Buona lettura
Le due
ore sembravano
eterne in quell´aula buia e perennemente impregnata di un
odore nauseabondo.
Harry e Ron guardavano sconsolati la loro pozione di un giallo pallido
quando
in realtà avrebbe dovuto assumere una tonalità
azzurrina. Persino Neville era
riuscito a farla! Lui che negli anni precedenti fondeva sempre il
calderone o
lo faceva esplodere! Stavano pensando sinceramente di andare anche loro
dalla
nonna del ragazzo. Magari sarebbero diventati dei geni proprio come
Hermione.
Che stupidata. Quella strega era formidabile e non poteva essere
eguagliata.
Una mezzosangue che si muoveva con sicurezza e tranquillità
tra ingredienti e
attrezzi, e che valeva più di qualsiasi purosangue. Ma lei
lo sapeva. Sapeva
che non era il sangue a fare la differenza e ogni giorno lo dimostrava
a tutti.
La magia era il suo mondo composto da perfezione e conoscenza.
-Signori
mi auguro che
abbiate terminato la vostra pozione o qualunque brodaglia creata dalla
vostra
ristretta mente. Mancano tre minuti allo scadere del tempo
dopodiché mettete il
contenuto del vostro calderone in una fialetta e portatela alla
cattedra. Le
valutazioni saranno comunicate domani- la voce di Piton non sarebbe mai
cambiata
continuando ad essere unticcia, come il suo aspetto, e carica
d´odio per tutti
coloro che non appartenevano a Slyterin.
-Potter,
Weasley… mi
sembra di aver detto all´inizio della lezione che la pozione
doveva assumere un
colore azzurro e non questo giallo stomachevole! Che diavolo dovrebbe
essere
questo?- il professore che si stava aggirando per la classe si era
fermato di
proposito di fronte ai due grifoni che più odiava.
-Mmmm..
penso una
pozione professore…- rispose Harry in tono acido. Lo odiava
e l´avrebbe sempre
odiato!
-Potter
fare lo
spiritoso non ti salverà da una bella insufficienza o da una
T di troll! Ma
visto che hai voglia di parlare perché non mi descrivi la
pozione che avresti
dovuto fare?-
-Beh…-
iniziò il
ragazzo. Cavolo non sapeva nulla! Si ricordava solo che veniva
utilizzata per
fare secche le persone e ancora non capiva il perché la
stessero facendo visto
che era illegale -… questa pozione serve per abbattere un
soggetto…-
-Potter
non so se essere
felice per il fatto che ti toglierò un sacco di punti e ti
riempirò di compiti
o disgustato dalla tua patetica spiegazione che assomiglia di
più a quella della
soppressione di un animale- il ragazzo era furibondo. Se solo non fosse
finito
ad Azkaban dopo, l´avrebbe spedito all´altro mondo
con una maledizione seduta
stante.
-Malfoy…-
La
voce annoiata del
ragazzo arrivò dalla penombra in fondo all´aula:
-La
pozione in questione
è
-Grazie
Sig. Malfoy per
la sua spiegazione. 20 punti in più a Serpeverde e
-Converrete
con me che
dovrete impegnarvi di più se volete ottenere la sufficienza
nella mia materia
perché io non mi faccio scrupoli a bocciare se non vedo
risultati
soddisfacenti. Per la prossima volta voglio una relazione su questa
pozione
lunga tre rotoli di pergamena e lei Sig. Potter ne farà
anche un´altra della
stessa lunghezza sulle foglie da cui si estrae la sostanza che
determina il
colore della pozione. Ora potete andare-
I
ragazzi accolsero con
gioia quell´ultima frase e corsero fuori dall´aula.
Dopo essersi accertato di aver
messo un´ampia distanza tra lui e quell´essere
viscido Harry esplose -NON LO
SOPPORTO! LO ODIO QUEL VISCIDO, SCHIFOSO E INUTILE SERPENTE DAL NASO
ACQUILINO!-
-Harry
abbassa la voce!
