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Autore: hilarymalik93    20/12/2013    5 recensioni
Lei ama i boxer,lui i reggicalze.
Nicole è una ragazza ventenne che è dedita al suo lavoro di scrittrice di articoli, per il quotidiano della sua città: molto precisa e perfettina.
Zayn, non è proprio il tipo di Nicole,infatti inizialmente non saranno amici,anzi avranno molto da discutere avendo caratteri diversi.
Ma un giorno, come se il destino non fosse dalla loro parte,punisce i loro caratteri scontrosi e si ritroveranno a convivere con il corpo diverso dell'altro.
Nicole sarà Zayn e Zayn sarà Nicole...ma questa "maledizione" fino a quando durerà?
Questa è "Different Bodies".
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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tuio
15. Let me love you.








Arrivai dinanzi ad un portone dalla porta nerastra, di nuovo in quel quartiere sperduto e malandato.
Bussai alla porta e venne ad aprire una donna bionda: alta,slanciata, corpo provocante e aria da superiore.
La guardai sotto sopra, quasi schifato: forse un tempo mi sarei fatto attrarre da un tipo così,solo per divertirmi.
Ora mi resi conto di quante cose fossero cambiate da quel tardo pomeriggio d'estate...il giorno che decisi di cambiare la mia vita.
Di lasciarmi il passato alle spalle e ricominciare: per prima cosa, lasciare la compagnia di Orlando.

"Ciao,cerchi qualcuno?" Mi chiese la barbie ossigenata.

"Si, Orlando. E' in casa?" Cercai di essere pacato per non far trasparire la rabbia che mi avrebbe divorato in una frazione di secondi.

"Certo,entra pure." Mi lasciò passare dentro quella gattabuia, tutto sommato all'interno era messa meglio
di come appariva all'esterno. La donna mi portò fino a quello che doveva essere il salotto.
Mi fece accomodare sul divano e aspettai con ansia Orlando.

Dopo pochi minuti scese dalla rampa delle scale a chiocciola: entrò con la sua solita faccia da spavaldo; mi urtava i nervi.

"Malik, benvenuto nella mia umile dimora". Disse allargando le braccia come se stesse paragonando quella caverna alla reggia di Versailles.

"Non ho bisogno della tua accoglienza, sono venuto per mettere in chiaro alcune cose".

"Quanta fretta! Prendi almeno una birra, è la vigilia di Natale". Sdramatizzò senza successo; la mia espressione rimase neutrale.

"Come non detto...Amore,vai su in camera: io e il mio amico dobbiamo parlare,ti raggiungo appena posso".
Si riferì alla sua compagna; lei lasciò un bacio sulle sue labbra e scomparì dalla nostra visuale avviandosi verso il piano superiore.
Io e il ragazzo biondo ci guardammo dritto nei nostri occhi,aspettando che uno dei due iniziasse a parlare.
Tossì e presa parola mentre si sedeva di fronte a me su una poltrona scura in pelle:

"A che devo alla tua visita?"

"Scometto cento dollari che hai avuto ancora il coraggio di rivolgere parola alla mia ragazza".
Corrugò la fronte e fece una smorfia di indifferenza: come se si volesse dimostare innocente.

"Stai perdendo la scommessa amico...Io non ho detto proprio niente alla tua fidanzatina". Portò alla bocca la bottiglia di birra e ne prese un sorso:
ormai ero incontrollabile,mi alzai di scatto e andai verso lui togliendoli l'oggetto di  vetro dalle mani in modo brusco.

"Neghi anche l'evidenza?! Ma che razza di persona sei? Almeno una volta nella tua vita sappi ammettere quello che fai". Ringhiai.

"Non sei nè il primo e nè l'ultimo per farmi da moralista."

"Potrebbe essere: ma ti avevo avvertito Orlando, se ti saresti avvicinato di nuovo a Nicole,ti avrei fatto passare i guai.
Ed ecco che l'hai fatto".

Rise di gusto mentre finì di bere la bevanda.

"Ma per favore! Ora non vorrai dirmi che ami davvero quella ragazza e passerai il resto dei tuoi giorni con lei".
Fece gesti teatrali per farmi sentire redicolo; quando era l'esatto contrario.

"Cosa c'è di male nell'amare una persona? Ah scusa,sto parlando con un tizio che dei sentimenti nemmeno li conosce".
Si alzò lentamente dalla poltrona senza perdere il contatto visivo.

