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Autore: marta_cr_cullen92    20/12/2013    0 recensioni
Extra da “A mezzo giorno saluta le sue amiche con un bacio...”
Charlie e Cesare sono fratelli e molto legati tra loro... Ma la gelosia è sempre in agguato! Per fortuna che c'è la nonna!!!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La ragione del cuore'
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**Ascoltami Charlie!
Facciamo che ogni tanto, quando hai voglia andiamo al parco io e te e tu giochi solo con me, invece quando non ne hai voglia fa niente..
ok?**


da “A mezzo giorno saluta le sue amiche con un bacio...” cap. 3 e 4




Era un'estate fresca ma di sole e i due fratelli, Cesare e Charlie, non potevano certo restare chiusi in casa così presero l'abitudine di recarsi con la bicicletta e il pallone al parchetto in fondo alla via per giocare.

Un giorno, il maggiore stava tirando la palla a Cesare quando

< CHARLIE!!! > urlò il ragazzino biondo mentre si avvicinava ai due

< Hey ciao! Siete tornati dalle vacanze? > Charlie era molto simpatico, aveva sempre qualcosa da dire a tutti.

Erano tre fratelli compagni di scuola di Charlie che li salutò e si mise a parlare con loro; 5 minuti e se ne andarono e ripresero a giocare.

Qualche giorno dopo accadde la stessa cosa ma i tre si fermarono a giocare. Cesare non voleva che qualcun altro giocasse con suo fratello perchè sapeva che loro l'avrebbero escluso.

La stessa scena del parco si ripeté tutta la settimana e ogni sera Cesare era di pessimo umore e litigava con Charlie per ogni minima cosa. Quando arrivava mamma a separali finiva con il rifugiarsi in camera sua a piangere. Charlie non capiva il perchè di quelle litigate ma non diede loro importanza.

Erano circa dieci giorni che andavano avanti così

< NOI NON CI ANDIAMO Più AL PARCO! >

< Perché?! >

< Perché di sì! >

Poi era arrivata la mamma che aveva spedito tutti nella propria camera a “riflettere” se era necessario tutto quel baccano.

Passò qualche giorno e Charlie decise che sarebbe andato al parchetto lo stesso, anche senza Cesare

< Mamma! Dove è il pallone? > gridò Charlie dal cortile

< Non lo so amore > Claire era una mamma dolce e sempre pronta a coccolare i suoi figli e il marito. Era giovane quando si era sposata; l'avevano criticata in molti quando aveva deciso di non frequentare l'università. Lei invece si riteneva molto soddisfatta di ciò che era diventata: aveva un marito che la amava alla follia e che amava i suoi figli. Ne avevano avuti tre, due maschi e l'ultima arrivata, Vannia, era una bambina con i capelli corvini come il papà anziché castani come i suoi fratelli e gli occhi verdi che invece avevano tutti, compresa lei.

Adesso guardava Charlie, il più grande. Era già un ragazzino indipendente, molto sveglio e sempre carino con tutti.

< Se proprio non lo trovi chiedi a Cesare >

< No! Non fa altro che frignare! Andrò al parco senza! > e così fece. Prese la bicicletta e raggiunse i suoi amici.

Cesare imperterrito non aveva intenzione di ridare la palla a suo fratello nella speranza che decidesse di rimanere a casa ma Charlie si divertiva molto con i tre fratelli e non mancò mai un appuntamento.

Da pochi giorni la nonna materna era venuta a stare da loro per una settimana: una donna vecchia e rugosa, con i capelli tinti castano scuro e gli occhi blu.

I tre fratelli passarono la mattinata sotto il gazebo con la nonna e si divertivano da matti dato che la mamma della loro mamma era una signora molto simpatica, raccontava sempre fiabe e storie di eroi del passato che avevano solcato i mari con navi da guerra o che vivevano in castelli con le loro dame. Mentre il pomeriggio Vannia seguiva le lezioni di violino come durante l'inverno, Charlie raggiungeva i suoi compagni e Cesare seccatissimo restava da solo seduto sull'altalena.

< Tesoro che faccia lunga.. di alla nonna perchè non giochi! > Claire aveva decisamente ereditato la sua amabile indole materna da sua madre

< Perché non c'è nessuno che gioca con me! >

< E perchè non vai al parco giochi con Charlie cucciolo?! >

< Perché là ci sono gli altri bambini e loro vogliono solo lui e a me no e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più! > finalmente Cesare si era liberato di un peso enorme.

La nonna lo prese per mano e si sedettero sul divanetto sotto il gazebo

< Sai che non devi essere geloso degli amici di tuo fratello... nessuno potrà prendere il tuo posto nel suo cuore > lo guardava con gli occhi pieni di affetto e gli accarezzava la testa.