Non penso che tutto il castello sia interessato a sentire i complimenti
che
riservi a Piton-
-Herm
non rompere! Hai
visto come si è comportato?? Se avessi detto qualcosa a
Malfoy mi avrebbe tolto
50 punti! Invece, considerato che lui è il suo pupillo, non
ha fatto nulla e
secondo me ha anche goduto!-
-Harry
fa così da quando
siamo stati smistati a Grifondoro e in più odiava tuo padre.
Non ci puoi fare
nulla se non studiare e impegnarti…- la ragazza vedendo che
stava per essere
interrotta si fermò davanti a lui con il dito puntato in
tono accusatore -Non
provare a fiatare Harry Potter! Quell´argomento è
stato l´ultimo che abbiamo
trattato l´anno scorso e avresti dovuto conoscerlo, se non
alla perfezione,
almeno discretamente! Una pozione più facile non poteva
capitarti e tu sei
caduto come un pollo, ma è anche naturale visto che tu e Ron
siete imbattibili
se si parla di resettare il cervello d´estate. Sono
d´accordo con Piton,
dobbiamo impegnarci altrimenti non potremo fare gli Auror,
perciò rimboccatevi
le maniche voi due perché non ho intenzione di permettere a
Grifondoro di perdere
-L´ho
detto al primo
anno e lo ribadisco ora… quella ha bisogno di rivedere le
sue priorità-
-Mai
stato più d´accordo
amico…- e si misero a correre in direzione
dell´aula.
La
lezione della Cooman
era passata tranquillamente. Come ogni volta aveva predetto la morte di
Harry
attraverso però la sfera di cristallo.
Hermione
non aveva
trovato nulla in biblioteca che li potesse aiutare con
l´enigma di una delle
poche vere profezie della professoressa.
Si
trovavano in Sala
Grande per il pranzo, momento di pausa che li separava dalla lezione
dell´ora
dopo. Erano ormai giunti al dolce quando la prof.ssa McGranitt si
alzò dal
tavolo dei professori per raggiungere quello della sua Casa. I tre non
si
accorsero di nulla fino a quando sentirono dei colpi di tosse mirati ad
attirare
l´attenzione. Sorpresi e curiosi si ritrovarono a fissare la
prof.ssa in
attesa. Con il classico tono deciso e uno scintillio divertito negli
occhi
disse una frase che lasciò perplessa più di una
persona -Sig. Weasley le
consiglio di affrettarsi a finire di mangiare, la pausa sta per finire
e prima
dell´inizio delle lezioni è meglio che raggiunga
al più presto
Come
si poteva
pretendere che i tre rimanessero al tavolo a finire di mangiare quando
era
stata messa una pulce nel loro orecchio di tale portata!
Bastò una rapida
occhiata perché loro si capissero. Balzarono in piedi e si
misero a correre
uscendo dalla Sala Grande e facendo voltare parecchie teste. Giunti
davanti alla
Sig.ra Grassa riuscirono a malapena a pronunciare la parola
d´ordine e una
volta entrati rimasero senza fiato.
***
Le
prime ore del primo
giorno di scuola erano quelle più estenuanti e devastanti
insieme agli ultimi
giorni con gli esami. La sola idea di rivedere tutti quelli che
conosceva e
dover spiegar loro il perché non era sul treno o a colazione
la faceva già star
male.
Dopo
essere usciti
dall´ufficio del preside si erano diretti in religioso
silenzio verso
Con la
sua borsa nuova
si diresse a passo sicuro verso il giardino. Non conservava
più alcunché di
usato se non i libri. La loro aria trasandata e consumata la attirava
sempre
perché sembrava celassero una loro storia misteriosa dietro.
