Una vita diversa

La sua cicatrice era sparita! Harry si sposto' velocemente la frangia dalla fronte alla ricerca del segno che da molti anni ormai faceva parte di lui, il segno che il destino gli aveva lasciato perche' si ricordasse sempre chi era ed a cos' era destinato, che lo aveva reso unico agli occhi di tutti.

Passo' le dita tremanti sulla fronte liscia riflettendo...che diamine succedeva? E com' era possibile che la sua cicatrice fosse sparita , quando nemmeno Silente a suo tempo era riuscito nell' intento di cancellarla? Quella era una ferita magica irreversibile, perche' , prodotta da una maledizione senza-perdono, da un' avada kedavra, e dato che si poteva dare per certo che Harry fosse stato l' unico dall' alba dei tempi ad esservi sopravvissuto, per quanto se ne sapesse, non esistevano cure!

Allora come...

Rimase ancora per qualche istante a contemplarsi smarrito, benche' fosse solo una cicatrice a forma di saetta, si sentiva stranamente mutilato, come senza un braccio. Nonostante da bambino trovasse quell' eccentrico segno la parte piu' interessante di se' ,col tempo, conoscendo la storia della sua cicatrice ed il fatto che lo rendesse altamente riconoscibile, come un bollino di autenticita', che tuti quelli che incontrava andavano subito ad individuare con lo sguardo, sfecero si' che talvolta si ritrovasse perfino ad odiarla ; ma ora che era sparita si vedeva diverso, incompleto.

"Harry come mai in piedi cosi' presto?" Una voce lo distolse dai suoi pensieri riportandolo alla realta'( se tale era la situazione nella quale si trovava).

A parlare era stata una donna dai capelli rosso scuro , dal viso gentile e lucenti occhi verdi, i suoi occhi, gli stessi occhi di Harry. Sebbene l' avesse vista solo per foto o sotto forma di figura opalescente in un cimitero poco piu' di un' anno prima, la riconobbe all' istante, rimanendo paralizzato col cuore che batteva furiosamente contro il petto ed il fiato mozzo.

Si trovava DAVVERO davanti a sua madre??? Desidero' con tutto il cuore che quello non fosse solo un sogno , mentre era li' bianco come un cencio e tremante davanti a Lily Evans in Potter!

"Harry tesoro, stai bene?" chiese sua madre " non hai una bella cera"

Ma Harry non riuusciva a trovare la voce, un groppo alla gola gli impediva di parlare, ed il cervello era some inceppato, sconvolto, impedendogli di formulare un solo pensiero coerente.

"i...io" farfuglio'

" Oh dai non fare quella faccia scricciolo " lo riprese con un sorriso Lily

"So' benissimo dove stavi andando" affermo' con l' aria di chi la sa' lunga

" Ah...si?" chiese Harry incerto

"Si, caro"confermo'"ma non se ne parla Harry! Te l' ho detto ieri! Questa domenica non transigo!E sapevo che avresti tentato una fuga Harry James Potter"

"Hey!Devi averla fatta davvero grossa stavolta figliolo per farti chiamare col nome completo"Altro colpo al cuore!

A parlarte era stato James Potter suo padre...ed Harry capi' davvero, per la prima volta, perche' tutti rimanessero colpiti dalla sua enorme somiglianza al padre. Stessi capelli neri sparati in tutte le direzioni, stesso viso sottile, stessa altezza e stessa corporatura, gli unici particolari che li differenziavano erano gli occhi ed il naso che Harry aveva leggermente piu' piccolo.Una grande emozione lo invase, riempendolo di calore come un sorso di firewisky! era davanti ai suoi genitori!!!!Li aveva li', che gli sorridevano felici! ma mai felici quanto lo era lui in quel momento, sis entiva sopraffatto da un ' emozione cosi' profonda e potente, che gli pareva di esplodere, voleva urlare dalla felicita', abbracciarli, ma sapeva che sarebbe parso strano un suo comportamento del genere, quindi si trattenne con fatica.Dovunque si trovasse e perche' , in quel momeno non gli interessava piu' di tanto, aveva la possibilita' di stare con i suoi genitori, tanto valeva stare al gioco e vedere cosa succedeva.

