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Autore: SweetLuna    14/12/2013    7 recensioni
{ Jacob ~ Renesmee }
Dalla storia: «Adesso lo sai, non è il lupo ad amarti. Sono io, Jacob Black, ad averti scelto per l'eternità».
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La Saga di Twilight è finita, lasciandoci fin troppe domande senza risposta... Che cosa accade dopo Breaking Dawn?
Edward e Bella possono finalmente cominciare a vivere la loro eternità, ma ben presto si troveranno ad affrontare delle questioni in sospeso: Renée, la madre di Bella, verrà a conoscenza per puro caso dei segreti di sua figlia, ma anche lei e Phil stanno per rivelare ai Cullen qualcosa di inaspettato...
La vicenda vera e propria ha inizio sette anni dopo il mancato scontro con i Volturi. Renesmee è cresciuta, e con lei anche i sentimenti per Jacob sono cambiati: ben presto comprenderanno entrambi che il loro amore va ben oltre l'imprinting, ma a quali conseguenze può portare l'unione tra un lupo mutaforma e una mezza vampira?
Le vite di Renesmee e Jacob, della famiglia Cullen e non solo verranno stravolte da nuovi e inaspettati eventi...
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(Ultima revisione errori effettuata: 2020 | La trama non ha subito variazioni)
DISCLAIMER: La seguente storia non è a scopo di lucro. I personaggi originali di Twilight e il materiale fotografico appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Eternity '
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4. UN COMPLEANNO DA RICORDARE


La mattina seguente mi sveglio molto presto, dopo aver fatto un bellissimo sogno che è ancora vivido nella mia mente... Ormai non riesco più a riprendere sonno, anche se avrei voluto che il sogno non finisse.
Ero vestita con un elegante abito rosso e mi trovavo da sola al centro di un'enorme pista da ballo, di quelle che si vedono nei film in costume, come le dame dei romanzi di Jane Austen che piacciono tanto a mia madre. 
Mi sentivo leggermente a disagio, non sapevo come ci fossi finita e che cosa dovessi fare. Sapevo che ero lì per aspettare una persona, ma chi? All'improvviso, dall'ombra, spuntano fuori diverse figure, che aumentano sempre di più, fino a circondarmi e a farmi quasi perdere in quell'infinito oceano umano. Persone dal volto non ben definito, sconosciuti. E in mezzo a quelle persone, riesco finalmente ad identificare un volto. Quel volto che tanto amo, la sua figura possente che viene verso di me e mi prende per mano.
«Renesmee, io ho sempre voluto solo e soltanto te», mi dice. È Jacob.
Non appena cominciamo a ballare, tutti i presenti ci osservano incuriositi, meravigliati. L'oceano di persone si apre in un varco per lasciare spazio a noi due, così diversi eppure così vicini. Il disagio era del tutto scomparso, ero finalmente felice. Non vedevo altro che Jacob, mi sentivo come se non avessi mai desiderato altro che non fosse lui, ed era tutto incredibilmente vero...
Ma perché queste cose accadono solo nei sogni?
Mi viene quasi da piangere, ma non voglio farmi vedere da mamma... e soprattutto da papà. Difficile nascondere qualcosa ad un padre che ti legge nel pensiero, anche se a volte riesco a distrarlo pensando ad altro.
Lui sapeva tutto, ovviamente, ma gli avevo detto che ne avremmo parlato quando mi sarei sentita pronta. Al momento parlare di Jacob mi fa soltanto stare male, lo vedo distante.
Da quel giorno trascorso a casa sua, da soli, era come se tra noi si fosse spezzato qualcosa. Mi ero inspiegabilmente irrigidita e ritratta da quel bacio che sarebbe arrivato da lì a breve. Avevo rovinato tutto... ed era solo colpa mia.
Mi asciugo le lacrime che lentamente si fanno strada sul mio volto. Oggi è il mio compleanno, e non dovrei stare così. Non è da me reagire in questo modo, avere continuamente voglia di piangere. Ma stavolta è diverso, perché si tratta di Jacob. E il mio cuore si stringe al solo pensiero di lui, di quegli occhi neri e profondi che non ho saputo decifrare... Basta, devo smetterla!
