Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Yuki Kiryukan    19/12/2013    3 recensioni
Disperazione e paura. Sono queste le cose che la dodicenne Yuuki ricorda della notte nella quale i suoi genitori morirono.
Non sa chi ne sia l'artefice, tanto meno il perché di tale strage. C'era solo il sangue, il buio, la paura ed una Luna Rossa che illuminava i cadaveri.
Sono passati cinque anni e da quel massacro Yuuki ha ottenuto la capacità di vedere i morti.
Ha fatto di tutto per lasciarsi quel trauma alle spalle e andare avanti, ma ancora non sa che un'altra catena di eventi sanguinari la porterà faccia a faccia con la verità nascosta dietro quella notte.
Per andare avanti non potrà che affidarsi ad una sola cosa; al significato del suo stesso nome: "coraggio".
Dal capitolo 23:
Yuuki aveva avuto due nuovi inizi.
La prima volta che si era inabissata nel buio, prigioniera delle proprie paure, era stato Rain a riportarla alla luce, aiutandola a rimettersi in piedi.
Era stato il suo coraggio.
La seconda volta, quando era stata inghiottita di nuovo dal vortice oscuro per colpa di Rain stesso, era stato Kyo a farla risorgere.
Era stata sul punto di tramontare per sempre ma Kyo era stato la sua nuova luce.
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Carissimi, giovedì è arrivato ed eccovi il nuovo capitolo! ^^ 
Spero che vi piaccia, anche se è abbastanza triste! Non disperate, con l'andare avanti della storia tutti i misteri saranno svelati ovviamente, compresa la vera identità di Seleko XD
Prima di lasciarvi alla lettura, un ringraziamento alla mia Editor che, anche se minaccia continuamente di uccidermi, mi aiuta sempre! <3
Fatemi sapere quello che ne pensate e grazie a tutti per le recensioni!
Un bacione!
Yuki!





               


 
                                                                   C
uore Profanato
                                                               
                                                                                          ***





                                                                                                                                     "
Non essere amati
                                                                                                                                   è una sofferenza grande,
                                                                                                                                    però non la più grande.
                                                                                                                                        La più grande è
                                                                                                                                    non essere amati più."

                                                                                       
                                                                                                                                          Massimo Gramellini









Yuuki sbarrò gli occhi: Rain la stava baciando. 

Non era mai successo nei cinque anni che avevano trascorso insieme e la reputava una cosa troppo irreale perché potesse accadere.

Schiuse la bocca per la sorpresa e Rain approfondì il contatto. Premette con forza le loro bocche; succhiò, quasi morse, le labbra di lei come se volesse lasciarle i segni.

Yuuki scoprì per la prima volta il calore di una lingua umida contro la propria. La mente della ragazza registrò ogni singolo istante in cui le loro bocche restarono incollate; erano sensazioni troppo strane, troppo lontane da lei. 

Rimase impietrita, senza ricambiare il contatto, bloccata non solo dalla propria inesperienza, ma sopratutto dal fatto di non riuscire a capirne il significato.

Per brevissimi secondi, il contatto delle labbra del mezzo-demone le aveva fatto dimenticare la situazione in cui versava la sua vita. La morte di Nix, il suo tradimento...

No, non era nemmeno un tradimento, perché Rain non era mai stato davvero uno di loro. 

Si allontanò dopo secondi che parvero infiniti ma allo stesso tempo troppo brevi. 

Come interpretare quel bacio? L'ennesima azione denigratoria nei suoi confronti, giusto per azzerare definitivamente la poca dignità che le rimaneva? 

O forse qualcosa di più?

No, era inutile e sopratutto ridicolo credere che quel gesto avesse un significato più profondo: si trattava solamente di un bacio d'addio. 

Guardò Rain allontanarsi e si stupì dell'espressione che aveva il suo viso.

Rain... perché stai...

In quel momento, il grande portone venne aperto e le famigliari figure di Jade e Shika fecero irruzione. Yuuki non reagì, ancora troppo scossa, ma immaginava le loro espressioni senza neanche avere il bisogno di voltarsi.

L'urlo di Shika non tardò ad arrivare:  << Nix!! >> 

Vide l'amica correre al fianco di colui che li aveva salvati tutti ma non c'era nulla da fare. 

Jade ebbe una reazione più lenta e moderata. Non urlò. Non imprecò. Gli occhi verdi erano sgranati, sembravano prossimi ad abbandonare le orbite. Il colorito pallido come quello di un cadavere. Il corpo scosso da fremiti. 

Puntò lo sguardo sui due demoni e, senza parole, sembrò capire ogni cosa. 

