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Autore: Ramosa12    15/12/2013    12 recensioni
Percy Jackson è il capo della più pericolosa banda criminale di New York.
Annabeth Chase è la solita ragazza che tutti definirebbero "perfetta".
Ma non è così.
Niente Dei,niente semidei.
Solo loro due con una vita perfetta o almeno così credono.
[Percabeth]
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Luke Castellan, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzi è successo un guaio e la storia si è cancellata!
Così ne ho approfittato e l'ho modificata.
Vi do un consiglio: 
il capitolo si è quello di prima ma ci sono delle piccolissime modifiche che vi potranno essere utli nei capitli prossimi.
Beh spero che comunque vada voi,sia quelli di prima che i nuovi,continuino a seguirmi!
STORIA DEDICATA A YOO_BRO
Bacii
ps vi piace il brunner?
Ogni tanto lo cambierò!





Percy Jackson si stava divertendo un mondo nel vedere un povero ragazzo  picchiato dai suoi amici.
Era lì ad osservare la scena con le mani in tasca e l'aria tra il divertimento e l'indifferenza come se questo avvenisse ogni giorno.Forse era veramente così.
Era il capo della più temuta banda di New York,tutti gli temevano,tutti lo temevano.
-Basta così ragazzi,di questo passo lo manderete all'ospedale e noi non vogliamo questo giusto?-disse dopo un pò con voce da far venire i brividi.
I quattro ragazzi che lo accompagnavano annuirono e così Percy si avvicinò allo sciagurato.
Gli tirò un calciò  nell'addome -non dirai niente alla polizia vero?-sussurrò Percy nell'orecchio del ragazzo.
Percy non era un fifone,non aveva paura degli sbirri o altre forze dell'ordine,l'avevano già sbattuto dentro qualche volta ma se c'era qualcosa che odiava di più al mondo erano le spie più di un assassino.
La giovane vittima provò a scuotere delicatamente la testa ma era come paralizzato,non riusciva a muovere un solo muscolo.
-Non ho sentito la risposta-urlò arrabbiato Percy.
La banda iniziò ad indietreggiare,quando il loro capo si arrabbiava era veramente pericoloso.
-N-no-boccheggiò il ragazzo per poi scoppiare in un attacco di tosse.
-Bene-commentò Percy alzandosi.
-Meglio che andiamo via,qualcuno potrebbe averci visto e fare la spia.-continuò poi il capo della banda con un pò di fastidio.
-E di lui che ne facciamo?-domandò un ragazzo dai capelli neri come la pece.
-Nico ha sollevato un ottimo dubbio...Lo uccidiamo o lo rimaniamo in vita?Oggi mi sento buono portatelo in una strada popolare  così almeno qualcuno potrà prestargli soccorso-rispose Percy-Grover,Nico voi.-scelse poi.
Grover era un pò scuro di pelle un pizzetto sul mento e dei riccioli bruni come capelli,era il suo più grande amico dai tempi dell'asilo.
Nico,invece,era con i capelli neri e gli occhi neri e al contrario di Grover era suo cugino.
I due si limitarono ad annuire e afferrare il povero ragazzo per le braccia iniziandolo a trascinare per la strade di New York.
-A casa ragazzi,domani è il primo giorno di scuola non vorremmo fare tardi.-disse poi Percy rivolgendosi al resto del gruppo sorridendo malignamente.
I due componenti rimasti capirono,domani Percy si sarebbe vendicato per l'accaduto successo in estate per colpa di un ragazzo,Luke Castellan.


Annabeth Chase era seduta sulle gambe del suo ragazzo intenta a leggere un libro nel cortile della Goode.
Erano le sette e mezza e la scuola era praticamente vuota apparte la coppia che si era organizzata per vedersi dopo due lunghi mesi estivi di lontananza.
Luke,il suo fidanzato,iniziò a baciarle il collo per poi accarezzare  il prosperoso seno della giovane che a quel contatto sussultò chiudendo di scatto il libro.
-Io non c'è la faccio più!Facciamolo qui,ora-scongiurò Luke con una voce piena di lussuria.
Annabeth a quelle parole si alzò in piedi.
-Ma sei impazzito per caso?Io non sono ancora pronta come poi chiedermi queste cose?!-urlò Annbeth per poi camminare verso il bagno delle ragazze,l'unico posto in cui Luke non sarebbe mai potuto entrare.
Ma il ragazzo cominciò a seguirla.
-Oh ma andiamo Annie ho 19 anni è ovvio che io voglia fare queste cose con la ragazza che amo!-esclamò il ragazzo dietro di lei.
-e io ne ho 16!prima di metterti con me avresti dovuto pensare alla differenza di età!-urlò a sua volta Annabeth.
Luke era vero che era più grande di lei eppure era nella sua classe visto che era stato bocciato due tre volte.
Il ragazzo le afferrò il braccio e la bloccò al muro per poi schiacciarla con il suo peso.
Cominciò a baciarla con foga mentre la stringeva a sè con una presa ferrea.
Annabeth a quel gesto si sentì come violata e cominciò a piangere lacrime silenziose...Luke dopo l'estate era cambiato lo vedeva nei suoi modi fare invece l'anno scorso,quando si misero insieme,lui era gentile buono e forse anche timido.
Ma ora era come se un evento l'ho avesse cambiato completamente.
Luke poi si staccò per riprendere fiato ma poi riprese a baciare con la stessa foga e voglia di prima.
Fu Annabeth a staccarsi girando la testa sul lato.
-Basta...ti prego-mormorò la ragazza singhiozzando.
-Shh perché piangi Baby?Non mi ami più?-sussurrò Luke nell' suo orecchio facendole venire i brividi.
-Io...devo andare in bagno..-mentì Annabeth e lui la fece passare.
-Torna presto amore!-le urlò dietro.
Annabeth prese a correre per i corridoi della Goode fino a quando non giunse nel bagno sedendosi a terra poggiando la schiena ad un lavandino.
Iniziò a piangere e non c'è la fece più.
Perse dalla borsa una lama e l'appoggiò sull'avambraccio.
Non era la prima volta che si tagliava,ormai era diventata un abitudine per lei,ma comunque iniziò ad urlare per colpa del dolore.
Cercò di tapparsi l'urlo girando la testa sul lato ma senza riuscita.
Si taglia per colpa della sua schifossima vita che viveva da quando aveva 14 anni,da quando suo padre la cacciò di casa.
Sangue rosso fuoriusciva dalla ferita e lei  continuò a spingere la lama.
Dopo quello che sembravano minuti la tolse.
Le girava un pò la testa ma comunque trovò la forza di alzarsi e di pulire la lama.
Poi poggiò il braccio sotto l'acqua fredda.
Il contatto freddo la fece sussultare,ma rimase lì stringendo forte il bordo del lavabo.
Dopo un pò tolse il braccio dove apparì un sottile taglio rosso che di istinto coprì con il suo cardigan baige abbinato a dei jeans skinny,una maglietta colorata  con lo sfondo bianco e le dottor martens.
Il suo sguardo,poi volò sullo specchio.
La sua figura non era una delle migliori.
Le labbra erano sottili,i suoi occhi erano grigi ma velati di sofferenza e il naso con una curva morbida tutto incorniciato da lunghi capelli biondi boccolosi.
Il suo fisico per lei era strano,troppo magro e lei era troppo alta per i suoi gusti ma in confronto con Luke era una puffa.
Ma non era consapevole che tutti i ragazzi gli sbavano dietro.
Si rinfrescò un pò la faccia,lavò la lama posandola nuovamente in borsa.
Quando però uscì dal bagno non pensò che avrebbe trovato una scena come quella.

  
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