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Autore: oceanodiperle    19/12/2013    3 recensioni
E’ bellissimo, è così perfetto e adoro la sua bocca, che ti viene voglia di fiondartici di sopra e farla tua. [...] mostro ad Harry come si deve comportare, come far divertire i bambini e il riccio impara in fretta, gli dico ciò che deve fare e lui lo fa alla perfezione, lo osservo felice, vederlo insieme agli altri bambini fa di lui un bambino, un bambino che spetta a me crescere, un bambino che deve diventare mio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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30.“Potremmo fare un accordo però…”

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- “Dai Lou, voglio cucinare.”
- “Ho detto no.”
- “Posso farcela.”
- “Harry, non stai bene.”
- “Ho solo un po’ di febbre. Tu devi studiare.”
- “Voglio che stasera tu non faccia nulla.” Dico mentre mi alzo dal divano, non voglio più sentirlo ribattere, ho preso quella decisione, cucinerò io qualcosa di caldo.

                                                                                     ***

 - “Louis, sei incapace.”
 Dice la voce di Harry da dietro di me, mentre io spengo il fuoco e minestro ciò che ho cucinato nei piatti.
- “Zitto e siediti.” Poggia il mento sulla mia spalla e preme le sue labbra bollenti sulla mia guancia, poi fa ciò che gli ho ordinato. Mentre porto sul tavolo i piatti, dice:
- “Credi che riusciremo a non baciarci? Non vorrei contagiarti, ma…per me le tue labbra sono qualcosa di cui ho bisogno continuamente, per non parlare della tua…lingua…” Mi fissa con un sorriso malizioso.
 - “Non devi provocarmi.”
- “Mi stai chiedendo una cosa impossibile.”
- “Domani possono venire i tuoi amici qui? O qualcuno di loro, io devo andare a Doncaster per fare delle commissioni importanti con Stan, non posso lasciarti solo in casa.” Il fatto che devo fare delle cose importanti con Stan, è una grande stronzata, in realtà, ne approfitto per andare da James e farlo ragionare, fargli capire che io ed Harry ci amiamo e nessuno riuscirà a dividerci, fargli mettere fine a questa storia.”
- “Louis, non sono un bambino. E se James ti troverà non ti chiederà informazioni su di me? Non ti costringerà a portarlo da me?”
- “Stai male, se ti succede qualcosa non ci sarà nessuno che potrà soccorrerti, Harry, non cominciare a ribattere perché a casa solo non ti ci lascio per nessun motivo. No, James non mi vedrà, ho la situazione sotto controllo.” Se James, dovesse provare a costringermi a portarlo da lui, come ha appena detto Harry, troverò un modo per evitare ciò, so essere molto persuasivo con lui e lui con me, questa era una cosa che ci legava molto quando stavamo insieme.
- “Ma sei il mio ragazzo o mio padre?”
 - “Evita di ribattere perché è inutile.”
                                                                                       ***
Appena finito di mangiare, Harry va in camera per indossare il pigiama, mentre io riprendo a studiare. Guardo l’orologio sul display del mio telefono che mi costringe a chiudere i libri, sono le ventitre e quarantotto ed è meglio che andiamo a dormire. Mentre mi alzo dalla sedia chiamo Harry ad alta voce in modo da farmi sentire nella stanza in cui si trova.
- “Harry?” Non risponde. “Harry?”

Cammino velocemente verso il soggiorno preoccupato, entro e mi avvicino al divano dove lui è disteso, si è addormentato ed è rannicchiato sotto la coperta che gli avevo portato. E’ bellissimo mentre dorme, in questo momento dato che i suoi smeraldini sono coperti dalle palpebre, la cosa che mi attira di più sono le sue labbra che non posso toccare con le mie finchè non è guarito, non so se riuscirò a resistere visto che le sue labbra sono come droga per me. Mi chino su di lui, sposto con una mano i ricci dalla fronte, facendo spazio alle mie labbra che premono un bacio, da cui ho potuto sentire la temperatura, è ancora caldo. Prendo il telecomando che aveva posato sul tavolino da thè per spegnere la televisione e successivamente lo prendo in braccio stile sposa, cercando di non svegliarlo per portarlo in camera.

