CAPITOLO
VI
Tre gnomi
dall’espressione poco convinta fissavano i due ragazzi che stavano per
accomodarsi al piccolo tavolino che Dobby aveva preparato su richiesta di
Cedric. Il ragazzo spostò con cura la sedia in modo da permettere a Meg di
accomodarsi. Le si sedette, poi, di fronte continuando a fissare i suoi
occhi.
Meg si stava
guardando intorno e, dalla sua espressione, Cedric capì che quel luogo doveva
piacerle molto.
“E’ bello qui, è
molto...intimo!” disse arrossendo, confermando ciò che il ragazzo stava
pensando.
“Già, non ci
disturberà nessuno. Sono pochissimi quelli che conoscono questo passaggio
segreto. Io l’ho trovato per caso, mentre...”
Le parole di Cedric
vennero soffocate dai pensieri di Meggie. Quel ragazzo parlava molto, l’esatto
opposto del significativo silenzio che lei spesso preferiva. Ripensò ai
pomeriggi trascorsi con Harry a fissare silenziosamente il Lago Nero. Harry la
capiva più di chiunque altro, ma ora aveva scelto di intraprendere una strada
diversa dalla sua e lei non poteva fare altro che accettare la sua decisione.
Finalmente arrivò Dobby con il cibo, ma nemmeno quello riuscì a far tacere il
ragazzo di Tassorosso.
“Ced, ti capita mai
di stare zitto e ascoltare la vocina che hai dentro?” disse all’improvviso la
ragazza. Arrossì violentemente e si tappò la bocca con le mani.
Cedric rimase di
stucco, ingoiò il boccone, poi disse:
“Scusa? Credo di non aver
capito...”
“Perdonami!” Meggie
posò delicatamente le posate e scappò via piangendo. Non era quello ciò che
aveva desiderato ed immaginato. Tutto quello che voleva poteva darglielo solo
Harry e lui aveva detto che ci sarebbe sempre stato per lei. Si diresse verso la
Sala Grande e vide, dopo averlo cercato a lungo con lo sguardo, un maghetto con
gli occhiali che stava per uscire dalla Sala. Lo bloccò afferrandolo per un
braccio e trascinandolo in un angolino nascosto della Sala d’Ingresso. Lo guardò
negli occhi per un breve ma intenso istante che parve durare ore ed infine lo
baciò. Lui rispose al bacio quasi meccanicamente: Meggie lo aveva colto del
tutto impreparato.
Dopo il bacio la
ragazza scappò via imbarazzata arrossendo come non le era mai capitato prima:
aveva appena dato il suo primo bacio.
Il maghetto con gli
occhiali rimase immobile in quell’angolino. Chiuse gli occhi e si leccò le
labbra come per assaporare meglio quel bacio così inaspettato ed improvviso.
Avrebbe desiderato che quell’istante appena trascorso fosse durato per sempre:
erano stati momenti di pura felicità. Voleva raggiungere Maggie, ma aveva paura
di rovinare tutto. Non aveva voglia di tornarsene nella Sala Comune dai suoi
amici, aveva bisogno di rimanere da solo con i suoi pensieri. Uscì dal castello
ed andò a sedersi in cortile dietro la sua quercia preferita. Stava per sedersi
sull’erba umida, quando udì dei singhiozzi. Fece qualche passo in avanti e,
dietro un cespuglio poco lontano dalla sua quercia, vide una ragazza bruna
accoccolata tra le foglie con le mani sul viso. Piangeva violentemente,
rumorosamente. Harry non sapeva cosa fare: voleva avvicinarsi, stringerla forte
tra le braccia per consolarla, dirle che andava tutto bene e che non aveva
nessun motivo per piangere...ma aveva paura di essere indiscreto.
“E’ questo che mi
piace di te, Harry. Sai sempre quando è il momento giusto per fare le cose...o
perlomeno ti poni il problema sul da farsi. Sai cosa può significare un silenzio
quando ci si vuole bene davvero” disse Meg tra i
singhiozzi.
Cercò di asciugarsi
le lacrime e si girò verso Harry che la guardava
stupefatto.
“Non so come ho
fatto, ma ho percepito la tua presenza e la tua indecisione” disse lei
rispondendo ad una domanda che Harry si era posto nella sua testa.
“Adesso capisco
perché la professoressa Cooman ti adora!!” disse Harry per
sdrammatizzare.
Si sedette accanto a lei e la strinse forte al suo petto. Lei si accoccolò dolcemente tra le sue braccia sentendo il suo cuore aumentare i battiti. Anche il cuore di Harry si ribellava contro il suo petto. Il maghetto chiuse gli occhi e quando li riaprì vide il viso di Maggie avvicinarsi lentamente al suo. Un dolce bacio completò quella serata prima che i due si addormentassero l’uno tra le braccia dell’altro seduti sull’umido prato del cortile di Hogwarts.
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