« Almeno dicci tuo nome! » la forte voce del guardiano risuonò nella stanza ormai vuota spezzando il silenzio che lo stava infastididendo. I muscoli della ragazza si rilassarono lentamente e lei sospirò allacciando i polsi dietro la schiena e cominciando a vagare per la stanza esplorandola.

« Zafis. » disse allungando una mano per toccare uno schermo che emanava una leggera luce intermittente sotto il globo luminoso, solo per essere bloccata dalla mano di Babbo Natale. La rossa sbuffò voltandosi verso di loro « Mi chiamo Zafis. » ripetè inarcando un sopracciglio e lasciandosi prendere dai pensieri. « Sapete... » cominciò a dire solo per bloccarsi immediatamentamente attirata dall'ingresso di uno dei piccoli elfi vestiti di rosso.

Subito si fiondò sulla piccola creatura e la prese tra le mani facendo suonare il piccolo campanello scuotendo il cappellino rosso, immediatamente scoppiò a ridere, aveva una risata chiara e cristallina che riempì, anche se per poco la stanza. I guardiani la guardarono perplessi aspettandosi che continuasse a parlare, lei se ne rese conto dopo poco, si schiarì velocemente la voce e cercò di continuare « Volevo dire... Non capisco perchè mi abbiate portata qui, ma soprattutto come mi avete trovata? Non sembrate sapere nulla su di me, e pensavo di essere almeno un po' più difficile da trovare... » disse finalmente cominciando a fare il solletico al piccolo elfo che le si rivoltò tra le mani e si gettò a terra indignato, facendo scaturire una veloce serie di risolini dalla rossa. Nord sospirò lasciando che un piccolo sorriso gli increspasse le labbra, la nuova arrivata gli stava già molto simpatica.

Nord incrociò le braccia sul petto, così che le maniche arrotolate lasciarono visibili i suoi ampi tatuaggi, « Non sapevamo niet di te. Ti cercavamo inutilmente, ma poi ti abbiamo trovata, e ora l'uomo della luna vuole che tu noi aiuta! » disse accennando lievemente alla luna e poi alle immagini che continuavano a scorrere sul globo.

« Quindi avete bvisogno di me per qualcosa in cui io non voglio intromettermi, per ordine di qualcuno che mio odia? » chiese scettica sedendosi su una console pina di luci soffici appoggiando la caviglia sul ginocchio della gamba opposta, subito agguantò nuovamente la piccola creatura vestita di rosso e cominciò a lanciarla in aria riafferrandola con la stessa mano. Probabilmente trovò l'unione del campanello e del grido spaventato e confuso dell'elfo divertente perchè ridacchiò e lo fece di nuovo, continuando distrattamente mentre guardava rilassata i due guardiani.

Nela stanza calò un tranquillo silenzio, Zafis era cresciuta da sola, ascoltando solo i suoni della natura, era piuttosto abituata al silenzio o alla calma piatta, e anche se al polo i rumori naturali erano preticamente assenti apprezzava il torpore che si era instaurato in quei brevi minuti di vuoto, e si rese improvvisamente conto di quanto amasse il silenzio. Così quando arrivò la risposta di Jack, ne fu infastidita, non tanto per il contenuto, che non recepì nemmeno, ma proprio perchè spezzò il silenzio.

In un attimo la rossa scattò in piedi riassestando arco e faretra sulle sue spalle « Be', io devo andare. » disse scrocchiando le dita, e richiamando poi una nuvola di vapore che la trasportò fuori.

Gli altri due la guardarono confusi ed immobili, non si aspettavano una fuga così calma, rimasero immobili per qualche secondo, poi Nord tossicchio guardando l'albino che era difronte a lui « Infondo tu può volare... » si giustificò indicando il varco sul soffitto che normalmente serviva per la luce lunare, e che Zafis aveva usato per fuggire, incalzando quindi al ragazzo di andare a riprenderla.

Jack sospirò rumorosamente, prima di sorreggersi al suo bastone e seguire i venti fino a sollevarsi un paio di metri sopra il castello di Nord. Strinse gli occhi cercando di vedere la sagoma della nuvola della rossa attraverso il vento freddo che lo stava sostenendo. Non vide nulla, la ragazza doveva essere già sparita oltre l'orizzonte, così decise di tornare in Inghilterra, sperando che continuando da dove aveva lasciato fosse tornata lì.

Arrivato all'inizio della foresta dove l'aveva trovata la prima volta cominciò a volae basso, sotto le chiome degli alberi, così che la rossa non potesse vederlo arrivare all'orizzonte. In poco giuse dove l'aveva vista la prima volta e atterrò delicatamente a terra continuando a piedi, la trovò poco avanti a scoccare frrecce erso i rami degli alberi, che non appena venivano inondati dalla luce delle freccia si riempivano di morbidi boccioli colorati.

La ragazza scattò indietro e si voltò verso l'albino minacciandolo con il suo arco. « Cosa vuoi questa volta? » chiese alzando gli occhi al cielo e abbassando l'arma. Il guardiano ridacchiò avvicinandosi alla rossa « Te lo abbiamo già detto, ci devi aiutare. » disse arrampicandosi sull'albero più vicino e dondolandosi aggrappato con le gambe al ramo più basso, guardando l'infastidita ragazza a testa in giù. Lei si limitò a sospirare e a avvicinarsi dando un colpetto sulla fronte del ragazzo prima di rispondere « E se io non volessi farlo? ».

A quel punto fu il guardiano a sospirare picchiettando con il suo bastone sul tronco dell'albero sul quale si sosteneva per ricoprirlo di ghiaccio. La sua azione irritò non poco Zafis, che però non disse nulla in attesa della risposta alla domanda che aveva appena posto. Percependo l'impazienza dell'altra Jack decise di parlare, rompendo il silenzio così da perdere ancora più punti con la ragazza. « Non saprei, tu intanto proponi qualcosa, io e Nord vedremo di proporti un patto abbastanza allettante da farti accettare! » disse infatti saltando a terra e porgendo la mano alla rossa in segno di invito.