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Autore: Albus Severus Potter    19/12/2013    2 recensioni
Riusciranno Albus e i suoi compagni d'avventura a (soprav)vivere in un mondo corrotto, dominato da una pace solo apparente e da pregiudizi non più veri?? Riuscirà Al a sconfiggere i vari nemici che gli si opporranno? Anche se il peggior nemico fosse il suo stesso Io?? Per scoprirlo non vi resta che leggere la storia.
Ps: I primi capitoli saranno narrati in 1° persona (da Al naturalmente), però poi il racconto passerà in 3° (il perchè lo capirete leggendola). Non credo ci sia altro da aggiungere che non rovini la trama... sì, lo so, faccio schifo a recensire.
*Modificati i primi capitoli, per chi iniziasse la storia da adesso nulla da segnalare, ma se qualcuno già seguiva ci sono maggiori informazioni al fondo del capitolo 32...
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Cap.33 Una Notte Movimentata, Parte I


Nome: Caleb Scott

Nato il: 3, Luglio, 2006

Casa di Hogwarts: Serpeverde

Materia Preferita: Volo

Materia Detestata: Erbologia

Gli Piace: il Quidditch (è il portiere dei Serpeverde), Le Donne

Non Gli Piace: Perdere a Quidditch

Bacchetta: Legno di Dracaena Draco, 14 Pollici, Corda di Cuore di Drago, Rigida, Potente

Animale Scolastico: "Vlad", un Pipistrello Vampiro

Segni Particolari: Un Anello con un Rubino

Colore Preferito: Rosso

Frase Preferita: «Le disillusioni si allentano come l'arco, con una forza sinistra, e scoccano l'uomo, questa freccia, verso il vero»
-Cit: Victor Hugo

 

 

Sala Comune di Serpeverde...

Albus era seduto a un tavolo, giochicchiava con i pezzi di una scacchiera magica per non addormentarsi (cosa che non gli stava riuscendo granché bene, le palpebre continuavano a calargli e la testa gli era caduta già un paio di volte). Era rimasto d'accordo con Sco' che una volta finita la ronda avrebbero fatto una partita a scacchi. Questa per Al era una delle poche passioni a non comprendere un letto e Scorpius – per quanto non riuscisse mai a batterlo – era l'unico che conosceva in grado di tenergli testa (a parte suo zio Ron ovviamente, ma era più probabile che fosse confermata l'esistenza dei nargilli piuttosto che la presenza di un Weasley in quella sala... oltre al fatto che comunque non avrebbe potuto, almeno senza infrangere una dozzina di regole e leggi).

Mentre stava per addormentarsi un'altra volta fu interrotto da qualcuno:

“Ehi, Sev, che fai ancora sveglio, stai male?” Fece ridacchiando Caleb Scott, che si sedette di fronte al moro.

“Quell'idiota di un Malfoy mi aveva promesso una partita, ma a quanto pare preferisce andare dietro a primini senza cervello... pedofilo!”

“Shishishi, gioco io se vuoi”

“Ne saresti in grado?”

“Ehi, non mi sottovalutare, solo perché non abbiamo mai giocato contro non significa che non ne sia capace!”

Iniziarono la partita e dopo qualche mossa Caleb chiese:

“Alla fine con chi andrai al Ballo del Ceppo? Hai già chiesto a qualcuna? D'altronde tu sei tra i ragazzi più popolari della scuola”

“Non dire idiozie, sai benissimo che i più popolari siete tu e James. Comunque sì, penso che andrò con Agnes... in queste occasioni è sempre meglio portarsi un'amica, almeno non avrò nessun obbligo e potrò provarci con tutte le francesi che mi capitano a tiro”

“Infatti ho detto tra i più popolari. In ogni caso sì, è un'ottima tattica...”

“Dai, smettila di fare scene e spara il rospo, cos'è che vuoi?”

“Eh?!” Fece l'altro, (fintamente) sorpreso.

“Andiamo, ti conosco da sei anni, non avresti mai iniziato questa partita se non ci fosse qualcosa che vuoi da me.”

“Ah, beh, come darti torto. In effetti ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti...” esitò un attimo.

“Quindi?!”

“Beh, volevo sapere... se per te... sì insomma, se per te andrebbe bene... che-io-e-tua-sorella-andassimo-al-Ballo-insieme?!” Disse piuttosto impaurito. Sapeva bene quanto fossero apprensivi i due fratelli Potter.

L'altro lo squadrò un attimo, poi se ne uscì con l'ultima frase che Caleb avrebbe mai pensato:

“Sì, ma certo! Tu DEVI portarla al ballo con te!!!”

