Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: bic    14/05/2008    5 recensioni
E' stata la prima fan fiction che ho scritto in assoluto. E' una storia a capitoli che si snoda dalla sera dopo la battaglia per una durata di circa un anno dopo gli avvenimenti di DH. Tiene conto solo in parte delle affermazioni di JKR, ma resta in Canon con l'epilogo.
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1

 

Gli scampoli della battaglia

 

Aveva bisogno di riposare, ma nella sua mente si affollavano troppi pensieri.

Scese nei sotterranei dove una volta aveva preso lezioni di Occlumanzia da Piton. Entrò nell’ufficio del professore di pozioni. Lumacorno lo aveva reso più confortevole, tuttavia gli appariva ancora freddo ed umido. Si recò alla vetrinetta in fondo alla stanza e prelevò un boccettino. Si voltò di scatto quasi percependo lo sguardo indagatore di Piton alle sue spalle, per un istante desiderò incontrarlo per poterlo ringraziare.

Bevve poche gocce di quel liquido non appena giunto nel suo dormitorio, sul suo vecchio letto, lo stesso in cui aveva dormito per sei anni. Cadde in un sonno ristoratore e senza sogni che già una volta quella pozione gli aveva garantito.

Si svegliò nel tardo pomeriggio, aveva dormito più di quanto avesse voluto, sarebbe passato a salutare gli altri  e poi si sarebbe recato dalla madre di Tonks. Aveva deciso di cominciare da lì per costruire il proprio futuro.

Scese nella sala comune e vi trovò alcuni membri dell’Ordine che stavano discutendo del lavoro da svolgere al ministero. In un angolo, solo, sedeva Gorge, lo sguardo vuoto, pietrificato, gli occhi privi di lacrime, si avvicinò e gli toccò una spalla, nessuna reazione.

Si sedette accanto a lui e si rese conto di non avere nulla da dire. Stettero lì, in silenzio per un tempo interminabile poi Harry gli disse:- Ora basta, è inutile che ti incolpi per essere sopravvissuto, Fred ti prenderebbe a calci nei denti se ti vedesse ridotto in questo stato.

Gorge sollevò lo sguardo, sentire il nome del fratello lo aveva scosso, come percorso da un brivido: -Sta zitto, tu non puoi capire- sibilò

- Hai ragione, io non posso capire, non ho più i miei genitori, non ho più un padrino, non ho nessuno a parte me stesso ed i miei amici – Rispose in tono asciutto.

Gorge si riscosse:- Scusami, non volevo…

- Non mi servono le tue scuse, volevo bene a tuo fratello quanto ne voglio a te e sai anche tu che se ti vedesse così ti strangolerebbe con le sue mani. Ora ho bisogno che qualcuno mi accompagni in un posto e penso che tu sia l’unico che possa farlo.

Gorge lo guardò attentamente.

- Credo che tu sappia che io sono il padrino di Teddy Lupin- riprese Harry – ed intendo occuparmi di lui il meglio possibile, ma non posso piombare a casa di una povera vedova che ha appena perso la sua unica figlia da solo e di punto in bianco.

George annuì. – Se sei d’accordo partiamo fra una mezz’ora, il tempo di avvertire Ron ed Hermione, nel frattempo tu va da tua madre, dille dove andiamo e di non preoccuparsi per noi.

George si alzò come un automa e si recò verso la cripta dove avevano deposto il corpo del suo gemello insieme a quelli di tutti coloro che erano caduti nella battaglia finale. Sua madre era lì , era stata lì tutto il giorno a vegliare sul suo ragazzo, a dirgli addio, sperando di sentirgli fare una battuta da un momento all’altro, come se quello non fosse altro che un macabro scherzo.  

 

Harry uscì dall’edificio, non ne aveva la certezza, ma intuiva che Ron ed Hermione erano insieme, da qualche parte, nel parco. Li trovò seduti sotto un grande albero lo stesso sotto al quale negli anni passati si erano trovati spesso cercando di tenere il passo di Hermione durante i massacranti ripassi pre-esame.

Per una volta non battibeccavano, anzi a qualche passo di distanza sembravano il ritratto della pace: Hermione con la schiena appoggiata al tronco dell’albero accarezzava distrattamente i capelli di Ron che aveva la testa appoggiata sulle sue gambe.

Avvicinandosi vide che avevano entrambi gli occhi chiusi e notò che le guance di Ron erano ancora rigate di lacrime. Poggiò una mano sulla spalla di Hermione che aprì gli occhi. – Non svegliarlo, per favore, è distrutto, si è appena addormentato e credo che abbia pianto tutte le sue lacrime.

Harry lo guardò, così abbandonato e fu attraversato da un moto di tenerezza. Sembrava così sereno, fra le braccia della sua Hermione.

- Devo fare una cosa, ci rivediamo più tardi, prima che sia notte, comunque.

Hermione sussultò e Ron si mosse appena nel sonno cercando la sua mano.

- I Mangiamorte ed i suoi sostenitori ancora in libertà sono tantissimi, ci vorranno settimane prima che le strade tornino ad essere sicure, non andartene in giro da solo, potrebbe essere pericoloso. Gli sussurrò Hermione cercando di non svegliare Ron.

-   Non sono solo – rispose Harry – George verrà con me, ho paura che se non lo porto via di qui ora diventi un catatonico cronico.

-   D’ accordo, vai, ma siate prudenti, mi raccomando.

-   Non mi hai nemmeno chiesto dove sto andando.

-   Stai andando dall’unica persona che oggi ha perso più di tutti noi: Teddy.

Harry sorrise, sapeva che ci avrebbe pensato lei ad avvertire Ron e Ginny.

 

Tornò alla sala grande, George stava in piedi appoggiato ad una piglia con lo sguardo assorto, ma non più assente.

- Dobbiamo andare ad Hogsmade per smaterializzarci. Disse a Harry. Silenziosamente si diressero verso la statua della strega orba, percorsero il cunicolo fino ad arrivare a Mielandia, si smaterializzarono direttamente nella cantina poiché avrebbe destato qualche sospetto veder uscire due individui da un negozio chiuso.

Si trovarono nel giardino della casa della signora Tonks.

 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: bic