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Autore: Autumn__Leaves    13/12/2013    3 recensioni
«Mi stai invitando ad uscire?» Mi aveva chiesto lui, con un moto di derisione. Io avevo balbettato frasi sconnesse, sfuggendo ai suoi bellissimi occhi. Ero imbarazzata, perché non eravamo soli e lui ripeteva ogni cosa che dicevo, a voce alta. Non capivo bene se mi stesse prendendo in giro o se fosse solo incredulo. Beh, tanto incredulo non doveva esserlo. Non facevo altro che guardarlo e spiarlo, durante le ore di lezione. Anche una mucca si sarebbe accorta che avevo una cotta stratosferica per lui. Così annuì, alzando finalmente gli occhi e puntandoli su di lui. Ormai non avevo nulla da perdere, dovevo solo aspettare una risposta. Sulla faccia di Edward si formò un sorriso cattivo, prima di scoppiare a ridere davanti e con tutti. I miei occhi si dilatarono e riempirono di lacrime allo stesso tempo. Si, mi stava prendendo in giro. Chiusi gli occhi e respirai profondamente, mentre le risate aumentavano e tutti mi indicavano.
[…]
«Ti prego..» Un sussurro, appena udibile, ma che rimbombò dentro le mie orecchie, come fosse stato urlato. Lui non mi avrebbe mai amato ma io si, per sempre.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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PROGRAMMAZZIONE STORIE

Silence


Uscì di casa velocemente, mentre una leggera brezza mi rinfrescava. Attraversai la strada, aprendo l'ombrello, sentendo le prime gocce cadere. Avevo fretta, dovevo andare al supermercato e tornare a casa in tempo per poi riuscire e andare a prendere Jonathan all'asilo. Con Edward non mi ero più sentita, se non per un messaggio formale per fissare la data in cui avrebbe incontrato Jonathan. Non ero contenta che lui incontrasse Jonathan, perché non si meritava di fare il padre. Ma avrei fatto di tutto, pur di tenermi il mio bambino. Il mio bambino. La mia unica mia ragione di vita. Speravo solo che Edward mantenesse la promessa fatta, o mi avrebbero tolto Jonathan. Non lo vedevo da anni, sapevo che poteva essere cattivo ma.. Fino a quanto lo conoscevo io?





  • Pane

  • Burro

  • Pasta: Spaghetti (x3), Penne (x2)

  • Latte (parzialmente scremato: x4)

  • Cereali

  • Gelato

  • Olio

  • Uova

  • Coca Cola

  • Sale (iodato, fine)

  • Yogurt

  • Caffè

  • Biscotti al cioccolato

  • Acqua


Sospirai, guardando prima l'orologio e poi la lista della spesa. Avrei dovuto fare in pochissimo tempo, se volevo arrivare in orario in asilo.

Feci la spesa tranquillamente, senza molti problemi : ricordavo ogni scaffale, e fu facile trovare le cose. Arrivata al punto 'Acqua' ebbi qualche problema: non ero molto alta, e lo scaffale era in alto, troppo in alto. Stavo quasi per arrendermi, e darla vinta all'acqua, quando una mano calda si posò sul mio fianco, mentre prendeva per me l'acqua. Un panico mi assali, non sapendo a chi appartenesse quella mano. Era un maniaco? O peggio.. Era Edward?! No, Dio ti prego no. Non Edward. E neanche il maniaco. Mi girai, gelata e con il cuore a mille, calmandomi subito dopo. Lo conoscevo, questo era sicuro, ma non ricordavo esattamente chi fosse. Poi ebbi un illuminazione, ricordando la sera di Natale. Era Jacob, quel bell'uomo alto e imponente, con quei suoi irriconoscibili occhi, belli come sempre. Rimasi impietrita a guardarlo – trattenni a stento la bava – prima di riuscire a salutarlo.

«Jacob!» Esclamai, abbracciandolo forte. Infondo, anche dopo che me n'ero andata ci eravamo continuati a sentire per telefono, a differenza degli altri. Lui mi sorrise calorosamente, mettendo in mostra una fila di denti bianchi e lucenti. Rimasi quasi abbagliata da quel sorriso: non lo ricordavo così bello.

«Ehi, piccola nanetta..» Sorrise dolcemente, ricambiando l'abbraccio, lasciandomi un bacio sui capelli. Mi staccò leggermente da lui, per guardarmi meglio. Io gli feci la linguaccia, per lo stupido e inappropriato nomignolo che mi aveva affibbiato tempo addietro.

