Note: ragazzi ringrazio tutti quelli che si stanno avventurando nella lettura di questa storia. Mi raccomando non abbiate paura di lasciare commenti perchè non mordo!=)..anzi mi aiuterebbero molto ad inviduare aventuali problemi.. Buona lettura!
Grifondoro
e Serpeverde
presero posto nell´ampia aula di Trasfigurazione. Stranamente
la professoressa
non era in classe ad attenderli come al suo solito.
Quest´anno le due Case
antagoniste avrebbero avuto in comune tutte le materie,
novità che di certo non
faceva gioire le due fazioni, ormai schierate sempre con grifoni da una
parte e
serpi dall´altra. Un leggero brusio animava l´aria.
-Cugino?-
un ragazzo si
girò verso il suo compagno di banco in risposta a quel
richiamo.
-Si,
Blaise?- chiunque
avrebbe tremato al solo udire quella voce ed avrebbe abbassato lo
sguardo
contro quegli occhi. Ma non lui.
-Ti
vedo strano. Tutto
bene?- il ragazzo parve soppesare le parole del cugino e riflettere
sulla
risposta da concedergli.
-Blaise
spiegami.. cosa
del mio aspetto ti fa presumere che ci sia qualcosa che non debba
andare?-
-Lo
sai che non sei
capace a mentirmi Draco.-
-E tu
lo sai Blaise che
io non sono famoso per la mia pazienza…- ma la minaccia non
fece desistere il
moro.
-Draco
l´ho sentita
anche io l´altra sera anche se in modo lieve, visto che non
possiedo le tue
doti percettive…- il biondo lanciò uno sguardo
che avrebbe gelato il sangue.
-Sai a
volte mi chiedo
da dove venga la tua fottutissima intelligenza tanto elogiata e cerco
di capire
perché in alcuni momenti sparisca all´improvviso
lasciando solo un vuoto…- il
cugino ghignò
-Vedo
che come al solito
devo spiegarti ogni cosa visto che, al contrario del sottoscritto, la
tua
materia grigia è quasi nulla…- il biondo si
protese ancora di più verso il moro
-
… non convieni con me
cugino che siamo in un luogo un po’ troppo affollato per
parlare di argomenti
delicati come questi? Potrebbero sentire cose che non dovrebbero
nemmeno
immaginare. Se vuoi perché non comunichi già la
nostra operazione a tutto il
castello? Sarebbe davvero interessante vedere la reazione che
scatenerebbe solo
che dopo dovrei privarmi della tua compagnia per sempre e non mi sembra
il
caso.- lame di ghiaccio. Quelle parole ti trafiggevano facendoti
desistere da
qualunque azione avevi intenzione di compiere.
-Tutto
ciò Blaise per il
fatto che potremmo, come dire, essere “spiati” come
sta facendo qualcuno in
questo momento…e se devo aggiungere… lo sta
facendo in modo pessimo…- si girò e
inchiodò due iridi d´orate.
-Granger
trovi così
affascinante la mia schiena da non potergli togliere gli occhi di
dosso?- Un
velo leggero di rossore dipinse le gote della ragazza. “Che
stupida! Mi sono
fatta beccare come una novellina!”
