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Autore: MetalheadLikeYou    16/12/2013    1 recensioni
Lui mi srinse a se, quasi a farmi male e non mi importava, non mi importava nemmeno di tutti gli altri presenti.
Till mi fece alzare e ci spostammo in una stanzetta, dove ci chiudemmo a chiave, continuando da dove eravamo rimasti.
Lui mi sbattè, con poca delicatezza, sul divetto continuando a baciarmi e io senza farmi troppi problemi gli levai la maglia nera, lui fece lo stesso con la mia, scendendo sul mio collo mentre con le mani palpava il mio seno.
Una parte di me, quella ancora un minimo lucida mi disse di fermarmi, ma quando le mani del cantante si fecero più audaci, facendomi venire altri brividi, quel pensiero fu spazzato via.
Scese ancora giù, lasciando il posto alla sua bocca, che inizia una lenta ma bellissima tortura, le sue mani scesero piano verso il mio basso ventre.
***
Prima ff sul mio gruppo preferito, pls siate clementi e magari lasciate anche qualche commento.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 25



Alle 14.50 finalmente atterrò il mio compagno, andai a prenderlo in aeroporto.
Appena mi vide, lasciò il suo troley e mi abbracciò baciandomi, << Mi sei mancata>>
<< Anche tu, tantissimo>>
<< Andiamo?>>
Ce ne andammo a casa mia, che era libera, la mia amica avrebbe passato  la giornata a casa dei genitori, almeno finchè non fosse arrivato Richard, ovvero fino alle 4 di quel pomeriggio.
Appena entrammo, lui si fiondò sul divano, evidentemente stanco, mi chiese di andare vicino a lui, che ne approfittò subito per baciarmi.
Mi baciò il collo, prendendomi poi in braccio, lo lasciai fare.
Entrammo in camera mia e non per rovinare tutto, ma per paura lo fermai in tempo.
<< Scusa>> dissi abbassando la testa, lui si mise a ridere e mi baciò di nuovo.
<< Va tutto bene>> rispose, semplicemente, fissandomi con quelle sue due incantevoli occhi.
Mi sentii dannatamente sbagliata, non mi sbloccavo e sinceramente iniziavo a temere di perderlo.
In quel esatto momento mi squillò il cellulare, andai a rispondere era mia madre, le dissi che lui era già arrivato e che ci stavamo riposando.
<< Domani cosa fate?>>
<< Mamma non lo so>> le risposi sincera.
<< Io e Maria, abbiamo deciso di fare un pranzo, vorremmo conoscere loro>>
<< Ok, dove?>>
<< Andiamo a casa al mare>>
<< Va bene>> sorrisi, amavo quella casa, per la pace e il suono del mare.
<< Allora a domani>>
<< Ciao mamma>>
Attaccai sbuffando e mi girai verso di lui, per comunicargli quali erano i programmi, lui annuì, battendo la mano sul letto, mi riaccoccolai al suo fianco, giocando con le sue mani, intrecciandole con le mie.
<< Come mi dovrò vestire?>>
<< Ti prego si te stesso>> 
<< Ok, di che hai paura?>> domandò, evidentemente si era accorto del mio tono, forse troppo allarmato. 
<< Di mio padre>> ammisi.
Forse per la prima volta nella mia vita, avevo paura di come avrebbe reagito con Till e non volevo che ci rovinasse la giornata ne che lo trattasse male.
<< Vedrai che andrà bene>>
<< Lo spero>> sospirai.
Lui mi baciò con dolcezza.
<< Vado a farmi una doccia, se vuoi vieni anche tu>> disse sorridendo, alzai gli occhi al cielo.
<< Vai>>
Mi misi a scaricare tutte le foto sul mio pc, liberando finalmente la memoria della mia fotocamera, che avrei portato con me il giorno seguente.
Till uscì dal bagno, con solo un asciugamano addosso, lo fissai mentre lui mi veniva vicino, mi baciò poi andò a vestirsi.
Una statua.
Un brivido e un colpo al cuore.
Appena si chiuse di nuovo in bagno arrossii pensando a quel corpo.
Rimanemmo tutto il pomeriggio rintanati a casa, abbracciati a parlare e riposarci, alle 5:00 di pomeriggio Francesca mi chiamò per dirmi che Richard era arrivato, che già sapeva tutto e mi chiese se potevo passarli a prendere in hotel, ci mettemmo d'accordo per le 10:00.

