Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: sheeranshug    15/12/2013    8 recensioni
Da ragazzina Sofia era il classico brutto anatroccolo, costretta spesso a mandar giù magoni: come quella volta, a scuola, in cui era stata umiliata davanti a tutti dal belloccio Harry, per il quale aveva preso una cotta. Qualche anno dopo, nonostante quell'episodio le abbia rovinato la vita, Sofia è diventata una pr di successo. Proprio il lavoro le dà l'occasione di rincontrare Harry, oggi famoso cantante, e vendicarsi. E per farlo, chiede l'aiuto della fidata amica Taylor. Ovviamente, visto che tutti sono cresciuti, le cose non andranno come previsto.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando aprii gli occhi la luce passava fastidiosa tra le serrande della camera.
Mi stiracchiai, pensando per un attimo di essere a casa di Taylor ma, quando mi accostai a dove avrebbe dovuto esserci il muro rischiai di cadere rovinosamente a terra. Mi alzai di scatto.
«Dove cazzo sono?» Sussurrai, stropicciandomi gli occhi.
Come se avesse sentito la mia domanda, all'improvvisio, qualcuno busso alla porta della 'mia' camera.
Un ragazzo dal volto famigliare mi sorrise, chiedendomi di poter entrare.
«Liam.» Sussurrai, ricordandomi di lui. Il ragazzo mi sorrise, avvicinandosi alle finestre, aprendole e facendo entrare la luce della mattina. In un attimo capii cos'era successo.
«Mi sono addormentata qui?» Esclamai, mettendomi in piedi. Il ragazzo annuì.
«Tranquilla, i ragazzi non ce l'hanno fatta a svegliarti, dormivi troppo bene!» Mi portai una mano sulla fronte. Idiota. Come avevo potuto addormentarmi nel loft dei One Direction? E soprattutto, come ho avevo potuto addormentarmi durante 'Una Notte da Leoni'? Scossi la testa.
«Io....Scusate, non volevo disturbare.» Presi le scarpe che trovai, stranamente, ordinatamente accostate al letto e mi guardai allo specchio.
Avevo ancora il vestito della sera precedente, ormai stropicciato. Che idiota.
Lui sembrò accorgersi del mio disagio perché aprì le ante del suo armadio, sorridendo.
«Dovrei avere ancora qualcosa di Danielle qui...» Esclamò, spostando velocemente i capi. Io corrugai la fronte, adottando un'espressione strana.
Lo vidi arrossire, portandosi la mano sulla nuca, ancora con l'altra dentro l'armadio.
«Patetico eh? Ho ancora dei suoi vestiti qui...»
Agitai le mani davanti a me, come per fargli capire che non era quello che intendevo.
«No, affatto, la mia faccia era così perché mi chiedevo chi fosse Danielle, scusami.» Il ragazzo mi sorrise, tornando a mettere in subbuglio il suo armadio.
«La mia ex.» Sorrise amaramente, passandomi una maglietta e dei pantaloncini.
«Appena arrivo a casa li lavo e te li ridò.» Sorrisi,lui scosse la testa.
«Direi che è giunta l'ora di liberarsene quindi fammi un favore, fanne ciò che vuoi!» Annuì, sorridendogli.
«Ora ti dovrei mandare fuori dalla tua stanza per cambiarmi, ti prometto che poi tornerà tua e me ne andrò per sempre.»

Mi vestii velocemente con le cose dell'ex del One Direction simpatico e presi il cellulare notando i messaggi di Ruby, Andrew - il mio migliore amico di Cork - e poi i numerosi di Taylor.

Da: Taylor
Sono quasi le due, vedo che ti stai divertendo!


Da: Taylor
Appena finisci fammi sapere, sto morendo di curiosità


Da: Taylor
Sof? Ti stai scopando Styles senza neanche essere passata per un vero-primo appuntamento?