Si avvicinò a Yuuki ma si rivolse a Rain.   << Rain!! >> un grido che fece accapponare la pelle alla ragazza. Non l'aveva mai sentito usare quel tono di voce.   << Cos'è questa puttanata?! Alla fine hai lasciato vincere tuo lato demoniaco?! >>

Il mezzo-demone non si scompose.   << Le tue parole non mi sfiorano nemmeno >>  una pausa  << Non sono stato vinto proprio da nulla, Jade. Tutto è proprio come lo volevo >> 

L'esorcista serrò la mascella e una vena iniziò a pulsare sulla sua fronte.  << Stai dicendo che desideravi la morte di Nix?! >>  sbraitò  << Per tutto questo tempo non hai pensato ad altro che ad un modo per farlo fuori?! >>

  << Dimmi che non è vero! >> si intromise la voce sull'orlo della disperazione di Shika  << Non dopo tutto quello che Nix ha fatto per te! >> 

Quella volta Rain non rispose ma il suo sguardo non cambiò. Freddo, distante. Uno sguardo mostruoso.

Neymar sorrise con aria appagata e spezzò il silenzio:   << Beh, direi che è arrivata l'ora di andare. Abbiamo fatti più importanti di cui occuparci, no? >> guardò i tre e aggiunse:  << Ah ma non temete, ci rivedremo presto >> 

Il suo sguardo si concentrò su Yuuki e la ragazza rabbrividì  << Molto prima di quanto credi >> lo sentì bisbigliare, vicino come se fosse attaccato al suo orecchio. 

Aveva tutta l'aria di una minaccia. Il Sangue Puro diede loro le spalle e, con un abile salto, poggiò i piedi sul davanzale.

Pochi secondi dopo, un paio di possenti ali dal piumaggio nero comparvero sulla sua schiena, come se fino a quel momento fossero state piegate e nascoste sotto la giacca.

Nel guardarle, così simili a quelle dei corvi, Yuuki capì che erano le stesse che aveva visto nel suo sogno e le stesse che aveva trovato anche nella villa.

Il clan delle Ali Nere; il più antico e potente tra le casate dei Sangue Puro. Ormai ne era una testimone oculare.

Neymar spalancò le grandi ali e poi saltò giù, sparendo dalla loro vista.

Rain non si fece attendere. Guardò quelli che erano stati i suoi compagni per cinque anni ma nulla sembrava scalfirlo.  << Questo gioco finirà oggi stesso >>

I suoi occhi si incastrarono in quelli di Yuuki e disse:  << Addio >> 

Nel momento stesso in cui la sua bocca si muoveva, un paio di ali molto simili a quelle di Neymar comparvero anche sulla sua schiena. Meno robuste e possenti ma ugualmente spaventose.

Incredibile che fosse un demone: in quel momento sembrava un angelo. Un bellissimo angelo della morte.

Yuuki spalancò gli occhi e ogni muscolo del suo corpo si tese. 

"Addio".

Quella parola ebbe il magico potere di farla ridestare dallo stato comatoso nel quale si stava inabissando. Scattò in piedi, pronta a fermare il mezzo-demone con ogni mezzo possibile, ma le braccia di Jade la fermarono.

  << Fermati Yuuki, non capisci che è inutile? >>

  << No, no, no! >> gridò lei dimenandosi, mentre le lacrime rendevano il suo viso una maschera di dolore e tristezza   << Non andare Rain! Non andare!! >> 

Ma era inutile davvero: Rain le diede le spalle e, emulando Neymar, saltò giù dalla finestra spiccando il volo.

  << No, Rain! >> riprovò ma sembrava così lontano.

Così lontano...

Mentre lo guardava andarsene, davanti ai suoi occhi comparvero le immagini del Rain che conosceva e le sue orecchie furono inondate dal piacevole suono della sua voce.


"Con te non c'è niente da fare, scema".


"Stai bene? Non che fossi preoccupato, certo. Ma sei così sbadata che se non ci fossi io saresti morta".


"Hai pianto abbastanza, mi sono stufato. Sii forte. Nessuno merita le tue lacrime, ancor meno i demoni. Capito?".


"Grazie, Yuuki".





Strinse i denti. Il dolore era troppo grande.

Infine gridò:  << Non mi importa chi tu sia! L'importante è che tu mi stia accanto!! >>

Ma era inutile. Tutto inutile.

  << RAIN! >> 

Riaprì gli occhi ma la distesa di lacrime non le impedì di accorgersi che era scomparso.

Rain se n'era andato.

Il mondo aveva perso significato. Era successo tutto troppo in fretta e sentiva la coscienza farsi sempre più lontana. 


"Io ti ho sempre detestata!"



Lei ci aveva creduto davvero, in quei cinque anni. Amava davvero Rain. Per questo, senza di lui, non aveva più punti di riferimento.

La sua mente si arrese e Yuuki cadde.

