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Autore: RedSonja    19/12/2013    3 recensioni
Ciao a tutti!
Sono tornata con il sequel di "La Neve e il Fiore di Ciliegio".
Questa fanfiction si concentrerà sopratutto sul nostro adorato(?) Principe e sul rapporto che lo legherà ad una strana ragazza conosciuta in uno dei suoi viaggi.
Non sarà una storia scontata: non mi piace che tutto sia rosa e fiori!
Spero che leggerete in tanti e che recensirete altrettanto numerosamente!
Tratto dal testo:
"Ragazzina!"
La vidi voltarsi verso di me, subito imitata dal suo demone
"Ti sei dimenticata la pergamena." ripresi io, atono
Lei mi fissò un attimo, per poi sorridere nuovamente
"Tienila tu. Almeno ti ricorderai di questo giorno... e di questa piccola umana."
Non ebbi modo di risponderle, perchè la sua rista cristallina mi bloccò.
Non credo di aver mai udito parole simili alle sue in tutta la mia lunga vita.
Quando si fu allontanata, guardai la pergamena nella mia mano e sorrisi.
In quel giorno, conobbi una strana Umana.
I ciliegi in fiore furono testimoni di questo strano incontro.
In una nuova, magica, primavera.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 2
(POV Ragazza misteriosa)
"Ma dai Akela, per quanto vorrai tenermi il muso? In fondo quel ragazzo era simpatico!" insistetti ancora, cercando di smuovere quel testone.
Forse "simpatico" non era la parola più adatta, lo ammetto, ma di sicuro non poteva essere così male dopo tutto, pur essendo uno Youkai, non mi aveva attaccata!
L'ennesimo sbuffo contrariato del mio cane mi fece voltare.
"Insomma, anche tu sei un demone eppure non mi hai mai fatto del male! Perchè lui dovrebbe volermene fare?"
Certo che quando vuole riesce a farmi arrabbiare davvero molto!
Akela mi guardò negli occhi.
Questo è sempre stato il nostro modo di comunicare: in un certo senzo io riesco a tradurre i suoi versi in parole.
Ma quello che disse su quello Spettro non era esattamente rassicurante.
Quello Youkai era niente meno che il figlio del Signore dell'Ovest Inu no Taisho, Sesshomaru: un Demone Maggiore famoso per la sua crudeltà e freddezza. Un assassino.
Così come indicava il suo nome.
Avvezzo alle battaglie e alla morte, l'odio e il gelo a nutrire la sua anima senza mai realmente saziarla.
Il rancore sordo verso gli umani, specie a cui apparteneva la donna che portò alla morte suo padre.
Questo mi fu raccontato di lui, eppure sentivo, sapevo che doveva esserci dell'altro... la curiosità mi divorava l'anima.
Dovevo sapere.
Volevo conoscerlo, affinchè la mia curiosità fosse appagata. Affinchè quel ghiaccio non fosse andato in frantumi, come i tanti cristalli di brina che ricoprono il terreno nelle gelide mattine invernali.
 What kind of man that you are
If you're a man at all
Well, I will figure this one out
On my own 
On my own
"Chissà... magari i Kami ci faranno incontrare ancora..." mormorai, con un vago sorriso a quella prospettiva.
Quel ragazzo mi piaceva... aveva attirato la mia attenzione. Forse perchè così diverso da tutti gli uomini che avevo conosciuto fino ad allora.
La sua stessa natura mi intrigava... il pericolo che si celava in lui e la voglia di scoprire il suo vero essere dietro quella maschera di fredda indifferenza.
Perchè avevo visto che c'era qualcosa dietro. L'avevo visto in quelle pozze dorate.
E non mi importava che quel qualcosa avrebbe potuto uccidermi, volevo rischiare.
Volevo morire in quegli occhi, perchè quella morte non mi avrebbe fatto male. 
There is something I see in you
It might kill me I want it to be true
Mi riscossi da quei pensieri.
In fondo non avevo la certezza che l'avrei rivisto.