Da: Taylor
Hai dormito da lui, vero? Oddio, come sono orgogliosa.


Da: Taylor
I messaggi di Alex li leggi e i miei no? Sei odiosa, lo sai? x

Cliccai sul tastino e chiamai la mia amica, mentre cercavo si sistemarmi capelli e faccia, nonostante fosse impossibile dato che non avevo né pettine né trucchi.
Sei una troia!
«Buongiorno anche a te, Tay.»
«Dimmi tutto, subito. Hai scopato?»
Mi portai una mano sulla fronte davanti alla sua idiozia.
«No, mi sono addormentata qui mentre guardavamo un film con Louis Payne e la ragazza.»

Sentii la mia amica sbuffare dalla delusione.
«Louis Tomlinson. E la ragazza mi sta sulle palle. Comunque, sei ancora lì?»
«Sì, Tay. Senti, ci sentiamo dopo che ti dico tutto, okay?»
Non era per cattiveria, avrei voluto dire tutto -non che ci fosse molto da raccontare- alla mia amica ma volevo andarmene da lì, mi sentivo che stavo approfittando della bontà di Liam Evidentementenonsoilcognome.
«Aspetta!» la voce di Tay aumentò di volume.
«Che c'è?»
«Invita Harry alla festa di stasera al Patronne!Non può rifiutare, è super lussuoso e non c'è tutta quella scocciatura di paparazzi e fans.»
«E perché dovrei invitarlo se io non vado? Lo sai che per il Patronne serve essere sulla lista!»
Sentii Taylor ridere di gusto.
«Ma noi siamo sulla lista, tesoro.»
«Non credo, l'ultima volta ci siamo andate solo perché....»
....Perché avevo lavorato per Alex Pettyfer grazie a Ruby, eravamo diventati molto amici e lui ci aveva invitate in questo locale lussuoso per la sua festa di compleanno. L'anno precedente.
Ripensai un attimo all'ultimo messaggio di Tay di quella mattina.
I messaggi di Alex li leggi e i miei no?

