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Autore: Merryweather616    15/05/2008    8 recensioni
Regola numero 1 del Villevalesimo: vai dove ti porta il Valo (senza fare domande e senza lamentarti, che sia pure un concerto di Avril Lasagna)
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco qui il secondo delirante capitolo. Ho cercato, giuro, di scrivere secondo un filo logico, ma ci ho rinunciato dopo poche righe e mi sono data alla pazza gioia scrivendo le cose più pazze che mi venivano in mente XD

Enjoy



Paratisii” (heaven)


Perille kun saavuttiin kukat kukki tuoksui niin
meri vaahtosi kuin olut kuohuaa
Heti rantaan kuljettiin liiat kuteet riisuttiin,
oli tunnelma niin huumaavaa.


Per un essere umano medio, diciamo di razza caucasica e cultura cristiana, paradiso significa coro d'angioletti, un bel signore paffuto e dolce che li accolga come tante pecorelle tornate all'ovile, e un eternità di pace e calma. Per me, piccola pazza senza alcun tipo di fede, se non quella in Ville-unico vero dio-Valo, il paradiso significa tutt'altra cosa. Un mondo dove gli angioletti cantino Your sweet 666, dove l'insulto più grande per un uomo sia Sei proprio un Bam, e per una donna Che Jonna che sei, e dove sul trono del potere ci sia lui, Ville-Hermanni-Valo. Sono ripetitiva lo so, ma non trovate che il suo nome abbia un suono così teneroso che si scioglie in bocca? (meglio del milka lufflè oserei dire). Essendo inoltre intelligentissima so che un mondo del genere non esisterà mai, quindi ciao ciao paradiso, benvenuto inferno! Ma facciamoci a capire, se Inferno significa essere trascinata per sperdute vie di Helsinki, dal supremo dio in persona, mica mi lamento.

Fatta questa premessa, torniamo ai fatti, che sicuramente vi interessano di più delle mie elucubrazioni filosofiche.

Eravamo rimasti a...

Ah si, a quando l' UVD (che sta per unico vero dio) [che stava cercando di farsi chiamare Ville senza successo] (per un miracolo gli avevo abbonato l'inchino a ogni sua parola), mi aveva preso sottobraccio e trascinato fuori dal sexy shop di suo padre. Riprendiamo da qui.



Ma lasci tutto aperto così?”gli dissi. Si lo so, voi direte “VV aka UVD ti sta trascinando di corsa fuori da un negozio e tu ti metti a ricordargli di chiudere il negozio?Avete ragione... ma non ce la potevo fare, il mio senso dell'ordine e della giustizia si prendeva possesso di me più spesso di quanto volessi.

Giusto, brava che me l'hai ricordato” disse di rimando, cercando disperatamente le chiavi nelle tasche dei larghissimi pantaloni che indossava.

In quel momento ebbi la prima di numerose prove (che vi elencherò) che pure nell'imperfezione Ville Valo è sempre perfetto. Fino a quel momento la mia mente e il mio cuore non si erano mai resi conto quanta bellezza potesse risiedere in una persona che cerca disperatamente un mazzo di chiavi in tasca. Che eleganza nei movimenti! Che scatti repentini! che espressioni soavi! Altro che fissare il tramonto con una coppetta di gelato in mano, da quel momento decisi che uno dei piaceri della vita era guardare il mio UVD che nel marasma della sua vita cercava senza successo un paio di chiavi.


Da circa 5 minuti avevo già visto che il suddetto mazzo era beatamente disposto sul bancone in bella vista, ma tale era il mio sospirante piacere nel vederlo così spaesato che aspettai qualche altro minuto per dirglielo.

Ville mio caro” (non sapete che sforzo a chiamarlo così, aah dura la vita) “odio disturbarti, ma le chiavi sono esattamente li davanti a te”

Mi guardò con quel suo sguardino da cane abbandonato e tutte le ciocche di capelli intorno. “Dove è che sono?”

Li” indicai col dito puntato verso la cassa.

Saltellando le corse a prendere, dimentico del fatto che io le avevo già viste e non gliel'avevo detto. Secondo punto della lista, anche nella sbadataggine e nel non sapersi completamente prendersi cura di qualcosa, Ville Valo è perfetto. Amen.

Una volta chiuse tutte le porte, messo su un cartello “Torno subito” sotto mio consiglio ovviamente, mi preparai a prendere un taxi per andare in qualsiasi posto lui fosse voluto andare.


Regola numero 1 del Villevalesimo: vai dove ti porta Ville. (senza fare domande e senza lamentarti, che sia pure un concerto di Avril Lasagna)


Dove pensi di andare mia cara?” disse voltandosi verso la mia immobile figura già pronta con telefonino a chiamare la società dei taxi.

Ville, mio caro, chiamo un taxi” risposi cercando di suonare più riverente possibile, ricordiamoci sempre che lui è l'UVD.

Ma che taxi, andiamo a piedi, è qui dietro l'angolo” disse afferrandomi la mano.


Regola numero 2 del Villevalesimo: per quanto siate fedeli e umili fan del Valo, quando vi dice “è dietro l'angolo” non fidatevi, saranno minimo kilometri di distanza, ma da altrettanto brave fedeli rassegnatevi a seguirlo anche in capo al mondo. Cosa sono vesciche e fiato corto se a fianco a voi c'è Ville Valo?