I Demoni vivono centinaia di anni, possono affrontare innumerevoli viaggi... probabilmente lui si era già dimenticato di me.
Ma io non mi sarei mai dimenticata di lui.
Di quell'Ombra di malinconia che velava l'oro puro dei suoi occhi.
"Andiamo Akela... siamo già in ritardo, non mi sembra il caso di far preoccupare troppo mia madre. Che dici?" gli domandai, grattandogli il collo e le orecchie, ricevendo in cambio il suo allegro scodinzolare.
Akela si trasformò, assumendo le dimensioni di un cavallo, mentre delle linee rosse apparivano su muso e lungo tutto il corpo; due ali piumate facevano capolino dalle scapole; il suo corpo veniva avvolto da un tenue fuoco rosso.
Salì sulla sua groppa, stupendomi, come ogni volta, di come quelle fiamme non mi bruciassero.
Lo sentii sbuffare divertito, per tutta risposta gli tirai piano un orecchio.
Il demone partì veloce, trasportandomi in poco tempo a casa.
Purtroppo, quando atterrammo, ci trovammo di fronte la figura poco felice di mia madre.
"Aruhi, quante volte ti dovrò dire di non allontanarti da sola nella foresta?! E' pericoloso che una ragazza giri da sola... specialmente in una foresta, dove ci sono alte probabilità di incontrare dei Demoni o dei briganti!" mi rimproverò lei, con una voce talmente stridula che vidi Akela mettersi le zampe sulle orecchie.
A quella visita non potei fare altro che ridere
Pessima idea!
Mia madre s'infuriò ancora di più, e mi spedì in camera mia, ordinandomi di restrarvi fino all'ora di cena.
Non che mancasse molto... e poi mi aveva fatto un piacere: mi aveva risparmiato di vedere le facce di quei nobili che venivano spesso a farci visita, con il pretesto di mantenere l'amicizia che da tempo avevano stabilito con la nostra famiglia.
In realtà il loro obiettivo ero io.
Molti di loro puntavano a sposarmi e, i più anziani, cercavano di convincere mia madre a concedere la mia mano ai loro figli.
Fortunatamente mia madre era una di quelle persone che credono nel vero amore; mi ripeteva sempre che sarei dovuta essere io stessa a scegliermi uno sposo: sosteneva che vivere la propria vita con una persona di cui non si era innamorati fosse il peggior vincolo.
Purtroppo io non mi sentivo attratta da nessun ragazzo in particolare, che fosse un nobile, un contadino, un soldato...
Beh, forse mi sarebbe piaciuto sposare un guerriero: un uomo che avrebbe saputo difendermi, un uomo che aveva viaggiato molto nella vita...
Di nuovo nella mia mente si affacciò la figura di uno Youkai dagl'occhi di sole e il volto di ghiaccio.
Scossi la testa, ma era tutto inutile... quello Spettro stava diventando un chiodo fisso nella mia mente.
Maledetta curiosità!
Se non mi fossi avvicinata a lui ora non sarei in questo guaio!
Mi sedetti sul letto, sbuffando sonoramente, e mi sciolsi i capelli raccolti in una coda alta.
Feci per sdraiarmi, ma sentii qualcosa di duro sotto la schiena; mi alzai di scatto e vidi una pergamena, simile a quella che avevo donato qual pomeriggio allo Spettro.
La presi tra le mani e la aprii tremante.
All'interno vi era un mio ritratto di come ero vestita quel pomeriggio.
Alla base vi era scritto con un'elegante calligrafia, indubbiamente maschile: "Così neanche tu ti dimenticherai di me... Piccola Umana.                                   Sesshomaru"
Sorrisi nel leggere quelle poche parole. 
Potevo quasi vedere il volto del Demone mentre pronunciava quelle nove laconiche parole.
Eppure era stato capace di farmi sorridere più di tutte le pompose dichiarazioni d'amore che avevo ricevuto dai quei principi arroganti.
Sì... indubbiamente quel ragazzo mi era simpatico.
Chissà... forse sarei riuscita a vedere oltre quella maschera di ghiaccio.