«Alex è qui?» Quasi gridai, prima di mettermi una mano sulla bocca. La mia amica iniziò a sbraitare.
«Non fare la stupida, chi credi ti abbia mandato quel messaggio ieri sera? Gli ho detto del nostro piccolo piano...Lo sai che è sempre dalla nostra parte! Ci ha voluto aiutare...» Ci pensai. Io non avevo visto nessun messaggio. E poi...AVEVA DETTO AD ALEX DEL PIANO?
Picchiettai con la testa sul cuscino, buttandomi sul letto che avevo da poco rifatto.
«Aspetta.» Sussurrai a Tay, prima di andare a vedere i messaggi ricevuti.
Sotto i messaggi di Tay e Andrew, in effetti, ce n'era uno di Alex che avevo già evidentemente letto perché non era più impostato in grassetto come gli altri. Lo lessi.
«Sono stato bene con te ieri sera??» Lessi, gridandolo. «Cosa tentavi di fare?»
Taylor scoppiò a ridere.
«Invece di arrabbiarti dovresti ringraziarmi. Pensavo fossi a casa di Styles -anche se speravo, in realtà, nello stesso letto- e ho pensato che se per caso avessi letto quel messaggio davanti a lui o vicino a lui...Lui ti avrebbe chiesto qualcosa e si sarebbe...sai...ingelosito.» Mi alzai di scatto. Se prima avevo tentato di mantenere la voce bassa ora non ce la facevo più.
«Taylor sei la donna più megera, manipolatrice, estorsionista sociale che io abbia mai...»
La sua voce metallica mi interruppe.
«Smettila, Sof. Pensaci, se tu non hai letto il messaggio.. Qualcuno deve averlo pure fatto,no? Dovresti ringraziarmi. Credo il piano stia funzionando alla grande.»
«Sei un'idiota! Io lo sapevo che non dovevo...» Tre pacche leggere alla porta mi fecero bloccare.
«Avanti!» Dissi, con Taylor che rideva complice dall'altra parte.
«Harry, ciao!» Segnai con la mano libera il telefono. Fece per uscire ma gli dissi che avrebbe potuto benissimo aspettare lì.
«Devo andare.» Dissi a Taylor.
«Chiamami Alex.» La ragazza si ritrovò a sussurrare.
«No!» Quasi gridai.
«Di Ciao Alex e poi invita terza b alla festa.»
«Ho detto di no.» Borbottai,quasi dimenticandomi della presenza di Harry che mi guardò sussurrando un "tutto bene?"
Annuii e decidetti di darla vinta a quella stupida della mia amica che non aveva smesso di dire la parola "Alex" da almeno un minuto buono.
«Vaffanculo Alex.» Sentii un «Che idea, così è ancora meglio!» e riattaccai.
«Scusa...cose di lavoro.» Mi rivolsi ad Harry che si era adagiato sul letto.
«Non volevo metterti fretta, è che Liam mi ha detto che ti eri svegliata.»
Mi posizionai di fronte al ragazzo che mi guardò dalla testa ai piedi.
«I love dance?» Il riccio inarcò un sopracciglio, leggendo la frase sulla mia maglietta.
«Oh sono le cose di...Denise?»
«Danielle. Fai un piacere a tutti se te le porti via!»
Ridemmo entrambi. Poi, il moro si alzò e mi posizionò davanti a me con un sorriso da bambino.
Forse lo definivo tale perché non era per nulla cambiato da quel sorriso spensierato di sette anni prima.
«Vuoi fare colazione?»
Scossi la testa, prendendo le mie cose.
«No, tranquillo Harry. Ho già abusato troppo della vostra disponibilità!»
Lui scoppiò a ridere prendendomi un braccio e trascinandomi fuori dalla camera.
«Insisto.» Si fermò giusto prima della rampa di scale. «E se ti opponi ti porto di peso. Ormai sono pratico nel portarti in braccio da una stanza all'altra.»
Aggrottai la fronte, lievemente imbarazzata.
«Mi hai portata tu fino alla camera?» Mi misi una mano tra i capelli, pensando che forse mi aveva tolto anche le scarpe, o che forse avevo detto qualcosa di imbarazzante nel sonno come mio solito.
Il ragazzo annuì e mi riprese il braccio.
«Dai, muoviti. Voglio scendere a far colazione e tu vieni a farla con me. Non mi costringere a portarti in braccio.»
Sorrisi, mollando la sua presa e scendendo gli scalini.
«Sono uno testardo, ottengo sempre quello che voglio. No?»
Imitai le parole che il ragazzo mi aveva detto la sera precedente, scoppiando a ridere.
Lui sembrò fermarsi per un attimo a guardarmi mentre riprendevo proprio quella sua frase ma non ci feci caso: uno profumo di brioches invase le mie narici e non capii più nulla.