-Malfoy
c´è di meglio da
osservare che la tua scheletrica schiena in questa classe, credimi-
-Dal
tuo sguardo invece
sembrava apprezzassi oppure.. stavi semplicemente ficcando il tuo
lurido naso in
affari che non ti riguardano-
-Malfoy
dacci un taglio…
non abbiamo voglia di sentire ancora la tua voce noiosa..-
-Potter
Potter Potter…
non ti è bastata l´umiliazione subita
nell´ora di pozioni? Accetta un consiglio
da uno che vanta un maggior quoziente intellettivo rispetto al
tuo… Taci-
Harry
non fece in tempo
a ribattere perché in quel momento entrò la
professoressa con a seguito un
ragazzo che non avevano mai visto prima. Se le ragazze non avevano
ricevuto il
colpo di grazia a colazione… beh… allora lo
avevano ricevuto proprio in quel
momento. Le mandibole toccavano terra. In vita loro non avevano mai
visto una
ragazzo così. Certo non aveva il fascino
dell´angelo maledetto di Malfoy o
quello misterioso di Blaise e Nott o la spontaneità e la
sincerità di Harry o
ancora il modo di fare ormai sicuro di Ron ma… era TANTA
ROBA! La divisa di
Hogwarts donava maledettamente al suo fisico e il viso era una visione
che se
descritta penalizzava la reale bellezza. I capelli lisci neri come la
pece
risaltavano alla luce che catturava dei riflessi blu e gli occhi erano
di
colore viola. Ma che avevano mangiato i ragazzi
quell´estate?? Non era normale
che sbocciassero così, tutti all´improvviso!
-Vi
prego signorine di
chiudere le vostre bocche grazie…- il tono della McGranit
era alquanto stizzito
-bene… ora che vi siete ricomposte, vogliate scusare il
ritardo ma si sono
verificate delle faccende da sbrigare. Come avrete capito
c`è un nuovo allievo
che frequenterà con voi il settimo anno. Il signor Mistral
è stato smistato
questa mattina dal cappello parlante nella casa di Serpeverde. Signor
Malfoy
visto che è il Caposcuola della casa in questione affido a
lei il compito di
illustrare al nuovo studente le regole della scuola nonché
le aree dei vostri
dormitori- il biondo guardò con aria annoiata la
professoressa -Non si
preoccupi, mi occuperò personalmente di tutto…-
-Bene,
ora vada pure a sedersi
e iniziamo la lezione!- il ragazzo andò a sedersi
all´unico posto libero che si
trovava al primo banco accanto ad una bella ragazza castana di
Grifondoro. Le
sorrise come gesto di cortesia e saluto ma quella distolse subito lo
sguardo
arrossendo. Stupito di questa reazione si mise ad ascoltare la lezione.
Per sua
fortuna o sfortuna, a seconda dei punti di vista, erano tutti
incantesimi che
sapeva eseguire alla perfezione ma guardandosi intorno si accorse che
in pochi
riuscivano a svolgere il compito.
Ormai
era quasi finita
la lezione e non faceva altro che sentirsi osservato da quando si era
seduto su
quella maledetta sedia e la cosa lo infastidiva molto. A qualche minuto
dal
suono della campana si voltò e inchiodò due occhi
color del ghiaccio. Si
ricordò che il proprietario di essi era il ragazzo che
avrebbe dovuto
illuminarlo riguardo alle cose che aveva citato prima la professoressa.
Non
ebbe problemi ad affrontare quello sguardo che non lasciava trapelare
nessuna
emozione proprio come il suo.
-Signor
Mistral c´è
qualcosa che non va?-
-Assolutamente
niente
professoressa-
-Allora
la prego di
voltarsi e di continuare a seguire la lezione fino al suo termine- in
lontananza si udirono delle risate sommesse che arrivarono
perfettamente alle
orecchie della professoressa.
-Potter,
Weasley se
volete ne ho anche per voi due visto che non avete fatto altro che
distrarvi e
chiacchierare!- i due abbassarono la testa sconsolati.
Purtroppo
il ragazzo non
ebbe la possibilità di vederli in faccia ma al suono del
loro cognome qualcosa
scatto nella sua testa. “Dove ho già sentito
questi cognomi? Potter e Weasley…
Potter e Weasley…”
La
voce della
professoressa lo distrasse però dai suoi pensieri.
-Prima
che la campanella
suoni vi devo dare una comunicazione. Quest´anno le lezioni
di Difesa contro le
Arti Oscure non si svolgeranno più nella solita aula,
bensì nella Sala Duelli
al secondo piano. Detto questo potete anche andare- il suono della
campanella
venne coperto dal rumore delle sedie spostate e dai brusii degli
studenti
eccitati per quella novità.
