-Non dovresti essere qui.
-Ma come? Sei stato tu a chiamarmi.
-Intendo qui a scuola, non potevi aspettare la fine delle lezioni per discutere?
-Si avrei potuto,ma volevo vedere come te la passi di nuovo fra gli umani. Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ho messo piede su questa terra corrotta.
Acrux fece un mezzo sorriso mentre si guardava intorno. Pensava che tutto quel mondo insulso non poteva essere la vera scelta di Eltanin per custodire la chiave. Osservava quei frivoli studenti che si spostavano a destra e a manca per l'edificio e pensò che non esistevano in tutto l'universo creature più stupide: chiuse dentro ad una scatola per studiare la vita esterna invece di viverla.
Si accorse che qualcuno li stava osservando. Era Kristen.
-Ma guarda, sembra che stiamo suscitando l'interesse di uno di loro.
Max si girò e vide la sua amica seminascosta dietro un muro e le fece cenno di avvicinarsi.
-Ehi stavo giusto venendo a cercarti.
Le disse il ragazzo con l'espressione più normale che riusciva a fare.
-Non vorrei intromettermi...
-Figurati cara,stavo giusto andando via, comunque mi presento: io sono lo zio di Max, il signor Jones.
L'uomo dalla lunga coda di cavallo bionda e gli occhiali spessi le porse la mano e lei fece lo stesso.
-Io sono Kristen, piacere.
Acrux sentì qualcosa il quella stretta che lo fece incuriosire.
-Il piacere è tutto mio, cara. Max, prenditi cura di questa signorina, ci vediamo a casa.
L'uomo si congedo.
Max si volse verso di lui e,turbato, lo guardò allontanarsi.
-Che soggetto interessante.
-Già, comunque ho visto che mia sorella è più irritata del solito, ne sai qualcosa.
-Si, effettivamente penso che possa essere colpa mia.
I due amici si avviarono verso la caffetteria, mentre la ragazza raccontava del fatto appena accaduto.