Penso al piccolo Robert, a nonna Renée... non vedo l'ora di riabbracciarli. Il pensiero che oggi li vedrò di nuovo mi rende felice almeno un po', quel tanto che basta per non scoppiare in lacrime.
 
Dopo essermi fatta una doccia calda, mi sento decisamente meglio. Finalmente prendo coraggio e decido di uscire dalla mia stanza.
«Tanti auguri, amore mio!».
Non faccio in tempo ad uscire dalla camera che vengo subito travolta dall'abbraccio di mia madre, che mi stringe forte a sé.
«Papà ti ha preparato una colazione speciale, vieni!», mi dice con un sorriso raggiante.
Non appena entro in cucina, vengo subito inebriata dall'odore dei cornetti caldi ripieni di cioccolata. Mio padre è un cuoco fantastico, è un vero peccato che non possa mangiare ciò che cucina.
«Tanti auguri, piccola mia».
Mi abbraccia anche lui, e quasi non mi lascia più... Ma mio padre si accorge subito che in me c'è qualcosa che non va, che sotto il mio sorriso si nasconde qualcosa che mi impedisce di essere del tutto serena.
«Renesmee, ne vuoi parlare? Io non ce la faccio più a vederti così, davvero. Oggi è il tuo compleanno, dovresti essere felice. E invece sei sempre triste per colpa di una certa persona... ora basta. Vado a picchiarlo», mi dice lui con lo stesso sorriso sghembo che ha fatto innamorare mia madre. Papà riesce sempre a strapparmi una risata, e sorrido anch'io.
«Ho deciso, papà. Glielo farò capire. Non posso dirglielo direttamente, ma almeno potrei provare a comprendere se il mio sentimento è ricambiato...», gli dico tenendo lo sguardo basso, fissando la mia deliziosa colazione.
«Dammi retta, non farti troppi problemi. Non posso dirti niente, Nessie, ma una cosa te la posso dire. Le cose verranno da sé...», mi risponde lui con uno sguardo indecifrabile, misterioso.
«Come sei enigmatico, papà! Però riesci sempre a farmi avere più fiducia in me stessa... Sono felice di averne parlato».
 
La chiacchierata con mio padre mi ha fatto davvero bene... D'altronde nessuno può comprendermi meglio di lui, osservando i miei pensieri può capire perfettamente ciò che provo.
Guardo distrattamente l'orologio della cucina, sarà meglio che vada a prepararmi.
Fra poco andremo a casa dei nonni per festeggiare il mio compleanno. E non uno qualsiasi, ma il settimo, quello che segna il definitivo raggiungimento della mia crescita. Non cambierò più, non crescerò ancora. Questo sarà l'aspetto che conserverò per il resto dell'eternità, avrò "vent'anni" per sempre. Anche se la mia natura per metà umana mi differenzia dalle altre vampire, perché il mio corpo può cambiare. E quando sarà giunto il momento adatto, voglio conoscere più informazioni possibili su chi sono davvero, quale parte prevale in me. Se la parte umana o quella immortale...
«Questo è il vestito che zia Alice ha scelto per te. Siamo andate a sceglierlo insieme, ma lo sai che io e la moda non andiamo troppo d'accordo!», mi dice mamma osservando una grossa scatola poggiata sul mio letto.
«A proposito, lei e zia Rosalie arriveranno a momenti per darci una mano... Sarai bellissima».
Apro la scatola sul letto, il mio vestito è lì dentro. L'abito è nero, corto ma non troppo. È senza spalline, e la gonna è ricoperta di strass. Molto diverso da quello del sogno di stanotte, meglio così...
Qualcuno suona il campanello di casa, le zie devono essere già arrivate.
«È stupendo, non avresti potuto scegliere di meglio», dico a zia Alice, appena entrata nella mia stanza insieme a zia Rose. Prima di indossare il vestito, mamma e le zie mi aiutano a truccarmi e a sistemare i capelli, chissà come sarà la mia acconciatura.
«Sai, Renesmee... il giorno del matrimonio di Bella siamo state noi a truccarla e a farle i capelli... è una situazione familiare», dice zia Rosalie con un dolce sorriso stampato sulle labbra.