Erano
appena usciti
quando il nuovo arrivato si sentì chiamare
-Mistral…?-
si girò
verso il proprietario della voce e si ritrovò a fissare due
occhi blu come le
profondità dell´oceano.
-Si?-
-Ciao
io sono Blaise- il
ragazzo gli tese una mano.
-Piacere
Blaise io sono
Dan…- rispose con vigore alla presa dell´altro.
-E
così.. anche tu sei
finito fra noi viscide serpi..- ripresero a camminare.
-A
quanto pare…- Zabini
ghignò
-Devo
dire che non sei
di molte parole… cos´è? Sei timido per
caso?- ora venne il turno di Dan di
ghignare
-Non
credo proprio…-
-Bene,
perché mi stavo
già chiedendo com´era possibile che fossi stato
smistato a Serpeverde avendo
questa pecca…-
-Ah
già…- una risata
sarcastica -mi stavo scordando che questa casa è la tana di
Purosangue
arroganti, di cui la maggior parte sono figli di Mangiamorte, che per
natura
sono infidi, vanitosi, meschini e bastardi. Fammi
indovinare… la regola che
vige in quel buco di sotterraneo è “ ti copro il
culo solo e quando ne ho convenienza
e tu fai lo stesso”?...-
-No,
non sei per niente
timido e sai parecchie cose nonostante tu sia nuovo…-
-No,
non lo sono… Ma
perché mai dovrei espormi a qualcuno che è stato
mandato a “tastare il terreno”
e quindi per giudicarmi?-
-Sei
uno che capisce al
volo le cose… mi piaci, ma hai sbagliato una cosa. Non si
giudica subito, prima
si valuta-
-E
questo dovrebbe
consolarmi in qualche modo? Sinceramente Blaise non mi interessa essere
valutato da qualcuno al di fuori di me stesso, ma devo dedurre a questo
punto
che tu abbia una posizione di “rilievo” nel vostro
gruppo visto che sei TU a
valutare mentre qualcun´altro giudica…- Blaise era
piacevolmente stupito ma non
fece trasparire alcuna emozione
-Freddo
e conciso… una
serpe fatta e finita… Bravo Dan colpito e affondato ma
voglio darti un
consiglio…- ormai avevano raggiunto gli altri che erano
fermi davanti ad un
ampio portone di legno scuro - … non tirare troppo la corda
perché questa prima
o poi si spezza…-
-Sbaglio
o dalla tua
bocca da nobile purosangue è appena uscito un detto babbano?
Attento Blaise,
questo potrebbe compromettere la tua reputazione…
comunque… grazie del consiglio
ma so guardarmi le spalle- Zabini si allontanò con un
ghignò furbesco come la
luce nei suoi occhi.
Rimasto
solo si appoggiò
ad una colonna in attesa dell´inizio della lezione. Fece
girovagare lo sguardo
sui presenti fino a quando non individuò una chioma rosso
fuoco. Apparteneva ad
un ragazzo che stava allegramente chiacchierando con un altro dai
capelli scuri
e con gli occhiali e con una bella ragazza con boccoli castani e occhi
d´orati.
Conosceva solo un´altra persona che possedeva quella
caratteristica ed era una
ragazza. Capì che quello doveva essere il famigerato
“fratellone” di cui Ginevra
aveva continuamente parlato in quei tre mesi d´estate e
collegò anche il
cognome udito a Trasfigurazione: Weasley. Ginevra di cognome faceva
proprio
Weasley e di conseguenza, se i suoi ragionamenti non erano sbagliati,
quello
affianco doveva essere il famossissimo Harry Potter. Erano stati quei
due a
ridere quando la professoressa l´aveva ripreso. La ragazza
accanto ai due però
non riusciva a collegarla a nessun nome, anche se si ricordava che la
compagna
aveva parlato anche di lei. Mezzosangue e studentessa brillante di
Hogwarts.
