<sup>Capitolo 1
Beth scese dalla Cadillac grigia seguita da Megan, la prima settimana di dicembre era sempre un tormento alla Regent, tutti gli organizzatori, tra cui Megan, erano presi per i preparativi del ballo di Natale, ed il resto degli alunni sgobbava il doppio per dare gli ultimi esami.
Beth si guardò attorno con sguardo curioso, chiedendosi cosa avrebbe fatto la sera del ballo. Lei non amava le feste, così pensò che probabilmente sarebbe stata con Sam ed Abby a guardare un film strappalacrime e ad ingozzarsi di cioccolata sul divano di casa sua. Loro erano molto legati, erano un po’ come i tre moschettieri, trascorrevano ogni momento libero insieme, e anche se gran parte del tempo lo passavano a litigare si volevano un gran bene.
-Hey Beth!- Il sorriso di Abby le si presentò davanti appena arrivata all’ingresso della Regent.
-Hey Abs, tutto bene?-.
Abby annuì con un gran sorriso stampato in faccia, poi si guardò un attimo attorno.
-Meg non c’è oggi?- Beth in quel momento si rese conto che effettivamente sua sorella era scappata via appena scesa dall’auto, senza fermarsi come suo solito, a parlare insieme a loro.
-Sarà indaffarata per la preparazione del ballo.- Sospirò con un’alzata di spalle.
Abby la prese sottobraccio ed iniziò a camminare insieme a lei verso l’aula di storia. La bionda fremeva dalla voglia di spifferare alla sua migliore amica com’era andata l’uscita con Louis Tomlinson il venerdì sera precedente, e Beth non ci mise molto a rendersene conto, così subito le si dipinse un ghigno sul viso.
-Allora, com’è andata con Tomlinson?-.
Scoppiò a ridere quando Abby si girò di scatto verso di lei con un sorriso che mostrava tutti i suoi trentadue denti, e forse anche qualcosa in più.
-E’ stato grandioso, lui era… splendido!- L’espressione che aveva l’amica in volto fece desiderare a Beth di avere qualcuno a cui dedicare canzoni d’amore, a cui pensare prima di andare a dormire e durante tutto l’arco della giornata. Qualcuno come il capitano della squadra di football, o meglio detto come Louis Tomlinson, che aveva fatto perdere la testa ad Abby.
-Stavate parlando di me?- A rovinare tutta l’atmosfera fu la voce stridula di Sam che s’intromise tra loro.
-No Sam, Abs mi stava raccontando di Tomlinson-.
Sam era alto, con un fisico perfetto ed i capelli ramati. Decisamente uno spettacolo per gli occhi, ma né Beth, né Abby, né tantomeno ogni altra ragazza avrebbe mai avuto un possibilità con lui perché, Sam Miller, era la persona più gay che Beth avesse mai conosciuto, e questa era una delle cose che adorava di più di lui.
-Sai, Beth, anche lui ha un nome. Potresti iniziarlo a chiamare Louis, magari!-.
Beth non pote’ fare a meno di roteare gli occhi e correggersi con noncuranza, consapevole che per lei sarebbe rimasto Tomlinson, e solo Tomlinson.
-Vabbe’, sarà meglio andare- Sospirò Sam. –Ci vediamo a pranzo-. Schioccò un bacio sulle guance delle sue amiche e si dileguò verso l’aula di arte.
 
 
Le quattro ore di lezione che precedevano il pranzo non erano mai state così lente secondo Beth. Aveva dovuto sopportare Abby che parlava di Louis per tutta l’ora di storia e metà di quella di fisica, poi, arrivata a scienze era stata interrogata prendendo la solita ‘B-’ che non avrebbe mai eguagliato la ‘A+’ che Megan aveva in tutte le materie.
-Hey B, pronta per il cibo gommoso della mensa?- La voce di Sam le riecheggiò nelle orecchie facendola sorridere.
-Credo di essere diventata immune al disgusto dopo aver provato la zuppa della settimana scorsa- Scherzò.
Allora li raggiunse Abby e si misero in fila per riempire i vassoi, come loro solito.
-Allora, cosa faremo il ventitrè?- Chiese Beth appoggiando una bottiglietta d’acqua sul vassoio.
-Ma non è la sera del ballo?- Fece Abby. Beth annuì senza enfasi ed Abs si morse il labbro.
-Pensavo di andarci con Louis, mi ha invitata ieri sera-.
Beth inizialmente s’irrigidì alla risposta dell’amica, ma poi sorrise ed esclamò un –Sono felice per te!- Falso quanto le labbra di Lindsay Lohan. Beth era sinceramente contenta di vedere la sua migliore amica finalmente felice, ma pensò che forse doveva solo abituarsi all’idea che il loro ‘trio’ non sarebbe stato più tale, o che semplicemente non sarebbe più stato come prima.
-Non temere B, potremmo vedere il solito film da te, che ne dici?- Sam riusciva sempre a mettere di buon umore Beth, sapeva le cose giuste da dire nel momento giusto e lei gli era davvero riconoscente per questo.
-Abby! Da questa parte!- La voce dolce di Louis attirò la loro attenzione, portando anche alcuni occhi curiosi nella loro direzione. Il volto di Abby s’illuminò ed afferrò per mano i suoi due migliori amici per poi trascinarli al tavolo.
Beth allora capì che sarebbe stato un pranzo lungo almeno quanto il resto della giornata.
 