 

 

Il testo della canzone presente nel capitolo non appartiene a me, ma ai Paramore (una band fantastica ^^). Il titolo è Decode

 

 

Capitolo 2: Aruhi


(POV Ragazza misteriosa)

"Ma dai Akela, per quanto vorrai tenermi il muso? In fondo quel ragazzo era simpatico!" insistetti ancora, cercando di smuovere quel testone.

Forse "simpatico" non era la parola più adatta, lo ammetto, ma di sicuro non poteva essere così male dopo tutto, pur essendo uno Youkai, non mi aveva attaccata!

L'ennesimo sbuffo contrariato del mio cane mi fece voltare.

"Insomma, anche tu sei un demone eppure non mi hai mai fatto del male! Perchè lui dovrebbe volermene fare?"

Certo che quando vuole riesce a farmi arrabbiare davvero molto!

Akela mi guardò negli occhi.

Questo è sempre stato il nostro modo di comunicare: in un certo senzo io riesco a tradurre i suoi versi in parole.

Ma quello che disse su quello Spettro non era esattamente rassicurante.

Quello Youkai era niente meno che il figlio del Signore dell'Ovest Inu no Taisho, Sesshomaru: un Demone Maggiore famoso per la sua crudeltà e freddezza. Un assassino.

Così indicava il suo nome.

Avvezzo alle battaglie e alla morte, l'odio e il gelo a nutrire la sua anima senza mai realmente saziarla.

Il rancore sordo verso gli umani, specie a cui apparteneva la donna che portò alla morte suo padre.

Questo mi fu raccontato di lui, eppure sentivo, sapevo che doveva esserci dell'altro... la curiosità mi divorava l'anima.

Dovevo sapere.

Volevo conoscerlo, affinchè la mia curiosità fosse appagata. Affinchè quel ghiaccio non fosse andato in frantumi, come i tanti cristalli di brina che ricoprono il terreno nelle gelide mattine invernali

 

 

 What kind of man that you are

If you're a man at allWell, I will figure this one out

On my own On my own

 

 

"Chissà... magari i Kami ci faranno incontrare ancora..." mormorai, con un vago sorriso a quella prospettiva.

Quel ragazzo mi piaceva... aveva attirato la mia attenzione. Forse perchè così diverso da tutti gli uomini che avevo conosciuto fino ad allora.

La sua stessa natura mi intrigava... il pericolo che si celava in lui e la voglia di scoprire il suo vero essere dietro quella maschera di fredda indifferenza.

Perchè avevo visto che c'era qualcosa dietro. L'avevo visto in quelle pozze dorate.

E non mi importava che quel qualcosa avrebbe potuto uccidermi, volevo rischiare

 Volevo morire in quegli occhi, perchè quella morte non mi avrebbe fatto male. 

 

 

There is something I see in you

It might kill me

I want it to be true

 

 

Mi riscossi da quei pensieri.

In fondo non avevo la certezza che l'avrei rivisto.

I Demoni vivono centinaia di anni, possono affrontare innumerevoli viaggi... probabilmente lui si era già dimenticato di me.

Ma io non mi sarei mai dimenticata di lui.

Di quell'Ombra di malinconia che velava l'oro puro dei suoi occhi.

"Andiamo Akela... siamo già in ritardo, non mi sembra il caso di far preoccupare troppo mia madre. Che dici?" gli domandai, grattandogli il collo e le orecchie, ricevendo in cambio il suo allegro scodinzolare.

Akela si trasformò, assumendo le dimensioni di un cavallo, mentre delle linee rosse apparivano su muso e lungo tutto il corpo; due ali piumate facevano capolino dalle scapole; il suo corpo veniva avvolto da un tenue fuoco rosso.

Salì sulla sua groppa, stupendomi, come ogni volta, di come quelle fiamme non mi bruciassero.

Lo sentii sbuffare divertito, per tutta risposta gli tirai piano un orecchio.

Il demone partì veloce, trasportandomi in poco tempo a casa.

