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Ringraziai ancora una volta Lou, era stato così dolce a prepararmi quella cioccolata.. Avanzai verso le scale salii e andai in camera mia, misi il pigiama, e sprofondai in un lieto dolce e caldo sonno profondo.
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La mattina dopo mi svegliai malinconica ma allo stesso tempo leggermente felice, non so ne il come, ne il perchè, ma lo ero. Guardai la sveglia erano le 1O:15 dovevo svegliarmi e a malavoglia tirarmi fuori da quelle morbide, calde soffici e dolci coperte. Mi alzai svogliata come non mai e andai in bagno a sistemarmi, presi dalla sedia la mega-felpona azzurra di hollister e un paio di pantaloni della tuta e mi diressi giù per le scale in cucina, volevo parlare con mio padre di una cosa.

“Buon giorno papà.”

“Buon Giorno scricciolo.” Rispose.

“Volevo parlarti di una cosa.”

“Dimmi tutto. Se è ancora Harry lo caccio.”

“No papà no, lascia stare Harry per un secondo, volevo solo ricordarti che è il benedettissimo 1 dicembre e non mi hai iscritto annualmente alla scuola.”

mio padre fece una faccia del tipo "e adesso che cazzo faccio?"

“Emh.. Emh..”

“Emh.. Emh.. Un corno, ti sei dimenticato ammettilo.”

“Si, lo ammetto Giorgia mi sono dimenticato, con gli impegni miei e dei ragazzi.. peró tu non sei da meno, non dirmi che te ne vieni fuori solo ora con questa notizia.”

“Ehm”
“Piuttosto che vedere quella faccia di merda di Kimberly a scuola preferisco nettamente dormire in santa pace fino a 9O anni.”

“Mh.. certo.. dovrò iscriverti allora...” Mi rispose quasi seccato.

“Ti do' fastidio per caso?” risposi altrettanto seccata.

“No, ma non so quando potrei andare, sono sempre impegnato, se ci riesco andiamo domani okay?”

“Eh, andiamo domani allora, sempre impegnato sei.”
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Finita la conversazione andai in soggiorno sul divano e mi misi a guardare la tv, ero così annoiata, pft.
Facendo zapping trai canali mi fermai su un canale appena vidi una mia foto, stranita ascoltai e sentii codeste parole "la figlia del nuovo manager dei mitici non che noti One Direction, burbera arrabbiata e in vena di infrangere cuori tra questi cinque giovanotti ne sta passando delle belle." Mentre passavano le foto di noi in piscina, fuori da casa, al centro commerciale da nando's con Harry al campo di basket mentre litigavamo.

“No scusa, no, davvero, ma quelli come fanno a sapere chi sono che sono e cosa passo?” Urlai alla televisione.

“PAPAAAAA'”

mio padre si catapultò in soggiorno
“COS'È SUCCESSO?”

“Cos'è questo coso? E per quale motivo ci sono su io.”

mio padre guardó stranito la tv cercando di capire che stesse succedendo.

“emhh.. Non so cosa e chi siano, ma staranno facendo la loro 'pubblicità' al canale, tutti i giornali quotidiani e altrettanti canali ed ecc fanno queste cose, c'è da aspettarselo..”

“MA È LA MIA VITA E NON DEVE ANDARE SU UNO SCHERMO SE PERMETTI.”

“Scricciolo, appena sono entrati in casa è tutto cambiato, non ti preoccupare, chiamerò l'info canale e ci parlerò. Non ti preoccupare.

“Embè vedi te.”
“Comunque, cosa facciamo da mangiare?” Continuai io.

“Ehm.. C'è la pizza congelata! È le crocchette congelate e il gelato.. Congelato!”

Scuotendo la testa in senso di "no" risposi:
“Mi sono dimenticata di ridere.
Ho capito, che devo fare da mangiare io, mi accompagni a fare la spesa?”

“Bimba, non posso.. devo rimanere a casa, devo continuare quelle odiose pratiche per la casa discografica dei ragazzi..”

“Si, vabbé sempre occupato tu, ma minchia. Dovrò chiedere ai ragazzi..”

Mi trascinai sulle scale, che due coglioni sempre io devo sgobbare in questa casa, bussai alla prima porta.

*toc toc*
“Si può?”

“Entra entra.”

“Ciao Gii” dissero in coro i Louis e Niall.

“Vado a fare la spesa volete venire?”

