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Autore: brendy    14/12/2013    5 recensioni
Come abbiamo fatto a perderci in cinquanta metri quadri?
Ma non lo dice, non le scrive, non fa niente.
E si odia un po' di più perchè è anche per quel niente se hanno litigato.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A te, ovunque sei, che continui a non farti capire.


Dusk
Prologo



 
Non c’è un vero problema in questo lunedì mattina; la sveglia è suonata al solito orario, le scarpe sono da qualche parte sotto il letto, il maglione bianco è sulla sedia e il suo paio di jeans preferiti sono nel cassetto.
Tutto è normalissimo, tutto è uguale, ma non nella mente di Harry Styles.
Lo studio della radio è poco affollato a quell’ora e Zayn, se ne sta seduto sul muretto dell’entrata con una Chesterfield rossa tra le dita.
Bello schifo, pensa ma non lo dice.
“Buongiorno straniero”
“Zayn”
“Dormito poco anche stanotte?”
“Magari, ho passato tutto il tempo a bere caffè, tenere la mente occupata e a guardare il telefono, pensando cosa scriverle”
Zayn tossicchia una risata e rotea gli occhi, non sapendo più cosa dire.
Perché alla fine con Harry non c’è molto da fare; non ascolta, mai.
“E sei arrivato alla conclusione che?”
“Mi uccido”
“Drastico”
“Realista”
“Mi uccido io se quella cagn-bravissima donna della Hemperton non mi da una B nel prossimo test”
“E’ per la tua scarsità nello studiare”
“E’ perché mi muore dietro e sa che non mi avrà mai”
Harry fa una smorfia, al solo pensiero della professoressa con Zayn e scoppia a ridere, mentre la sagoma di Niall si intravede dalla via.
“Te l’hanno mai detto che la convinzione fotte?”
“E che tu sei un codardo?”
“Touchè”
Zayn lancia il mozzicone e si sistema sulle spalle lo zaino, anche se di voglia di andare a scuola proprio non ne ha.
Invidia Harry, il fatto che ha sempre trovato la voglia di studiare e di non doversi rifare l’anno, come tocca a lui.
“Haz, ciao! Andiamo Zayn, forza” dice Niall, con la voce bassa per il mal di gola “o arriveremo in ritardo per la trentesima volta”
“Siamo solo all’inizio del secondo quadrimestre”
“Appunto, dobbiamo dare una bella impressione”
“Dopo cinque anni di scuola dubito che questo possa accadere”
“Muoviti!”
 
 
 
Harry, che in 21 anni appena compiuti ha capito poche —o forse tante- cose, in quella stanza di registrazioni radiofoniche si sente di troppo.
Le mani gli tremano, i pensieri esplodono nella sua testa come fossero delle bombe ad orologeria e al momento, vorrebbe davvero non essere ricoperto da quegli strati di pelle.
Preferirebbe non averli, che non esistessero.
Sulla sua pelle pallida, oltre ai tatuaggi, ci sono milioni di segni invisibili; ci sono le impronte che hanno lasciato quelle dita, i graffi, i lividi, i morsi, i baci, le carezze e gli abbracci.
Ci sono i segni di una storia vissuta, un po’ troppo calcata e instabile, ma bella.
0 messaggi.
0 chiamate.
Niente.
Se non fosse per le occhiaia, il divano disfatto, il frigo vuoto e i vestiti piegati, crederebbe che quello sia un giorno come tanti altri.
Piove e questa non è mai una gran cosa per lui.
È obbligato a portare l’ombrello, i suoi stivaletti sono così consumati che dalle punte un po’ d’acqua entra quasi sempre e la gente è per lo più triste.
Harry è triste, così come il cielo dell’una meno dieci.
Vorrebbe piangere come le gocce che si abbattono sull’asfalto e creano varie pozzanghere, dove i bambini, il giorno dopo, andranno a giocare.
E del lavoro non mi interessa.
E le scuse non le so dire.
Le parole sono nella mia testa e forse, te ne ho dette un quarto.
I silenzi si sentono in quei muri bianchi.
E di te mi importa.
Ritorna.
 