Per il resto come
la divisa, i vestiti, la borsa… beh durante
l´estate si era data veramente da
fare e in quei pochi momenti liberi della giornata aveva deciso di
svolgere
qualche lavoretto racimolando così una piccola fortuna.
Al suo
passaggio alcune
teste di studenti ritardatari o che semplicemente volevano marinare le
lezioni
già dal primo giorno si girarono. Le loro facce
rappresentarono lo stupore più
vero. Ma chi era quella fata? Non poteva essere Lei di certo! Quella
nanerottola pezzente di Gryffindor?!? No no certo che no! Era
assolutamente
impossibile.
La
ragazza non diede
peso alle varie occhiate e raggiunse la casetta del guardiacaccia,
nonché suo
professore di Cura della Creature magiche, dove già erano
radunati i suoi
compagni e gli slyterin. Sorrise nel vedere le sue due migliori amiche
battibeccare. Dafne e Sarah non sarebbero MAI cambiate e avrebbero
continuato,
ogni giorno, a discutere sulle più piccole cavolate. Ma era
per quello che lei
le adorava e avrebbe fatto qualsiasi cosa per loro. Avvicinandosi senza
farsi
vedere da nessuno, origliò la conversazione che doveva
essere già iniziata a
colazione…
-Ti
dico di no Da! Hai
torto marcio!-
-Ma
è su tutti i
giornali! Le Sorelle Stravagarie hanno deciso di sciogliersi!-
-Dafne
sarà una cavolata
che avrà messo in giro
-Ma…-
Dafne però non
fece in tempo a ribattere perché un´altra voce si
intromise -Beh devo dire che
gli argomenti su cui discutete sono di indubbia importanza per la
sopravvivenza
e la cura delle creature magiche presentate da Hagrid, il quale ha
iniziato la
sua lezione ben 15 minuti fa… Cavolo lo scioglimento delle
Sorelle Stravagarie!
Sarà un brutto colpo per il mondo magico!- le due ragazze ci
misero qualche
secondo per razionalizzare tutto a causa dello shock. Nel momento in
cui so
ripresero con un balzo felino saltarono addosso alla ragazza e urlarono
a
squarcia gola dalla contentezza.
-GINNY!!!-
-Hey
laggiù! Un po’ di
silenzio altrimenti mi ritroverò a darvi doppi compiti!- la
voce profonda e
tonante del professore fece cessare quella scenetta.
-Scusaci
Hagrid! Ma le
qui presenti ragazze hanno qualche problema nel tenere a bada i loro
schizzi
emotivi…-
-Beh
d´ora in avanti
silenzio per favore… E comunque ben tornata Ginevra-
La
ragazza gli regalò
uno dei suoi splendidi sorrisi e gli fece un cenno di ringraziamento.
-Non
pensare di
scapparci!- un bisbiglio ironicamente minaccioso raggiunse le sue
orecchie.
-Esatto!
Ci devi mooolte
spiegazioni Weasley!- Ginny alzò gli occhi al cielo, ma
annuì a quelle due che
quando volevano sapevano allearsi ed essere diaboliche. Quanto le erano
mancate
però!
Le due
ore di Hagrid
passarono velocemente e ora le attendeva un´ora di Storia
della Magia. Poteva
considerarsi la materia scolastica più noiosa, e altrimenti
non poteva essere
visto che il professore era una fantasma che non si era ancora reso
conto di
essere morto e la sua voce era una litania continua che avrebbe steso
anche un
Troll di montagna!
-Allora??
Racconta
avanti, e se provi a tralasciare anche solo mezza cosa sei morta!- si
erano
appena sedute ai propri posti e già quelle due partivano
all´attacco.
-Ma mi
spiegate cosa
volete sapere pettegole che non siete altro!-
-Weasley
non cercare di
fregarci! Primo questa è una domanda alquanto
stupida…-
-La in
fondo pregherei
che faceste silenzio! Non mi sembra l´ora
dell´intervallo questa!-
-Ci
scusi professor
Ruf!- rispose cortesemente Dafne.