«Non c'era bisogno che mi accompagnassi, avrei potuto prendere un taxi.» La risata profonda di Harry riempi tutta l'auto e mi fece sorridere.
«Se vuoi puoi darmi venti sterline e siamo pari.» Alzò un sopracciglio.
«Facciamo che la prossima volta ti porto a casa io e siamo pari, okay?»
Dopo aver parlato mi portai una mano sulla fronte. La prossima volta, Sof?
Dio, sembrava facessi apposta a dire queste frasi del cazzo.
Fortuna che lui non se ne accorse e continuò il gioco.
«Allora dovresti anche prendermi in braccio, portarmi a letto e togliermi le scarpe.»
«Mi hai tolto tu pure le scarpe?» Chiesi quasi urlando. Rise di gusto, spegnendo la macchina una volta entrati nel vialetto del mio hotel.
«Parli nel sonno, te l'hanno mai detto?» I suoi occhi guardarono i miei, trattenendo una risata.
Io mi limitai ad abbassare lo sguardo sulle mie spalle.
«Dimmi che non ho detto nulla di stupido.»
«Tranne che sono molto sexy, dici?»
Corrugai la fronte diventando subito paonazza.
«Stai scherzando, vero?»
Lui si ritrovò a ridere ancora di più così capii che mi stava solo prendendo per il culo.
Scesi veloce dalla macchina, mi disse di non potermi accompagnare per via dei fotografi che aleggiavano praticamente ovunque ma non c'era bisogno, sarei riuscita a camminare da sola fino alla mia stanza!
Stavo quasi per andarmene quando sentii il finestrino abbassarsi e una voce chiamarmi piano.
Mi avvicinai a lui, di nuovo.
«Comunque se ti annoi e non hai nulla da fare non esitare a chiamarmi, okay?»
Mi portai una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Era la seconda volta che si preoccupava del fatto che ero lì da sola e che mi invitava a stare con lui.
Presi forza e misi una mano sul bordo del finestrino.
«Stasera c'è una festa al Patronne. Se vuoi venire..»Mi venne voglia di scappare dopo aver detto quelle parole.
Insomma, Harry Styles dei One Direction mica va alle feste con la sua pr nonché compagna sfigata di scuola.
Avrà sicuramente avuto qualcos'altro da fare, no? Mi portai la mano sulla fronte, venendo però spiazzata dalla sua risposta.
«Certo, ma al Patronne serve essere sulla lista.»
Alzai gli occhi al cielo. Mi credeva stupida?
«Harry lo so. Sembra così strano che mi abbiano invitata?»
Lo sentii ridere di gusto mentre si allungava di poco sul sedile del passeggero per guardarmi meglio.
«Dicevo che io non sono sulla lista, Sophie.»
Corrugai la fronte, poi alzai un sopracciglio, di seguito l'altro.
«Ma tu sei Harry Styles!» Sussurrai, cercando di non farmi sentire dai possibili fans in agguato.
«E i padroni del Patronne non lo considerano nulla. Una volta io e Zayn siamo andati e ci hanno mandato via con un One cosa?»
Sorrisi beffardamente, leggermente sconvolta dalla situazione.
«Oh. Mi stai dicendo che io posso entrare al Patronne e tu, star mondiale, no?» Iniziai a ridere cogliendò l'ilarità della situazione.
«Ti piace l'idea di essere più popolare di me?» Annuì, iniziando ad indietreggiare.
«Mi piace l'idea di te che - se non ti inserisco nella lista - resti fuori dal locale mangiato dalle fans come un cretino.»
«Non giocare con me, Sophie.»
Stavolta pronunciò il mio nome con sfida.
«Stai per dire che ottieni tutto quello che vuoi, vero?» Il moro sorrisse e, annuendo, mi fece cenno di andarmene.
Entrando in casa il cellulare mi squillò. Mi stupii di trovare un messaggio proprio di Styles.

Da: Harry Styles.
Se solo osi non inserirmi nella lista, beh.
Ti mostrerò cosa succede a chi non fa quello che vuole Harry Styles.

A:Harry Styles.
E cosa succede a chi non fa quello che vuole Harry Styles?

Da: Harry Styles.
Vedrai.

A: Harry Styles.
Dici così perché sai già che non ti inserirò?

Da: Harry Styles.
Dimmelo tu.

A: Harry Styles.
Non ci penso nemmeno.
Vieni e lo scoprirai.

Da: Harry Styles.
Se la metti così, credo verrò.
Solo per vedere quanto vuoi tentare di tenermi testa.
Ci vediamo più tardi, pr. x





---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Eccomi qui! Scusate l'assurdo ritardo, spero ci sia ancora qualcuno interessato a questa storia e spero questo capitolo vi piaccia nonostante sia di passaggio! Un bacio e vi prometto che aggiornerò stra presto per farmi perdonare!
G.
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: sheeranshug