 
 

Piove ancora, piove in continuazione su tutta Londra e il cancello della scuola è pieno di ombrelli di vari colori, che fanno sembrare tutti esattamente uguali.
Harry però non ci fa caso, sta cercando una determinata persona.
Sta cercando una camminata frettolosa, uno sguardo scuro che continua a fissare i suoi piedi, perché di equilibrio ne ha poco e niente.
Si sono conosciuti grazie a quello che lei definisce il suo difetto più grande.
Harry cammina con le cuffie nelle orecchie e la musica alta, perché di sentire il resto del mondo che parla dei suoi problemi non ne ha voglia, ne ha già troppe di cose a cui pensare.
Cerca delle gambe esili, fasciate da dei collant neri e che lasciano intravedere i vari tatuaggi che ci sono su determinati punti della coscia destra. Dei capelli castani chiari, da sue magliette, maglioni che servono a coprire quel corpo magro, da piercing che conosce a memoria perché erano i motivi dei suoi ritardi.
Cerca quelle mani, le guance che si colorano di rosso ai suoi complimenti, le notti che passa con lei e i pomeriggi a parlare di libri, a guardarsi, sorridersi, baciarsi, stringersi.
Harry cerca, ma non sa se è ancora in grado di trovarla.
La musica è alta, la pioggia è fitta e Fay è ancora più bella senza trucco, con il suo maglione preso a New York, il loro secondo Natale insieme.
Fay che lo guarda, che Harry non è in grado di descrivere.
Un passo dopo l’altro.
Posso ancora raggiungerti?
Aspettami.

E sembrano passati i secoli, le stagioni, gli anni e le imprecazioni, le lacrime, i ricordi non esistono più nella mente di Harry.
Apre la bocca, sta per dire qualcosa ma lei è più veloce, è brava a scappare.
Brava a non farsi prendere, ad essere irraggiungibile anche per lui che si incastra nelle sue costole, che le sue dita sanno quanto stringere i polsi e i suoi fianchi.
Fay oltre a guardarlo, non fa altro; gli da le spalle e copre la schiena di cui Harry sa ogni neo, cicatrice o voglia e se ne va, con gli occhi persi nel vuoto e Harry con il groppo in gola.
Come abbiamo fatto a perderci in cinquanta metri quadri?
Ma non lo dice, non le scrive, non fa niente.
E si odia un po’ di più, perché è anche per quel niente se hanno litigato.







 
JASKHKJSKSADKVNFSDK ciao a tutti! :)
come state?
io decisamente stanca, ma mancano 5 giorni alle vacanze di Natale e davvero, sono 
 TROPPO troppo felice!
si, sono ancora qui a rompere le palle, ma davvero, quando una storia mi viene così in mente ((ringrazio ancora quel venerdì sera in cui mi sono imposta di uscire di casa e anche ad un mio amico, che l'idea è nata grazie ad un discorso nato così a muzzo)) lol
per primissima cosa voglio dire che questa storia è già tutta scritta sul mio computer e che entro il 28/29 dicembre, spero di averla postata tutta -anche perchè poi parto e rimarrò senza internet per un po' di settimane.
questa storia è una mini-long, non conta più di sei capitoli (giuro!) con tanto di epilogo compreso.
ringrazio infinitamente rebeckah (ali dkjvd **) per il fantastico banner <3
Come potete vedere è abbastanza veloce e i capitoli non sono molto lunghi, quindi spero non sia una lettura pesante e se siete arrivati fin qui vi ringrazio davvero tanto, soprattutto se mi fate sapere che cosa ne pensate!
La storia è concentrata su una coppia (Harry e Fay) ma ci sarà anche un'altra coppia a cui tengo molto che verà presentata più avanti -sono tutte storie già fatte, ovvero, hanno già relazioni stabili quindi non ci sono incontri o cose così, si tratta di problemi di coppia.
((colpa dei discorsi con i miei amici e della mia mente che si fa milioni di idee))
Beh, dato che vi ho già annoiati fin troppo, ora me ne vado.
Spero che l'inizio vi abbia incuriosito e che vi faccia piacere saperne di più sul prossimo capitolo.
un bacio grande e alla prossima,
brandy
<3

  
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