-Beh
ragazze, due
riprese in due lezioni consecutive il primo giorno..direi che
è un record!- le
due avevano una faccia alquanto rabbuiata. Ginevra tentava in tutti
modi di non
scoppiare a ridere. Fortunatamente anche per quell´ora era
salva e non avrebbe
dovuto raccontare nulla. Un po’ le dispiaceva
perché si erano sempre dette
tutto ma questa volta non potevano ancora sapere la verità,
per cui doveva
trovare in fretta una scusa che riuscisse a soddisfare la loro
curiosità.
Al
suono della campanella
scattarono tutti in piedi, ansiosi di uscire da quell´aula e
di andarsi a
godere il pranzo in Sala Grande. Sarah e Dafne si accorsero che la loro
amica
stava camminando nella direzione opposta.
-Hey
Gin!- la ragazza
voltò il viso in direzione di Sarah -Dimmi Sa!-
-Dove
stai andando
scusa? Non vieni a pranzo?-
-Oggi
no, devo sistemare
prima delle cose, mangerò un boccone nelle cucine prima
della lezione. Ci
vediamo dopo belle!- e sparì. Le due si guardarono un
po’ stralunate e fecero
per voltarsi ma vennero richiamate dalla testa di Ginevra che era
spuntata da
dietro l´angolo del corridoio.
-Ah
Sarah, Dafne! Mi
raccomando non dite niente a nessuno. Compreso mio fratello! Voglio
fargli una
sorpresa!- mandò loro un bacio con la mano e si
dileguò in direzione della
Torre Est.
***
Sentendo
il quadro
spostarsi si voltò e se la ritrovò di fronte.
-Finalmente
sei arrivata!
Sto morendo di fame!-
-Oh
poverino… e dire che
pensavo ti fossi mancata…-
-Ti
piacerebbe Weasley-
-Non
montarti la testa
Dan, potresti farti molto male.. e poi piacerebbe molto più
a te, fidati-
-Mi
chiedo come tu possa
essere finita a Gryffindor!-
-Ma
come?? E dove
l´avresti mandata una povera bambina come me?- chiese la
ragazza facendo gli
occhini da cucciolo.
-Ah ah
ah.. ma per
favore! Non mi incanti… dietro quella maschera da angioletto
celi un´anima da
serpe- “Dio quanto sei bella!”
-Lo
prendo come un
complimento. Evidentemente ero troppo per Slyterin-
-Eri
troppo per
Slyterin?? Chi sei tu? Che ne hai fatto della ragazzina che ho
incontrato tre
mesi fa??- la ragazza alzò un sopracciglio. Il suo sguardo
si accese di furba
malizia e con passo sensuale si avvicinò alla sua vittima.
“Un
serpente”, pensò
il ragazzo. “Ecco cos´era quella
ragazza. Uno splendido serpente che con la sua bellezza ti incanta e ti
attira
fra le sue spire.”
Si
chinò guardandolo
negli occhi, appoggiando le mani sui braccioli della poltrona.
Avvicinando le
sue labbra all´orecchio del ragazzo sussurrò
alcune frasi in modo sensuale
tanto che lo paralizzarono.
-Forse…
ciò che sono ora
non era altro che una parte celata di me sotto il visino dolce di una
bambina..
Attento Dan perché so che come sono adesso non ti dispiace
affatto…anzi. Tu hai
ma hai tirato fuori questo mio lato e ora l´allieva supera il
maestro…- detto
questo si rialzò veloce e si diresse in bagno per darsi una
rinfrescata prima
di mangiare. Solo dopo che fu sparita dietro la porta Dan
ricominciò a
respirare.
“Cazzo,
cazzo, cazzo,
cazzo! Avanti Dan riprenditi! Che cavolo ti succede? Sei tu il
dongiovanni
della situazione. Sei tu che togli il fiato alle donne con un solo
sguardo!” E allora
perché i suoi polmoni avevano
smesso di funzionare e il cuore aveva cominciato a battere
all´impazzata.