Spingo con un piede la porta per aprirla, dato che le mie mani sono occupate a sostenere il corpo di Harry, mi avvicino al letto e lo poggio delicatamente sul materasso, le lenzuola sono sfatte da stamattina.
Harry è caduto in un sonno profondo, qualunque cosa io faccia di rumoroso, non riuscirà a svegliarlo, approfitto di questo fatto per chiamare James e avvisarlo della visita che gli farò domani, lui è sicuramente sveglio a quest’ora. Per essere ancora più sicuro che Harry non senta niente di quello che dirò alla telefonata, decido di andare a parlare nel bagno, sarei potuto andare anche nel soggiorno, ma il bagno è più vicino alla camera da letto.
Digito il suo numero che ancora ricordo a memoria e avvio la chiamata sedendomi sul coperchio del water, dopo due squilli risponde.
- “Ehi.” Dice con voce sensuale cercando di attirarmi.
- “Ciao…”
- “Tutto bene?”
- “Si…tu?”
- “Puoi immaginare la mia vita senza di te…e…questa tua telefonata mi rende felice…mi fa capire che ti manco…”
- “No, non fraintendere…io volevo solo passare da casa tua domani…per parlare…”
- “Certo…all’ora che vuoi amore, io ti aspetterò impaziente.”
- “Bene…”
- “Non vedo l’ora di scoprire il vostro nascondiglio, così poi ricomincerò a vivere…con te.”
Ignoro queste sue amare parole, perché dietro esse c’è l’uccisione di Harry.
- “Vado a letto, ci vediamo domani.”
- “A domani.”
Attacco.
Mi accorgo della porta aprirsi lentamente, Harry si è svegliato ed entra assonnato nel bagno con i piedi scalzi, questo mi fa alzare di scatto dal water.
- “Lou...che ci fai qui?” Domanda la sua voce impastata dal sonno.
- “Niente, torna a dormire.”
- “Con chi stavi parlando?” Dice guardando il mio cellulare stretto dalla mano sinistra, è chiaro che non ha creduto al mio “niente”, ma che sono andato in bagno apposta per parlare con una persona particolare.
- “Oh, emh..con mia madre.” Non potevo dirgli che avevo parlato con James, non immagino cosa avrebbe fatto.
- “Ancora non hai indossato il pigiama.” Dice squadrandomi dalla testa ai piedi e notando che ho indosso ancora i vestiti.”
- “Ora lo indosso.” Dico mentre mi avvicino a lui e premo un dolce bacio sulla sua guancia sinistra.
Il verde dei suoi occhi entra nei miei azzurri e quando questo succede io perdo la testa, tanto da non rendermi conto che le sue labbra si stanno avvicinando alle mie, pronte per passarmi i batteri, appena sono di un millimetro di distanza, riesco a riprendere il controllo, posizionando l’indice sulle sue labbra, diventando un ostacolo per lui, che cercava di raggiungere la mia bocca.
- “Harry, sai quant’è la voglia di baciarti, ma non posso ammalarmi…”
- “Scusa, me n’ero dimenticato.” Premo le labbra al lato della sua bocca.
- “Andiamo a dormire.” Prendo la sua mano e usciamo dal bagno.

                                                                                   ***
Sono le diciassette e quarantotto del pomeriggio, ho atteso con Harry il suo amico Josh, per poter lasciare Rotherham e andare a Doncaster a discutere con James. La temperatura di Harry è leggermente calata, ora ha la febbre a trentasette e mezzo, sono contento che ora stia meglio.
- “Allora io vado.” Dico dandogli un bacio sulla fronte, lui annuisce fissando il pavimento. “Emh, Josh, grazie.”
- “E’ un piacere.” Mi sorride.
- “Qualunque cosa succede non esitare a chiamarmi.” Harry rotea gli occhi al cielo per la mia troppa preoccupazione.
- “Certo.”
- “Ci vediamo dopo.”