Sentì lo scontro contro il pavimento ma non fece male. Forse perché non aveva più la sensibilità al corpo.

Desiderò sparire, insieme a quel mondo che ormai non aveva più significato.




                                                                                             *** 





Neymar e Rain percorsero diversi chilometri in volo. Atterrarono in uno spiazzale cupo e desolato e non avevano nemmeno il fiatone.

Seleko li stava aspettando con un sorriso sulle labbra. Non aveva più il cappuccio a celarle il volto e Rain provava disagio nel guardarla.

  << Peccato che tu abbia abbandonato la festa così presto >> disse Neymar  << Ti saresti divertita >>

  << Ci saranno altre occasioni >> rispose la ragazza ostentando sicurezza  << Non è ancora venuto il momento per me di incontrarla. Ma sono sicura che il tempo è ormai quasi maturo >>  si portò all'indietro i lunghi capelli  << Ho aspettato anni: non sarà un problema attendere ancora un po' >> 

Neymar sghignazzò  << Mi fa piacere sentirtelo dire >>

Seleko spostò lo sguardo su Rain. Gli andò vicino e gli passò una mano sul volto  << Che espressione terribile. Dovresti mostrarti un po' più felice di essere tornato tra i tuoi simili >> 

  << Rain è fatto così >> si intromise Neymar  << Quella è la massima espressività che riesce ad avere >> 

Gli occhi della Sangue Puro non abbandonarono il viso del mezzo-demone. << Sai, Neymar mi ha parlato tanto di te. Mi aspetto che la tua fama sia confermata >>

Lui non rispose, limitandosi ad un ambiguo cenno del capo. Ma Seleko parve essere soddisfatta ugualmente.  << Bene. Andiamo adesso >>

Fece anche lei apparire le ali e si issò in volo. Neymar fece altrettanto. Prima di seguirli, Rain provò l'impulso di voltarsi indietro ma resistette.

Non avrebbe avuto senso. Non aveva più nulla alle sue spalle: aveva rinnegato tutto. Persino lei. 

L'unica cosa che poteva fare era fissare dritto davanti a sé. Aveva presto la sua decisione ed era determinato a portarla a termine.



  << I-il destino irreversibile di ogni demone è tinto di sangue... ma con questa scelta hai attirato su di te molte più calamità.  La tua destinazione non sarà altro che vivere nelle tenebre, vittima dei morsi della solitudine... Rain. Sei pronto... a tutto q-quello che ne deriverà? >> 



Gli venne quasi da ridere.   << Vuoi sapere se confermerò la mia fama? >> fece, dialogando con sé stesso  << Bene, non hai che da attendere. Credo che ti stupirò >>

Alzò lo sguardo e poi prese anche lui il volo.





                                                                                               ***




Kyo Blame era nervoso. Anzi, infastidito rendeva meglio l'idea. Odiava quando la L.A.E.D. lo convocava senza il minimo preavviso, pretendendo anche che raggiungesse la sede in fretta.

Strauss era al suo fianco, seguendolo come una seconda ombra. Non aveva fatto domande ma era sempre stato taciturno di suo. Anche perché Kyo non avrebbe saputo rispondergli. 

Ignorava il motivo per cui fosse stato convocato ma sospettava fosse urgente.

Si diresse a passo svelto verso l'ufficio di Klaus. Bussò ma aprì la porta senza aspettare una risposta. 

Trovò il capo della L.A.E.D. in piedi davanti alla finestra, intendo ad osservare qualcosa. 

Lo guardò sorridendo con aria rassegnata  << Non bussare se non aspetti nemmeno una risposta >> disse, ma non era un rimprovero.

  << Ho fretta >> si giustificò l'Esorcista, fregandosene dei convenevoli. 

Strauss rimase in piedi, ritto e comporto sulla porta. Kyo si sedette con malagrazia su una sedia e poggiò persino un piede sulla grande scrivania. 

Klaus stirò le labbra  << Ma prego. Aspetta che tolgo qualche documento per far posto all'altro piede >>  commentò con ironia.

Kyo l'ignorò  << Per quale motivo mi hai convocato? >> 

L'altro non sembrò udirlo:   << Un caffè? >>

  << Taglia corto, Klaus >>

  << Nemmeno tu, Strauss? >> 

Kyo si stava innervosendo  << La mia pazienza ha un limite >> 

L'uomo sospirò. Si accomodò davanti all'Esorcista e posò il mento sulle mani congiunte   << E' accaduto un fatto >>

  << Se mi hai chiamato, qualcosa di storto era ovvio fosse successa... >>

  << E' una faccenda un po' delicata... >>

Kyo inarcò un sopracciglio  << Di che si tratta? Qualche demone pericoloso? >>

  << No, insomma... non direttamente >> una pausa  << La squadra di Nix... la conosci, vero? >>

Il giovane esorcista annuì. Aveva incontrato l'uomo appena qualche giorno prima. 

