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Autore: bic    14/05/2008    5 recensioni
E' stata la prima fan fiction che ho scritto in assoluto. E' una storia a capitoli che si snoda dalla sera dopo la battaglia per una durata di circa un anno dopo gli avvenimenti di DH. Tiene conto solo in parte delle affermazioni di JKR, ma resta in Canon con l'epilogo.
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di cominciare con il capitolo vero e proprio un paio di informazioni: non amando particolarmente i pairing ooc le due storie d’amore che si svilupperanno in questa storia sono Harry/Ginny e Ron/Hermione la seconda coppia ha un briciolo più di attenzione della prima, ma non vi preoccupate anche Harry e Ginny avranno i loro momenti. Ci sarà un accenno ad un’altra coppia totalmente OOc, ma non ha grande importanza per la trama.

 

Ora, fatte le premesse i dovuti ringraziamenti:

ariel_potter 

spero di non deludere le tue aspettative (come ho detto prima ci sarà tempo anche per Harry e Ginny, ma ci vuole ancora qualche capitolo di pazienza)

marco121184

Hai ragione, George aveva bisogno di cambiare aria e questa uscita gli servirà parecchio a riprendere contatto con la realtà

Lyan

Dato che la storia è già stata tutta scritta la aggiornerò abbastanza velocemente, grazie per averla messa fra i preferiti.

ale90

Questo capitolo e il prossimo sono ancora un po’ tristi, ma vedrai che poi le cose saranno meno deprimenti anche se più complicate…

lily_94

Non ti preoccupare, Harry e Ginny avranno il loro momento, ma non ancora adesso, prima bisogna accogliere e comprendere il dolore…

 

E a tutti coloro che vorranno continuare, buona lettura.

 

Capitolo 2

 

Da dove ricominciare

 

Andromeda aprì la porta, il volto pallido, austero, così simile a quello della sorella era contratto dal dolore, guardò Harry negli occhi e lui non seppe cosa dire, era giunto lì senza sapere bene quali fossero ora i suoi doveri nei confronti di Teddy e di Andromeda visto che Lupin e Tonks erano morti.

Abbassò lo sguardo e prima che se ne rendesse conto Andromeda lo aveva stretto in un abbraccio molto simile a quelli della signora Weasley, sentì che le sue lacrime gli bagnavano la maglietta e ricambiò l’abbraccio di quella donna sola e triste.

- Grazie di essere venuto, ragazzo, vieni.

Asciugandosi le lacrime fece accomodare i due in salotto. Harry vide sulla destra una culla di vimini, ma si trattenne dal muoversi in quella direzione temendo di essere invadente.

- Avvicinati – disse Andromeda – è il tuo figlioccio, prendilo pure…

Harry non aveva mai visto un bambino così piccolo e non aveva idea di come si prendesse senza fargli male, Andromeda capì immediatamente, si avvicinò alla culla, prese il bambino e poi quando Harry si fu seduto glielo mise in braccio.

Era avvolto in una morbida copertina azzurra da cui spuntava solo un faccino a forma di cuore, lo stesso di Tonks, sormontato da un ciuffetto di capelli  che variavano dal blu elettrico al viola. Gli occhi, però erano gli stessi del suo vecchio professore, dolci e tristi allo stesso tempo. Harry era talmente assorto dal bambino che non si accorse che George ed Andromeda lo stavano guardando perplessi. Poi sentì una sonora risata e si voltò di scatto, Gorge aveva la pancia in mano e stava ridendo a crepapelle: - Harry, tu non hai mai visto un bambino, vero? Ed immagino che tu non lo abbia mai nemmeno tenuto in braccio, sei duro come un manichino, guarda che se si accorge che hai paura si mette a piangere!

Harry, terrorizzato dall’ipotesi e vedendo che Teddy iniziava a fare delle strane smorfie lo porse velocemente ad Andromeda scatenando di nuovo l’ilarità di Gorge, che questa volta contagiò anche la donna la quale riuscì ad accennare un breve sorriso.

Appena Teddy fu di nuovo al sicuro fra le braccia della nonna Harry guardò George e gli chiese:- Com’è che sei così esperto di bambini?

Il ragazzo diventò rosso fino alla punta dei capelli poi disse:- Ti ricordi quella ragazza Babbanba del villaggio vicino alla tana? – Quella che trovava i tuoi giochi di carte davvero magici? – chiese ironicamente Harry – – rispose George – anche lei ha un sacco di fratelli ed abbiamo badato spesso insieme al più piccolo, l’inverno scorso, così mi sono fatto una certa cultura…

Il ragazzo aveva terminato la frase con un lieve sorriso ripensando a quella ragazza.

Andromeda rimise Teddy nella culla visto che si era riaddormentato, poi rivolse uno sguardo penetrante ad Harry. Il ragazzo cominciò: - Io sono il suo padrino- disse rivolgendo lo sguardo verso la culla - e mi chiedo cosa devo fare per occuparmi di lui al meglio.

Andromeda lo guardò penetrante, poi gli disse: - Sei un bravo ragazzo, Harry Potter e so che sarai un ottimo padrino, ma ora questo bambino ha bisogno di qualcuno che si occupi di lui costantemente, giorno e notte, ti garantisco che non ci si può improvvisare genitori da un giorno all’altro, so che è merito tuo se Remus non ha abbandonato Dora quando è rimasta incinta, so che anche tu hai perso i tuoi genitori quando eri molto piccolo, ma ora Teddy ha bisogno di me ed io di lui.

Concluse la donna con un sospiro.

Harry sorrise:- Sono sicuro che lei si occuperà di lui meglio di chiunque altro e sicuramente meglio di quanto potrei fare io, desidero comunque far parte della sua vita ed aiutarlo nelle difficoltà, vorrei essere per lui un punto di riferimento, un amico…- proprio come Sirius è stato per me pensò senza terminare la frase.   

Notando che gli occhi di Harry si erano velati di tristezza Andromeda posò una mano sopra la sua e disse dolcemente: - Perché non cominci venendo a trovarci ogni tanto, tu ed i tuoi amici sarete sempre i benvenuti in questa casa … sai, è molto silenzioso, qui senza Ted e Dora e senza i loro continui battibecchi con Remus… - trasse un profondo sospiro poi, quasi a bruciapelo chiese – Hanno sofferto?

-No! – rispose risoluto Harry sapendo di non mentire. George lo guardò con interesse ed Harry riprese: - Nessuno di loro ha sofferto.

Il suo amico si afflosciò sulla poltrona con la testa fra le mani, ma prima che potesse farsi di nuovo cogliere dallo sconforto Harry prese in mano la situazione e disse: - Credo che sia ora di andare. Suppongo che anche lei verrà con noi e credo che per Teddy sia meglio che utilizziamo la Metropolvere.

Andromeda prese il bambino dalla culla, lo avvolse accuratamente nella sua copertina azzurra e gli coprì il viso con il suo mantello, poi prese una manciata di polvere volante ed entrando nel camino pronunciò con voce sicura :- Hagwarts!

I due ragazzi la seguirono.    

 

  
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