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Autore: SheHadTroubleWithHerself    19/12/2013    3 recensioni
‘Qualcosa che non va Tomlinson?’-domando sfoderando il mio sorriso strafottente migliore.
‘Non rompermi il cazzo, ragazzina.’ Mi chiedevo quanti anni avesse più di me per chiamarmi così. Eppure non dimostrava di avere tanti più anni di me…
‘Oh, capisco. Se le cose vanno male al “grande uomo” bisogna lasciarlo nella sua quiete, afferrato.’-continuo fregandomene del suo malumore.
‘Avanti, sfogati!’-incito-‘In fondo non hai paura di picchiare una ragazzina come me, giusto?’
***
"Non avevo mai notato il suo viso da così vicino. Gli occhi marroni scuri, I capelli raccolti neri, il sorriso stronzo che compare sempre dopo ogni sua battuta e le labbra carnose così rosse tanto da volerle toccare."
***
"Forse l’avevo sottovalutato.
Forse è pericoloso davvero, e io non dovrei stuzzicarlo più di tanto."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO NOVE:
"Fottiti Malcom."
 


Era passata ormai una settimana, credo.
Avevo mentito per gli ultimi due giorni, non voglio tornare in cella e subirmi Lucy dal mattino alla sera e il Louis controverso in pausa pranzo.
-Come ti senti?- chiede premurosa Maggie, l’infermiera
-Mi fa male la testa e lo stomaco…-improvviso
-E’ strano, il tuo corpo ha accolto bene il cibo e i farmaci.-
Sapeva benissimo che stavo mentendo, ma mi aiutava sempre lasciandomi sul lettino piatto e scomodo dell’infermeria.
-Mi dispiace, ma oggi dovrai tornare in cella.- mi dice rammaricata
Come non detto.
Nonostante la mia smorfia di disappunto, mi fa segno con il capo di andarmene una buona volta e, mio malgrado, accetto l’ordine.
Se tutto va bene oggi vedrò Malcom e non vedo l’ora.
Mi è mancato davvero tanto, e il pensiero che quella bionda l’abbia avuto per una settimana e mezza mi fa salire il nervoso.
Ricordo di aver conosciuto Malcom quando era l’emarginato della classe. Timido e solo, al contrario di me che parlavo e scherzavo con tutti. Mi aveva incuriosito questo suo volere la solitudine, chi vorrebbe mai stare solo?
Ora lo capisco, l’esseri soli ti fa stare meglio perché sai che nessuno potrà ferirti.
Ma ora lui ha una ragazza che lo ama e sicuramente starà simpatico ai suoi genitori.
E io? Io marcisco in un carcere, consumando le suole delle mie scarpe vecchie dalla mensa alla cella e viceversa continuando a pensare a quel coglione che mi ha portato ad amare il silenzio.
-Ciao Beth.- sorride teneramente Malcom.
Sorrido di rimando agitando –per qualche strano motivo- la mano.
- Com’è andata con Amanda?- chiedo ‘interessata’
-Direi molto bene- ammicca maliziosamente.
Che cos’è quel braccialetto rosa?!
-Sei passato rapidamente all’altra sponda, Malcom?- chiedo sarcastica.
-Cosa? Oh, questo è di Amanda.- risponde ridacchiando
-E perché ora ce l’hai tu?-
Lui ha sempre detestato questo genere di cose. Scambiarsi oggetti come segno d’amore o amicizia lo trovava inutile.
-Perché quel tono?- chiede confuso
-Hai sempre odiato lo scambio di oggetti in una coppia, o mi sbaglio?-
-Si ma…-
-Fottiti Malcom.-sibilo lasciando cadere la cornetta.
E mentre Malcom sbatteva i palmi delle mani contro il vetro, io gli giravo le spalle mostrandogli per qualche secondo il dito medio e facendomi ammanettare per poi tornare in cella.
Quella bionda non poteva permettersi di cambiarlo così tanto, non lui.
Lui era l’unico che pensavo mi sarebbe rimasto accanto, senza mai cambiare niente del suo essere perfetto.
Ma le cose cambiano, le persone soprattutto.
Avanti, pensavo davvero saremmo stati migliori amici per sempre? Si.
E vorrei tanto continuare a pensarlo.
 