Scosse la testa in modo da riprendersi, almeno in nome della sua
dignità. Forse
aveva ragione. L´allievo aveva superato il maestro. Quante
volte era stato lui
a stuzzicarla facendola diventare del colore dei suoi capelli con
battutine
perfide e mirate. Quante volte l´aveva messa in imbarazzo? Ma
tutto questo
aveva un fine. In quei tre mesi aveva aiutato la ragazza a credere
più in se
stessa e a far venire fuori il suo vero carattere, sorprendendosi di
trovarlo
tutto pepe! Aveva ragione anche sul fatto che gli piaceva questo suo
lato. Gli
piaceva da impazzire. I suoi pensieri cessarono nel momento in cui
Ginevra uscì
dal bagno. I capelli non erano più sciolti ma legati in
un´alta coda di cavallo
che le incorniciava il viso.
-Beh?
Non stavi morendo
di fame?-
-Stavo
aspettando te
Weasley. Sai a ME hanno insegnato le buone maniere…-
-Va
bene, va bene… non
ho proprio voglia di iniziare una discussione su questo argomento- Si
sedettero
ad un piccolo tavolo al centro della Sala che si riempì
subito di numerose
leccornie. Alla fine della seconda portata Dan si decise a rompere quel
silenzio
pressante che si era creato.
-Allora?
Non mi racconti
come è andata la mattinata…?- la ragazza
parlò senza alzare lo sguardo dal
piatto.
-Normale.
Avevo due ore
di Cura delle Creature Magiche, in cui abbiamo assistito i Rapacis
Colorus, e
un´ora noiosissima di Storia della Magia in cui Dafne e Sarah
hanno cercato di
farmi il terzo grado. Per fortuna l´ho scampata… e
tu? L´incontro con il
direttore della tua Casa come
è
andato?- il ragazzo captò quella sottolineatura nel tono
della ragazza ma non
vi diede importanza. Nemmeno lui aveva voglia di discutere.
-Bene,
mi ha spiegato in
linea generale il regolamento della scuola e mi ha dato il benvenuto.
Mi piace
come professore. Per tutte le altre informazioni dovrò
rivolgermi al
Caposcuola. Ah e poi ha accennato ai provini per la squadra di
Quidditch. Ha
detto che ho la costituzione giusta e che potrei provare- la ragazza
scoppiò in
una sonora risata.
-Beh?
Che hai da ridere
adesso?-
-Cos´ho
da ridere? Solo
il fatto che tu abbia detto che ti piace come professore quando non hai
ancora
sperimentato una sua lezione fa…beh… ridere e
ribrezzo insieme. E poi… provini
per il Quidditch??? Tu?? Ma dai!-
-Per
tua informazione
hanno bisogno di un cacciatore e il professore mi ha detto che
fisicamente vado
bene. Io intendo provare e riuscirò a passare!-
-Come
vuoi Dan. Questo
però significa una cosa…- la ragazza si
alzò, prese la sua borse e si diresse
verso l´uscita.
-Che
cosa di grazia?
Sempre che non ti rechi disturbo dirmelo- Ginevra si girò
con un ghigno sul
viso
-Preparati
perché saremo
rivali… e dovrai passare su di me per segnare… ci
vediamo più tardi, ciao ciao-
con questo avvertimento lasciò la sala e il ragazzo.
“Ci
mancava anche questa”
pensò Dan e si allontanò per andare a prepararsi.
***
Si
stava avviando verso
Davanti
alla Signora
Grassa si bloccò, non sapeva la parola d´ordine ma
il dipinto riconoscendola
aprì comunque l´ingresso
sorridendole
gioviale. La ragazza, rimasta incerta per il
“comportamente” del quadro, entrò.
