Perrie si coprì la bocca con le mani.Iniziai a intravedere le lacrime nei suoi occhi azzurri.Ci guardammo e scoppiammo in lacrime. Ci abbracciamo. -Ma perché?-Chiese lei disperata. -Perché li amo.Perché ne ho bisogno.Perché faccio schifo.Perché mi manca mia madre.Perché ho bisogno di Harry.Anche degli altri,ma soprattutto di Harry.Ma non posso obbligarlo ad amarmi.-La spostai e la guardai negli occhi,stringendole gli avambracci. -Mi devi promettere una cosa.Se Harry,se loro avranno voglia di conoscermi stasera,dovrà essere perché sono una persona che si comporta normalmente.Quindi mai dovrai rivelare che sono una directioner.Per nessun motivo al mondo.Devono sapere chi sono veramente,senza considerarmi una sedicenne arrapata.Ti prego.- Lei annuì,poi notò che sotto il mio seno c’era una cosa strana.Quando guardò meglio,notò che c’era tatuato il segno dell’infinito con la scritta “directioner”dentro e degli uccelli che partivano dalla “r”. -Ti giuro che lo capiranno soltanto quando ti spoglieranno!-Sorrise lievemente.Alzai gli occhi al cielo e le sorrisi anche io.Ci abbracciammo di nuovo. -Pez,voglio vestirmi in modo strano.Cioè,non come un pagliaccio.In modo strano,ma bene.Sai,come te e la tua band.Voglio avere addosso più colori,essere più eccentrica.Voglio uscire,divertirmi.Magari anche ubriacarmi,qualche volta.Perrie,voglio vivere!!-Dissi con gli occhi che brillavano.Lei mi porse i miei stracci e me li fece indossare.Poi uscimmo dal camerino ed entrammo in un altro negozio:la Subdead.Non lo conoscevo,ma me ne innamorai all’istante.Era pieno di vestiti colorati,quelli che spesso si vedono nelle foto di “We Heart It”.magliette stampate,con scritte tipo “Hope”,”Stay strong” e addirittura “Y.O.L.O.”.Quando vidi una borsa con scritto “1D”andai in estasi.Era il paradiso. Quando Perrie mi riporto alla realtà eravamo pronte per iniziare. Lei mi chiuse nel camerino e inizio a portarmi abiti.Alla fine mi innamorai di un outfit assurdo. Le scarpe erano dei tacchi 15 rosa chiaro e con la punta arrotondata.Il fiocchetto al estremità superiore le rendeva ancora più dolci di quanto non fossero già.Le calze grigie,arrivavano a mezza coscia ed erano molto soft.La minigonna era rosa come le scarpe,con morbide balze e si stringeva dall’ombellico,fin sotto il seno.Sopra avevo un top di lana grigio,a maniche lunge.Quando uscì dal camerino Perrie spalancò la bocca. -Sei bellissima.Sei sicura che va bene,non ti sentirai a disagio.-Mi girai e mi guardai allo specchio. -Lo voglio!!-Perrie scoppiò a ridere -Ehi,non lo devi sposare ahahahah!!!-Risi anche io,poi mi rimisi i miei stracci e comprammo il completo.Squillò il cellulare di Perriee e lei rispose tutta agitata.Doveva essere Zayn.Quando si ricordò che c’ero anche io mise il vivavoce,per farmi sentire la sua voce e per poco non scleravo. -Ciao piccola,che fai?-Chiese lui e vidi lei sorridere come non l’avevo mai vista sorridere.Era in estasi,quel “piccola” era bastato per mandare tutti i suoi neuroni a puttana.Come la capivo… -Ciao Zayn,sono a New York con mia cugina!-Disse strizzandomi l’occhio.Le sorrisi. -Fate acquisti per stasera??-Lei annui,poi si morse il labbro inferiore. -Perrie,Harry vuole sapere come si chiama tua cugina.-Sorrisi e abbassai la testa per nascondere le guancie rosse. -Si chiama Juliet.- -Ma è una directioner?-Chiese Zayn curioso.Mi morsi il labbro e guardai Perrie,facendo “no” con la testa. -No,non è una directioner.- -Ah ok.Allora a stasera,piccola.Non vedo l’ora di vederti.