“Yep” rispose Niall

“Si, vado a prepararmi.” Disse Lou.

“Okay, muovetevi che intanto chiamo gli altri”

Uscì dalla stanza, e andai in quella di Zayn da lui potevo entrare senza bussare almeno lui non voleva che bussavo, entrai:

“Heiii”

“Heiii” disse sorridendo Liam.

“l'educazione non è di casa vedo, nemmeno si bussa.” Esclamò Harry.

“Ma stare zitto no?” Continuó Liam.

“Le ho detto io di non bussare tu non ti preoccupare Harry.” Rispose strozzando una risata Zayn.

“Comunque.. sono venuta a chiedervi se volevate venire a fare la spesa con me..” Continuai.

“Si, devo prendermi un paio di cose anche io” rispose Liam.

“Certo, prendo le chiavi della macchina” sorrise Zayn.

“Harry?”

“Che vuoi?”

“Vuoi venire allora?”

“Certo, ma non mi stare troppo appiccicata.”

“Perchè dovrei scusa?”

“Perchè sei solamente che gelosa e perchè io sono io.”

“Yep, una testa di cazzo con un ego sproporzionato ecco cosa sei, continuando a dire cose più serie, muovi il culo ti aspettiamo giù.”

“Sono già pronto”

sorrisi falsamente, e andai seguita da Harry giù per le scale per dirigerci in garage dove tutti ci aspettavano, partimmo il viaggio non fu pieno di battibecchi tra me è Harry come invece pensavo, ma si rivelò piuttosto tranquillo, arrivati al supermercato entrammo tutti e sei, ci dividemmo in gruppetti, due andavano a prendere la carne due il pane e altri due a prendere la frutta e la verdura, Zayn e Liam andarono a prendere la carne Niall e Lou la frutta e io è Harry il pane, prendemmo il carrellino, era voluto stare con me? Mah, mi sembrava così strano.. passammo per le varie corsie prendemmo qualcosina, arrivati alla panetteria mentre guardavo le brioches alla crema sento Harry da dietro dire “ciao amore, fai 7 focaccine e un trancio di pizza?”

mi guardai in giro, e vidi eh chi vidi? Secondo voi? Ma certo, Kimberly, la commessa, mi stava salendo leggermente il crimine, non ero gelosa, no HAHAHAH no.

“Perchè hai portato anche quella?”

“Deve fare la spesa e mi serviva un passaggio amore”

“Nemmeno mi dai un bacio?” Disse lei guardandomi come per indispettirmi.

“Si amore”

e iniziarono a baciarsi lui che la teneva per i fianchi, e lei che teneva le sue mani dietro la testa di Harry, era come stregato faceva tutto quello che voleva come una marionetta, stavo tipo scoppiando avrei voluto prendere l'affettatrice e ucciderla tranciandogli le gambe, braccia e testa, non sarebbe stata una brutta perdita no?

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“NON DOVRESTI LAVORARE? NO PERCHÈ SAI HO FRETTA E CI STAVI SERVENDO, SCUSA” sorrisi falsamente.

“Ma sempre a infastidirmi sei?” Rispose Kimberly.

“Scusa devo andare a servire, tanto ci vediamo stasera alla fasta Harry.”

“Certo amore”
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no, ma non l'ho solo io notato che lei fredda come un bastoncino di pesce surgelato e lui che tipo la venera quasi, ma ti tiro un ceffone che rinsavisci, ma dai si vede che non lo ama. su un pò.
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Finito tutto impacchetto i sacchettini me li diede e io da brava bambina educata che sono glieli strappai di mano e andammo verso le casse, dove ci dovevamo incontrare tutti, arrivati lì pagammo e uscimmo, non fiatai per tutto il viaggio, silenzio tombale, tranne per qualche risatina di Harry mentre continuava a mangiare le focaccine, avrei voluto spiaccicargliele in faccia, una a una, almeno ridevo anche io.
Arrivati a casa portammo le cose dentro mettendole sul tavolo.

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“Bene ragazzi, ora sciò sciò la cuoca deve preparare il pranzo” dissi spingendoli fuori.
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bene, Giorgia che prepariamo? Mah, allora abbiamo delle cosciette di pollo, del rosbif e un po' di pasta, sugo. Ci sono delle mele, c'è un pò di insalata. e c'è anche la torta alla panna e ai mirtilli.