«Solo che questo è soltanto il mio compleanno, non c'è nessuno che mi aspetta all'altare...», aggiungo io con un po' di sarcasmo. Pessima battuta, Renesmee. Questa potevi anche risparmiartela.
«Basta con questo pessimismo, okay? Altrimenti ci pensano le tue zie. E allora sì che saranno guai, per il Cane Lupo!...».
Le mie zie mi fanno morire dalle risate con questa storia del Cane Lupo, lo stupido soprannome che hanno dato a Jake. Da qualche tempo avevo iniziato anch'io a chiamare Jacob con quel nomignolo idiota, quando ero arrabbiata con lui.
«Ecco, adesso sei davvero perfetta», dice zia Alice dopo aver terminato la sua "opera d'arte".
«Come se ne avesse bisogno... lei è sempre perfetta», risponde mamma osservandomi compiaciuta.
Mi soffermo ad osservare attentamente la mia immagine nello specchio: gli occhi marroni incorniciati da un'elegante linea di eyeliner nero e da un leggero strato di mascara, il colore roseo delle mie labbra intensificato da un rossetto rosso ciliegia. E infine, la spettacolare pettinatura di zia Rosalie. Le onde dei miei capelli ramati sono state raccolte in una treccia che parte da dietro la mia testa per poi finire di lato, e ricadere sulla spalla destra.
Ora siamo pronti per raggiungere la casa dei nonni, tutti sono già lì ad aspettarci, compresi nonna Renée, nonno Phil e Robert.
«Sono proprio curioso di vedere la faccia che farà Jacob, vedendoti arrivare. Tu sei un angelo, non un vampiro», mi dice papà guardando incantato la "sua bambina" ormai cresciuta.
«Grazie, papà. Come farei senza di te?!».
 
Quando la macchina raggiunge il vialetto della grande casa dei nonni, noto subito che zia Alice lo ha riempito di fiori e palloncini. Non ha esagerato, la zia riesce sempre ad avere buon gusto su ogni cosa.
«E per stasera ho anche allestito una specie di discoteca, come avevo fatto il giorno del diploma di Bella... È stato abbastanza semplice. Ti piacerà, vedrai!! Buon compleanno, nipotina mia».
È impossibile non voler bene alla zia Alice, ci mette passione in ogni cosa che fa... Il bene che mi vuole è immenso. Con lei ho un rapporto speciale, così come con zia Rosalie. È come se fosse la sorella più grande che non ho avuto, e con la quale posso divertirmi e fare le mie piccole pazzie. Lunghi pomeriggi di shopping, o a divertirci come due ragazzine... Sono certa che non può esistere un'altra persona come lei sulla faccia della Terra, la zia che tutte vorrebbero avere e che aveva voluto bene a mamma fin da subito, quando lei e papà si erano conosciuti al liceo.
La giornata trascorre velocemente, è tutto così bello... Ci sono tutte le persone a cui voglio bene, non manca proprio nessuno: la mia famiglia, nonno Charlie, Sue, nonna Renée con nonno Phil e il piccolo Robert, i "cugini" di Denali con Garrett e Kate, Seth, Leah e gli altri lupi, Billy Black, Nahuel... e Jacob.
Nahuel è un tipo molto simpatico, mi ha piacevolmente sorpresa. Sono sicura che diventerà un buon amico, il nostro essere entrambi metà umani ci fa avere molti tratti in comune.
Robert è diventato un bambino bellissimo, quei capelli biondi e quegli occhioni azzurri conquistano proprio tutti. È cresciuto ancora, dall'ultima volta in cui l'ho visto.
Zia Rosalie è perdutamente innamorata del fratellino di mia madre, è incredibilmente sveglio per la sua età.
E poi c'è lui, Jacob. Papà aveva ragione, quando mi ha vista è rimasto come impietrito. Non so più che cosa pensare a questo punto, per me Jacob rimane un mistero.
 
La sera arriva il momento dei regali. Avevo detto a tutti che avrei voluto dei regali normali, volevo essere una ragazza come tutte le altre per quanto possibile per una mezza vampira...