Louis’ POV
Alicia è venuta a trovarmi, di nuovo. Non poteva farmi sorpresa più bella!
Mi ha portato una lettera subito requisita dal poliziotto scusandosi con la frase “E’ solo un controllo” e nonostante  Alicia non volesse, lo lasciò fare chiedendomi come stessi.
Mi ha chiesto tra quanto dovrei essere giustiziato, le ho detto che manca ancora un mese e mezzo. Nonostante la notizia la addolori, cerca di sorridermi, di farmi quelle battute stupide che io facevo a lei quando era più piccola.
Ha anche cominciato un corso di canto, mi ha dedicato una canzone ma adesso non ne ricordo più il titolo perché mentre lei la intonava, io fissavo i lineamenti del suo viso tanto simile al mio, cercando di memorizzarli così da non dimenticarli mai più.
Si era anche commossa e mi aveva chiesto scusa perché non era apparsa “abbastanza forte” e si era ripromessa di farmi sorridere, ma lei ora non sa che ho un timido sorriso grazie a lei.
-A che pensi, Lou?- chiede fastidiosamente Niall
-Fatti miei.- rispondo rude –Non voglio sentire la tua voce!- lo avviso mentre lui si avvicina
-E’ proprio un vero peccato, sai? Io ero venuto qui con l’intenzione di informarti su qualcuno, ma visto che non vuoi sentirmi… starò zitto.- cantilena sempre più irritante.
-Su chi?-
Ovvio, su Beth! Ma non hai visto quanto Niall e Lucy sono intimi? Lei deve aver parlato.
-Sciocchino, su chi mai potrei parlarti se non di quella ladruncola da quattro soldi?-
-Non parlare di lei in quel modo!- lo minaccio puntando il dito.
-Pardon, monsieur.- risponde teatralmente.
Si rintana all’angolo del suo letto prendendo i suoi pesetti da due chili e cominciando al alzarli con la mano,
Lui vuole che io ceda. Beth lo vuole.
O magari lei non sa niente, è tutta colpa di quella lingua lunga di Lucy. Fa tanto la riservata e poi la dà al primo coglione –Niall Horan- che trova.
Mi chiedo seriamente se Horan parli anche durante il sesso, dato che non sa stare proprio zitto, nemmeno quando si allena.
-venti, ventuno, ventidue, ventitré, ventiquattro…- continua a confabulare
No, non gli chiederò niente. Non voglio sapere.
Ma ne sei davvero così sicuro, Louis?
Non credi di farti troppe seghe mentali?
Credi davvero che tutto il mondo giri intorno a te?
Penso tu abbia capito che Beth ti odia.
 
Beth’s POV
Da quando sono tornata in cella non ho aperto bocca nonostante le continue sollecitazioni da parte di Lucy. Voleva sapere della mia salute, delle mie visite, era troppo curiosa per i miei gusti.
Nonostante in questo periodo lei si sia avvicinata a me, questo non è nello stile di Lucy Thomson.
Lucy non implora per estorcere informazioni a qualcuno, piuttosto lo minaccia di morte.
E invece lei è da dieci minuti netti che mi tira  il braccio, mi pizzica la pelle, mi riempie la testa di frasi senza senso mentre io vorrei solo dormire.
-Lucy basta!- urlo esasperata.
Ma lei non si ferma, lei continua a canticchiare, fare rumore con qualsiasi oggetto le capiti a tiro, tira via il lenzuolo da sopra il mio corpo invadendolo di brividi.
-Voglio sapere cosa è successo.-scandisce ogni parlo tentando di buttarmi giù dal lettino
-Tanto non lo saprai, non insistere.- sbotta appoggiando il cuscino sulla faccia.
- Ma insomma, prima mi snervi con i tuoi discorsi melodrammatici e poi quando mi offro per ascoltarti mi tratti così?- chiede innocentemente Lucy
-Lucy va a farti fottere.- ringhio arrabbiata
-Mi dispiace, Niall è impegnato al momento!- ribatte lei con un ghigno, pentendosene subito
-Che cosa?- chiedo ridacchiando, voltandomi verso di lei
Mi avvicino ricevendo il suo indietreggiamento e la mia risata non fa altro che ampliarsi quando lei arrossisce e finisce contro il muro.
-Game Over.- pronuncio a mo’ di videogioco
-Ok, facciamo un patto:prima racconto io e poi racconti tu!- pone le condizioni puntandomi il dito.
Sorrido divertita annuendo e aspettando di avere informazioni tra questo fantomatico Niall.
L’ha conosciuto qualche ora dopo avermi accompagnata in infermeria, durante la pausa pranzo. Lei aveva dimenticato il pane e quella scorbutica dell’inserviente non gli aveva permesso di prenderlo. Così, Niall, che aveva fatto da spettatore, lo divise con lei dando vita a una “strana conversazione” l’aveva chiamata lei -e per strana intendeva divertente, interessante e salutare per il suo buon umore sempre a terra-.
Lucy ora sorride con gli occhi sognanti probabilmente per ripercorrere le scene mentre mi racconta di quando l’hanno fatto una volta nei bagni dei maschi e un’altra nel magazzino delle riserve di cibo e altre varie cose ma non vuole spiegarmi come lei ci sia riuscita.
Ora dice di amarlo, che per la prima volta ha trovato un ragazzo che la rispetta e la tocca nel modo giusto, provocandole solo piacere e benessere. E la invidio, da morire.
Persino lei ha avuto il coraggio di abbandonarsi a qualcuno, di non fingere e forse dovrei prenderla come esempio per questa volta.
-Ora però tocca a te!- ribatte subito dopo il suo lungo raccontare.
-Non c’è molto da dire a essere sincera- comincio abbassando il capo- Ho visto Malcom. Ti chiederai perché non sono gioiosa al pensiero… beh, quell’Amanda me l’ha portato via.- concludo sintetizzando.-E so che ora riderai fino a piangere, mi prenderai in giro, ma Malcom era l’ultima persona rimasta che mi facesse stare bene e mi facesse sorridere. Invece ora pensa solo a lei, costantemente e ha mandato al diavolo la casinista e combina guai Beth.- termino definitivamente con qualche lacrima sul volto.
Asciugando quest’ultime, mi alzo senza volgere lo sguardo nemmeno una volta a Lucy che nel frattempo è rimasta in silenzio ad ascoltare e farsi un’ opinione della nuova versione di Malcom, e torno a letto.
 
