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Autore: Allyn    14/12/2013    14 recensioni
Allyn torna con una storia a capitoletti un po' particolare!
Una serata al pub per festeggiare fu l'inizio di tutto.
Un Sasuke ancora vergine e confuso che nega l'evidenza.
Regole a cui il nostro eroe viene immancabilmente meno, con conseguenze disastrose per la sua reputazione e sanità mentale.
Tra risate, ricatti, gelosie, scatti di demenza, riusciranno i nostri eroi a mettersi insieme?
NaruSasuNaru un po' folle e comica, a tratti romantica, a tratti calda, per giocare con i nostri due eroi preferiti, per prendere un po' in giro quella papera di Sasuke, per dire ancora una volta, anche in una AU, che quei due SI AMANO
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sasuke
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Sono contentissima che il primo brevissimo capitolo vi abbia fatto ridere! Perciò festeggiamo con il secondo, che vede Uchiha in preda a strane turbe comportamentali, anche Naruto però ci risulta un po’ ambiguo eh!? Ahahah In ogni caso vi ringrazio con mille abbracci e bacetti coccolosi, non credevo potesse risultare divertente un Sasuke vergine e demente! :D (La Papera piange in un angolo il suo orgoglio perduto). Spero che anche il resto della storia sia di vostro gradimento, e come sempre aspetto tutte le vostre impressioni su questi due e sugli eventi che stanno, diciamo, rimescolando le vite dei personaggi!

Un bacio! VI ASPETTO!

Ps: vi avverto, se la cosa mi sfugge di mano il pallino diventerà rosso, fatemi sapere se questa cosa vi sia gradita o meno (muahahahah ride in modo malvagio!)

PPS: fatemi sapere se immaginate una storia SASUNARU o NARUSASU?

***

 

 

SECONDA REGOLA: quando la gelosia gioca brutti scherzi fatti due domande.

Se ne era andato dal pub senza dire una parola, lasciando i soldi, la sua birra bevuta per metà sul tavolo e un sacco di risate di scherno a riempire l’aria.

Lui, Sasuke Uchiha, il nome la diceva lunga, deriso come una pudica verginella.

E poi le parole che aveva sentito gridare da Kiba, quelle sì che gli avevano fatto letteralmente scoppiare la vena sul collo: un Uchiha puro e innocente.

Era rovinato!

Era vero, non aveva mai fatto sesso, a ventuno anni suonati. Non che Naruto fosse stato molto più abile di lui, perché a quanto aveva capito la sua verginità era andata felicemente perduta  solo pochi giorni prima, quindi non lo si poteva di certo considerare un Don Giovanni.

Eppure qualcosa gli stava irrimediabilmente guastando l’umore, certo, essere stato deriso da tutti contava una grossa fetta della torta, ma c’era altro, qualcosa che ancora non riusciva a inquadrare.

Non era la mancanza di “femmine”, come le chiamava lui nella sua testa, tutte uguali e tutte noiose, ad avergli imposto il salto di quella tappa che la maggior parte dei ragazzi conquista durante l’adolescenza, piuttosto il disinteresse totale.

Il sesso non lo spaventava di certo, ma neppure lo incuriosiva, l’idea di entrare nel corpo di una donna poi gli rimaneva indifferente, non riusciva neppure a smuovergli certi appetiti, inizialmente, doveva ammetterlo, la cosa lo aveva preoccupato, ma tutto si era annichilito in un niente di fatto quando aveva deciso che lo studio e i suoi obiettivi erano di gran lunga più importanti.

Superare Itachi, suo fratello maggiore, ad esempio era stato uno di questi obiettivi più importanti.

Raggiunse il dormitorio dell’università e si fiondò nella sua stanza, la stessa che condivideva con Naruto da circa un anno.

Era facile capire quale parte fosse la sua e quale di quel suo amico, a sua detta decerebrato.

Metà camera brillava, vantava scaffali ordinati, libri foderati e in ordine alfabetico sulle mensole, scrivania impeccabile, l’altra metà invece pareva reduce da un trasloco, felpe sparse ovunque, letto sfatto, libri stropicciati e calpestati sul pavimento.

Guardò lo spazio con aria esasperata, buttarsi sul letto ed imprecare fu il passo successivo.

“Quell’idiota” Sbottò.

“Mi ha messo in ridicolo davanti a tutti...gliela faccio pagare!” Ruminò, con le dita affondate nei capelli corvini.

Poi ripensò alla sua voce, alla risata allegra, all’aura luminosa che Naruto aveva emanato per tutta la serata.

“Con chi cazzo ha scopato?” Pensò con una rabbia nuova, diversa da quella scaturita dall’orgoglio minato.

Si alzò in piedi e raggiunse il piccolo bagno, gettò tutti i suoi vestiti sul copriletto, cosa che solitamente non faceva, in quanto maniaco dell’ordine come primo comandamento vi era ripiegare sempre ogni indumento, ma quella volta disonorò il suo credo e si infilò sotto il getto d’acqua noncurante dei jeans e della felpa accartocciati vicino al cuscino.