-Lei diventò completamente rossa.Ed è raro vedere Perrie arrossire.SI salutarono e chiusero la chiamata. -Ti piace è!!-Le dissi.lei arrossì,poi mi prese per il braccio. -Andiamo,dobbiamo ancora andare dal parrucchiere. Quando mi sedetti sulla sedia di uno dei parrucchieri più costosi di New York,iniziò il mio incubo.Avevo esplicitamente implorato a entrambi di poter tenere il mio colore di capelli e di non accorciarli per nessun motivo al mondo.Alla fine mi applicarono nella parte inferiore della testa una tinta di cui non avevo voluto conoscere il colore.E fu per questo che mi spaventai quando mi ritrovai mezza rosa.Lanciai un urlo. -MA COME MI AVETE CONCIATO!!-Scoppiarono a ridere entrambi,facendomi salire il nervoso ancora di più.Perrie sorrise,mentre il parrucchiere iniziò a tagliare.Fortunatamente li scalò soltanto,lasciandoli lunghi fino al fondoschiena,poi davanti tagliò una frangia e delle ciocche laterali.Sembravo uscita da un fumetto Manga.Asciugò i capelli e li raccolse in una treccia laterale,poi completò l’opera con una rosa grigia all’inizio della treccia.Sorrisi compiaciuta e anche Perrie sorrise,più contenta di me. -Sei stupenda!!-Esclamò lei.Pagammo e uscimmo dal negozio. Appena vidi una pasticceria tutta rosa,in quell’infinita distesa di grigio,mi si illuminarono gli occhi,così entrammo per bere un the.Io presi acqua e limone,perché odiavo il the.Lo bevvì tutto d’un sorso e mi scaldò subito le ossa intorpidite dal freddo.Non era invero.ma io riuscivo a sentire freddo anche con ottanta gradi a luglio.E infatti era luglio,ma c’erano solo venti gradi. -Perrie,ma tu cosa ti metterai stasera?-Chiesi curiosa.Avevamo passato tutta la mattina a cercare vestiti per me,ma lei non aveva ancora compratu nulla. -Un top con scollo a cuore lilla,hot pants di denim chiaro sfrangiati ,colant corti sotto i pantaloncini e All Star Cuck Taylor,bianche.-La guardai con il sopraciglio alzato e un enorme punto interrogativo in faccia.lei alzò gli occhi al cielo -Ma ti devo insegnare tutto??-Andò a pagare e tornammo a casa.Durante il viaggio Perrie volle fermarsi al Mc Donald.Cavolo se mangia!!Io presi solo un Milky Way alla fragola.Non c’e la facevo più a stare fuori casa,avevo le gambe a pezzi. Ci buttammo su divano esauste -Cavolo Ju,la treccia è già da rifare!!-Disse lei,guardando i miei capelli disordinati.Feci spalluccie e guardai l’orologio.Mancavano due ore,poi Zayn sarebbe venuto a prenderci.Ero agitatissima al pensiero di vederli,di uscire con loro.Molto probabilmente non mi avrebbero calcolato per tutta la sera,visto che portavano le fidanzate,ma poco importava.Avevo bisogno di vederli,di stare con loro e il resto era irrilevante. -Pez,ma dove ci portano??- -A mangiare cinese in un ristorante qui vicino.-Quando guardò l’orologio fece un salto in aria. -Mio Dio,ma è tardissimo.Muoviti,io vado nel tuo bagno,tu in quello di tuo padre.Ci ritroviamo tra mezzora vestite e con i trucchi sulla tua scrivania.3,2,1, viaaaa-Urlò lei,agitatissima,prima di sparire al piano superiore.Mi alzai lentamente,raccogliendo il sacchetto con i vestiti e mi diressi nel bagno di mio padre.Mi svestì,raccolsi i capelli in uno schignon per non bagnarli,aprì il getto dell’acqua e mi infilai nella doccia.Restai immobile così per un quarto d’ora,poi insaponai e sciaquai.Mi avvolsi nell’accappatoio come un lidor e tirai fuori i vestiti dalla busta.Li guardai.Non avrei mai pensato di indossare robe del genere,ma quelli erano veramente belli.Bussò la porta del bagno. -Ju,sei prontaaaa????