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Autore: marta_cr_cullen92    20/12/2013    0 recensioni
Extra da “A mezzo giorno saluta le sue amiche con un bacio...”
Charlie e Cesare sono fratelli e molto legati tra loro... Il primo decide di presentare Matt al suo fratellino!
L'amore è cieco ma Matthew ci ha visto benissimo!
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La ragione del cuore'
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< Lui è una persona molto importante per me.

E sarei molto felice se faceste amicizia! >

da “A mezzo giorno saluta le sue amiche con un bacio...”





Piano piano mi sveglio. Piano piano mi allontano da quello strano sogno-incubo in cui non ho veramente paura ma nasce quando, da cosciente, ricordo ciò che sognavo: le voci, le risate gelide, poi il buio.

Un sogno-incubo dal quale non mi sveglio gridando ma per fortuna mi sveglio.

Il mio corpo è ancora intorpidito eppure percepisco chiaramente la sua presenza dietro di me… sorrido ma nello stesso momento una lacrima scende.

Cosa ho fatto di male per essere diverso?!

Cosa ho fatto di bene per meritarmi qualcuno come lui?!

Quella lacrima solitaria scivola sulla mia tempia ed affonda nel cuscino: il suo cuscino, ancora caldo di noi, del nostro amore e del nostro sonno.

Trattengo il fiato più che posso. So che appena respirerò mi sfuggirà un singhiozzo e lo sveglierò. Ha il sonno più leggero del mondo!



E così accade.

Si strofina affettuosamente contro di me. Non c'è nulla di malizioso in questo gesto ma il mio corpo reclama il suo; la sua mano trova la mia, la accarezza, la stringe.

< Ben svegliato amore! >

Non ho fiato per parlare così mi stringo nel suo abbraccio. Lui lo sa. Sa cosa ho sognato ancora. Con il naso mi solletica un orecchio e sussurra < Non pensare al male che ti fanno quelli. Pensa al bene che ti faccio io. >

Mi fa sorridere e sento che anche lui ha il sorriso sulle labbra. Mi godo il suo calore, le sue braccia; il mio respiro automaticamente prende il suo ritmo, o forse è il suo che segue il mio, non lo so. Poi la sento.. la sua voglia di me, come la chiama lui. Io la chiamo semplicemente insaziabile voglia di sesso in generale, però dice che io sono l'unico che gliela fa venire e, al di là del fatto che gli credo, sono contento.

< Non ci posso credere; ancora?! > lo prendo un po' in giro voltandomi verso di lui, già dimentico del mio sogno-incubo.

< Scusa Charlie, non fare caso al mio… corpo. So come mai ti sei svegliato ed effettivamente non è il massimo che io mi ecciti ma tu sei qua, tra le mie braccia, sotto le lenzuola e… l'avvocato pretende sempre di dire la sua > < Sai che la consulenza del tuo… avvocato è sempre bene accetta! > < Dovrei ricordarmelo più spesso! > sogghigna.

< Già… > faccio morire la frase sulle sue labbra.

Bacio la sua bocca prima di passare al collo. Le sue mani vagano sul mio corpo leggere. Sfiorandomi appena l'elastico degli slip mi ammonisce < E poi sarei sempre io l'insaziabile?! > mi spinge piano fino a sovrastarmi: il suo ginocchio tra i miei e le mani, una sul mio fianco e l'altra nei miei capelli. La prima cosa che mi passa per la testa è quella di sfilargli i boxer ma forse è meglio vedere che ore si sono fatte. Un occhio alla sveglia < Merda! Quasi le 6.. meglio che vada, non voglio far preoccupare mia mamma per niente! >

< Agli ordini mio capitano! > e mi lascia un bacio sul petto, all'altezza del cuore.

Mentre ci rivestiamo faccio uno squillo a casa per dire a mamma che sto tornando. Fa finta di niente ma la sento che è preoccupata. Ormai lo è sempre, a causa mia, purtroppo. Mi chiede con cosa torno a casa e le dico la verità, o almeno la versione della verità che conosce lei.