Lui tirò su col naso

< Ma però poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi.. > ma la nonna lo interruppe con una proposta che, era sicura, gli sarebbe piaciuta molto

< Posso raccontarti una storia? > Cesare spalancò gli occhi e la bocca

< Certo! > era troppo felice. La nonna avrebbe raccontato una storia solo a lui... si sdraiò a pancia in giù sull'erba e appoggiò il mento sulle mani: era pronto!

< Questa storia Cesare fa proprio al caso nostro quindi sta molto attento!

In una verde vallata d'Irlanda sorgeva il palazzo di un potente sovrano.

Il maniero era di cristallo rosa e scintillava sotto il sole, le sue dodici torri erano d'oro.

Il re, che era molto ricco, possedeva anche la Fonte dell'Acqua Miracolosa.

Si trattava di un'acqua che guariva i mali del corpo e dello spirito e naturalmente i potenti della terra accorrevano per bagnarsi in essa.

Ma il re divenne geloso della sua fonte e allora pensò di imprigionarla dentro un altissimo muro sorvegliato giorno e notte da cento soldati armati fino ai denti.

Trascorsero così alcuni anni, ma una sera, proprio nel mezzo di un sontuoso ricevimento, l'acqua, stufa d'esser prigioniera si ribellò. la sua potenza abbatté le mura e travolse i soldati. Lo stesso palazzo fu interamente sommerso da una valanga d'acqua che ben presto formò un lago, grande come la vallata. [...]” >

La nonna aveva accompagnato la breve fiaba con grandi gesti e Cesare era rimasto sempre attento, in religioso silenzio. Poteva benissimo capire quel ricco che non voleva tutta quella gente nella sua fontana! Eccome! Lui la voleva tutta per se!

La nonna lo risvegliò dai suoi pensieri

< Allora? Non dici niente? Come ti è sembrata? >

< Sai nonna che quel re ha fatto proprio bene! Mi sta simpatico! >

Lei naturalmente se lo aspettava un commento del genere, per questo aveva raccontato proprio quella fiaba, con tante che ne conosceva quella aveva la morale che più faceva al caso loro!

< Quel ricco sovrano non la voleva dividere con nessuno.. >

< Già! > annuì convinto Cesare

< ..e così ha costruito un bel muro di pietre alto.. >

< Di pietre grosse così! E poi ci ha messo su i soldati con le spade e gli archi e le frecce infuocate! > disse il piccolo spalancando le braccia ed alzandosi in piedi

< Ma stai attento Cesare – lo ammonì la nonna – cosa succede dopo un po'? >

< L'acqua cresce e annega tutto? > domandò dubbioso

< Sì, e sai perchè? >

Lui ci pensò su ma niente < No.. > rispose triste

< Perché alla fontana piaceva vedere la vallata intorno a sé, non quel brutto muro di pietra. Le piaceva che i sovrani di tutto il mondo andassero a trovarla e a farle compagnia... >

< Ma il re non voleva! > ribattè prontamente Cesare

< E tu lo sai perchè non voleva? Perché temeva la fontana si affezionasse a un altro principe e lo lasciasse tutto solo! > e dicendo questo lo tirò a sé sulla panchina, cullandolo appena.

Le piacevano molto raccontare le storie perchè sapeva che i bambini apprendono da tutto e da tutti come delle spugne e anche se l'insegnamento è talvolta difficile gli resta dentro e quando capiterà l'occasione tornerà alla mente anche se inconsciamente.

Cesare non parlava più ma stava pensando molto...

Il pomeriggio seguente, prima che Charlie uscisse dal cancello venne fermato dal fratellino

< Ascoltami Charlie! Facciamo che ogni tanto, quando hai voglia andiamo al parco io e te e tu giochi solo con me, invece quando non ne hai voglia fa niente.. ok? > e gli tese la palla in segno di pace

< Ok! >

Il giorno dopo stettero insieme e Cesare raccontò a modo suo la storia della fontana al fratello che disse conoscere un posto uguale al palazzo del suo racconto...





_______________ :D


Momento estrapolato direttamente dal capitoli 3 e 4 della mia originale...

Mi è sembrato carino pubblicarlo da solo anche se non è propriamente un extra!

Se siete curiosi e volete saperne di più vi aspetto volentieri qua --> "A mezzo giorno ecc..."



LA FAVOLA:

La Fontana Miracolosa _ Fiaba Inglese_ "366 e Più...Storie e Fiabe Della Sera"_ Ed. Edibimbi








   
 
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