“Ok qualcosa non va. Com´è possibile che
quel dipinto isterico mi abbia fatta
entrare senza la parola d´ordine?? Insomma e se fossi stata
uno studente che
aveva ingerito la polisucco?? Bah, la sicurezza stava andando a farsi
benedire!”
Troppo
pigra però per
ragionare e riflettere si diresse verso i dormitori femminili. Arrivata
davanti
alla sua stanza vi entrò e vi trovò
già le sue cose insieme a quelle di Sarah,
Dafne e Maria, un´altra ragazza con cui non aveva legato
molto. Si buttò a peso
morto sul morbido materasso del baldacchino per rilassarsi un
po’. Di li a poco
sarebbero arrivati, sempre che
-RON!!-
urlò iniziando a
correre per eliminare la poca distanza che li separava.
-GINNY!!-
in meno di un
secondo il ragazzo si ritrovò tra le braccia una furia rossa
e per poco non
caddero a terra.
-Dio
quanto mi sei
mancata piccola…- un sussurro con voce roca che
arrivò a scaldare il cuore
della ragazza mentre veniva stritolata dal suo abbraccio in grado di
stritolare
chiunque. Ma lei non diede segno di fastidio e godette di
quell´affetto che le
era mancato per ben tre mesi.
-Anche
tu tesoro-
l´emozione rischiava di spezzarle la voce e le lacrime
minacciavano di
abbandonare il loro rifugio tra quegli occhi ricolmi di gioia. Ron era
il
fratello con cui aveva legato e che amava di più. La loro
complicità, il loro
rispettivo amore e rispetto non era paragonabile a nulla. Lui la
ricopriva di
attenzioni e affetto, la proteggeva e cercava sempre il suo parere per
tutto.
La capiva con un solo sguardo. Era la ragione della sua vita quello
scricciolo.
-Hem
hem.. scusate? Non
vorremmo interrompere questo momento bellissimo ma… Ron ce
la lasceresti anche
per noi? Solo per un salutino e poi te la ridiamo promesso!-
-Harry
sei proprio uno
scemo!- fece scendere la sorella e con un cenno della testa le
indicò gli altri
due.
-Harry…-
sussurrò la
rossa abbracciandolo calorosamente. Ormai era un fratello acquisito per
lei. La
cotta infantile era scomparsa al terzo anno e ora il sentimento che
provava per
il bambino sopravvissuto era il bene più totale,
-Ciao
bellissima, mi sei
mancata…-
-Anche
tu- si staccò dal
ragazzo.
-Herm!-
-Gin!-
le due si
strinsero in un abbraccio che solo due amiche avrebbero potuto fare e
capire.
Non servivano parole fra di loro. Era un´amicizia
particolare, non come quella
di Dafne e Sarah, ma bastava un solo sguardo per capirsi.
Lasciò la ragazza e
guardò radiosa tutti e tre.
-Allora…
che avete fatto
durante l´estate oltre a diventare tre bombe sexy da paura? A
quanto pare i
mormorii che sentivo in classe erano veri… Complimenti!-
tutti e quattro
scoppiarono a ridere a si diressero verso il divano di fronte al
camino.
Ginevra si accoccolò tra le braccia del suo fratellone.
-Noi
non abbiamo fatto
proprio nulla, sai le solite cose. Ma tu… scusa Ron ma nn
posso proprio trattenermi…
sei uno schianto! WOW!- Ginevra sorrise al bambino sopravvissuto.
-Grazie
Harry! Herm e tu?
Sei stupenda, che hai fatto?-
-Se
devo essere sincera
Gin, non ho fatto proprio nulla se non crescere come questi due
testoni…-
-Lasciami
indovinare
nessuno dei due ha notato il tuo cambiamento…- Hermione le
fece un sorrisino e
le lanciò un´occhiata di intesa. Cretini…
Pensò la rossa. Ginevra si alzò in
piedi e con fare da mamma Weasley puntò
i due indici addosso ai ragazzi.