Finalmente
il portone si
aprì permettendo così a tutti di entrare.
Ciò che si mostrò ai loro occhi fu
una sala molto ampia e spartana illuminata dalle molteplici finestre
presenti
su due pareti. Su ognuna di quest´ultime capeggiava il
simbolo di una delle
quattro case e ai piedi vi erano una serie di file di sedie. Al centro
si
trovava un palco rialzato di forma circolare e abbastanza ampia con
sopra il
Preside che con la sua solita aria bonaria indicò loro di
prendere posto.
-Benvenuti
ragazzi. Sono
qui per comunicarvi un po’ di novità. La prima la
potete notare con i vostri
occhi, è questa sala. Quest´anno affronterete un
programma di studi differente
dagli altri anni, infatti abbiamo deciso che le lezioni di difesa
contro le
arti oscure saranno incentrate maggiormente sulla pratica. Al contrario
del
Ministero ritengo che dobbiate avere una preparazione che vi permetta
di
potervi difendere una volta fuori dalle mura di questa scuola. Con i
tempi che
corrono è assolutamente necessario istruirvi con incantesimi
di medi difficoltà
e concentrazione. La seconda novità è la
presentazione del vostro nuovo
professore. Non ho avuto l´occasione di farlo
l´altra sera perché la nostra
ospite è arrivata questa mattina alle luci
dell´alba. Si ragazzi avrete una Lei
come insegnante, prego…-
Una
porta posta in un
angolo remoto della sala si aprì facendo uscire una donna.
La particolarità era
che il suo corpo non era fasciato da comuni abiti femminili di natura
babbana o
appartenenti all´ambiente magico ma il fisico scattante e
nervoso era racchiuso
da dei pantaloni neri e da un corpetto a dolce vita senza maniche nero.
Ai
piedi calzavano degli stivali semplici, senza tacco, lunghi fino a
sotto al
ginocchio. Le mani erano ricoperte da guanti senza dita che arrivavano
fino a
metà avambraccio. I capelli lisci castani avevano un taglio
corto, quasi
mascolino, e il viso ospitava due occhi scuri decisi e fieri. Dan che
non aveva
prestato particolare attenzione alle parole del Preside pronunciate
all´inizio,
dovette ricacciare indietro un urlo. “Oh cazzo! No no no no!
Non anche qui…
Silente è proprio impazzito se ha scelto Lei come
professoressa!”
La
donna intanto aveva
raggiunto il preside sopra la pedana.
-Benvenuta
cara Solea!
Ti presento gli alunni del settimo anno di Grifondoro e Serpeverde. Nei
prossimi giorni vedrai anche quelli di Tassorosso e Corvonero-
-Buon
giorno ragazzi.-
il suo tono era freddo e distaccato.
-Buon
giorno
professoressa...- risposero educatamente gli studenti. Era molto
inquietante
quella donna, e doveva avere le cosiddette “palle
quadrate”.
-Bene,
più tardi avrete
sicuramente la possibilità di effettuare le dovute
presentazioni. Ora prima che
vi lasci alla vostra lezione manca l´ultima novità
di quest´anno che, a quanto
pare, è in ridardo-
-Che
novità Silente, il
lupo perde il pelo ma non il vizio, come dice un detto babbano. Vorrei
che poi
mi spiegassi il perché questa
“novità” dovrebbe seguire il corso con
loro-
acido puro.
-Mia
cara trovo che le
qualità e le potenzialità di questa
“novità”…- e sorrise
divertito -siano alla
pari, se non superiori, a quelle di questi alunni-
-Io ho
seri dubbi
Silente-
-Tsk..-
un semplice
suono scettico fece voltare la testa della donna in direzione
dell´ala dei
serpeverde. Un ghigno increspò le sue labbra.
-Salve figlio mio…- Dan
represse un moto di stizza. Si era accorta
di lui cosa che sarebbe accaduta prima o poi.
