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Autore: Miki_Yukihara    12/12/2013    5 recensioni
Hermione è stufa del fatto che nessuno sembra notare che anche lei è una ragazza, una donna. Stufa di sentire i suoi migliori amici fare apprezzamenti su questa o quella studentessa. Decide così che è tempo di cambiare, prendersi più cura di lei. Il cambiamento non passa inosservato, per lo meno non ha ad un bel biondo di nome Draco e non passa molto tempo prima che i due finiscono a letto insieme. Ma a quel punto la grifona sembra pentirsi e decide di Obliviare il serpeverde. Ignara del fatto che per quanto lei si sforzi di ignorarla la verità è che per lei non è stata solo una notte di sesso e che al cuore non si raccontano le bugie.
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Sono felice che la storia vi piaccia! Continuate a leggere e commentare che cosi mi invogliate a scrivere sempre di più.

Buona lettura!

Baci Miki




Correva, Hermione, correva ma non sapeva dove andare.

L'unica cosa certa era che voleva mettere più distanza possibile tra lei e la Sala Grande. Chissà cosa avrebbero pensato di lei adesso dopo aver visto quella foto.

Correva, ma non voleva tornare in dormitorio.

Se lo avesse fatto significava affrontare Harry e Ron e non era sicura di essere pronta.

In quel momento avrebbe solo voluto sparire, essere lontana da li.

Non si era mai sentita cosi umiliata, tutto per colpa di quel furetto!.

-Mezzosangue quand'è che ti stancherai di correre?-

Si voltò non appena sentì quella voce.

Draco era davanti a lei, le mani in tasca, un espressione rilassata in volto.

-Tu!- esclamò Hermione scagliandosi su di lui, iniziando a tempestarlo di pugni.

-Come hai potuto?! Perché hai dovuto umiliarmi cosi?-

Draco si beccò qualche pugno sul petto ed uno sulla spalla prima che riuscisse a bloccarla stringendole i polsi.

-Mezzosangue sta un po ferma!- disse spingendola contro il muro sempre tenendole le mani ferme.

-Tu parli a me di umiliazione? Hai anche solo la minima idea di come mi sono sentito io quella sera? Risvegliarmi in quella stanza solo e completamente nudo. Senza avere memoria di quello che era successo. Ora che ricordo, so che ero stato bene quella sera con te, avrei voluto poterci ripensare il giorno dopo ma tu non me l'hai permesso!-

Le strinse i polsi con più forza e lei gemette.

-Per te era solo sesso!-

-Non è stato solo sesso! Sono cambiato Granger, te l'avrei dimostrato, avresti visto la parte migliore di me, la mattina dopo avremo potuto svegliarci insieme abbracciati e parlare. Avremo ripensato alla notte appena passata insieme, io ti avrei stuzzicato e tu saresti arrossita. Ma tutto questo non è successo a causa tua!-

La spinse sempre di più contro il muro bloccandola con il proprio corpo.

Hermione sussultò quando sentì il muro freddo contro la schiena.

Draco la baciò, le mordicchiò le labbra per fargliele dischiudere.

Hermione sentì la lingua di lui invaderle la bocca.

Draco baciava da Dio ed era difficile non assecondarlo.

Le mani di lui si muovevano esperte, poteva sentirle ovunque.

Dietro la schiena, sui fianchi, tra i capelli, dentro la camicia, sotto la gonna...

sotto la gonna?”

Solo allora si accorse che il ragazzo si era spinto un po troppo in la e le sue mani già armeggiavano con l'orlo degli slip.

-No! Fermati!- disse iniziando ad agitarsi.

Lui si bloccò senza però allontanare le mani dai suoi fianchi.

-Che succede?-

-Succede che siamo nel bel mezzo del corridoio!- rispose acida guardandosi freneticamente intorno, aspettando di veder spuntare Colin da un momento all'altro pronto a scattare un altra foto.

non voglio essere la causa del funerale dei miei due migliori amici”

pensò, perché era certa che se Harry e Ron avessero visto una scena del genere sarebbero crepati seduta stante.

-Quindi il problema è solo che qui siamo troppo allo scoperto?-

Hermione non fece in tempo a rispondere che Draco la trascinò in un aula vuota che si trovava li vicino.

-Qui dentro non verrà a disturbarci nessuno Granger- disse il biondo.

Riprese a dedicare attenzioni al corpo della ragazza, questa volta però partì dalla parte superiore.

In breve Hermione si ritrovò con la camicia aperta, erano perfino saltati due bottoni, mentre il gilet giaceva da qualche parte ai suoi piedi.