«Alla fine non mi hai mai concesso un appuntamento, ricordi?» Mi fece un finto broncio, districandosi dall'abbraccio. Era vero, Jacob mi aveva sempre chiesto un appuntamento, anche se avevo un bambino. Era l'unico, fra le vecchi conoscenze, che non mi considerava male. All'inizio ero rimasta abbastanza sotto schock, quando mi aveva chiesto di uscire. Avevo negato sempre: non ero ancora pronta per riprendere a frequentare persone. Però adesso quella possibilità non mi sembrava tanto brutta, anche se non lo consideravo come possibile fidanzato ma più come fidato amico.

«Uhm.. Okay.. – Lui mi sorrise, abbastanza incredulo. Mi sentivo abbastanza in colpa per averlo rifiutato fino ad adesso. Spostai lo sguardo sul mio orologio, rendendomi conto di essere in un terribile ritardo – ..Però adesso devo davvero scappare, Jonathan mi aspetta all'asilo e.. Grazie per l'acqua, ti chiamo dopo!»

Gli sorrisi, prima di scomparire.


Ero riuscita ad arrivare in tempo all'asilo di Jonathan, anche se c'era stato un po' di traffico. Entrai nella piccola scuola tutta colorata, salutando le maestre e andando a prendere il mio bambino nella stanza. Agatha, la maestra, mi salutò con un caloroso abbraccio. Le sorrisi, come solo una mamma sorride a una persona che vuole bene al proprio figlio, prendendo in braccio il mio piccino, che sembrava parecchio stanco. Salutai tutti, mamme comprese, prima di uscire.

Infilai Jonathan dentro l'auto, nel suo seggiolone, assicurandomi di chiudere bene tutto. Appena saremmo tornati a casa avrei chiamato Jacob – come gli avevo promesso – concedendogli, finalmente, un appuntamento. Era anni che mi chiedeva di uscire, e solo adesso avevo deciso di accettare. Forse, c'entrava Edward. In parte, sicuramente, c'entrava anche Edward nella mia scelta. Pensai mentre superavo un vecchietto abbastanza lento, girando poi a destra. In quel momento avevo solo bisogno di svagarmi, di uscire, di dimenticare per una sera i miei problemi. Avrei chiesto ad Alice, o se avesse voluto Edward, di tenermi il bambino.



«Pronto, Ali?» Chiesi titubante, avendo paura che anche 'sta volta avesse risposto suo fratello.

«Bella! Oh mio dio! Cos'è successo? Come sta Jonathan? Edward? Alla fine Edward era in casa tua? Ha saputo di Jonathan? Cos'ha detto?» Alice mi attaccò con una sfilza di domande, facendomi ricordare che, tra tutto il casino, non l'avevo più richiamata. A quanto sembrava, suo fratello non le aveva detto nulla. Quindi stava a me spiegarle tutta la situazione, di nuovo.



«Che cosa?! Lui vuole fare cosa?!» Alice non aveva preso particolarmente bene quello che mi aveva detto/minacciato suo fratello, ma non si sarebbe mai immischiata. Erano problemi nostri, lei aveva già fatto tanto tenendo nascosto il mio segreto.

«Non ti preoccupare, lui vedrà Jonathan regolarmente una volta a settimana ma.. Alice, non era per questo che ti avevo chiamata.. Ho bisogno che tu mi tenga Jonathan per una sera, sono troppo stressata e non ce la faccio più.. – Mi lasciai scappare una lacrima, per la troppa angoscia. Non ce la facevo. – ..Ho accettato di uscire con Jacob.. Voglio tirarmi su..» La sentii sospirare, contenta. Lei mi aveva sempre spinta a uscire con qualcuno, ma io mi ero sempre rifiutata. Per me la mia priorità era: Jonathan. E lo sarebbe sempre stata. Solo che dovevo anche pensare – anche solo per una sera – a me stessa.

«Certo che ti tengo Jonathan.. – Ridacchiò, dall'altra parte del telefono – ..Ma quando tornerai voglio che mi racconti tutto!» Risi apertamente, sentendo ridacchiare anche lei. Quanto le volevo bene.



«Allora, piccola nanetta, come sta Jonathan?» Jacob mi sorrise, mentre mi spostava galantemente la sedia. Sorrisi a quel piccolo gesto, mentre mi accomodavo al tavolo di casa sua.

«Jonathan sta bene, è cresciuto tanto dall'ultima volta che l'hai visto.. Ma non credo si ricordi di te, visto che era troppo piccolo..» Sorrisi a Jacob, mentre lui mi guardava attentamente.

«Allora dobbiamo assolutamente rimediare!» Esclamò, battendo una mano sul tavolo e sorridendo, mettendo – di nuovo – in mostra il suo fascino.

Ridacchiai, mentre annuivo. Ero sicura che a Jonathan sarebbe piaciuto davvero tanto Jake.

Jacob mi versò un po' di vino, mentre io mi guardavo leggermente sperduta intorno. La casa di Jacob era davvero spaziosa, era pulita e in ordine, e persino profumata. Ero rimasta sinceramente stupita quando ero entrata in casa sua: mi ero immaginata casa sua quasi come una specie di caverna. Lui non sembrava molto il tipo da 'uomo casalingo'.