"Ti ricordi di Faith? Beh,io l'amavo davvero e poi cos'è successo? Mi ha lasciato solo come un cane".
Disse quasi sputando quelle parole.
Ricordavo perfettamente Faith: era una ragazza dolcissima e amava Orlando,come lui amava lei.
Quando si lasciarono il biondo cadde quasi in depressione,diventando quello che ora è. Uno stronzo pericoloso.

"La ricordo. Ma lei non voleva far parte dei tuoi casini,avevi e hai tutt'ora una vita troppo pericolosa.
Faith desiderava solo vivere in pace con te".
Prese un altro sorso dalla bottiglia in vetro e il sguardo si fece più duro.

"Se mi amava davvero accettava anche il mio stile di vita! Perciò non riesco a vederti con quella ragazza...
lei mi ricorda Faith: so bene che ti ama, ma ha fatto sì che tu te ne andassi dalla nostra compagnia".
Rimasi scioccato: lui che paragonava Nicole alla sua ex ragazza, questa era buona.
Perciò era questo il fine: l'invidia l'ha portato a fare del male sia a me che a Nick.
Strinsi e pugni cercando di controllare il mio nervosismo: quel discorso era un paradosso, voleva vedere soffrire
due persone innocenti solo perchè lui ha perso il grande amore della sua vita?

"Quindi tu mi stai dicendo che sei geloso nei nostri confronti,solo perchè ci amiamo".

"Questo è solo uno dei tanti motivi Malik. C'è un altro problema irrosolto, che hai lasciato
a me sulle spalle quando te ne sei andato".
Corrugai la fronte per far capire la mia confusione.

"Di che stai parlando?"

"Hai lasciato un debito di 450 dollari,quando comprammo la roba da quel tizio che veniva spesso
con la sua jeep nera ed era accompagnato da un altro uomo più paffuto".
Ora ricordai: una sera Orlando mi ordinò di ritirare la roba da questo tizio,
poichè quel giorno era impegnato per altro.
Io non avevo abbastanza denaro e quindi gli dissi di aspettare qualche giorno per il pagamento e l'uomo accettò.

"Sono pur sempre affari tuoi, io avevo solo il compito di ritirarti la roba,non anche di pagarlo."

"E dimmi,ora dove trovo i soldi per ricopensarlo?"

"Rimboccati le maniche e risolvi da solo questa situazione. Ora, un'ultima cosa:
non farti mai più vivo e lascia perdere la mia ragazza,lascia perdere me e tutto che riguarda la mia vita.
Non hai nessun diritto di importunarla,soprattutto quando è sola.
Quindi se non vuoi fare compagnia ai tuoi cari al cimitero,levati dalle palle una volta per tutte".
Dissi puntandogli il dito al petto e guardondolo minaccioso,lui di tutta risposta mi prese per il colletto della maglia e mi
mantenne stretto.

"Non fare lo spaccone Malik,se ora sai dare un pugno è perchè te l'ho insegnato io.
Stando con me hai imparato ad essere uno duro,adesso che sei innamorato hai fatto un salto nel passato tornando
ad essere uno stupido ragazzino alla prima cotta".
Lì non ci vedi più: mi liberai dalla sua presa e lo scaraventai a terra colpendolo con pugni e calci.
Non aveva capito che erano guai seri se intralciava il  mio cammino.

Non smisi fin quando non lo vidi perdere le forze nel dimenarsi; l'avevo conciato proprio male
ma se le meritava eccome.
Mi alzai dal suo corpo con le nocche sanguinanti e gli sputai addosso: provavo solo schifo nei suoi confronti.
Avanzai ancora una volta prendndolo per un braccio e facendo sì che mi ascoltasse:

"Non dire che non ti avevo avvertito: ti consiglio di prendere la scelta migliore".

Mi aggiustai il cappottino e uscì fuori da quella gattabuia lasciando dolorante quel pezzo di merda.
Un'altra lezione gli era stata data: ora spettava a lui come comportarsi.
Proseguii verso casa mia e una volta che entrai andai direttamente nella mia stanza chiudendola a chiave:
mi tolsi i vestiti e mi recai in bagno per medicarmi le ferite alle mani.