Ora il suo reggiseno color crema era in bella mostra davanti al biondo, che non nascose un espressione di apprezzamento nel constatare che aveva l'apertura davanti.

Una semplice pressione ed ecco che adesso era il suo seno ad essere in bella mostra.

-A...aspetta!- tentò di coprirsi, ma lui glielo impedì.

-Abbiamo già fatto di peggio quindi non vergognarti con me-

Lei arrossì ma poi lo lasciò fare.

Draco le sfiorò il seno, prima solo con la punta delle dita, poi vi appoggiò le mani a coppa palpandolo. Si chino su di lei lasciando una scia di baci lungo il collo, fino a raggiungere il seno. Lo baciò e leccò. Strinse una porzione di pelle tra i denti finché non la vide arrossarsi.

-Ahi!- esclamò Hermione.

Draco la issò senza fatica fino a farle aderire la schiena contro il muro, lei gli allacciò le gambe intorno ai fianchi e le braccia intorno al collo e lo baciò.

Il suo seno schiacciato contro il petto del ragazzo, l'eccitazione di lui che premeva contro la sua intimità, ebbero l'effetto, suo malgrado, di farla eccitare.

-Dimmi Hermione...mi vuoi?- gli sussurrò lui vicino l'orecchio.

-D...Draco...si...-

-Nulla da fare mezzosangue- disse con un ghigno prima di lasciarla scivolare a terra.

Lei lo fissò confusa, non capendo dove volesse andare a parare, solo quando lo vide risistemarsi e lasciare l'aula comprese quello che aveva fatto.

L'aveva lasciata li sola, mezza nuda e sopratutto in balia dell'eccitazione.

Appena uscito il ragazzo sentì alle sue spalle la ragazza gridare di frustrazione e subito dopo il rumore di qualcosa che andava in frantumi.

Ancora scossa e con il fiato corto sistemò tutto e poi lasciò l'aula per tornare in dormitorio.

Era inutile rimandare il momento, doveva affrontare i suoi amici.

Si assicurò di essere presentabile, e detta la parola magica attraversò il ritratto.

Subito Ginny le andò incontro e l'abbracciò.

-Herm! Dov'eri finita? Sei sparita cosi all'improvviso, ero preoccupata!-

-Sto bene, avevo solo bisogno di stare un po' tranquilla-

Si guardò attorno, li c'erano solo Ginny ed Harry.

Ma mentre la ragazza sembrava tranquilla come si aspettava.

Il moro se ne stava sul divano con lo sguardo vitreo.

-Ginny dov'è tuo fratello?-

-Ecco...in questo momento è in infermeria...-

-Oddio e perché?- domandò allarmata.

-Non preoccuparti, ha solo avuto una specie di esaurimento, adesso sta dormendo,Madama Chips gli ha dato un calmante, ha detto che potrà uscire tranquillamente quando si sveglierà-

Hermione si passò una mano tra i capelli fissando l'amica sconvolta.

Sapeva che non l'avrebbero presa bene ma non si aspettava che addirittura Ron fosse finito in infermeria e che Harry continuava a fissare il vuoto senza muoversi.

-Emh Ginny...da quant'è che è in quelle condizioni?- domandò accennando allo stato di Harry.

-Più o meno da quando siamo qui, una mezz'ora direi-

sospirò Ginny.

Hermione si avvicinò all'amico. Si chinò fino ad arrivare alla sua altezza.

-Harry come ti senti?- chiese poggiandogli le mani sulle ginocchia.

Il ragazzo smise di fissare il vuoto e si concentrò su di lei.

Sembrò riprendere lucidità non appena la vide.

-Hermione!-

-Si Harry, sono io...ti sei ripreso?-

Si scansò permettendo così al ragazzo di alzarsi.

-Herm, ti prego dimmi che quello che ho visto, quello che tutti abbiamo visto, era solo un brutto scherzo- Harry la stava quasi implorando.

Lei non poté fare a meno di abbassare lo sguardo, improvvisamente le sue scarpe erano diventate qualcosa di davvero interessante.

-Herm...per favore-

-Mi dispiace Harry...ma è tutto vero...-

Vide il volto, già chiaro dell'amico impallidire ulteriormente.

Poi si allontanò da lei e mise una mano in tasca.

Tirò fuori una di quelle pergamene.

Era tutta spiegazzata e strappata in alcuni punti.

Ma l'immagine era ancora ben visibile.

Gliela porse e lei la prese un po titubante.

