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Autore: BabyBlue87    16/05/2008    4 recensioni
Mettete un branco di professori fuori di testa su delle scope, ad alcuni date delle mazze in mano, altri li mettete davanti ai tre anelli, mentre ad altri ancora, più in alto di tutti, date il compito di cercare qualcosa di piccolo e veloce. Otterrete un mix esplosivo di divertimento e follia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno strano, gli studenti non potevano ancora credere che stesse succedendo, non era mai successo e nessuno sapeva com’era iniziata questa situazione: forse quella scommessa tra Silente e Lumacorno sulla capacità dei professori di giocare a Quidditch o forse no, si sapeva solo che quel giorno ci sarebbe stata la prima partita di Quidditch tra professori.

Tutta la scuola si era riunita al campo di Quidditch: alcuni ridevano, altri facevano foto, molti erano semplicemente scioccati da questo evento.

Le squadre erano state chiamate Maialerosa e Tonnoviola da Silente stesso per poterle distinguere durante la partita; nella prima erano schierati il capitano e portiere Albus Silente, i battitori Hagrid e Malocchio Moody, i cacciatori Severus Piton, Minerva McGranitt e Sibilla Cooman e il cercatore Remus Lupin. Dall’altra parte invece sfoggiavano i loro abiti viola il capitano e battitore Horace Lumacorno, la battitrice Pompona Sprite, il portiere Filius Vitious, i cacciatori Septima Vector, Aurora Sinistra e Charity Burbage e la cercatrice Wilhelmina Caporal.

C'erano scommesse in corso tra gli studenti, chi pensava che la professoressa Cooman avrebbe predetto la morte di tutti e che Hagrid avrebbe distrutto qualcosa per colpa della sua mole o che sarebbe caduto dalla sua scopa o per meglio dire le sue quattro scope unite.

“Mi raccomando, voglio un gioco pulito, senza scorrettezze, non createmi problemi” disse Madama Bumb fischiando l’inizio della partita.

Dopo una stretta di mano tra i due capitani, Silente e Lumacorno, il gioco ebbe inizio.

 

La postazione del cronista era occupata da Jordan, uno studente di Grifondoro e al suo fianco c’era Madama Chips con pozioni e antidoti vari: chissà cosa avrebbero combinato quei vecchi pazzi.

“La partita è iniziata con una fantastica presa da parte del professor Piton della pluffa, a quanto pare ha delle doti nascoste il nostro professore, chissà cosa sarà capace a fare. La prego solo di non avvelenarmi dopo la partita…”

“JORDAN” urlò la McGranitt dal campo.

“Scusi professoressa, sa com’è, scherzavo… Intanto ecco il primo punto per i Maialerosa con un grande tiro del miglior professore al mondo, ovvero il magnifico professor Piton!”  esclamò Jordan compiaciuto

“JORDAN! Non fare il leccapiedi!” urlò una seconda volta la professoressa McGranitt.

Mentre i cacciatori lottavano per la pluffa, Hagrid era in grande difficoltà, a quanto si poteva constatare il suo dolce peso era troppo anche per quelle quattro scope. Nel mentre, la Cooman urlava per distrarre gli altri giocatori “Il Gramo! Il Gramo! Siamo in pericolo! Aiuto, il gramo!” e, nell’attimo in cui tutti si voltarono alla ricerca della bestia infernale, con una mossa fulminea prese la palla a Sinistra e con un tiro portentoso, lanciò la palla verso l’ultimo cerchio. Vitious riuscì a intercettarla ma la forza del tiro fu tale da farlo volare attraverso l’anello con la pluffa.

 

 

Intanto, Lupin era alla ricerca del boccino d’oro ma, per quanto volasse in lungo e in largo, per il campo non riusciva a vederlo; oltretutto la professoressa Caporal lo seguiva come se fosse un prigioniero di guerra.

Salacadula megicabula

Una melodia si insinuò improvvisamente tra il vociare delle persone e i rumori delle scope che sferzavano l’aria.

Tutti i presenti, pubblico compreso, si voltarono alla ricerca della fonte dalla quale proveniva la musichetta sconosciuta e si ritrovarono a guardare Silente, completamente preso dalla ricerca di qualcosa nelle tasche della divisa. La perplessità si leggeva sui loro volti, finché non videro il preside rispondere al suo cellulare.

“Scusa, Cornelius, è che non riesco mai a trovare questo benedetto aggeggio! Posso richiamarti più tardi, che sto giocando a Quidditch? Bene, a dopo” disse Silente riponendo il telefonino in qualche taschino sotto la barba. Alzando lo sguardo si rese conto che tutti lo stavano fissando straniti “Bhe, perché mi guardate così? E’ un Nokia, no? Ora possiamo riprendere la partita?” chiese Silente non capendo la perplessità dei presenti.