-Aprite
le orecchie
polli! Avete davanti, o meglio, avete avuto davanti un fior fiore di
ragazza
come Hermione per tutta l´estate e fino ad ora e non le avete
nemmeno fatto un
complimento per quanto sia diventata bella…-
-Ma
Ginny…-
-Ronald
non ho ancora
finito! È da maleducati! Vergognatevi assolutamente e
porgetele le vostre
scuse!- i due ragazzi ebbero veramente paura di quell´uragano
dai capelli rossi
che aveva perfettamente imitato la madre, e non se lo fecero ripetere
due
volte. Si alzarono dal divano e si inginocchiarono ai piedi di Hermione.
-Herm
perdonaci! Non
volevamo-
-Ti
imploriamo pietà o nostra
Dea bellissima- Hermione stava per scoppiare. Non riusciva
più a trattenere le
risate, mentre Ginevra era in ginocchio con un braccio che si teneva la
pancia
in preda all´ilarità totale.
-Od-dio…avrem-mo
dovu-to
immortalare questo momento!- i due giovani si ricomposero e ritornarono
ai
proprio posti mentre le ragazze non riuscivano a smettere di ridere.
Chi
sei tu? Che ne hai
fatto della nostra Ginny???-
-Curioso
Harry… oggi mi
è stata posta la stessa domanda da un´altra
persona, ma comunque.. diciamo che
in questi tre mesi ho riscoperto me stessa!-
-Chi
sarebbe
quest´altro?- eccolo che partiva alla carica.
-Ron
tranquillo, vi
spiegherò tutto a tempo debito non preoccuparti-
-Allora
dovrai
raccontarci molto…-
-Contaci Herm…- sorrise e le fece l´occhiolino.
-Chissà
perché ma questi
sguardi non mi assicurano nulla
di buono,
conviene con me Sig. Potter?-
-Assolutamente
Sig.
Weasley, ma, se posso, mi preoccuperei di più degli sguardi
che riceverà questa
giovane donzella dalla fauna maschile…Un esempio
è lo stesso Dean…-
-Dean??
Che centra lui
adesso?- la ragazza era molto curiosa.
-Assolutamente
nulla ma
tu vedi comunque di stargli alla larga!- la voce del fratello era
alquanto
stizzita.
-Devi
sapere Gin che
Dean ha chiesto di te ieri a cena con un tono che a tuo fratello
sembrava molto
malizioso. Pensa ha avuto la brillante idea di minacciarlo puntandoli
una
forchetta carica di patate e sputando il contenuto della sua bocca
addosso a
tutti, insieme a parole incomprensibili- Ginny fece passare lo sguardo
da
Hermione a Ron allibita e scoppiò a ridere seguita a ruota
da Harry e la
ragazza.
-Ne
avete ancora per
molto?- chiese il rosso irritato.
-Scusami
fratellone ma
mi hai lasciata senza parole. Il tuo atto eroico e nobile è
senza dubbio il migliore
nella storia dei maghi!- la sua voce fu seguita dalla campanella che
decretava
l´inizio delle ore pomeridiane.
-Uff
che noia.. tu che
hai Gin?- la ragazza consultò l´orario e un
sorrisino furbesco uscì dalle sue
labbra.
-E
adesso perché ridi?-
-Niente
Ron, comunque hi
incantesimi-
-A noi
tocca trasfigurazione
e due ore di Difesa- rispose Harry.
-Adesso
che ci penso,
Silente ieri sera non ha presentato il nuovo insegnante… che
strano…-
-Herm
non iniziare per
favore. Anzi è meglio andare altrimenti chi la sente
-Ron!-
-Ciao
Gin, ci vediamo in
Sala Grande per cena?-
-Oh io
non credo… penso
che ci vedremo prima fratellone…- e senza dire altro
uscì dal buco del
ritratto.