 
Niall uscì svogliatamente dalla classe di filosofia, aveva trascorso l’intera ora a canticchiare e scarabbocchiare sul quaderno, Parmenide non era esattamente nei margini delle cose che gl’interessavano, che andavano dalle macchine, alle moto, al calcio, per poi finire con un bel paio di tette. Camminò fino alla mensa sperando di rianimarsi un po’ con l’aiuto dei suo compagni di squadra, ma una volta arrivato alla porta di vetro, scorse al suo solito tavolo dei volti nuovi. Riconobbe subito Abby, tante erano le volte che Louis aveva parlato di lei, ma fu un’altra ragazza ad attirare la sua attenzione, stava con un ragazzo nettamente più alto di lei, parlavano con Harry, Liam e Zayn che gli sedevano attorno.
Niall continuò ad osservarla più accuratamente, aveva degli splendidi capelli castano-biondi, e due enormi occhi scuri che si guardavano attorno con aria divertita.
Il biondo riempì alla svelta il suo vassoio per poi avvicinarsi al tavolo.
Si sedette silenziosamente difronte alla ragazza dagli occhi castani ed iniziò a guardarla mentre lei parlava con gli altri.
Dopo un po’ fece ricadere lo sguardo su Liam e continuò a fissarlo fin quando non si girò.
“chi è?” chiese muovendo solo le labbra. Lui assunse un’aria perplessa, corrucciata.
“Lei”, disse ancora muovendo le labbra
Allora gli comparve un ghigno da coglione che sfoderava sempre quando stava per far incazzare Niall.
-Come dici?- Chiese con tono molto più alto del necessario.
Beth si accorse che stavano parlando di lei, e continuò a tenere la testa bassa sul piatto, fingendo di non sentire.
-Secondo me la Mayer dovrebbe scopare di più e rompere meno i coglioni- Il ragazzo che affiancava Beth sospirò rivolto verso gli altri, Niall pensò che probabilmente lo aveva fatto per tirarla fuori da quel momento imbarazzante.
-Magari per Natale regaliamole un vibratore- Disse Harry.
La ragazza rise coprendosi la bocca con una mano e poi affermò con voce flebile –Sarebbe una bella idea… se avessi voglia di spendere i miei soldi per quella strega-. Niall non pote’ che sorridere a quell’affermazione così schietta e restò a guardare mentre il ragazzo sconosciuto le circondava le spalle con un braccio e lei afferrava la bottiglietta d’acqua per prenderne un sorso.
-Da quanto state insieme, voi due?- Chiese cacciandosi in bocca un boccone di pasta. Si stranì quando vide lei quasi strozzarsi con l’acqua e lui ritrarre subito il braccio e scoppiare a ridere.
I due erano ormai in lacrime e Niall si chiese il motivo di quella reazione.
-Non.. non dovrebbe essere strano. Pensarlo, dico- Disse lei prendendo fiato.
-Se non fossi gay fino al midollo!- Urlò il rosso.
Niall non seppe se sentirsi più rilassato da quell’affermazione o imbarazzato per aver fatto vedere che quella sconosciuta gl’interessava.
-Voglio dire, Beth è splendida. Ma no- Continuò lui, ancora ridendo. –Le ragazze non fanno per me-.
Un brivido passò lungo la schiena del biondo all’udire quel nome. Beth. Niall di sentì uno stupido, ma effettivamente alle sue orecchie quel nome pareva quasi una sinfonia angelica.


Spazio autrice:
Ecco a voi il primo capitolo di questa ff, come sempre fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni c: love ya!
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