Una volta finito tornai in camera e mi buttai nel mio letto.
Sentivo un vuoto al petto, faceva malissimo e alla fine non resistetti e piansi.
Piansi fino a sighiozzare, strinsi sul viso il cuscino come se fosse l'unico oggetto su cui poggiarmi per non cedere.
Ogni lacrima apriva nuove ferite al mio cuore: l'idea di aver perso Nicole mi faceva solo stare in uno stato pietoso.
Come se stessi facendo un incubo,smisi subito di versare lacrime e m pulii il viso con il dorso della mano:
le avevo promesso che avrei lottato pur di averla con me e io mantengo sempre le mie promesse.



Pov's Nicole.


"Ti prego Brandon, fallo".
Stavo pregando in tutti i modi mio fratello di andare dalla sorella si Orlando e chiederle scusa,per tirarci
una volta per tutte fuori da questo casino.

"No e ancora no. Lei mi ha solo usato e non mi pento di averle detto tutte quelle parole.
Il discorso è chiuso Nicole".
Si girò di spalle per andarsene ma lo fermai per il braccio.

"Potrebbe farci del male, vedi cosa mi ha fatto fare? Ho lasciato Zayn,in cambio lui non mi darà
più problemi".
Dissi piangendo a dirotto, oramai era tutto il giorno che versavo lacrime...avrei potuto costruire una fontana.
Mio fratello addolcì i muscoli e massaggiò la mia guancia,mentre raccolse con il pollice
un lacrima scarlatta.

"Stà certa che Zayn tornerà. Ora cambiati e vieni giù a cenare, dopo tutto è la vigilia."
Detto questo mi lasciò sola nella mia camera.
Non avevo proprio voglia di festeggiare: avevo immaginato questo giorno diversamente e invece?
Sono rinchiusa in queste quattro mura.

Quando si è felici ci sarà sempre un momento in cui il dolore avrà la meglio.
Ora che vedevo la mia vita sotto una luce diversa,in uno scocchio di dita questa luce
è stata sostituita dal buio.
Il buio che in questo momento rappresentava il mio umore a pezzi.

Si dice che se vuoi proteggere una persona devi lasciarla andare: ma poi cosa resta?
Una voragione così profonda dove niente e nessuno sarà capace di tirarti fuori,
i tuoi giorni sembrano sempre più vuoti ma colmi di tristezza,
le lacrime sono all'ordine del giorno e sembra che non trovino foce dove sfociare.
 
Ero così debole che riuscii solo a scostare le coperte e infilarmici dentro mentre
mettevo le cuffie per passare il tempo in compagnia della musica.

Non so quanto tempo passò da quando iniziai ad osservare i fiocchi di neve cadere candidi dal cielo
attraverso la mia finestra, ma un tonfo dall'altra parte del letto attirò la mia attenzione:
era la mia matrigna che mi guardava preoccupata.

"Piccola Nick,perchè non scendi e festeggi con noi? Senza te non è lo stesso".

"Voglio solo rimanere a letto e ascoltare musica triste tutto il giorno".




"Come? Proprio oggi? Così ti perderai il pollo all'arancia,lo stufato,
la torta al limone che tanto ti piace...". Cercò di convincirmi ma senza alcun risultato.

"Grazie,ma non me la sento".

"Va bene,capisco. Se cambi idea noi siamo giù."
Annuii e dopo che Jenny lasciò un bacio tra i miei capelli,sparì dalla mia camera.

                                                    *       *         *

Mezzanotte.


E' Natale.
Un giorno così dolce e pieno di speranze che al momento stesso per me sembra così
malinconico.
Dal piano di sotto udii lo stappare di una bottiglia e un acuto >Auguri<.
Raccolsi le mie forze e convinsi me stessa a scendere per festeggiare con la mia famiglia.
Dopo aver attraversato il corridoio e scese le scale, arrivai in soggiorno dove mi si presentò
una delle scene più belle che potessi vedere: i miei famigliari raccolti in un abbraccio caloroso.
Il mio cuore si scaldò suscitando un sorriso sul volto.
Mio fratello alzò il capo e sciolse quel contatto rimanendo con le braccia aperte.

"Manchi tu sorellina". In men che non si dica ero racchiusa nelle sue braccia forti e dopo
si aggiunsero anche Jenny e Chen.

"Buon Natale famiglia!" Dissi estasiata.

"Anche a  te Nick". Ripsosero all'unisono. Chen mi porse un piatto contenente la torta al limone
che mangiai assiame a Brandon al tavolo,mentre i genitori brindavano con un bicchiere di spumante.