Sento una mano appoggiarsi al mio braccio un sussurro < Scendo e prendo le chiavi > < Ok >

< Mamma, mi accompagna a casa Matthew. Ok, a fra poco. >

Al piano di sotto Matt parla con sua madre finchè non appaio infondo alle scale. Allora la vedo venirmi incontro < Oh, Charlie perchè non ti fermi mai a cena?! Sai che farebbe piacere… soprattutto a qualcuno… > Matt le si para davanti come se fosse possibile arginare il suo entusiasmo < Mamma smettila! Te l'ho già detto! > < Tranquillo Matt. Grazie signora ma la cena è l'unico momento dove siamo tutti insieme. Magari tra un po', quando Vannia partirà. > rispondo imbarazzato.

Ellen è una donna fantastica: lei e mia mamma, da ragazzine si frequentavano, poi è arrivato il matrimonio, noi figli ed è cambiato tutto.

Mamma si è ricordata di quanto Ellen fosse brava a scuola e così ho preso ripetizioni per un paio di settimane da lei, per i mesi successivi da Matt. Nonostante abiti dall'altra parte della città ha insistito tanto per farmi prendere ripetizioni da lei – per fortuna – dicendo che così avrebbe riallacciato i rapporti ed in fatti sono peggio di due adolescenti quando se ne stanno al telefono un'ora ciarlando di qualsiasi cosa. Progressivamente il mio rapporto con il figlio è cambiato radicalmente e i quattro anni di differenza spariscono in un baleno quando stiamo insieme. Lui è molto più maturo di me, soprattutto quando si tratta della nostra filosofia, come la chiama lui, e sua mamma si è messa a saltellare come una ragazzina quando ha saputo che noi due ci “frequentavamo”. Ovviamente è di rigore il silenzio stampa perchè so già come reagirebbero i miei e non credo di essere ancora pronto.

In macchina me lo godo per bene dato che deve stare attento alla strada e quindi io posso stare attento al suo profilo! Intreccio le nostre mani sul cambio < Qualche mese fa non eri così intraprendente sai?! >

< Oh, bè… Le cose cambiano. >

< Lo so! O meglio: l'ho notato! >

< Però se non ti vanno bene possono sempre tornare a quando ero un ragazzino timido e impacciato che arrossiva ogni volta che gli facevi un complimento! E tu lo facevi apposta! >

< Haha! Dai, sai che ti prendevo un po' in giro… Adesso sei quasi più malizioso di me! >

Fermi al semaforo rosso fingo un po' di ingenuità < Ah sì??! > ed allungo una mano sulla sua coscia.

< Esattamente! > e detto questo mi infila di colpo tutta la lingua in bocca. È bellissimo, il mio amore… all'inizio sarebbe stato impensabile per me baciarlo in pubblico ma il sentimento che ci sta unendo è diventato sempre più… ingombrante e tenerlo a freno mi è sembrato uno spreco di energie. Me ne stavo sempre concentrato sul tenere a freno ciò che mi veniva naturale fare e Matt mi ha aiutato a lasciarmi andare. L'unico scoglio che mi pare insormontabile sono i miei.

Beeeeep! Un clacson ci ricorda gentilmente che è diventato verde e sorridendo come due ragazzini ci muoviamo in avanti tenendoci per mano.

Guardo la città che scorre. Sento il calore della sua mano. Mi sento vivo, mi sento bene, mi sento me stesso.

Come imbocchiamo la mia via, alla radio passa una canzone di un paio di anni fa e ci ritroviamo a canticchiarla …Feeling like you got no place to run… I can be your shelter 'til it's done…











____________________________ ;)

E niente... che dire... è stato un po' strano scrivere di loro.. ma mi è venuto abbastanza naturale. Extra di "A mezzo giorno ecc..." che nasce dopo il cap. 15, ma non avevo la minima idea di cosa farne, soprattutto non sapevo come agganciarlo al resto della storia.

Ho deciso di pubblicarlo dopo aver pubblicato il cap. 18 dato che per la prima volta Matthew sbuca dai pensieri di Cesare...

È più che altro un esperimento... è la prima coppia slash di cui scrivo e bho... non ho idea di come sia venuta!

FATEMI ASSOLUTAMENTE SAPERE!!!!!!!!!



Baci

Marta







p.s.: La canzone stra bella è “Please don't stop the rain” di James Morrison e i due versi sono presi dal ritornello. Significano “Ti senti come se non avessi un posto in cui scappare... Posso essere il tuo riparo finchè non sarà finita...”e mi sembravano perfetti!




   
 
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