“Chi è la stupida oca con cui sei andato a letto, eh?” Mugugnò tra sé e sé insaponandosi i capelli neri, sfregando con troppa forza la cute, quasi a volerseli strappare.

Cercò di ripensare alle facce delle ragazze che frequentavano il loro corso.

Gli veniva a mente la bionda della seconda fila, quella con i capelli lunghi raccolti in una coda di cavallo e gli occhi chiari, non ricordava il nome, ma sapeva che aveva una cotta per lui, non per Naruto, così la escluse.

“Nah, troppo figa per te quella, idiota!”

Poggiò la testa contro le piastrelle del bagno e rimuginò ancora.

C’era la rossa, Karin, quella che lo aveva baciato ad una festa qualche tempo prima, e che lui aveva liquidato con un “non azzardarti più ad avvicinare la tua lurida bocca alla mia”, no, lei non poteva essere, apparteneva alle “sue conquiste”, non a quelle del cretino biondo.

Nella sua mente balenò il viso di una ragazza dell’ultima fila, una certa Hyuga con gli occhi sbiaditi e la frangetta scura, carina  e con il viso sempre rosso, quando quell’idiota di Naruto le passava accanto.

BINGO!

Chiuse l’acqua e imprecò.

“Scovata...Faceva tanto l’innocentina quella lì” Borbottò accigliato.

“Innocentina a chi?!” Gli rispose Naruto entrando nel bagno.

Indossava solo un paio di boxer, aveva l’aria di aver bevuto troppo, perché sulle sue guance dominava un rossore insolito e gli occhi parevano come addormentati.

“L’innocentino qui sei tu!” Rise avvicinandosi a Sasuke, che lo guardò sbigottito e irritato.

“Ehi tu, piantala!” Lo sgridò uscendo dalla doccia e coprendosi con un asciugamano di fortuna.

“Dai Sas’ke, mica te la sarai presa?” Domandò con voce instabile, raggiungendolo e stringendolo in un abbraccio improvviso.

Sasuke rimase impietrito, il corpo del suo migliore amico contro il suo, l’odore d’alcol del suo alito misto a quello fresco della sua pelle abbronzata.

“Che fai?!” Protestò cercando di allontanarlo.

“Come che faccio? Conforto il mio adorato ‘Suke” Sorrise, e a quel punto l’Uchiha confermò i suoi sospetti, il suo caro amico idiota era ubriaco.

“Me lo dimostrerai domani il tuo affetto, ok? Io voglio asciugarmi adesso!” Dichiarò severo.

Poi li vide, due segni violacei sul collo del ragazzo, succhiotti?

Qualcosa gli ribollì dentro, un misto di sensazioni fino ad allora sconosciute, o forse simili a quello che provava quando da piccolo sua madre coccolava suo fratello per qualche secondo in più, oppure come quando alle elementari Naruto si fermava a studiare a casa di qualche amico e non lo raggiungeva al parco giochi.

Gelosia?

“Vattene a letto Naruto!” Ringhiò spintonandolo.

Ma per quanto ubriaco fosse il biondo non desisteva, lo trascinò nuovamente sotto la doccia e aprì l’acqua.

Il gettò li bagno entrambi, bagnò l’asciugamano di Sasuke e i boxer di Naruto, che prontamente si spogliò del tutto rimanendo nudo davanti all’amico.

“Dai ‘Suke, fai il bravo che ti lavo per bene” Rise, rovesciandogli addosso l’intero contenuto del bagnoschiuma e cominciandolo a toccare ovunque per insaponarlo.

“Ho sempre sognato toccarti i capelli, sembrano così morbidi” Sghignazzò felice il ragazzo, cercando di infilare le dita nella chioma già bagnata del moro.

Sasuke arrossì, guardò il corpo nudo del compagno, del suo da sempre migliore amico, nemico, rivale, idiota da sbeffeggiare, unico in grado di sopportare i suoi sbalzi d’umore, di accettare la sua misantropia...e arrossì ancora.

Le sue mani erano calde, troppo calde. Il cuore di Sasuke perse un battito.

Solo in quel momento se ne era reso conto, guardandolo completamente nudo, sbronzo, Naruto era bellissimo.

La carnagione brunita della pelle, la tonicità dei muscoli, l’elegante disegno anatomico che questi tracciavano sotto la pelle, i capelli chiari e morbidi, ora bagnati a sporcargli la fronte, e gli occhi, di un azzurro liquido.

Sasuke scappò letteralmente dal bagno, mezzo insaponato e con l’asciugamano fradicio ancora legato attorno alla vita, la sua erezione, vergognosa e reale, nascosta sotto di questo.

 

 

 (N.d.Allyn à Sas’kè, fatti due domande, ti prego...e non comportarti come una ragazzina gelosa! XD)

   
 
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