"Allora,si è fatto sentire?" Domandò senza giri di parole,cosa che mi spiazzò.

"N-non ancora".

"Non ti lascerà andare facilmente, ti ama troppo". Abozzai un sorriso debole.Finii la torta e dopo aver
congedato tutti andai a dormire.

                                                    *      *       *

Dei piccoli raggi solari fecero capolino attraverso le chiare tende da farmi svegliare dolcemente.
Tirai un sospiro e tirai via le coperte, mi affacciai per qualche secondo alla finestra sentendo il freddo attraversare
il mio corpo.
Riordinai la stanza e andai nel bagno per lavarmi e vestirmi:oggi non volevo restare come un vegetale,fuori c'era la neve
e perchè non fare un pupazzo con il mio fratellino?

 >Almeno ti terrò fuori dai miei pensieri...<

Misi un semplice jeans con i scarponcini e un maglioncino di lana e scesi al piano inferiore.
Non c'era nessuno, solo dopo vidi appeso un post-it sul frigorifero.

>Siamo fuori,per pranzo torniamo...Baci,la tua famiglia".
Bene,addio al pupazzo di neve.
Aprii violentemente l'anta del frigo e subito dopo sentii suonare al campanello.

Aprii ma non vidi nessuno,proprio nel momento in cui stavo per chiudere un fogliettino
argentato attirò la mia attenzione.
Lo presi e lessi.

"Il tuo primo regalo natalizio ti aspetta alla panchina di fronte casa tua.    xx"  

La mia mente non smetteva di correre: presi subito le chiavi e mi recai alla panchina.
Un altro biglietto con una scatola.

"Indossali,ti terranno al caldo. Dopo, vieni al laghetto <3     xx".
Feci come mi era stato scritto e indossai un bellissimo golfino rosa cipria e un cappellino, caldi e morbidi.
Avevo un'ansia incredibile,volevo avere la conferma che fosse lui.
Così corsi fino al laghetto poco distante da casa mia e lì trovai Zayn con una chitarra in mano.
Rimasi immobile a guardarlo mentre pizzicava le corde dello strumento.

>If I was your man (baby you)
Never worry bout (what I do)
I'd be coming home (back to you)
Every night,doin' you right
You're type of woman( deserves good things)
Wrist full of diamonds(hand full rings)
Baby you're a star( I just want show who you are)

You should let me love you
Let me be the one to give you everything you want and need...

Baby good love and protection
Make me your selection
Show you the way love's supposed to be
Baby you should let me love you,
love you,love you>.

Ascoltai la sua voce così calda,mi scese una lacrima e corsi ad abbracciarlo più forte che potevo.
Uscirono dei singhiozzi e le lacrime bagnarono l'incavo del suo collo.

"Shh, sono qui fiorellino." >Quanto mi era mancato quella parola!<

"E' il regalo di Natale più bello che mi potessi fare Zayn". Dissi staccandomi e far incontrare i nostri sguardi.
Ora mi sentivo davvero rinata,aveva mantenuto la sua promessa ed era qui con me.
Annullò le distanze lasciando spazio ad un bacio intenso, urgente,disperato,voglioso...racchiudeva tutte
le emozioni che avevamo provato in questi giorni.

"Ti amo Nick,ti amo da impazzire".

"Ti amo anch'io". Le nostre labbra furono di nuovo unite.

"Amore?"
Disse staccandosi, mantenendo il contatto visivo e tenendomi stretta a sè.

"Dimmi."

"Buon Natale".



Guardate l'amore cosa fa,ha costruito tutto questo.
Dove prima c'era il nulla,adesso invece è l'universo.








Oh oh ohohoh So put your hands up!
Oh oh ohoh 'cause is a chapter! xD

Ahhahaha scusate per la schifosa combinazione di parole con la canzone "Stand up"
mi è venuta così. (Comprendete la mia follia).
Allora,datemi il benvenuto dato che è da tanto che non aggiorno T.T
perdonatemi,si era rotto il pc -.-
Spero solo di aggiornare presto anche il 16° capitolo!
Bene, che ne pensate??
Ci ho messo tutta me stessa per scriverlo e spero che il risultato sia positivo ;)
Aspetto le vostre recensioni!
Grazie per seguire la storia,ve ne sono grata <3.

(Passate per di qua:Prenditi cura di me
La mia 1° storia su Madison, Zayn e Harry )















  
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