Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: jessicaxoxo1d    20/12/2013    14 recensioni
'rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire'
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1

 
‘ Ari siamo in ritardo ti vuoi sbrigare, Stefan ci sta aspettando! ’,
 stavo dando l’ultimo addio a quella casa e sentì le mie lacrime scendere a fiotti dal mio viso mentre avevo la foto di mia madre in mano, quella stanza profumava ancora così dannatamente di lei.
Ogni  oggetto sentivo che la rispecchiava: le pareti di un rosa pallido, mi ricordavano tanto la sua dolcezza e la sua premura oh mamma perché mi hai lasciata, mi avevi promesso che saremo state per sempre insieme dopo l’incidente di papà e invece te ne sei andata! Mi hai lasciata sola, sono rimasta sola, dove sono tutte le promesse che mi hai fatto quelle notti in cui non riuscivo a dormire e mi infilavo nel tuo letto per sentire il tuo calore, il tuo calore la cosa che mi manca di più mamma, ti prego stammi vicina io avevo bisogno di te, io ho bisogno di te .
Ormai le lacrime scorrevano libere incontrollate, avevo tutto sbiadito la vista, la mente ed il cuore. Non ce la facevo più, controllai se in borsa avevo quello con cui riuscivo a liberarmi della disperazione, un coltellino a manico di mio padre, anche se lui lo usava per altre ragioni sicuramente.
Prima avvertii Demi di avere un problema intestinale e che ci avrei messo un po’ in bagno per non farla insospettire, in questi mesi sono stata molto brava a nascondergli una cosa del genere anche perché dopo aver tentato di suicidarmi non mi perdeva d’occhio neanche un secondo. Iniziai a trafiggermi la pelle e un liquido denso e scuro iniziò a uscire abbondante ed io mi sentì in un attimo meglio, ma il tutto durò troppo poco
 ‘ Tesoro sei lì? Sbrigati o perderemo l’aereo ’, cazzo era Stefan dietro la porta
 ‘ Emh no amore ora esco dammi due minuti ’
ripulì il sangue velocemente, riposai il coltellino in borsa mi riaggiustai il trucco e i capelli leggermente spettinati e dopo essermi ripulita il polso metto dei braccialetti che avevo in borsa per nascondere gli evidenti segni.
Aprì la porta e lo trovo seduto nel letto di mia madre, quando spostò lo sguardo su di me, lo vedo strano i suoi occhi erano due fessure che esaminavano attentamente una parte inferiore del mio corpo, spostai anch’io lo sguardo, MERDAAA mi ero sporcata sulla coscia di sangue che grazie ai pantaloncini era ben visibile,
‘ S-Stefan i-io ti posso spiegare ‘ ,
 ‘ Ari almeno te la sei disinfettata questa ferita? Dove ti sei graffiata? ‘ grazie Gesù per avermi salvata!!
 ‘ emhh no ecco io, il fatto è che ho sbattuto contro uno spigolo ‘ , la mia inventiva lasciava non poco a desiderare pregai ogni santo che ci credesse intanto mi ripulì la coscia,
  ‘ Ragazzi porca puttana sono le 9:15 correteeeee ‘ okay la poca delicatezza della mia amica si notava, ma in effetti era davvero molto tardi quindi ci catapultammo in macchina.
In pochi minuti eravamo all’aeroporto, era immenso quel posto, appena entrai strinsi la mano di Stefan come una bambina stringeva la mano al suo papà, ma lui prontamente mi cinse la spalla con il braccio e posò le sue labbra sulle mie premendo dolcemente, adoravo quel gesto ma decisi di non farglielo capire, non so perché mi comportavo così anche con lui, ma in questo momento non riuscivo a non essere fredda, eppure lui non me lo faceva pesare.
“Ragazzi l’imbarco è tra dieci minuti, dobbiamo andare verso la dogana” , disse Demi con il fiatone,
quella ragazza aveva sofferto molto, il padre abusava di lei quando aveva solo 8 anni, e aveva sofferto di bulimia eppure era sempre così dolce e buona, chissà se sarei riuscita anche io a far finta di niente e ad andare avanti con quel sorriso finto.
  
‘ LONDRA TREMA SIAMO ARRIVATI ‘ , Demi era abbastanza eccitata, bhè anche io in effetti ero felice di essere ritornata qui ho sempre amato Londra,  salimmo in un taxi che ci portò in breve tempo davanti alla nostra modesta villetta che mio padre e mia madre avevano intestato a mio nome, loro erano entrambi uomini d’affari ed erano molto facoltosi per cui mi avevano lasciato una modesta somma che probabilmente mi permetteva di vivere senza la preoccupazione di cercarmi un lavoro, eppure in qualche modo dovevo pur distrarmi.
Camminando per il vialetto che mi conduceva alla porta, mi ritornò in mente un ricordo

INIZIO FLASHBACK

“ Tanto ora ti prendo” un  bambino poco più grande di me mi rincorreva
“No invece, io sono più veloce” , in tanto lui in pochi minuti mi aveva già presa e fatta inciampare nell’erba, si distese sopra di me mantenendosi con le mani e iniziò a farmi il solletico, ridevo e provavo a dimenarmi quando improvvisamente
“Promettimi che resteremo per sempre insieme” mi disse serio, ero confusa perché mi aveva fatto quella domanda, di una cosa però ero certa
“Te lo prometto” dissi convinta.

FINE FLASHBACK

“Ari tutto apposto?” quando mi risvegliai da quello stato di trance mi accorsi di essermi fermata nel mezzo del vialetto, e Stefan mi guardava con aria preoccupata.
“ Si si “ risposi velocemente non so perché ma non volevo raccontargli del mio ricordo.
“Che bello nel retro c’è anche la  piscina” disse Demi spuntando dal retro, in effetti non mi ricordavo di quel particolare, le feci segno di venire e ci avviammo verso la porta d‘ingresso, aprì la mia borsa e tirai fuori le chiavi, mentre aprii quella porta mi senti il cuore in gola era così familiare, la casa non ostante non ci abitasse nessuno era arredata modernamente probabilmente perché mia madre la curava molto anche da lontano, la faceva arredare ogni due anni , non ho mai capito il perché. L’ ingresso era molto ampio dove alla destra  c’era il salone e alla sinistra la cucina, Demi aveva un espressione indecifrabile, sorrisi nel vederla così. Salimmo le scale dove c’erano tre grandi stanze da letto    
 ‘ Questa stanza è assolutamente la mia! ‘, disse Demi entrando nella camera più grande che un tempo apparteneva a i miei genitori,
‘ Ok ok ma io mi prendo questa! ‘, disse Stefan entrando nella ex camera degli ospiti.
A me rimaneva la mia vecchia camera, scherzo del destino, appena entrai a malincuore vidi che non era rimasto molto di quello che era ma notai le pareti dello stesso lilla di 8 anni fa. Ero molto felice di essere tornata qui ma avevo bisogno di prendere un po’ d’aria e decisi i uscire un po’ dopo aver avvisato i ragazzi che stavano prontamente ‘ riempendo ‘ le loro stanze di roba uscì. La cosa che notai subito fu il cielo era scuro e pieno di nuvole che promettevano una tempesta, troppo diverso di Los Angeles dove la pioggia probabilmente era scono..
 ‘ Ahhh ‘ in che diavolo avevo sbattuto?
‘ Potresti stare più attenta ragazzina ‘ appena alzammo lo sguardo non so perché ma rimanemmo  tutti e due a bocca aperta… anzi si che lo sapevo.
  
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: jessicaxoxo1d