Due misere ore dopo...(per quanto misere possano essere due ore passate con l'UVD che ti rincoglionisce sulle mosse dei scacchi)


Ville siamo arrivati?” chiesi cercando di reggermi in piedi dopo minimo due 5 kilometri fatti sotto una nevicata mai vista e completamente fusa dalla massa di domande a cui avevo dovuto rispondere.

Sisi siamo arrivati”


Postilla B della regola numero 2: se VV aka UVD vi dice che siete quasi arrivati traducete con “un altra mezzora e ci siamo”


Aspetta che telefono agli altri per sapere dove sono”

NON SAI DOVE SONO?”

Ok. Glendora. Calmati. Non puoi urlare al Valo, cosa penserebbero di te tutte le tue compari fedeli?

Non sai dove sono?” riformulai la domanda con tre toni di voce in meno.

Ehmm no” disse usando la faccia numero 3 (mani in tasca, occhi socchiusi, boccolini al vento. Assolutamente irresistibile) “pensavo di trovarli al Finnvox ma è chiuso oggi, quindi...”

Dammi quel telefonino” gli dissi porgendo la mano.

Eccolo”.

Regola numero 3 del Villevalesimo: usate un tono serio e fategli credere che voi “sapete-come-fare” e lui vi darà tutto, anche se stesso. Psicologia di base di un caso disperato di specie “non ho contatto con la realtà intorno a me”

Come ce l'hai salvato Gas?”

Ketchup” disse usando smorfia numero 5 variante 1/3 (sorrisino con un labbro alzato, occhi vispi, una mano in tasca l'altra che regge la sigaretta)

Poi me la spieghi” Presi il cel in mano cercando di coordinare le mani e riuscire a cercare il numero della rubrica, il fatto che “lui” mi stesse fissando con quella smorfia così' adorabile non mi era di certo d'aiuto.


Regola numero 4 del Villevalesimo: non cercate di fare niente di complicato se siete alla presenza (ma basta anche l'inizio di Poison Girl live sull'ipod) di Ville Valo, semplicemente con uno sguardo può farvi dimenticare come vi chiamate, chi siete e cosa state facendo li. Consiglio altamente di limitarsi all'ascolto di canzoni leggere in macchina, posso parlare per esperienza. Ho causato un ingorgo stradale perché troppo incantata dai suoi sospiri in Resurrection.


Il telefonino ovviamente era completamente distrutto, i tasti ormai avevano perso il colore e non si capiva assolutamente nulla di dove potesse essere la rubrica. Un elettrodomestico degno del Valo.

Dopo vari minuti di studio (duranti i quali memorizzai il numero di cellulare del UVD facendomi uno squillo da sola) trovai il numero di Gas.

Ville? Che vuoi?” disse una voce impastata dal sonno.

Ed ecco che si entra in scena. Figlia di un commediante e di una doppiatrice ero stata allevata nella sublima arte dell'imitazione delle voci. Questa era la mia prova finale.

Gassi, dove siete? Ho una sorpresa per voi!”

  1. respiro 1.2.3 vediamo se se la beve.

Siamo a casa di Linde. Ci stiamo ingozzando di dolcetti che ha fatto Linde con la bambina”

Vi raggiungo tra mezzora, lasciatemene qualcuno”

La faccia di Ville era tutto un programma. Non avevo ancora classificato questa smorfia, perché mai l'avevo visto così sconvolto.

Deduco che avessi passato l'esame.

Mia cara, qualsiasi cosa tu facessi prima di oggi, mollala, sei ufficialmente assunta come mia sosia,” disse mettendosi le braccia dietro la testa in una finta posa di rilassamento “bye bye interviste al telefono”

Ok. Stiamo calmi. Ville Valo non ti ha appena chiesto di lavorare per lui. Stai sempre sognando. Decisamente si.

Allora?” mi chiese usando l'espressione 0 (indescrivibile in quanto fa sciogliere tutte le molecole del cervello e perdere completamente la connessione con la realtà”

Ti..ti rispondo dopo”dissi voltandomi per non farmi vedere da lui. Presi la macchinetta fotografica e feci una foto dall'orologio che avevo al polso insieme alla via.

No, non sono impazzita.

Documento l'evento.


RINGRAZIAMENTI:

linkin park : aahahha io pure ho fondamentalmente descritto la mia esperienza in terra finlandese (il 26 agosto si avvicina sempre di più U.U), ma forse prima di andare dal padre di Ville, penso che io e il resto della combriccola ci lanceremo verso Munkkinniemi in cerca della torre...grazie per il commenti. Baciuz

Lostwhite : cosa significa rakkaus?XD grazie per il commentino!!

Vampire_Heart : ma noi lo vedremo il nostro UVD, ne sono sicura, anzi me lo sento. Non so dove ma lo beccheremo da qualche parte, porca fragola Helsinki non è gigante, ce la possiamo fare

lithi : ah grazie della concessione Juls! Eh si sai che bel sogno a beccare VV proprio dentro al negozio del padre...aahhhh * sospiro profondo *

FinKillScler : ti laurei in finlandese? Fighissimoooo! Mi inchino al tuo coraggio, io sto studiando qualche frase per la sopravvivenza li e mi ricordo solo 4 parole XD grazie per il commento^^



  
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