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Autore: Jessica47jessy    13/12/2013    0 recensioni
Sono Kim, una ragazza qualunque. Il mio unico sogno è incontrare i One Direction, ovvero i miei idoli.
Tutto questo si realizza, ed è infatti con questo incontro che inizia la mia storia, ma sono talmente stupita che l'unica cosa che posso fare é stare impalata a fissarli ed improvvisamente il tempo si ferma e la mia mente ripercorre tuttia la serie di eventi che mi hanno condotta proprio di fronte ai ragazzi.
Leggete e stupitevi di questa storia ricca di passione,sogni e divertimento:D
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*nei capitoli precedenti i miei idoli sono i one direction e il mio sogno è incontrarli. Dopo non essere potuta andare a nessuno dei loro concerti mi si ripresenta l'occasione di vederli e questa volta non mi sfuggirá* Come detto all' inizio, avevo molte amiche directioner, ma ce n'era una in particolare: la mia migliore amica Lily. È solo grazie a lei se ho conosciuto i miei idoli e poiché la data della convention coincideva proprio con il giorno del suo compleanno, i suoi l'avrebbero portata come regalo. Quindi era mio dovere studiare, anche per lei. Per essere lì quando li avremmo visti finalmente, insieme. Ma non avevo tempo da perdere: il test sarebbe stato a breve e io dovevo studiare un sacco di cose. Mi buttai a capofitto nello studio per 6 giorni, addormentandomi tardi la sera e dovendo svegliarmi poi presto la mattina, per non arrivare in ritardo a scuola, non uscii neanche un pomeriggio e mi allenai soltanto a fare problemi su problemi che sembravano non finire mai... Dopo il test, la prof impiegó solo 2 giorni a riportarci le verifiche, strano poiché tutte le volte ci toccava aspettare un'eternità; comunque, fu incredibile. Ero seduta al mio solito banco, con le dita incrociate, pregando che fosse andata bene, fino a quando la prof si avvicinò e mi posó il figlio sul banco... in cima a destra, un grande numerone rosso: 8+. In un primo momento rimasi senza parole, poi alzai lo sguardo e la prof mi sorrise dicendo:"complimenti, sei migliorata molto".ll'ultima campanella corsi a casa come un fulmine, salutando solo Lily e nessun altro. Tagliai per il parchetto e passai sulle aiuole della piazza, mentre un anziano mi urlava dietro che invece di correre così dovevo leggere i cartelli. Ma a me non importava niente. Io correvo a perdifiato, senza fermarmi, perché tutto ciò a cui pensavo erano i one direction: pensavo alle tenerissime fossette di Harry, pensavo agli immensi occhioni di Niall... e proprio in quel momento...PAM!! inciampai su uno dei piccoli muretti dei giardinetti, cadendo senza riuscire ad ammorizzare l'atterraggio in nessun modo... il dolore arrivó immediato ai gomiti e alle ginocchia, seguiti poi dal tipico bruciore da sbucciatura. Ci misi un po' ad alzarmi, imprecando con scarsa eleganza per via del male che mi ero fatta, in quel momento mi immaginai il vecchietto di prima che se la rideva beatamente in seguito al mio plateale volo al suolo. Infondo lo capivo, era frequente che inciampassi, e spesso mi facevo ridere da sola talmente ero sbadata. Comunque, un po' acciaccata e coi vestiti sporchi, ripresi la mia corsa. Questa volta più piano e con più calma, facendo attenzione ad ogni mio passo, per non rischiare di nuovo. Ripresi il filo dei miei pensieri da dove lo avevo interrotto e intanto correvo per urlare al mondo che il mio sogno sarebbe diventato realtà. Arrivai alla porta di casa e suonai a ripetizione fino a quando mia madre non mi aprí con un' espressione un po' scocciata e stupita allo stesso tempo: "la pazienza Kim! E poi guardati! Ma che diav-" la interruppi saltandole al collo dicendole: "mamma, ho preso 8+!! Questo significa che potrò vederlii!" Così iniziai a strillare e, anche se avrei voluto saltare, non potei perché mia madre mi costrinse a restare immobile su una delle sedie della sala, già con la cassetta del pronto soccorso in mano, decisa a disinfettare ogni punto del mio corpo che aveva risentito della caduta. Ordinammo il biglietto la sera stessa... arrivò dopo un mese... ma di tempo ne doveva ancora passare prima che potesse arrivare il 14 aprile... e io aspettavo, e aspettavo, e aspettavo.. Non c'era mattina che non mi svegliassi pensando a come sarebbe stato fantastico, così come non c'era notte che non mi addormentassi sognando cosa avrebbe comportato vederli... Ogni giorno io e Lily ne parlavamo, come due matte che si dicevano sempre le stesse cose, ma non eravamo matte, oh no, noi eravamo innamorate. Innamorate di cinque ragazzi fantastici, ma non nel senso dell'amore vero e proprio, era a modo nostro... erano i nostri idoli e questo ci bastava.
  
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