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Autore: Mankind17_13    14/05/2008    0 recensioni
In un mondo tecnologico, dove la realtà si rivela più bizzarra dell' immaginazione, uno sfortunato cacciatore di taglie, cinico ed avido, insieme al suo braccio meccanico intelligente, vivono per tirare avanti... Ma Questo è solo l' inizio, l' inizio di una lunga ed intricata avventura (ed io che non volevo sembrare banale -.-)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Pronto

“Pronto?”

 

Avevo impugnato il cellulare senza accorgermene, forse in preda  all’ emozione di sentire nuovamente una voce un tempo così cara.

 

“Alexander, sono io… Raggiungimi al Bar “Anima d’ argento”, in fretta…”

 

La voce all’ altro capo dell’ apparecchio giungeva alle mie orecchie come lo stridio di un microfono, a tal punto che la testa mi fece male.

Chiusi il telefono e tornai alla ricerca del mio partner, un braccio meccanico dotato di volontà propria… Che tempi!

Il bastardo amava più di ogni altra cosa nascondersi nei luoghi più difficili da raggiungere, forse perché voleva anche lui la sua privacy, o forse perché ogni volta che lo connettevo al mio corpo, le nostre menti entravano in contatto, il che non era proprio il massimo del godimento.

“Ehi, ammasso di scarti, vieni fuori o col cazzo che ti compro l’ olio migliore sul mercato!”

Questa minaccia aveva sempre un certo effetto su quel braccio posseduto, probabilmente a causa del suo carattere raffinato.

Eccolo lì, la versione cyborg della mano della famiglia Adams! Nonostante tutto, il novello fuggiasco tentava di sfuggirmi passando in mezzo alle mie gambe… piiiiirla.

Con un’ acrobazia degna di un funambolo, riuscii ad acchiappare la mia protesi, ormai ad un metro dalla finestra della mia topaia.

“Mettimi giù screanzato!! Non voglio unire la mia intelligenza alla mentalità di un cafone amante delle risse!!” disse il braccio.

“Non rompere stronzo, dobbiamo andare, perciò… CONTATTO!”.

Dovete sapere che questi bracci meccanici, sono stati ispirati da un antico manga chiamato “Full metal Alchemist”, dove il protagonista, un nano biondo capace di usare l’ alchimia, portava ben due protesi meccaniche.

La sostanziale differenza tra i nostri arti, è che il suo non rompeva i coglioni in questa maniera.

Connesso il braccio, indossai i miei abiti consueti: pantaloni da karate, una t-shirt nera con su scritto “Grande Buddha, assisti la mia anima”, ed un borsalino nero modello “waterproof”. La cinghia che avvolge di solito questo tipo di copricapi si era rotta da tempo, ed in sostituzione ho messo una lunga benda bianca che dice apertamente “Love and Peace”.

Mi ritrovai in una strada polverosa e semideserta, in cui l’ elemento più vivo rimaneva la polvere sollevata dal vento, sempre e comunque.

Il bar “Anima d’ argento” si trovava a cinquecento metri dalla mia abitazione, ma c’ era un problema a trecento metri dall’ arrivo, un problema chiamato “Draghi purpurei”.

Erano un’ organizzazione criminale di quinta categoria, ma esercitavano una certa influenza sul territorio ed il loro capo, Relia, era una spadaccina niente male, nonché un’  inoppugnabile bellezza, ma questi son dettagli.

Arrivai al confine con la zona rossa, e subito un drago si precipitò ad accogliermi. Per mia immensa fortuna era Relia, non troppo felice di vedermi.

 

“Cosa vuoi finocchio? Ti avevo detto di non farti più vedere dopo l’ ultima volta”

 

“Che ci vuoi fare? Si da il caso che debba passare proprio per questa via. Pensi di potermelo impedire, bambola?”

