Sento qualcosa premere queste mie
labbra. Qualcosa che sa di amaro.
E' un urlo.
Ma non posso
urlare.
Devo tenere tutto dentro, perchè
devo dimostrare al mondo quello che sono: una ragazza
forte.
C'è qualcosa che preme dietro le mie
palpebre, e mi fa scivolare le lentine.
Sono lacrime di dolore, rabbia,
frustrazione.
Ma non posso piangere, perchè non
posso permettermelo.
La voglia di sentire lui qui vicino
a me è tanta. E lui non vuole parlarmi.
Un urlo mi sfugge dalle mie
labbra.
Attraversa la stanza, sfrecciando da
parte a parte, rimbalzando sulle pareti.
E' la mia anima, che ho
vomitato.
E' uscita da dentro di me con una
forza eclatante.
Sento ogni fibra del mio corpo
tremare. E il sangue inizia a circolare velocemente.
Sto nuotando nel buio e nella
disperazione.
E lui non vuole parlare con
me.
E i miei non vogliono farmi
frequentare con lui.
Non capisco perchè quello che ho
dentro, rimane qui. Dentro di me.
Voglio
esprimermi.
Non posso.
Sono castrata in tutti i
sensi.
E alla fine
scoppio.
Guardo le mie mani, che non sono le
mie. Sono quelle di qualcuno che è manovrato da chi crede di farti del bene non
lasciandoti vivere.
E sono castrata nelle amicizie. E
ora anche nell'amore.
Ecco, l'anima torna dentro di me,
assopita abbastanza per poter sopportare di essere un
burattino.
Ma, in realtà, chi sono
io?
Cosa cerco?
In cosa credo?
Non lo so.
Non so chi sono. Vivo in una nuvola,
sospesa e lontana dalla verità.
Voglio uscire con forza, ma questa
nuvola è più dura di quanto sembri.
E mi accorgo che non sono in una
nuvola.
Sono in una prigione di ghiaccio,
intrappolata tra quelle gocce d'acqua che non ti permettono di
muovere.
E sto morendo per il freddo. Per
l'assenza della fiamma della mia esistenza.
Morta prima di nascere. Questa sono io.
This Web Page Created with PageBreeze Free Website Builder