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Autore: soontobebritish    13/12/2013    1 recensioni
La diciottenne Charlotte McDermott sta andando a Londra per frequentare l'università dei suoi sogni. Con la fortuna dalla sua parte, sull' aereo, si siede vicino ad un adorabile ragazzo inglese. Il suo nome? Liam Payne. E apparentemente è famoso...
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 36

Charlotte’s POV

“Assicuratevi di consegnare il compito prima di questa sera,” disse l’insegnante di inglese, alla classe. Guardai Madison che era seduta di fianco a me e roteai gli occhi. La professoressa  lo aveva ripetuto un migliaio di volte in meno di un’ora. “A parte quello, la lezione è finita.”

Presi i miei libri e li buttai nello zaino. La classe si stava rianimando piano piano. Era una lezione serale, quindi la maggior parte sarebbe uscita dopo, sempre che avesse  già consegnato il compito alla sig.ra Lenor.

“Hai un appuntamento sta sera?” chiese Madison. Era mercoledì sera, il che voleva dire che sarei rimasta in campus a portarmi avanti con i compiti, a meno che Liam non avesse impegni.

“No,” sorrisi.

“Perché sei così felice, se non hai un appuntamento?”

“Non sono nemmeno nel paese, Mads,” le dissi. “Lauren e Amalia vengono a vedere la loro intervista in televisione.”

“Ohhhh,” annuì. “Ho capito.”

La lezione era finita alle otto, quindi l’intervista sarebbe cominciata un’ora dopo.

“Vuoi venire a vederla?” le chiesi.

Si guardò nervosamente i piedi.

“Che c’è?”

Balbettò, “Non vorrei intromettermi…”

“Oddio, Maddie, vieni e basta!” le afferrai il braccio e la portai su per le scale fino alla mia camera. Maddie si sedette sul divano e prese una rivista dal tavolino, lì di fianco.

“Allora, ti piace comprare riviste, dove tu sei in copertina?” alzò la mia copia di People’s magazine  e mi guardò con sufficienza.

Sospirai e cominciai a riordinare un po’ la camera.

“Me lo ha inviato mia madre…”

“Come la stanno prendendo i tuoi genitori?” ripose il giornale.

Roteai gli occhi per coprire la scossa di dolore che percorse il mio corpo.

“Parlo con i miei fratelli solo poche volte a settimana.”

“E i tuoi genitori?” chiese. Sapeva che le stavo nascondendo qualcosa.  Era l’unica persona che non potevo ingannare.

“Ehm, non parlo con loro da tre settimane.”

“Perché no?” chiese sconcertata.

Scrollai le spalle, “Apparentemente per i miei, sto abusando del loro permesso di studiare qui.”

“Quindi non approvano?”

“Beh, un giorno vengo a Londra per studiare e il giorno dopo, sono sulla copertina di People’s magazine mentre sto limonando con un ragazzo che non hanno neanche conosciuto!” dissi. “Queste sono le parole di mia madre, non mie.”

“Oh,” fu tutto quello che disse.

“Si, non voglio neanche dirlo a Liam perché  non può  farci niente. Praticamente mi  hanno già pagato tutto quest’anno a scuola. Il peggio che possano fare sarebbe, non pagare il prossimo anno, che non sarebbe poi così grave. Sarei capace di trovarmi un lavoro e pagarmi la scuola. Anche loro sanno che potrei farlo. Quindi non mi parlano.”

“Ma sta arrivando Natale…”

“E tornerò a casa. Andrà tutto bene. Impareranno a conviverci. Devono.”

Scrollò le spalle.

“Mads, so che stai pensando che non sto facendo la scelta giusta, ma tutti a casa sono ossessionati da me. Non voglio sembrare una montata…”

Si alzò dal divano e venne verso di me, sul letto. “Capisco.”

“Davvero?”

“Certo che sì. Ti sei lasciata alle spalle, la tua vita perché era troppo poco per te, poi sei venuta qui e hai dovuto ricominciare da capo. Ma, quando hai cominciato, tutto è diventato troppo. Anche se non ti penti di quello che è successo, è difficile da controllare.”

“Esatto, quindi, per ora possiamo tenere questa cosa tra di noi?”

“Il tuo segreto è al sicuro con me, Char, e se hai bisogno di qualcuno con cui parlare, sono qua.”

La ringraziai e l’abbracciai. Era bello parlare con qualcuno che fosse esterno alla situazione.

Mezz’ora dopo arrivò Marisa. Anche lei aveva lezione, quella sera. Quando il mio telefono squillò, poco dopo, sapevo che erano Amalia e Lauren, quindi uscii per incontrarle e farle entrare. Ci mettemmo comode e guardammo i ragazzi, in TV.

“Ecco a voi, per una performance esclusiva della loro canzone Everything About You … gli ONE DIRECTION!”

 

You know i’ve always got you back girl

So let me be the one you come running to running to ru-ru-running

You see it’s just matter of fact girl

You just call my name I’ll be coming through coming through co-co-coming

 

On the other side of the world

It don’t matter I’ll be there in two I’ll be there in two I’ll be there in two

I still feel it every time

It’s just something that you do

Now ask me why I want to

 

la canzone arrivò al ritornello e Amalia si alzò dal divano per ballare. Io alzai la braccia e cominciai a ballare, vedendo il mio ragazzo
sullo schermo di fronte a me.

Quando la faccia di Niall comparve sullo schermo Amalia si fermò.

 

Yes I like the way you smile with your eyes

Other guys see but don’t realize that it’s my-my loving

There’s something about your laugh that makes me wanna laugh too

There’s nothing funny so we laugh at n-n-nothing

 

Si capiva che il testo parlava di lei. Il luccichio nei suoi occhi dimostrava quanto fosse orgogliosa del suo ragazzo.