 

“Fottuto maschilista, lo sai che detesto essere chiamata “bambola””

 

Portai la mia mano umana sul cappello, e lo calai leggermente, in modo da non far vedere la mia espressione alla principessa. Ho uno strano modo di sorridere, forse perché ho una bocca eccessivamente larga o magari per i miei canini sporgenti… Per dirla tutta, più che un sorriso sembra il ghigno di un demonio, infatti ho cercato per anni di allenare il viso a sorridere umanamente, ma non c’ è stato verso… Mi viene sempre da ridere quando mi danno del maschilista,  perché tutti i miei conoscenti affermano che il mio cervello è ancora più complesso di quello femminile, con tutte le mie paranoie e gli sbalzi d’ umore.

Sapevo già dove avrebbe portato questo patetico scambio di gentilezze. Reila si sarebbe appellata al codice dei draghi purpurei, che testualmente affermava: “Coloro che invaderanno il territorio dei draghi purpurei, saranno immediatamente sfidati a duello da un membro della banda estratto a sorte, e solo in caso di vittoria, l’ invasore avrà diritto ad uscire con le proprie gambe”. Lo so perché sarà la centesima volta che invado il loro territorio, e non ho mai perso.

 

“Senti bambola, so già dove vuoi arrivare…duello?”

 

Il mio tono arrogante doveva aver fatto breccia nella ragazza, dato che i suoi delicati lineamenti si contrassero in un’ espressione furiosa ed i suoi lunghi capelli rossi si mossero allo stesso modo dei serpenti di Medusa.

 

“L’ intruso desidera il duello, estraiamo a sorte lo sfidante… Gizmo!”

 

Gizmo era il secondo di Reila, ed era un vero e proprio artista con la pistola, peccato fosse di salute cagionevole, e mio sicuro complice nella farsa che avremo inscenato da lì a poco.

 

“I combattenti si preparino a combattere… iniziate!”

 

Rimanemmo immobili, pronti a inscenare il più bello spettacolo teatrale della storia di questa città.

 

 

 “preparati ad essere appesantito con un po’ di piombo”

 

“certo certo… ehi, ammasso di ferraglia, pronto?”

 

“Uff, proprio adesso che stavo trovando il senso della vita…”

 

“Ma brutto cretino, tu sei una protesi bionica, che cazzo di domande ti fai?”

 

“beh, almeno compenso la tua mancanza di curiosità verso l’ essenza del tuo essere”

 

“Stronzo metallico, la mia unica curiosità è vedere se riuscirò ad arrivare alla fine del mese, perciò adesso collabora!!”

 

“ok, ricevuto… (schiavista)”

 

“mh?”

 

“nulla, procediamo, ricordi il codice d’ attivazione?”

 

“Unità bionica RZ313Q, Tessou-Fist, modalità corpo a corpo, attivazione… giusto?”

 

“vedo che non sei poi così incapace come appari”

 

“poi faremo i conti noi due…adesso combattiamo!”

 

All’ interno di Tessou, ovvero il mio braccio, si trova una ghiandola, la quale secerne una particolare sostanza che entra nel circolo sanguigno, aumentando le prestazioni di un umano considerevolmente.

Avrei voluto dare spettacolo, ma dovevo incontrare Sarah, perciò finii tutto in un attimo.

Iniziai a correre verso Gizmo in cerca del confronto diretto, ma quest’ ultimo mi scagliò contro un proiettile diretto alla  testa.

 

“protocollo BF01, scudo terreno”

 

Incredibile cosa si possa fare con un pugno, persino alzare barriere dal terreno. Il proiettile venne fermato, perciò colsi subito l’ occasione propizia sferrando un attacco contro la mia stessa barriera, facendo in modo che i suoi frammenti travolgessero Gizmo. Vinsi io, non avevo tempo da perdere in fondo.

 

“ho vinto, fammi passare”

 

Pur essendo arrabbiata, Reila dovette cedere il passo e concedermi di attraversare il suo territorio.

 

Sto arrivando Sarah.

 

 

 

 

 

 

  
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