La mattina arrivò troppo presto e alle 10:00 noi eravamo davanti l'Excelsior, Till al mio fianco che mi teneva la mano.
I due fidanzati entrarono in macchina, ridendo, salutai la mia amica e poi il chitarrista che batteva il piede nervoso.
Sorrisi.
<< Fra' io ho paura>> dissi in italiano, non volevo che Till si sentisse di troppo, lei mi fissò mormorando un "lo so", però poi anche lei mi disse di non preoccuparmi.
<< Tu invece sei tutta sorridente>>
<< In verità sono agitatissima, ma non dirlo a nessuno>>
I due uomini si misero a fissarci, cercando forse di capire qualcosa, poi sbuffarono.
<< Comunque, dove stiamo andando?>> chiese Ric, stiracchiandosi.
<< Alla casa al mare dei miei genitori, Till mi dai una sigaretta?>> 
Il mio compagno prese il pacchetto e mi passò sia sigaretta che accendino, lui mi fissò curioso, ma non disse nulla.
Fissai tutti e misi su gli Iron Maiden, ci mettemmo tutti a cantare.
Alle 11 e mezza arrivammo, avevamo il volume della musica talmente alto che uscirono tutti di corsa a vedere cosa fosse tutto quel "casino".
Scendemmo dalla macchina, ridendo tutti, notammo le nostre mamme ridere divertite, dicendo "non cambierete mai".
<< Mamma, lui è Till>> dissi in italiano, per poi presentare in tedesco mia madre al mio compagno.
Stessa cosa fece Francesca, mi fissai attorno chiedendo a mia madre dove fosse mio padre, mi disse che non era venuto.
<< Quanto è stronzo>> pensai ad alta voce, Till mi fissò curioso, chiedendomi cosa fosse successo, appena gli spiegai il fatto lui mi sorrise e mi abbracciò.
<< Bene, voi riposatevi un po in giardino, noi finiamo di preparare tutto>>
<< Mamma la mia chitarra è in camera?>>
<< Vai a vedere>> 
Sbuffai e corsi su, aprii la stanza, trovando la mia seconda chitarra li, nella sua custodia, la presi e scesi giù di nuovo, andai in giardino, mettendomi a suonare qualcosa, passandola poi anche a Richard e Till, Francesca parlava con il padre e ridevano felici, ero contenta per lei e a giudicare dai buoni commenti, il papà aveva accettato Richard.
Finalmente ci mettemmo a tavola, a ridere, mamma mi fece qualche domanda e io dovetti tradurre tutto in due lingue, in modo da far capire a tutti sia la domanda che la risposta, stessa cosa fece la mia amica, che ogni tanto iniziava a ridere come una matta.
Sentimmo il citofono suonare così andai ad aprire, trovandomi poi mio padre davanti, con un'espressione strana, entrò in casa e si diresse senza nemmeno salutarmi in sala da pranzo.
Lo seguii a passo veloce e Till si alzò.
Li presentai, notando il disprezzo nello sguardo di mio padre, che non disse nulla.
<< Ora che ho visto quest'uomo, posso anche andarmene>>
<< Mi fai proprio schifo>> dissi, allontanandomi da li, disprenzandolo.
Lui mi seguì a ruota, bloccandomi e tirandomi un ceffone, lo schiocco fece arrivare mia madre, che abituata a queste scene ormai nemmeno cercava di dire nulla, forse spaventata.
<< Perchè non te ne vai da qui?>> mi domandò.
<< E' quello che farò, me ne andrò, non saprai più un cazzo di me, sei solo uno stronzo>>
<< Io non val...>>
<< Non fare la vittima, risparmiati, risparmia a tutti la tua scenetta da vittima, non hai mai fatto nulla per me, niente, non sei mai stato un padre>>
Till stava fermo sulla porta che dava al giardino, da dove si passava per uscire, la mia amica gli aveva appena detto di non avvicinarsi.
<< Mi fai schifo>> 
<< Non mi importa più, sai papà, ho imparato a crescere senza di te e non ho più bisogno di te>>
<< Sei inutile, lo farai soffrire, lui sta al centro del mondo, non sei adatta ad uno come lui>>
<< Tu cosa ne sai di me, di lui, di noi, fatti i cazzi tuoi>>
Lui mi diede questa volta un pugno, sullo zigomo, lo spinsi via da me urlandogli che l'avrei denunciato e lui, come al suo solito scappò via a gambe levate.
Mia madre si avvicinò a me, cercando di levarmi la mano dalla faccia, ma la scansai, non volevo che vedesse quello che mi aveva fatto.
Non volevo che qualcuno leggesse la delusione.
Riusciva sempre a ferirmi, a dire quello che sapeva mi avrebbe fatto male e purtroppo aveva ragione.






Hallo.
Oggi capitolo lunghetto, spero di avervi fatto felici...io oggi sono moooolto felice perchè finalmente sono andata al cinema con un mio amico a vedere lo hobbit (tanto per parlare di qualcosa).
Comunque Elfa_ e RoarGirl spero di avervi accontentate e soprattutto fatto felici.
^_____^
Non avendo altro da dire vi saluto e vi ringrazio di cuore.
Alla prossimaaa.
 
  
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