  << Ho affidato loro una missione a Cartel >> continuò Klaus  << Ma... disgraziatamente  sono stati attaccati da due Sangue Puro >> 

Kyo rimase impietrito. Ogni muscolo del suo corpo divenne teso.   << Sangue Puro? >> fu costretto a chiedere, convinto di aver capito male.

  << Sì >> confermò invece l'uomo. Poi specificò:  << Sangue Puro delle Ali Nere >>

Al giovane venne la pelle d'oca. La fama di quel clan era molto nota nell'ambiente degli Esorcisti e lui stesso aveva avuto una brutta esperienza per causa loro.

Sentì che Strauss aveva raggiunto il suo fianco. Gli occhi scarlatti erano animati da uno strano bagliore. Un bagliore che non aveva mai visto prima.  Evidentemente la faccenda aveva allarmato anche lui. 

  << Non so davvero come sia potuto accadere >> continuò Klaus col volto corrucciato, ma il suo tono sembrava palesemente falso   << In ogni caso, come puoi ben immaginare... >>

  << Com'è la situazione? >> s'affrettò a chiedere Kyo, tornando composto. Tamburellava la gamba sinistra con nervosismo. Temeva la risposta.

  << Non bene >> rispose infatti Klaus  << Siamo stati appena contattati da uno dei membri: Jade Smyron. Il mezzo-demone della loro squadra, Rain Otomi... pare che li abbia traditi >> 

Kyo sgranò gli occhi senza poterci credere. Sapeva bene chi fosse Otomi e lui stesso per primo non si fidava delle creature oscure.

Ma dopo aver sentito Nix parlare di lui in modo così sicuro, al pari di un figlio... 

Possibile che fossero stati rigirati tutti? 

  << Dunque... è stato il mezzo-demone ad avvertire i due Sangue Puro? >>  dedusse  << Erano in combutta? >>

  << Tutto ci porta a pensare questo >> convenne Klaus.

  << Perché? Cosa ci guadagnava? I Soggiogatori non hanno mai rapporti diretti con i mezzo-sangue >> 

Il capo della L.A.E.D. scosse la testa  << Non lo sappiamo. Dalla chiamata che abbiamo ricevuto le priorità erano altre >>

Kyo sentì l'ansia attanagliarli la bocca dello stomaco  << Cos'è successo? >>

Una lunga pausa, sospesa tra ansia e paura. Poi:  << Nix... è morto >>

L'espressione che assunse il volto di Klaus nel pronunciare quella frase Kyo non sapeva descriverla. Era un misto di molti sentimenti. 

L'Esorcista imprecò tra i denti:   << Merda! >>

  << Ed un altro membro... Yuuki Mori >> aggiunse l'uomo, allarmando ancor di più il giovane  << Non ha reagito bene. Peggio degli altri, si intende. Sembra essere in shock post-traumatico >>

Kyo rimase di sasso. Ancor prima che potesse dire qualcosa, Klaus aggiunse:  << Ho convocato te perché ti reputo il più adatto, vista la tua esperienza. Indaga, con ogni mezzo che credi necessario. Vai dai due superstiti, Jade e Shika Reichi. Interrogali su tutto quello che sanno, con la massima delicatezza ovviamente. Dobbiamo sapere ogni cosa: questo è un affronto all'intera L.A.E.D. >>

Non serve dire che Kyo era già oltre la porta. Se Klaus aveva aggiunto qualcosa non l'udì. Procedeva quasi correndo verso l'uscita, con Strauss appena pochi passi dietro. 

Era così assorto nelle sue riflessioni, così immerso nelle sue paure, che sobbalzò quando sentì la voce del suo demone dire:  << Mi stupisce che due Sangue Puro, delle Ali Nere persino, abbiano lasciato superstiti >>

Strauss guardava davanti ma Kyo si sentiva quelle iridi cremisi addosso. Quasi sotto pelle. 

  << Solitamente nelle loro stragi non ci sono testimoni >>  aggiunse  << Tranne lei, Kyo, ovviamente >> 

L'Esorcista serrò la mascella e aumentò l'andatura della corsa. Soppresse in un angolo remoto della mente i dolorosi ricordi del suo passato che erano riaffiorati nel sentire quelle parole, imponendosi di concentrarsi sul presente.  << E' una fortuna, allora >> 

Strauss non cambiò espressione anzi, si fece ancor più pensieroso. Si limitò a rispondere:  << Una fortuna alquanto sospetta >> 





                     
                                                                                       ***


                           

                                                               C
ontinua...





  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Kiryukan