Louis prese il posto del suo compagno al centro del palco. Con la coda dell’occhio, vidi Lauren incantata dall’immagine in TV. Dovevo ancora capire cosa c’era tra di loro.

 

Every minute’s like the last so

Let’s just take it real slow

Forget about the clock that’s tick-tick-ticking

 

Quando intonarono di nuovo il ritornello, ci alzammo a ballare, anche Maddie, che prima ci aveva solo guardato.

La canzone terminò e lo show si interruppe, lasciando spazio alla pubblicità.

 

Liam’s POV

“And you have always been the only one I’ve  wanted…”  Zayn stava cantando la sua parte di canzone con tutta la sua voce. I miei pensieri si concentrarono sulle quattro ragazze che ci stavano guardando da casa. Speravo che le stavamo rendendo orgogliose.

“it’s everything about you!” finimmo la canzone e ci fermammo per sorridere in camera, prima che ci dessero il segnale di pubblicità.

Una volta fuori onda, ci sedemmo sul divano e aspettammo di essere intervistati.

“In cinque…quattro…tre…due…” il cameramen indicò l’uno con le dita ed eravamo in onda.

“Buona sera, io mio nome è Sandy Johnson e sono quei con cinque dei ragazzi più talentuosi e belli del mondo. Date il benvenuto a Louis, Harry, Zayn, Liam e Niall.” Una donna alta dai capelli castani ci sorrise.  Portava un rossetto rosso e un ombretto marrone scuro.

“Ciao ragazzi, come va?”

“Bene, grazie,” rispose Louis. “Te?”

“Sto bene,” sorrise. “È stata una performance eccezionale- sia questa che quella sul palco di prima. Come è, lavorare insieme e esibirsi come band da ormai due anni?”

“È bello.” Rispose Zayn. “Penso che siamo più a nostro agio quando siamo insieme. È  difficile stare sul palco da soli, quindi quando hai altri quattro amici con te, è più bello.”

“E sembra che vi troviate bene tra di voi- avete delle mosse che solo voi fate. Sapete cosa intendo?”

“Si,” Harry si schiarì la voce, “Questo sarebbe il nostro primo tour mondiale  ma l’anno scorso abbiamo girato l’Europa, l’America  e altri paesi. Aggiungici anche l’esperienza a X-Factor e molte altre esibizioni. Noi tutti sappiamo cosa vogliamo fare e come vogliamo apparire e sappiamo anche come reagiranno le fan.”

“Certo e sappiamo anche che l’anno scorso avete portato una ragazza sul palco e le avete fatto una serenata, avete intenzione di farlo anche quest’anno?”

“Certamente,” sorrise Niall. “A loro piace, e noi le amiamo. L’abbiamo detto molte volte e lo diremo altrettante: loro sono la ragione per cui possiamo fare tutto questo- quello che amiamo. Senza di loro non saremmo qui e questo significa molto per noi.”

“Pensereste mai di fare una serenata alla vostra ragazza? So che alcuni di voi hanno una ragazza, o una migliore amica che è una ragazza…”

“Canto sempre alla mia ragazza….” Il sorriso di Niall si allargò.

“Davvero?” Sandy sembrava curiosa. “A lei piace?”

“Penso di sì,” si scrollò le spalle lui. “Se entro nella stanza mentre lei sta ascoltando la musica, spegne l’iPod e mi fa finire la canzone.”

“Sembra un vostro gioco…” suggerì la donna.

“Penso… non lo so.”

“E tu Liam? Hai mai cantato a Charlotte?”

“Si, un po’ di volte. Non vorrei cominciare a cantarle sempre… se qualcuno lo facesse con me, sarebbe inquietante.”

“E sul palco?”

Louis si prese la libertà di rispondere a questa, “Ai sound check portiamo sempre delle amiche sul palco e balliamo insieme. È divertente.”

“Quindi nessuna serenata romantica per le vostre ragazze?”

“L’ho fatto una volta e non sono mai stato così nervoso…” disse Niall.

“Si, penso che impazzirei tanto da rovinare tutto.” Ammise Zayn.

“Ok allora. Si dice che andrete a vivere insieme. È vero?”

“Si,” Harry si schiarì la gola ancora una volta. “Ci trasferiamo in una bella casa, insieme. Sarà interessante vedere cosa succede.”

“Quindi ora siete in un hotel, quando  potrete trasferirvi?”

“La prossima settimana!” alzai le mani al cielo. “Sono contento di uscire da quell’hotel. È un po’ piccolo per tutti e cinque… non sei mai da solo.”

“Problematico con una ragazza immagino?” ammiccò.

“No, no non in quel senso. È solo che dopo una lunga giornata vuoi un po’ di tempo da solo…” mi fermai.

“Con la tua ragazza,” aggiunse Louis compiaciuto, facendo ridere tutti gli altri.

“Zayn?” Sandy Johnson  chiese.

“Si?”

“Una settimana è un po’ di tempo. Sei fidanzato?”

“Vedremo,” disse misteriosamente. Gli altri ragazzi fecero dei versi alla sua risposta.

“Quindi, qual è il prossimo passo per gli One Direction?”

“Beh, abbiamo un weekend libero che sarà fantastico. Usciremo con degli amici. Poi Lunedì riprendiamo con le prove e le conferenze.”Rispose Niall.

“Beh, grazie per essere venuti. So che avete avuto una lunga giornata quindi non vi trattengo oltre, ma grazie per essere venuti in
Irlanda. Buona fortuna per tutto!”

La ringraziammo mentre la telecamera si allontanava da noi e dalle nostre facce. Avevamo finito la gita. Era ora di tornare a casa- o a Homes Chapel. Era ora di divertirsi.

 
  
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