«Renesmee, questo regalo è da parte di tutti noi», mi dice nonna Esme cingendomi affettuosamente i fianchi. Nonno Carlisle si scambia un rapido sguardo con lei, e avvicinandosi mi porge una scatola ricoperta di velluto rosso. Una scatola per gioielli.
«Lo abbiamo fatto fare su misura per te, Nessie», mi dice il nonno.
Apro la scatola, e tiro fuori il mio regalo: un bracciale. Non un bracciale qualsiasi, un pezzo unico al mondo: ogni membro dalla famiglia ha scelto un ciondolo che lo rappresenta, e al centro c'è lo stemma della famiglia Cullen. Sono ufficialmente una donna adulta, adesso. Una Cullen a tutti gli effetti.
Papà mi aiuta ad indossare subito il bracciale e continuo ad osservare i vari ciondoli, diversi l'uno dall'altro.
Rimango particolarmente colpita dal ciondolo scelto da Jacob: un piccolo lupo in oro bianco, con due minuscole lettere intrecciate incise sul retro: J e R, Jacob e Renesmee.
Ecco la sorpresa a cui accennava ieri sera nel messaggio...
Nel frattempo si sono fatte le undici di sera, e Robert inizia ad avere un po' di sonno. Il viaggio in aereo deve averlo stancato, povero piccolo!
Mamma decide quindi di riaccompagnare i nonni e Rob in albergo; mentre Sue e nonno Charlie, dopo aver salutato tutti gli invitati, si dirigono verso casa.
Papà va a caccia con i cugini di Denali, mentre gli zii restano a parlare al piano di sopra...
È arrivato il momento di ballare, finalmente ho un po' di privacy! Zia Alice abbassa le luci e fa partire la musica, il salone di casa diventa una piccola e perfetta discoteca. Quil, Embry, Seth e gli altri ragazzi sembrano gradire.
Nahuel si avvicina subito a me, illuminato dalle luci colorate della strobosfera comparsa magicamente sul soffitto.
«Mi concedi un ballo, Renesmee?», mi chiede con un sorriso gentile e senza troppe pretese. È simpatico, vicino a me non mostra il minimo disagio.
«Ma certo», gli rispondo senza rifletterci due volte, ricambiando il sorriso. Mi piace stare con lui, e poi fisicamente somiglia un po' a Jacob... Jacob. Il mio pensiero è sempre fisso su di lui.
«Ora se non ti dispiace, ballo io con la festeggiata». Jacob rivolge un sorrisetto beffardo a Nahuel, e mi prende in braccio portandomi via dal mezzo vampiro.
«Jake, sei impazzito?», gli dico, sorpresa e al tempo stesso lusingata da questo gesto del tutto inaspettato.
«Era il mio turno, Nessie. Nahuel ha già approfittato abbastanza della mia Cullen preferita... E poi, quando il gatto non c'è i topi ballano! Finalmente Edward ti ha lasciato un attimo di pace, cavolo! Ti crede ancora la sua bambina, ma da oggi sei...».
«Una donna, Jacob», gli rispondo sorprendendomi delle mie stesse parole. 
Mi stringo a lui, lasciandomi cullare dalle sue braccia. Balliamo insieme, perfettamente coordinati. Sono sempre stata brava a ballare, al contrario di mamma.
Potrei restare così per ore... Mi alzo in punta di piedi, aiutata dalle mie scarpe alte che mi permettono quasi di raggiungere la sua altezza. Lo bacio sul collo, e con mia grande sorpresa non si sposta. Un gesto così intimo, e dolce, che fino a poche ore fa non avrei mai pensato di poter fare. Ma tutto l'imbarazzo e la paura sembrano essersi volatilizzati...
«Buon compleanno, MIA Renesmee», mi sussurra dolcemente all'orecchio, mentre il suo respiro caldo mi soffia piano sul collo.
Divento rossa, ma Jake non può vederlo, grazie alle luci soffuse da discoteca. Mi sembra di essere nel mio sogno, in questo momento esistiamo solo noi due...
Ma stavolta non è un sogno, è tutto vero.
  
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