“Eh?!” Questa volta era veramente sorpreso. Ma d'altronde non poteva sapere che Albus voleva semplicemente sua sorella stesse lontana – molto lontana – da un certo rettile russo, a costo di scendere a compromessi con quello sciupafemmine (tanto sapeva che a sua sorella non interessava minimamente).

“Oh, meno male” continuò Caleb “dato che glielo avevo già chiesto e che aveva accettato sarebbe stato troppo brutto doverle dare buca.” Disse quella frase con tranquillità (anche perché non sapeva che Lily aveva accettato solo per via del fatto che il certo rettile russo era già impegnato) e, probabilmente per il fatto che si era appena tolto un peso, non pensò alle conseguenze.

“L'HAI FATTO PRIMA DI CHIEDERMI IL PERMESSO!?!” Ecco, aveva parlato troppo; ora gli toccava scappare dai pezzi della scacchiera che il moro gli lanciava.

 

Nella Camera dei Segreti...

“Blah, che puzza terrificante!” Esclamò Scoprius Malfoy. Quell'odioso rettilofilo si era lanciato giù per la tubatura e gli era toccato seguirlo in quel luogo odorante di fognature.

“Si vede che non sei mai passato per la Sennaya ploshchad* alle quattro del mattino. L'odore di urina è così forte che i passanti piangono dal bruciore...” asserì di rimando il russo.

Scorpius non aveva la minima idea di cosa avesse detto quella serpe, ma gli dava così sui nervi! Come poteva parlare con tanta tranquillità dopo quello che aveva fatto?! E che stava facendo! Il Malfoy calmo e riflessivo che era in lui andava a caccia di nargilli in presenza di quell'essere! Oh, ma non l'avrebbe passata liscia! Oh, sì, appena usciti da quel viscidume gliel'avrebbe fatta pagare cara!! Solo una persona poteva far perdere il controllo di Scorpius Malfoy, ed era rossa! Ma che assurdità stava pensando!!

Per sua fortuna le 'assurdità' furono interrotte, perché arrivarono di fronte all'entrata principale della Camera, quella con i due serpenti dagli occhi di smeraldo avvinghiati a tenerla serrata. Sasha, però, sapeva come scogliere il groviglio. Sfiorò leggermente la porta, sibilando qualcosa di incomprensibile per i più, ma che lui sapeva essere una richiesta di apertura, e così fu.

Un'oscurità verdastra aleggiava per la lunga sala, un'oscurità stranamente vivida, che dava all'ambiente un clima fortemente esoterico; al che Sasha esclamò:

“Incredibile! Questo posto è totalmente pervaso di magia, un potere magico che mantiene la sala sempre integra!” A Sco' doleva ammetterlo, ma aveva espresso perfettamente quello che pensava: in fondo l'aria nella sala era troppo pesante – anche per essere un luogo sotterraneo – e poi era strano che non ci fosse nemmeno un segno della battaglia contro il basilisco... l'unica prova era lo scheletro del rettile stesso.

“Però com'è possibile?” Fece allora il biondino altolocato “con il passare del tempo il potere magico dovrebbe dissolversi e la magia perdere di efficacia. L'unico modo per evitarlo è usare dei sigilli e non può essere questo il caso, visto che l'effetto deve cambiare in base a ciò che avviene nella Camera.” I sigilli gli ricordarono quello che il suo interlocutore gli aveva applicato e riniziò a bollire di rabbia.

“Grazie per la lezione, professore, ma si dà il caso lei sia fuori strada” affermò sarcasticamente l'altro, non certo aiutando a calmare il giovane Malfoy, che quindi esclamò:

“Sfotti quanto vuoi, ma sarò io a ridere una volta usciti di qui!” Non del tutto sotto controllo, Sco' non si accorse di quanto quella frase penosa lo mettesse al livello di un qualsiasi cattivo di serie b. Infatti l'unico risultato fu una risata sotto i baffi del serpentello, che così continuò:

“Sarà come dici tu, ma comunque intendevo dire che per chi non percepisce le vibrazioni magiche come me è impossibile capire come funzioni questa stanza; il potere magico viene immesso continuamente, per questo non si dissolve”

“Non dire idiozie, non è possibile una cosa simile se non c'è una fonte che lo produce!”

“Infatti... non so come, ma – lo percepisco – nessun essere vivente si avvicina a questa sala, non un singolo topo o insetto. Il che è strano, e ci possono essere due soli motivi: o hanno troppa paura, o provano ad arrivarci ma muoiono nel tentativo”

“Vuoi dire che, se fosse la seconda, morirebbero perché gli viene prelevata l'energia vitale? Ma allora come mai non succede lo stesso con noi?”