-Vorrei davvero credere che Malfoy ti abbia costretto, ma più guardo la tua espressione in questa foto e più capisco che tu lo volevi-

Hermione osservò la foto. Era stata scattata nel momento in cui Draco le stava baciando, anzi era più appropriato dire, leccando il collo. Il volto del ragazzo era nascosto per via della posizione e dei capelli che gli ricadevano sul viso. Quello di lei invece era in bella mostra. Aveva la schiena inarcata, il collo piegato da un lato, gli occhi erano socchiusi mentre le labbra leggermente dischiuse, in un espressione di beatitudine.

Sbuffò, ripiegando la pergamena. Se solo in quel momento si fosse mostrata arrabbiata, o per lo meno avesse fatto vedere che stava tentando di allontanarlo adesso Malfoy sarebbe stato l'unico nei guai.

-Harry ascolta, so che la cosa ti sconvolge, ma credimi io sono sempre la stessa! Anche se ho baciato il furetto!-

Ma il ragazzo aveva smesso di ascoltarla e fissava, con un po troppa insistenza, lo scollo della riccia.

Li dove Draco aveva fatto saltare due bottoni, si intravedeva una porzione di seno quella lasciata scoperta dal reggiseno e in bella mostra c'era il segno lasciato dai denti di Draco quando l'aveva morsa.

-Lui...lui...- Harry aveva iniziato a respirare troppo velocemente.

-Harry calmati...respira piano-

Non voleva dover portare pure lui in infermeria.

Ma il ragazzo non accennava a volersi calmare, ora stringeva convulsamente la bacchetta e continuava a blaterare cose senza senso mentre il respiro era sempre più affannoso.

-Harry!-

All'improvviso lo vide accasciarsi a terra come un sacco di patate.

Dietro di lui Ginny teneva in mano un grosso e pesante libro, con cui l'aveva appena colpito in testa.

-Ma...Ginny!- esclamò allibita

La rossa si limitò ad alzare le spalle e posare il libro sul divano.

-Non preoccuparti, mi ama, mi farò perdonare quando si riprenderà- disse come se fosse la cosa più normale del mondo tramortire il proprio ragazzo colpendolo in testa con un libro.

Poi sotto lo sguardo esterrefatto di Hermione che era rimasta a bocca aperta, portò via Harry utilizzando un incantesimo di Levicorpus.

-Herm...ci parlerò io con lui non preoccuparti- disse prima di sparire al piano di sopra.

Il mondo stava girando al contrario.

Lei che baciava Malfoy e Ginny che quasi faceva secco Harry

e Ron...

Oddio Ron!”

Si era dimenticata che l'amico era ancora in infermeria.

Decise di andarlo a trovare, anche se aveva paura della sua reazione dopo aver visto quella di Harry.

Raggiunse l'infermeria, un paio di volte incrociò qualche gruppetto di studenti che si fermava a bisbigliare appena lei passava.

Cercò di non dargli troppo peso.

Per fortuna Ron era solo in infermeria. Almeno si sarebbe evitata ulteriori sguardi.

Il ragazzo doveva essersi appena svegliato perché aveva un espressione confusa e si guardava attorno cercando di capire perché si trovasse li.

Fece qualche passo fino a trovarsi davanti a lui.

-Ron...-

-Hermione!- il volto del ragazzo si illuminò e un attimo dopo scoppiò a ridere tenendosi la pancia.

è impazzito!” pensò la ragazza preoccupata.

-Per Merlino! Non ci crederai Herm, ho fatto un sogno assurdo...c'erano tutte queste pergamene...ma in realtà erano foto...- dovette fermarsi perché le risate gli impedivano di parlare.

-in quella foto c'eravate te e Malfoy!...assurdo vero?-

Per un attimo Hermione abbracciò l'idea di lasciar credere a Ron che fosse stato tutto solo un sogno, ma sapeva che non era giusto, prima o poi avrebbe scoperto la verità.

-Ron...-

ma il ragazzo non le prestava ascolto continuando a ridere

-Ron mi ascolti?- iniziava a perdere la pazienza.

-Assurdo...è troppo assurdo...-

-Ronald Bilius Weasley!- l'aver alzato la voce ed aver pronunciato il suo nome completo sortì l'effetto voluto, Ron si era bloccato di colpo e la fissava sorpreso.

Hermione sospirò e prima che gli tornasse un'altra crisi di risata isterica preferì vuotare il sacco.

-Non era un sogno, quella pergamena l'hai vista davvero, tutta la scuola le ha viste-

-Mione...è stato uno sbaglio? Quell'idiota ti ha costretto? È cosi vero?-

La ragazza si morse il labbro, cosa doveva dirgli?

-No Ron, lui non mi ha costretto...io l'ho voluto-

faticava quasi a guardarlo in faccia.

Il ragazzo ora non rideva più, si vedeva che ridere era l'ultima cosa a cui pensava in quel momento.

