"Bene. Ora che abbiamo messo le cose in chiaro, ti lasciamo un po' da sola. Nell'armadio troverai tutto ciò che ti serve. A dopo,mia cara" mi saluta Aro con un pizzico di entusiasmo. Perché? Perché a me? Perché non sono una semplice umana come le mie compagne di classe. Perché non sono una vampira e basta come Alice o Ros? Perché non sono un licantropo come mio padre? Perché sono così fottutamente sbagliata?. Penso mentre sistemo i vestiti sul letto. Se un vestito assai corto, delle ballerine nere il mantello fanno di me una Voltura allora preferirei buttarmi dalla finestra ma essendo così,maledettamente sbagliata, sopravvivrei. "Tu non sei inutile..."esclama Demetri da dietro la porta arrivando di fronte a me. "Pensavo fossero usciti tutti..." rispondo tesa. "Beh, io non mi sarei mai perso uno spettacolo così bello..." continua avvicinandosi. "Che spettacolo?" Chiedo ironica allontanandomi dai qualche cm. "Di te che ti spogli, sei così bella e perfetta" mi acclama accarezzandomi il viso per poi, baciarmi appassionatamente ma dal quale mi stacco subito. "Ma che stai facendo?!? Sei pazzo?" "Si,di te" mi risponde spingendomi sul letto. Mi viene sopra ma io riesco a scansarlo e a buttarlo contro la parete. Apro la porta per scappare ma lui la richiude subito e mi spinge contro ella bloccandomi la fuga con le braccia. "So che lo vorresti anche tu" "Ti sbagli" "Attenta, Cleawater. Non sai di cosa sono capace di fare" aggiunge mentre io lo guardo con aria terrorizzata. "Che succede qui?" Chiede una voce esterna entrando. "Nulla, sto solo sistemando i vestiti." Rispondo con aria credibile. "Ho sentito un rumore provenire da qui..." continua il vampiro non del tutto convinto. "Un uccello, ha sbattuto contro la finestra" rispondo con un sorriso e poi esce. Demetri esce nell'armadio, controlla che la via sia libera e poi mi rivolge un ultimo sguardo. "Se fossi in te, starei attenta. Io ti voglio e ti avrò." La porta si richiude e io esplodo in lacrime, non sapendo nemmeno il motivo. Avanti Asja, non avere paura! Sei forte e puoi tenere testa a questo segugio del cazzo. Puoi farcela, non avrei problemi a combatterlo e ad ucciderlo, mi fermo un attimo sbalordito della frase che la mia testa ha appena espresso, sempre se sarà necessario, annuisco e ritorno ai vestiti. Ci ho messe un due ore buone per prepararmi ma per essere bella bisogna avere pazienza; una frase tipica di Alice, quanto mi manca, spero che abbia saputo della mia scomparsa e soprattutto aver saputo calmare mia madre. Anche lei mi manca, mi mancano tutti. Spero che stiano bene e che tutto vada per il verso giusto perché non vorrei andare a combattere una guerra per delle leggi infrante della quale la mia famiglia è protagonista. "Asja, Aro vuole parlarti" mi avvisa Felix così esco e percorro il lungo corridoio che mi separa dalla mia camera fino alla Sala Grande, che per la cronaca non è poi così lungo. "Volevi parlarmi,Aro? Chiedo fredda. "Si, Asja volevo sapere se ti avrebbe interessato occupare il ruolo di soldato nella guardia di primo ordine nella squadriglia di combattimento." Mi domanda con un sorriso falso "Ma Aro, quel posto era riservato a Jane" contrasta Caius arrabbiato "È ora sarà di Asja, sempre se lo vorrà" Lo so che dovrei tenermi buona Jane ma l idea di essere un passo avanti a lei mi piace molto quindi non ho i minimi dubbi. "Accetto" rispondo mandando un occhiata di sfida a Jane. "Bene, puoi andare." "Grazie." Saluto cordiale e poi, da Felix vengo scortata da in camera mia. È passata un ora, hanno appena bussato e io sto andando ad aprire. Apro la porta e vengo subito spinta da Demetri contro la parete, nello stesso punto dove c'era andato a sbattere lui. "Asja...asja..." esclama Jane avvicinandosi a me con fare minaccioso. "Che vuoi Jane?" Le chiedo piegandomi su me stessa per tirarmi su lentamente. "Lo sai cosa voglio. Il posto che mi spetta! " ringhio furiosa alzandomi senza problemi. Rido e vengo colpita di nuovo da Jane ma questa volta usa il suo dono e un dolore forte e maliconico invade tutto il mio corpo. "Jane, basta. Non sei l unica che ha dei conti in sospeso con lei" la ferma Felix. "Hai ragione, io vado. A dopo." Gli Risponde ed esce. Felix mi alza e mi butta contro la porta mentre io sono ancora stordita Demetri mi viene vicino e inizia a baciarmi. Ritorno in me e scanso Demetri lontano da me. "Felix. Fermarla!" Ordina all'amico e mi si piazza davanti sollevandomi da terra. "Lasciami. Lasciami." Ringhio mentre Demetri mi viene vicino. "Questo è perché sei la sorella di quella bambina mortale" Mi da uno schiaffo. "Questo è perché mi hai spinto contro la parete" Un altro schiaffo. "E questo è perché sei perfetta e adesso posso averti e ti avrò" Mi strapa il vestito e mi butta sul letto. Cerco di togliermelo di dosso ma i miei poteri non mi rispondono e non riesco ad usarli, il mio corpo è in balia dei movimenti di Demetri, i miei occhi sono come due specchi neri e io, sono il suo conto in sospeso.