«Bella?» Jacob mi richiamò, mentre io riportavo gli occhi su la sua figura.

«Si?» Mi mossi a disagio sulla sedia, mentre lui poggiava il calice di vino sul tavolo e si guardava in giro, tirandosi su le maniche della camicia bianca.

«Probabilmente.. Beh, si.. Sicuramente ti starai chiedendo perchè io ti abbia invitato qui, a casa mia, a cenare con me..» Jake sembrava stranamente a disagio, cosa alquanto strana per uno come lui. Jacob? A disagio? Ma fatemi il favore!

In realtà non avevo ragionato molto sul motivo per cui mi avesse invitato a casa sua, credevo fosse solo qualcosa come.. Una cena.. d'amicizia? Ma che stupida che ero stata.

«Io.. Beh, mi sono accorto di provare qualcosa per te.. – E mi indicò, mentre io arrossivo visibilmente –.. E volevo chiederti se ti andava di provare, infondo Jonathan è già abbastanza grande e sicuramente avrebbe bisogno di una figura maschile al suo fianco, vista la mancanza di... Lui.» Oh mio dio. Oh. Mio. Dio. Forse... Forse avrei dovuto aggiornarlo su... Su questo dettaglio. E poi.. Oh cavolo. Una relazione seria? Ora? Non ero pronta. Ma quando, sarei stata pronta? Edward non mi voleva e non mi aveva mai voluta, figuriamoci ora. Quindi, cosa ci perdevo a provarci? Nulla. Assolutamente nulla. Ci avrei guadagnato solo una vita migliore con un uomo accanto, amata e desiderata, come era giusto che fosse.

Però, prima di decidere qualsiasi cosa, e fare passi troppo grandi, dovevo assolutamente parlare a Jake del piccolissimo dettaglio. Basta bugie. Basta menzogne.

«Jake.. Edward è tornato.»


Silenzio, era quello che sentivo. Non un minimo rumore, minimo movimento o altro. Tutto perfettamente immobile e silenzioso, a parte gli occhi di Jacob, spalancati a dismisura. Sicuramente l'avevo preso di sorpresa e sicuramente gliene avrei dovuto parlare prima, vista la sua faccia. Poi un pensiero si insinuò in me, facendomi capire che Jake avesse potuto fraintendere fortemente le mie parole.

«Jacob ma.. No! Dio, non sono tornata con Edward! Non ne ho la minima intenzione e poi lo sai meglio di me, che tra me e Edward c'è stata solo una notte..» Alle mie parole sospirò, rilasciando l'aria repressa. Ma davvero credeva che fossi tornata – se mai c'ero stata – con lui?!

«Cazzo, Bella.. Mi hai fatto preoccupare! Io mi ero appena aperto a te, rivelandoti i miei sentimenti e tu.. E tu mi dici che quello stronzo bastardo è tornato! Ti prego, la prossima volta spiegati meglio!» Mi sorrise, sollevato e capii la sua preoccupazione. Mi era capitata la stessa cosa – quasi uguale – anni prima, con Edward. Solo che lui mi aveva riso in faccia, ed era ben diverso.

Adesso dovevo rispondere a Jake, e sinceramente adesso non sapevo proprio cosa dirgli. Mi aveva preso in contropiede. Ero troppo indecisa, se magari ora avessi risposto si poi a casa ci avrei sicuramente ripensato, e viceversa. Avevo bisogno di tempo, di conoscere meglio Jacob e di capire un po' come andava.

«Jake, senti.. Mi hai presa un po' in contropiede, non so davvero cosa risponderti.. Magari possiamo provare a frequentarci, per capire anche un po' cosa proviamo e.. Magari allora perchè no?» Mi sorrise, anche se non era proprio la risposta che si aspettava.


Note Autrice:

Allora, vi avverto, per prima cosa, che ho uno di quei periodi “no” in cui tutto quello che scrivo mi fa schifo e cancello tutto. Ho scritto questo capitolo qualcosa come due settimane fa, e ho scritto solo qualche bozza per il prossimo, quindi non so davvero quando e se riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo venerdì, visto che oltre tutto sto avendo parecchi problemi in generale. Spero comunque che, se in caso non pubblicassi venerdì, mi aspetterete. Prometto comunque che se proprio non pubblicherò la prossima settimana lo farò presto. Beh, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perchè qui tutto si sta un po' smuovendo e stanno incominciando a cambiare moolte cose.

Ringrazio molto tutte le persone che mi seguono e che recensiscono a ogni capitolo, sappiate che ti tengo molto e apprezzo davvero :')

Adesso scappo, spero ci rivedremo la prossima settimana..


Autumn__Leaves :) x




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