imparerò ad essere forte e coraggiosa come voi. Mi renderò utile so fare tante cose.. vi prego fatemi stare con voi.." supplicò quasi la ragazza asciugandosi il viso dalle lacrime e assumendo un'espressione determinata e pronta a tutto. Si perchè lei come Sabo voleva scappare dalla sua famiglia e fuggire dall'isola. Sapeva che non sarebbe stato facile ma doveva provare. Rubber a quel punto esultò felice saltellando

"Siiiiii! Kira stará con noi! sai cucinare vero?" ecco di cosa si preoccupava Rubber...del cibo. Ma grazie al suo gran cuore riuscirono ad accogliere la loro nuova amica
  
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