“Non lo so, forse perché noi siamo entrati 'legalmente'... dalla porta”

“E quindi il sistema magico non ci percepisce come intrusi” concluse Sco'. Doveva ammettere che il serpentello era piuttosto acuto, era facile parlare con lui quando non lo si aveva contro, tanto che si era calmato.

E va bene, accetto la tregua, ma una volta usciti di qui faremo i conti, puoi starne certo!

“Sì, ma” riprese “allora cos'è che fa tutto questo? Ci deve essere qualcosa che convoglia l'energia vitale e la converte in potere magico, che riconosce gli intrusi dagli 'eredi'” e qui lo guardò storto “e che mantiene integra la Camera”

“Quella statua” disse Sasha, indicando l'immensa costruzione in fondo alla sala.

“Salazar Serpeverde!” affermò Scorpius di rimando.

 

Intanto...

Hugo e Martine erano davanti al Platano Picchiatore. Ormai era da un po' di tempo che si incontravano lì per un motivo o per un altro (tutti problemi della francesina ovviamente). Hugo odiava dover infrangere le regole (a meno che non si trattasse di qualche scherzo ingegnoso di sua cugina Lily), oltretutto essendo fuori dal castello a quell'ora tarda rischiava l'espulsione e il buon gene di sua madre gli impediva di trovare qualcosa peggiore dell'esplusione! Come se non bastasse, in una di quelle serate al giovane Weasley era scappata la storia della Stamberga Strillante e così era diventato quello il luogo preferito dalla francesina, che infatti stava immobilizzando il salice per accedere al passaggio segreto.

Non l'avrebbe mai capita. Per quale motivo dovevano infilarsi in un corridoio (se così lo si poteva chiamare) putrido e stretto? In più per recarsi in un posto ancora più putrido e in cui si diceva che vagasse il fantasma di Severus Piton?! Beh, in realtà lo dicevano James e Lily (Hugo sapeva che erano fandonie, d'altronde Piton era in un quadro nell'ufficio del Preside come tutti i suoi predecessori), ma gli serviva pure una scusa da usare con Martine, che infatti si era spaventata a morte.

No, Sicuramente non l'avrebbe mai capita. Si spaventava per qualsiasi cosa, ma più si spaventava più la ricercava! Doveva per forza avere qualche problema, sembrava quasi che ci provasse gusto ad avere paura!! Come dopo la terza prova: continuava ad assillarlo con quella storia del calamaro gigante, faceva un sacco di scene, diceva che era così terrorizzata da sognarselo la notte, ma lo diceva ridendo! Bah, doveva essere tutta pazza.

Una volta arrivati alla casa 'stregata' erano tutti ricoperti di polvere e ragnatele (Al sarebbe sicuramente uscito di testa). Voleva proprio vedere qual era il motivo quella volta. Sarebbe stato sicuramente un'idiozia, ma dovette ricredersi: quella notte non erano lì perché la ragazza non aveva di meglio da fare, erano lì perché qualcuno doveva essere informato, doveva sapere la verità sull'Ordine e sul Torneo, e l'unico con cui poteva confidarsi era Hugo.

 

 

 

 

 

 

*La piazza del Fieno di San Pietroburgo dove Dostoevskij ambientò Delitto e castigo, in pratica il quartiere malfamato della città (sì che, da quello che so, ora non è più così, ma per creare l'atmosfera era perfetto! Ricordo ai più che Sasha è russo, di San Pietroburgo, appunto).

 

 

 

 

Ed ecco qui un altro capitolo dal mio ritorno dal regno dei morti (di ispirazione si intende). All'inizio avevo in mente di concludere la 'notte movimentata' in questo capitolo, ma poi stava venendo troppo lungo, così ho deciso di dividerlo in due: nel prossimo vedrete come andrà a finire nella Camera dei Segreti e alla Stamberga Strillante. Cosa faranno i due biondini (finiranno per darsele?) e scopriranno cosa c'è dietro a quella stanza? E Martine cosa avrà da dire di così importante a Hugo?? Boh, io già lo so :p, ma vedrò di farvelo sapere il prima possibile!

Beh, spero che tutto sommato il capitolo sia piaciuto, naturalmente ringrazio tutti coloro che leggono o leggeranno la mia storia. In particolare chi segue, preferisce, ricorda o recensisce sempre (Iora Sol, Elizabeth_Lovegood e Shan).

Alla prossima,
ASP

PS: Ho riniziato con le schede, so che Caleb fino ad ora non è stato molto presente, ma in futuro (per un motivo o per un altro) diventerà molto importante.

 

  
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