Nonostante non abbia minimamente la voglia di muovermi, mi dirigo nella mensa evitando così le discussioni con Lucy che nelle ultime ore è fin troppo protettiva.
Ci sediamo a un tavolo già occupato da un ragazzo che, minuti dopo, capisco sia Niall.
Non sembra affatto un delinquente, tutt’altro. Gli occhi e i capelli chiari lo fanno assomigliare a uno di quei figli di papà ma sono l’esempio perfetto: pur potendo vivere una vita da benestante, rubo.
-Che lavoro fanno i tuoi genitori, Niall?- chiedo di colpo
-Uhm… mia madre disegna gioielli e mio padre uno studio legale. Perché?- risponde confuso
-No, niente. Piccolo sondaggio…- taccio riempiendomi la bocca di riso
Lucy fa una smorfia che fa intendere a Niall di lasciarmi perdere, che sono fuori di testa.
Parlano di loro. Degli animali domestici avuti,  gli aneddoti scolastici più divertenti, delle cose che odiano, quelle che amano… tutto questo con una straordinaria disinvoltura, come se fossero al parco o come se fossero amici da sempre.
Niall improvvisamente smette di parlare evidentemente distratto da qualcosa che supera me e Beth e fa segno a questo qualcosa di avvicinarsi.
-Signore, lui è Mason!-presenta fiero Niall –è mio cugino- specifica
-Quindi sono loro: la famosa Lucy e la sua amica Beth. Incantato!- apre bocca Mason sorridendoci.
Non ricambio, questo Mason ha la tipica faccia e atteggiamento di un puttaniere e con queste persone ho avuto abbastanza a che fare.
-Ti dispiace se mi siedo affianco a te? Quei due vorranno un po’ di privacy…- ghigna sornione non aspettando una mia risposta, sedendosi. –Allora: che mi dici?-
-Che non ho proprio voglia di parlare.- chiarisco continuando a giocare con il barattolo di yogurt, indecisa se mangiarlo o meno.
-Oh, ma sei vuoi possiamo oltrepassare i convenevoli. Sai, per me non è affatto un problema.-
-Chissà perché immaginavo una risposta simile- borbotto mentre allunga un braccio sulle mie spalle.
-Sarà che tra noi c’è feeling…- mi sussurra all’orecchio.
-Sarà che sei un porco.- rispondo sorridendo sarcasticamente, ma lui non recepisce il messaggio e sorride a sua volta.
-Allora dove andiamo?- insiste abbassando la maglietta con le dita lunge
-Dove andiamo noi due, non lo so. Posso dirti che io me ne ritorno in cella mentre tu puoi andartene felicemente a fanculo insieme alla tua astinenza dal sesso.-rispondo secca, decidendo che quel contatto doveva cessare.
Mi chiedo perché Niall o Lucy non facciano niente e voltandomi capisco che ci hanno scaricato.
Nonostante il mio dimenarmi, non riesco a spostarlo. Anzi, continua ripetermi che le ragazze difficili lo eccitano.
Non so come, ma pochi secondi dopo, non percepisco più il suo braccio sulle mie spalle né il suo fiato su collo ma realizzo velocemente che qualcuno ha accorso in mio aiuto.


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Ma saaalve!
Mi dispiace aggiornare così tardi ma gli ultimi giorni di scuola sono stati un inferno e tra non sapere cosa scrivere e la mancanza di tempo, stavo impazzendo!
Sono 7 facciate di Word, spero vi bastino per le vacanze di Natale e che soprattutto il loro contenuto vi piaccia. 
Credo il finale sia abbastanza scontato ma non mi andava di svelare tutto, lasciamo un po' di suspance seppur inutile!
Devo muovermi: devo sfamare me e il gatto.
In conclusione, spero lascerete una recensione per farmi sapere se vi piace o meno e vi auguro buone feste con tutto il cuore!
Pensavo di pubblicare qualcosa per Natale ma siccome non ne sono sicura non aspettavi più di tanto, sorry.
Quindi, di nuovo, buon Natale, buon Capodanno, mangiate tanto e fregatevene della dieta!
A presto! (si spera)

   
 
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