Tese una mano verso di lui che però indietreggiò bruscamente.

-Mi...mi odi?-

-No Herm, non potrei mai...però voglio che ora tu te ne vada-

Quelle parole furono come una pugnalata.

Ron la stava cacciando, voleva che lei se ne andasse.

-Ron ascoltami per favore...-

-Non ne ho voglia! Anzi sai che ti dico, ora mi sento meglio posso tornare tranquillamente al dormitorio, tu Herm fa quello che vuoi vai a cercare il furetto se lo desideri!-

La ragazza non riuscì a dire nulla mentre lo osservava rimettersi le scarpe afferrare il mantello e lasciare l'infermeria.

Non aveva motivo di restare li perciò uscì anche lei.

Si sedette sul muretto del porticato.

Restando in disparte, perché l'ultima cosa che voleva in quel momento era che qualche studente la importunasse.

Non sapeva davvero come uscire da quella situazione. Ma cosa secondo lei ancora peggiore era che dopo quello che le aveva fatto, invece di odiarlo come avrebbe fatto qualsiasi ragazza sana di mente lei sentiva di amarlo ancora.

Sono un caso disperato! Dovrei odiarlo non sentire il cuore battere ogni volta che penso a lui!”.

Intanto giù nei sotterranei un ragazzo stava pensando ad un valido motivo per non strozzare il suo migliore amico.

-Stavolta ai superato il limite Draco-

-Sai anche tu quello che mi ha fatto, non poteva passarla liscia-

-Era proprio necessario umiliarla davanti a tutta la scuola? E non pensi alla tua reputazione?-

Il biondo scrollò le spalle e si accese una sigaretta.

-Io non avrò molti problemi, sarà facile far credere a tutti che l'ho fatto solo per dimostrare che nemmeno la mezzosangue può resistermi-

-Hermione non se lo meritava...-

Draco si avvicinò fino ad essergli ad un palmo dal naso.

-Ma tu, da che parte stai? Sei il mio migliore amico? Allora smettila di difenderla!-

-Si Draco sono il tuo migliore amico, ma voglio bene ad Hermione e sono sicuro che in questo momento sta soffrendo, vorrei andare da lei a consolarla e invece sono qui a cercare di far rinsavire te!-

-Nemmeno io mi meritavo di essere obliviato...quella notte Blaise...ho fatto il sesso migliore della mia vita. Un esperienza fantastica che mi è stata strappata via-

Lo sguardo di Blaise si addolcì.

-Draco...va da lei e scusati, lei ci tiene a te sono certa che saprà ascoltarti-

Il biondo scosse la testa e si allontanò.

-In questo momento provo solo tanta rabbia verso di lei mista al desiderio di possederla...non voglio scusarmi, non ancora, prima deve capire che anche io ho sofferto-

Blaise scosse la testa, era inutile farlo ragionare in quel momento.

-Cerca di pensare alla cosa giusta da fare- disse posandogli una mano sulla spalla prima di lasciarlo solo.

Draco attese che l'amico si fosse allontanato poi scagliò un pugno contro la parete.

Iniziava a fare freddo ed ormai era buio fuori.

Presto ci sarebbe stato il coprifuoco, forse era il caso di tornare al dormitorio.

-Herm...-

Harry l'aveva raggiunta e sembrava molto più tranquillo rispetto a prima

-Harry! Come...come ti senti?-

-A parte un leggero mal di testa sto bene, Ginny ci è andata giù pesante con quel libro!-

-Ora capisci il senso del detto “il peso della cultura”-

I due amici non poterono fare a meno di ridere, ma durò poco, infatti tornarono entrambi subito seri.

-Ho parlato con Ginny e mi ha fatto capire che tu sei la nostra migliore amica, ma sei anche una ragazza che è libera di fare le scelte che desidera, nonostante a volte non tutti le apprezzino...mi dispiace di aver reagito male, avrei dovuto ascoltarti e capire le tue motivazioni, come amico ho sbagliato-

Hermione lo abbracciò appoggiando la testa contro il suo petto.

-Però Hermione...proprio Malfoy? Sul serio? Ho capito il potere dei soldi!-

Hermione rise fingendo di picchiarlo.

-Ehi! Non sono quel tipo di ragazza!-

Harry la strinse a se accarezzandole i capelli.

Era felice che le cose almeno con lui si erano sistemate, degli altri studenti non le importava quello che potevano pensare di lei.

-Parleremo a Ron insieme, vedrai che riusciremo a farlo ragionare, ti vuole troppo bene per avercela con te-

Tenendosi a braccetto tornarono in dormitorio, cinque minuti prima del coprifuoco.


   
 
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