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Autore: UomoStagno    12/12/2013    0 recensioni
Un uomo confronta la sua psiche con la cosa che manda meno giù al mondo: la Società.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo schermo della televisione divenne un caleidoscopio di forme e colori, il volume lo investì con tutta la sua forza.
Sgranò gli occhi.
Roderick aveva sempre visto la tv tranquillamente, senza darci troppo peso. Lo trovava un mezzo da usare a fine giornata dopo il lavoro per staccare il cervello e non pensare troppo.  Infatti aveva sempre odiato trasmissioni politiche, cronache nere e programmi culturali.
Ma quello scatolone era diventato il suo peggior nemico, in quel momento.
I jingle, i suoni, le risate registrate, le facce gommate si mescolavano con i sorrisi di quei mostri simili a bambini davanti a merendine di calcina, coi profumi e le auto tedesche.  Le immagini scorrevano come un fiume in piena: velocissime, impetuose e inarrestabili. E sempre come un fiume in piena  distruggeva tutto quello che incontrava, anche gli oggetti più resistenti. 
Quella vista lo inorridiva e lo disgustava, ma non riusciva a staccare lo sguardo: a costo di guardare si sarebbe forato le cornee. Quel frullatone continuava a vorticargli nel cervello, unendo le immagini  relativamente gioiose in scene macabre e grottesche come una famigliola felice che pasteggia sopra un cadavere ancora caldo, un bambino che si rotola nella merda, una ragazza che si mangia le labbra del suo fidanzatino, facce sciolte, pieni di bugni e ribollenti di sangue che si leccano e pozze di catrame che mangiano animali interi facendo schioccare gli ossicini.
Come al negozietto, non riuscì a muovere un muscolo.
E, sempre come prima, tutto si bloccò. Ma questa volta era per peggiorare il tutto.
Tutte le maschere che aveva visto al negozio se le ritrovava nello schermo e lo fissavano. Continuarono a fissarlo per un lunghissimo secondo, più lungo di un secolo. Poi cominciarono a farfugliare qualcosa. Ma quello che sentì non era una lingua sconosciuta o inventata dal suo inconscio: era la sua lingua, ma non capiva una sola parola. Capì solo SOTTOMETTETEVI. Finalmente il campo si allargò e vide che sullo sfondo campeggiava una bandiera con un simbolo.

“Ma dove l’ho già visto? L’ho presente, eppure.. ”

La sua mente ebbe un flash. Era il logo di un partito politico.
E così capì tutti.
Finalmente si staccò dallo schermo e pensò all’accaduto. Venne catturato da una voce di donna che annunciò la presenza del capo del partito e dei partiti opposti nel centro della sua città.
Sulla sua faccia si dipinse un ghigno.
  
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