-Figlio tuo??- sospiri, sussurri. Erano
questo quelle misteriose
parole. Una risata priva di gioia scaturì dal giovane.
-Per
favore. Evitiamo
certe dimostrazioni professoressa-
-Denoto
con piacere che
sei stato smistato nella casa giusta. D´altronde una serpe
come te Dan non
poteva andare altrimenti- il ragazzo stava per ribattere ma la donna lo
fermò.
-Sig.
Mistral esigo
rispetto e non si permetta più di dare risposte come quelle
precedenti. Ora la
prego di stare zitto e di non disturbare ulteriormente-
-Come
vuole
professoressa- dovette utilizzare tutto il suo autocontrollo per non
scatenare
l´inferno. Ma tanto sarebbe accaduto fra pochi minuti e non
per mano sua. Lei non sarebbe stata
così clemente.
Sopra le teste dei ragazzi era come se aleggiassero tanti punti
interrogativi.
Chi era quella donna così fredda? E come mai conosceva il
nuovo studente? Che
lingua misteriosa e affascinante era quella che era uscita dalle loro
bocche?
-Chiedo
scusa…- un
sibilo - … mi dispiace interrompere questa patetica scenetta
da litigio
casalingo ma penso di parlare a nome di tutti quelli che possiedono
della
materia grigia e che la sappiano utilizzare…- - Malfoy
taglia grazie.- -Potter è
ovvio che dopo questo tuo intervento tu non rientri nella categoria che
ho
citato prima a causa del tuo infantilismo, comunque… prima
che venissi
interrotto volevo chiedere se qualcuno, di grazia, poteva illuminarci
su cosa
sta accadendo-
Solea
rimase molto
stupita, anche se dal viso non trasparì alcuna emozione.
Quella era proprio una
serpe fatta e finita e le era bastato semplicemente guardarlo prima che
aprisse
bocca per capirlo.
-Signor
Malfoy temo che
le spiegazioni verranno date tutte a tempo debito e…- la sua
voce venne
interrotta dall´apertura del portone della sala. Sulla soglia
si stagliava
l´unica persona che nessuno si sarebbe mai aspettato di
vedere. “Adesso sono
cavoli amari” pensò
Dan. Silente
sorrise gioviale -La terza novità a quanto pare ci ha
raggiunto…-. Da qualche
parte della sala risuonò un tonfo.
Era in
ritardo
dannazione! No anzi… in un fottutissimo ritardo ed era tutta
colpa delle due
sue “care amiche” che avevano deciso il momento
peggiore per tentare di farle
il terzo grado. Arrivata in camera scaraventò i libri di
trasfigurazione nel
baule e corse fuori dalla stanza premurandosi solo di avere con se la
bacchetta. “Dannazione proprio il primo giorno! Che palle! E
poi ci sarà anche
il professore nuovo e chissà che impressione gli
farò. Oh al diavolo!” I
capelli lasciati sciolti volavano da
tutte le parti appiccicandosi a volte alla fronte a causa di un velo di
sudore comparso
a causa della velocità con cui percorreva i corridoi.
Arrivata nei pressi
dell´aula riprese un andamento più calmo cercando
di ricomporsi. Il respiro
ritornò via via più regolare ma ad un certo punto
un brivido percorse la sua
schiena e sul viso comparve un´espressione corrucciata.
Ancora quella
sensazione di inquietudine uguale a quella provata la mattina.
“Che cos´è
quest´aura? Da dove arriva?”
Ricordandosi del ritardo accantonò quei
pensieri e con un movimento semplice delle dita il portone si
spalancò.
Ciò
che vide la fece
irrigidire mentre nei suoi occhi scompariva ogni briciolo di luce
facendoli divenire
due pozzi scuri carichi di odio. Riuscì solo a distinguere
le parole di Silente
prima di incamminarsi all´interno della sala.