La partita ricominciò, Tonnoviola era riuscito a rimontare ed il risultato era di 50 a 40 per Maialerosa.

“Palla ai Tonnoviola, la professoressa Vector schiva due bolidi e avanza velocemente verso la porta, effettua un ottimo passaggio alla professoressa Sinistra che segna! Ma, cosa sta succedendo? Il bolide colpito da Hagrid stava quasi per capovolgere il professor Vitious che grazie ad un incantesimo è riuscito ad evitarlo” esclamò Lee Jordan stupefatto.

 

Il gioco procedeva normalmente e tutto procedeva per il meglio finché non si sentì una strana cantilena. La partita si fermò e tutti cercarono di trovare il fautore, finché non videro Albus Silente che canticchiava ad occhi semichiusi “Salacadula megicabula bibbidi bobbidi bu,fa la magia tutto quel che vuoi tu bibbidi bobbidi bu!”

Dopo qualche minuto Silente aprì gli occhi e notò che tutta la scuola lo stava fissando in modo strano “Che c’è? Non è colpa mia se è una canzoncina contagiosa” e detto ciò continuò a  tra le risate collettive. Il giocò continuò con un paio di scambi e un altro punto per i Tonnoviola che li portò alla pari con i Maialerosa.

 

La partita andava avanti, il pubblico urlava e scattava foto, solo due persone non stavano seguendo la partita: Fred e George.

Sfortunatamente nessuno si era reso conto della loro presenza nel campo; stavano strisciando a terra, con delle ampolle in mano, piene di un liquidi grigiastro: non promettevano nulla di buono.

Fred e George si nascosero in un angolino del campo, confabulando. Il risultato, nel mentre, si era portato a 60 – 50 per i Tonnoviola che avevano rimontato.

La pluffa era appena stata presa dal professor Piton quando si udì uno scoppio che fece quasi cadere dalle scope Hagrid, che già lo reggevano poco. La partita si fermò per la terza volta e tutti i giocatori si guardarono in giro, sfoderando le loro bacchette, alla ricerca della creatura che aveva provocato quel tremendo scoppio. 

L’esplosione era stato provocato da una delle ampolle dei gemelli, la stessa aveva prodotto una vera e propria palude, popolata da strane creature ululanti.

 

Nella perplessità collettiva la professoressa McGranitt si lanciò con la pluffa verso gli anelli segnando il punto che portò la sua squadra al pari con gli avversari.

“Ottimo lancio Minerva!” gridò Albus, ballonzolando sulla scopa.

Nello stesso istante Lupin decise di continuare la sua ricerca del boccino. Mentre volava intorno al campo vide qualcosa di dorato fluttuare intorno ad Hagrid. Come un missile si lanciò verso il boccino sperando di riuscire a prenderlo prima che la Caporal si accorgesse di lui.

“Attenzione! A quanto pare il professor Lupin è riuscito ad individuare il boccino. Chissà se riuscirà a portare alla vittoria la sua squadra?” urlò Jordan, vedendo l’azione di Lupin.

“Dove? Dov’è il boccino?Prendilo Remus!” urlò Hagrid girandosi di scatto. Purtroppo però il suo dolce pesò ruppe le scope e Hagrid iniziò a precipitare nella palude portando con se il boccino d’oro.

 

Dopo una grande botta, la scena che si presentò agli occhi degli spettatori era più o meno la seguente: Hagrid, una volta caduto dalle sue scope, era finito nel bel mezzo della palude, schiacciando il boccino d’oro e una delle ferocissime creature che la popolavano. La povera bestia, intrappolata sotto il sedere di Hagrid emetteva degli strani gridolini alla ricerca di aiuto, mentre si guardava intorno con le quattro scope rotte in mano.

Tirando fuori il boccino, che oramai assomigliava più a un galeone, Hagrid iniziò a scusarsi “Scusi preside, non l’ho fatto apposta, sa com’è ste scope non valgono niente, dovevo forse unire le firebolt…” continuò a mugugnare Hagrid.

“Beh direi che possiamo finire qui la partita” disse Madama Bumb divertita “facciamola finire in parità e andiamo tutti a berci una burrobirra”.

“Sì!” urlarono gli studenti esaltati per quella strana ma bellissima giornata di scuola

 

Gli studenti iniziarono ad avviarsi verso la scuola, ridacchiando; i professori si stringevano la mano l’un l’altro, sapendo che era stata una giornata molto particolare, durante la quale si erano molto divertiti: Hagrid piagnucolava con il boccino, o quello che ne restava, in mano e la strana creatura ancora imprigionata dal suo dolce peso, Piton imprecava per la poca serietà di Hagrid e Silente, beh Silente camminava verso il castello canticchiano “Salacadula megicabula bibbidi bobbidi bu

 

 

 

 

  
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