                                                                                      ***
Mi sento una merda per aver mentito ad Harry, ma non ho altra scelta, lo sta facendo per noi. Sono in macchina che mi dirigo verso Doncaster, leggermente agitato per quello che ci diremo io e James, non vedo l’ora di poter ripercorrere questa strada, perché significa che è finito tutto, che ho già parlato con lui e sto ritornando da Harry.

                                                                                      ***
Dopo quasi un ora, mi ritrovo davanti il palazzo dove abita James. Parcheggio l’auto e spengo il motore, faccio un respiro e scendo dalla macchina.

                                                                                      ***                              
- “Sai, è bello vederti.” Mi dice James sull’uscio della porta.
- “Ciao.”
- “Entra.”
- “Grazie.”
- “L’ultima volta che sei stato qui abbiamo scopato ricordi?” Dice mentre mi guarda mordendosi il labbro inferiore. “Quando tu eri pazzo di me…”
- “Non ho voglia di parlarne.”
 
                                                                                            ***
Ci siamo appena seduti sul divano di casa sua, lui mi fissa aspettando che io parli. Prendo coraggio e comincio a dire qualcosa:
- “Sono venuto per chiederti di mettere fine a questa storia, perché io ed Harry ci amiamo e qualunque cosa tu faccia, non riuscirai a dividerci e anche se dovessi ucciderlo io andrei via con lui, lui è la mia vita.”
- “E tu sei la mia, Louis. Non posso arrendermi, non rinuncio a te.”
- “Quello che stai facendo è sbagliato! E stai perdendo anche del tempo.”
- “Tu non riesci ad immaginare quello che provo per te.”
- “Tu invece non riesci ad immaginare quanto ci amiamo io ed Harry e non capisci che quello che fai è inutile, perché io non provo le stesse cose che provi tu, io non posso darti l’amore che tu mi dai.”
- “Posso sempre conquistarti e l’avrei già fatto se quel riccio non si fosse messo in mezzo alle palle. Louis, io lotterò, ho preso una decisione e tu non riuscirai a farmi cambiare idea.” Fa una pausa, poi riprende a parlare. “Visto che sei passato da casa mia, dovresti lasciare un ricordino che mi faccia felice come l’ultima volta.” Dice mentre si avvicina a me.
- “Che intenzioni hai?” Gli chiedo allarmato.
- “Quando te ne vai potrei seguirti, perché so che ritornerai dal riccio e…sai cosa succederà…”
- “No!”
- “Potremmo fare un accordo però…”
- “Cioè?”
- “Io continuerei a cercarlo per conto mio e questa volta ti lascio andare…ma…tu devi…baciarmi…”
- “Cosa?! James, sono fidanzato!”
- “Dov’è il problema? Lui non lo saprà.”
- “Non posso fargli questo.”
- “Fossi in te, accetterei l’accordo…” Dice mentre si morde le labbra.
Non ho altra scelta, non ci credo nemmeno io stesso che sto per farlo, non ci credo nemmeno io stesso che sto per accettare l’accordo, non ci credo nemmeno io stesso che mi sono appena fiondato sulle sue labbra e che sto intrecciando la mia lingua con la sua. Mi vengono in mente Harry, i suoi occhi verdi, il suo splendido sorriso e mi blocco, la mia lingua si muove faticosamente all’interno della bocca di James, lui non si merita tutto questo male, io lo sto tradendo. James riprende il movimento circolare della mia lingua, incoraggiandomi con la sua. Sto perdendo il controllo, ho messo una mano dietro la sua testa, lui preme un bacio a stampo sulla mia bocca spingendomi indietro, da farmi stendere sul divano, morde il mio labbro e inferiore e mi da numerosi baci a stampo, successivamente reinserisce la lingua, io non sto capendo più niente, so solo che sto calpestando il cuore di Harry.

spazio autrice: 
Come vedete, io mantengo le promesse, avevo detto che durante le vacanze di Natale avrei recuperato e che i capitoli sarebbero stati più lunghi u.u :) (anche se siamo vicini alle vacaze di Natale)


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https://twitter.com/upallnightx_
 
  
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