Capitolo 17
The clock is ticking
Blair
era nuovamente seduta in una stanza della stazione della polizia
aspettando
l’ispettore Potter, la situazione ormai le iniziava ad essere
stranamente
familiare. Iniziò a domandarsi del motivo della
convocazione, possibile che
avessero davvero trovato un sospetto per “
l’omicidio” di Cornelia? Oddio e se
una delle infermiere avesse davvero avuto un’ancora tatuata
sul braccio e
capelli rosso ruggine? Per colpa sua sarebbe finito in galera un
innocente? A
che cosa stava pensando quando aveva rilasciato quelle dichiarazioni?
Il senso
di colpa stava iniziando a farsi sentire.
L’ingresso
dell’ispettore Potter nella stanza non fece che mettere Blair
ancora più sulle
spine.
“Ci
sono novità? Avete trovato un sospetto?” si
ritrovò a domandare a raffica prima
che l’uomo potesse aprire bocca.
“No”
rispose l’ispettore guardandola stranamente attraverso gli
spessi occhiali
rotondi “ non abbiamo trovato nessuno.”
“Grazie
a Dio” si ritrovò a dire facendosi sfuggire un
sospiro di sollievo, poi
accorgendosi dell’errore aggiunse in fretta “ No,
volevo dire come non avete
trovato nessuno? Ne siete sicuri? Avete cercato bene?”
L’ispettore
la guardava in maniera più seria ora, come a cercarle di
incutere timore, non
che ci riuscisse molto bene con quella faccia da bonaccione che si
ritrovava
“Signorina Waldorf, abbiamo preso in esame le sue
dichiarazioni e condotto
alcune ricerche preliminari, ma non abbiamo trovato niente che
supportasse la
sua tesi. Inoltre secondo le dichiarazioni del medico legale la sua
prozia è
semplicemente morta di vecchiaia.”
“Vecchiaia?
State scherzando?” Blair cercò di adottare la sua
miglior voce da persona
profondamente oltraggiata.
“Almeno
che lei non abbia altre prove concrete
, il caso può considerarsi chiuso.”
“Emm,
no, non ho prove concrete, come le definisce lei”
L’uomo
ormai la guardava quasi come si guarda una povera pazza
“Signorina Waldorf lei
lo sa che lanciare false accuse e far sprecare tempo alla polizia
potrebbe
portarle una denuncia o a passare qualche notte in prigione. Se
l’ha fatto per
gioco…”
Blair
iniziò ad avere chiara nella propria mente
l’immagine di lei in prigione e non
le piaceva affatto, preferiva lasciare l’onore alle Lindsay
Lohan di questo
mondo. A questo punto interruppe l’ispettore in preda al
panico “Senta mi
dispiace che lei pensi che questo per me sia un gioco, ma ero onesta,
pensavo
davvero che potesse essere successo qualcosa alla prozia e le ho
manifestato i
miei dubbi, mi dispiace di essermi sbagliata, mi dispiace di averle
fatto
perdere tempo, ma per favore non mi denunci…”
“Non
lo farò per questa volta, ma si consideri
avvertita”
Blair
quasi avrebbe voluto abbracciare l’uomo “Grazie,
grazie mille.”
“Ok,
allora possiamo considerare il caso chiuso.”
La
mente della ragazza formulò immediatamente un nuovo pensiero
“ E ora che cosa
accadrà alla mia prozia? Sì, sa insomma al
corpo”
“Ci
vorranno una decina di giorni per chiudere completamente la pratica,
poi credo
che si potrà procedere per un nuovo funerale”
“Dieci
giorni?” per una ragione diversa il panico si
impossessò di nuovo di Blair,
aveva solo dieci giorni per elaborare un piano e soffiare la collana a
quella
strega di Georgina.
L’ispettore
annuì semplicemente
“Non
si può…posticipare?”
L’ispettore
Potter sospirò “ Signorina Waldorf, io capisco che
era molto affezionata alla
sua prozia, ma è arrivato il momento di lasciarla andare,
ormai non c’è più
niente che lei possa fare.”
E
prima di passasse per una da internare al centro Ostroff, la ragazza
decise di
dare ragione all’ispettore “Bene…Grazie
mille per l’aiuto.”
Aveva
appena messo piede fuori dalla stazione della polizia che venne
raggiunta dal
fantasma di Cornelia che le roteava intorno.
“Che
ci facevi alla polizia?” domandò il fantasma
“Tu
che ci fai qui?” chiese Blair di rimando.
“Ero
a guardare i negozi e ti ho vista riflessa in una vetrina. Che succede?
Qualcosa non va?”
Blair
guardò Cornelia e non ebbe il cuore di dirle che tra dieci
giorni ci sarebbe
stato il suo funerale quando non aveva ancora trovato la sua collana,
così fece
l’unica cosa che poteva fare, mentì
“Niente, volevano solo informarmi su come
procedevano le indagini. Tu hai trovato qualcosa di carino?”
“C’è
un cappellino adorabile, vuoi vederlo? Anche se non sono sicura che a
te
starebbe bene come lo starebbe a me”
La
ragazza sorrise “Ora non posso, c’è
un’altra cosa che devo fare. Ma manderò
Dorata a farlo comprare, poi vedremo chi sta meglio.”
Il
fantasma nel frattempo non l’ascoltava più, era
stata catturata dallo
scintillio dei diamanti in una gioielleria “Ok, allora io
vado a vedere qualche
altro negozio.”
Non appena Cornelia se ne fu andata Blair digitò un sms : “Chuck, ho bisogno del tuo aiuto, ci serve un piano geniale e subito. Il tempo a mia disposizione per ottenere la collana si è improvvisamente accorciato.”
Free Talk: Capitolo breve e di transizione, spero che mi perdonerete, ma vi assicuro che il prossimo è super corposo e vi annuncio anche che non siamo troppo lontani dalla fine! Nel frattempo vorrei invitarvi a dare un'occhiata ad una one shot che ho recentemente pubblicato si intitola We could never be boring (vi lascio sotto il link) spero che vi possa far piacere leggerla!
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2338982&i=1