Purtroppo, quando atterrammo, ci trovammo di fronte la figura poco felice di mia madre.

"Aruhi, quante volte ti dovrò dire di non allontanarti da sola nella foresta?! E' pericoloso che una ragazza giri da sola... specialmente in una foresta, dove ci sono alte probabilità di incontrare dei Demoni o dei briganti!" mi rimproverò lei, con una voce talmente stridula che vidi Akela mettersi le zampe sulle orecchie.

A quella visita non potei fare altro che ridere.

Pessima idea!

Mia madre s'infuriò ancora di più, e mi spedì in camera mia, ordinandomi di restrarvi fino all'ora di cena.

Non che mancasse molto... e poi mi aveva fatto un piacere: mi aveva risparmiato di vedere le facce di quei nobili che venivano spesso a farci visita, con il pretesto di mantenere l'amicizia che da tempo avevano stabilito con la nostra famiglia.

In realtà il loro obiettivo ero io.

Molti di loro puntavano a sposarmi e, i più anziani, cercavano di convincere mia madre a concedere la mia mano ai loro figli.

Fortunatamente mia madre era una di quelle persone che credono nel vero amore; mi ripeteva sempre che sarei dovuta essere io stessa a scegliermi uno sposo: sosteneva che vivere la propria vita con una persona di cui non si era innamorati fosse il peggior vincolo.

Purtroppo io non mi sentivo attratta da nessun ragazzo in particolare, che fosse un nobile, un contadino, un soldato...

Beh, forse mi sarebbe piaciuto sposare un guerriero: un uomo che avrebbe saputo difendermi, un uomo che aveva viaggiato molto nella vita...

Di nuovo nella mia mente si affacciò la figura di uno Youkai dagl'occhi di sole e il volto di ghiaccio.

Scossi la testa, ma era tutto inutile... quello Spettro stava diventando un chiodo fisso nella mia mente.

Maledetta curiosità!

Se non mi fossi avvicinata a lui ora non sarei in questo guaio!

Mi sedetti sul letto, sbuffando sonoramente, e mi sciolsi i capelli raccolti in una coda alta.

Feci per sdraiarmi, ma sentii qualcosa di duro sotto la schiena; mi alzai di scatto e vidi una pergamena, simile a quella che avevo donato qual pomeriggio allo Spettro.

La presi tra le mani e la aprii tremante.

All'interno vi era un mio ritratto di come ero vestita quel pomeriggio.A

lla base vi era scritto con un'elegante calligrafia, indubbiamente maschile: "Così neanche tu ti dimenticherai di me... Piccola Umana.                                  < Sesshomaru"

Sorrisi nel leggere quelle due righe.

Potevo quasi vedere il volto del Demone mentre pronunciava quelle nove laconiche parole.

Eppure era stato capace di farmi sorridere più di tutte le pompose dichiarazioni d'amore che avevo ricevuto dai quei principi arroganti.

Sì... indubbiamente quel ragazzo mi era simpatico.

Chissà... forse sarei riuscita a fergli togliere quella maschera di ghiaccio.

 

 

Angolo dell'Autrice

 

Sciauuuuuuuuuu  tutti!!!

Come và?

Questa volta mi sono ricordata di inserire il codice HTML. Scusatemi per il primo capitolo... spero di correggerlo in modo che risulti di più facile lettura.

Allora, vi piace Aruhi?

Il nome non ha un significato preciso, almeno a quanto so... mi è stato consigliato dall'insostituibile(?) mizu_chan_foREVer    

Spero che piaccia anche a voi!

Invece per il nome del nostro amico a quattro zampe ho usufrito di quello del saggio lupo de "I libri della Giungla".

Ecco qui come dovrebbe apparire il nostro Akela!

jpeg

Che ne dite?

In realtà questa sarebbe un'immagine di un Okami: perciò teoricamente di un lupo... ma io ho deciso di trasformarlo in un cane!

Speriamo non si offenda.

Grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono!

Fatemi sapere cosa pensate di questo chappy! XD

Baci<3<3<3

RedSonja

 

  
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