-Urlò perrie.Mi vestì in fretta e uscì dal bagno.Lei mi guardò soddisfatta,come se mi avesse dipinto quei vestiti addosso.Mi spinse verso la mia camera e mi buttò sulla sedia.Iniziò un via vai di cosmetici dalle sue mani alla scrivania.In un quarto d’ora ero pronta. -Finito!!-Disse battendo le mani compiaciuta. -Era ora!!!!-Protestai.Mi alzai,dirigendomi verso lo specchio. -Sei bellissima,Ju.Credimi,sei stupenda!-Disse sincera.Avrei pianto.non mi ero mai sentita così prima d’ora.I vestiti che avevamo scelto erano perfetti.I collant rendevano le gambe più lunghe di quanto non fossero già e ringraziai il cielo che non si vedessero tagli.I capelli legati in una treccia(da Perrie),il trucco semplice,solo fondotinta chiarissimo,blush alla pesca ,mascara,matita sfumata e il burrocacao alla vaniglia.Ero considerevolmente decente e lo dovevo solo a Perrie. -Grazie Pez,grazie di tutto!-Dissi abbracciandola.Lei ricambiò la stretta.Quando ci staccammo,notai che era già pronta.ma come cavolo fa a essere così veloce?? Rimise i trucchi nella trousse,poi si avvicinò a me con uno sguardo alquanto pericoloso e spruzzo quintali,di quello che doveva essere un profumo.Mi annusai. -Che buono,è alla vaniglia!!-Dissi sognante.Suonò il campanello. -Deve essere Zayn!!-Disse Perrie,entusiasta.La guardai preoccupatissima.No,non ero pronta,non ero pronta per vederli,non ero abbastanza calma per non svenire.Mia cugina si avvicinò a me e mi guardò negli occhi. -Juliet,ora calmati e respira!-Feci come mi aveva detto,poi prendemmo le borse e Perrie scese ad aprire.Io restai indietro,mentre si salutavano e si abbracciavano.Ero così contenta per lei.Zayn mi guardò e accennai un sorriso,anche se volevo urlare e saltargli al collo.Non potevo credere di essere così vicina a lui,non potevo credere che esistesse davvero. -Ciao,tu devi essere Juliet?-Disse Malik,avvicinandosi a me.Mi porse la mano,ma io non ricambiai per un semlice motivo -No,scusa,ma ho la mani sudate.-Mi sorrise rassicurandomi,poi uscimmo dalla porta e entrammo in macchina. -I ragazzi ci aspettano lì.-Ci informò Zayn,mentre usciva dal parcheggio. Durante il viaggio Zayn e Perrie continuarono a scambiarsi resoconti sulla settimana appena trascorsa,mentre io guardavo il finestrino agitata.Ero tesa come la corda di un violino.Parcheggiamo e il mio cuore iniziò a battere più velocemente,vedendo quattro figure che parlavano all’ucscita del ristorante.Scendemmo dalla macchina e io rimasi dietro a Perrie e Zayn,che ora si tenevano per mano.Ero agitata e la mia incredibile timidezza non mi avrebbe aiutato per niente.Poi iniziavo a sentirmi a disagio con la gonna corta e con gli occhi di un gruppo di ragazzi fissi sulle mie gambe.Mi strinsi ancora di più nelle braccia,guardando per terra. -Zayn,quanto ci hai messo!!-Esclamò una voce dolce e familiare.Alzai gli occhi e mi avvicinai a Perrie,non volevo stare in disparte.Appena apparì da dietro incontrai gli occhi verdi che avevo tanto aspettato di vedere.Incontrai gli occhi di Harry. HARRY’S POV Quando la vidi per poco non mi prese un colpo.Spuntò da dietro la schiena di Perrie e subito sentì i suoi occhi verdi bruciare nei miei.Avrei voluto spostare lo sguardo,anche solo sul suo corpo,ma ero imprigionato in quella gabbia ardente.Era come se nel mondo non esistesse altro che lei,come se avessi sempre respirato il suo profumo,anziché l’aria.In un’istante dimenticai tutti.Anche la ragazza della chitarra.