"mamma...papa'..." li chiamo' per la prima volta, timidamente,, assaporando il significato di quegli appellativi cosi' semplici."sto' sognando..." sussurro'

"No, mi sa' che non stai sognando, la mamma ti ha beccato davvero" ghigno' james

"Mi dispiace"si scuso', anche se non sapeva cosa avesse mai fatto , o meglio, avesse intenzione di fare, per meritarsi una ramanzina dalla madre.

Lei gli passo' una mano fra i capelli arruffandoglieli ancora di piu', e gli schiocco' un bacio sulla fronte, benche'il figlio la superasse ormai in altezza , cosicche' ne avverti' il leggero profumo e gli parve di non averlo mai dimenticato davvero , ma di averlo sempre conservato in un angolo della propria memoria.A quel tocco Harry dovette trattenersi e ricacciare indietro le lacrime che lottavano per bagnargli le guancie.

"Sei proprio figlio di tuo padre, prima combini qualcosa e poi metti su' quell' aria da cucciolo bastonato"ma la madre non pareva arrabbiata, anzi il suo sguardo si illumino' mentre lo posava sul figlio.

" E vedo che funziona sempre, no?" ribatte' James strizzando l' occhio ad Harry che lo ricambio' con il suo sorriso piu' luminoso.

D' improvviso la porta venne spalancata con uno schianto da una ragazzina su' per giu' della sua stessa eta', facendo sobbalzare tutti e tre.

" Harry! Su svelto andiamo prima che si sveglino..." ma la ragazza non fini' la frase"oh...no!...zia Lily...zio James" li saluto' con un cenno della mano" ti sei fatto beccare eh?!"sbuffo' rivolgendo ad Harry uno sguardo esasperato.

Harry dal canto suo poteva giurare di non aver mai visto quella ragazza ,anche se qualcosa in lei gli era di certo familiare, si...qualcosa di quella sconosciuta gli provoco' un vuoto allo stomaco, anche se non ne conosceva il motivo.

Era una ragazza molto carina, slanciata, dai lunghi e lisci capelli neri che le ricadevano sulla schiena e grandi occhi grigi.

"Nicole, che piacere vederti" l' accolse James divertito " avevate organizzato proprio le cose per bene eh?" disse accennando al grosso zaino che la giovane portava in spalla.

Lei lo fece cadere in terra con un gran tonfo.

Ma chi era?...Harry non lo sapeva... sembrava fosse molto in confidenza con lui, ed aveva chiamato sua madre e suo padre ,zii?? Cerco' comunque di sembrare a proprio agio, ribattendo a tono...

"Anche i migliori possono sbagliare!" sospiro' con un' alzata di spalle

" Si, si che modesto" ribatte' Nicole scocciata" uffa la finale di quidditch...Holyhead Harpies ncontro i Tornados!!" si lamento' la ragazza " zio James!Sai quant' e' importante" lo imploro'

"Si' in effetti ..." convenne James"ma..." prosegui' dopo un' occhiataccia eloquente della moglie" sapete che questa domanica non potete andarci

" E va' bene..." sbuffo' Nicole "Harry, dobbiamo mandare un gufo a Ron, Hermione , Ginny e gli altri per avvertirli che non li raggiungeremo " disse sconsolata

" E gia' che ci sei Niki manda un gufo anche ai tuoi genitori ed informali che sei qui' da noi, saranno preoccupatissimi non trovandoti stamattina"le ricordo' Lily "su sbrigatevi che vi preparo la colazione"

" Va bene mamma" fece Harry con un sorriso, si avvio' alle scale ma si blocco' sul primo scalino, si volto' e disse "ah... mamma, papa' ... vi voglio bene! Lo sapete vero?!" non poteva non dirlo! Se fosse stato tutto un sogno e si fosse risvegliato?!

"Anche noi tesoro!" gli rispose la madre con dolcezza

Apri' la bocca per continuare ma Nicole lo blocco' " dai amico rinunciaci! non riuscirai a fargli cambiare idea"

Cosi', non sapendo cosa aggiungere, annui' e con un sorriso si volto' seguendo la ragazza su per le scale.

My Space

Eccoci al secondo capitolo!! Non sapete quanto sono felice che vi abbia interessato la mia storia! Grazie! E mi raccomando continuate a seguire ed a recensire! I vostri commenti saranno sempre ben accetti!!! Bacibaci Syria