Il giorno seguente, vennero i miei genitori a prendermi in ospedale.
:-Mamma!- esclamai appena la vidi.
:-Tesoro! Come stai?- disse. Era felice. Lo leggevo nei suoi occhi. Anche papà era falice.
:-Sto bene, sto bene...-
:-Ok...ora andiamo ad avvisare le infermiere che siamo arrivati, e poi ti portiamo a casa.-
Annuii, e non vedevo l'ora ti tornare. L'ospedale era un ammbiente lugubre. Non mi piaceva. Giravano persone ammalate, o dipendenti da droghe e alcool...ed è proprio on ospedale, che mi sono resa conto di quanto valore aveva una vita. E non ne valeva la pena di sprecarla in droghe o alcool.
Arrivai a casa circa alle 11:00 della mattina, ed erano tutti seduti sul divano ad aspettarmi.
:-Cloee!- urlarono euforici Zayn, Niall ed Angel quando mi videro.
:-Ciaoo! Come va? State tutti bene?- dissi felice.
:-Sisisisi, noi sì, ma tu?-
:-Va tutto bene...l'infermiera ha detto che è stata colpa solo dello stress...-
Mi abbracciarono e notai l'albero di Natale che avevano preparato in salotto. Era stupendo. Lucette gialle e palline rosse lo decoravano, e gli donavano un qualcosa di pace e tranquillità.
Pranzammo tutti insieme, e quando Niall e sua sorella andarono a casa, parlai con Zayn.
:-Zayn...di Louis non si sa più nulla, vero?-
:-Beh...-era cupo-te lo devo dire Cloe...-
:-Cosa?-cominciai a preoccuparmi parecchio.
:-Louis...gli hanno rilevato un tumore.-
Mi venne un colpo al cuore. Non volevo piangere, non dovevo piangere. Ma ad un tratto mi si annebbiarono gli occhi, e una lacrima scese giù...
Zayn mi abbracciò forte, ma io continuavo a piangere.
Louis aveva il cancro. Non ci potevo credere. Un ragazzo di soli 18 anni, condannato a cure e ospedali per colpa di uno schifo di malattia.
Lo chiamai al cellulare, cercando di nascondere il pianto.
:-Pronto?-rispose. La sua voce. Era bellissima.
:-Ciao Louis...-
:-Hey Cloe! Come stai? Ho sentito che sei andata in ospedale...-
:-Sì...-
:-Zayn te lo ha detto...giusto?-
:-G-già...Louis, mi dispiace tantissimo, io veramente...non so cosa dirti...-
:-Tranquilla piccola...mi sto già facendo le cure...e dicono che per Natale sarò a casa...ma non potrò giocare per un po'...-
:-Mi dispiace Louis...ma io so che andrà tutto bene. Tu non sei una persona pessimista, lo so. Quindi, coraggio e vedrai che ti rimetterai presto...-
:-Speriamo dai...ora devo andare...mi stanno chiamando...-
:-D'accordo...ciao Louis.-
:-Ciao Cloe.-
Riagganciò. Dopo quelle parole, mi sentivo davvero depressa.
Ma dovevo essere positiva. Lo dovevo fare per Louis, no?
Quindi, per sentirmi meglio, mi feci una bella doccia profumata, mi vestii e mi truccai.
Dovevo distrarmi, fare qualcosa di diverso. Andare alla pista di pattinaggio, per esempio.
:-Zayn!- chiamai dalla camera.
:-Dimmi- rispose
:-Ti va di venire alla pista di pattinaggio?-
:-Perchè no...mi vesto e andiamo.-
:-Ok.-
Chiamai. Naturalmente, anche Angy(Angel) e Niall, ma non potevano...dovevano andare dalla loro nonna, per il compleanno.
Quindi uscii solo con Zayn.
Per me non era strano uscire con mio fratello. Era come un amico, e io ero un'amica per lui.
Molti dicevano che uscire con i fratelli non è bello, ma per me invece lo era.
Arrivammo in pista da pattinaggio.
Indossammo i pattini, e provammo a muoverci sul ghiaccio. Era quasi impossibile!
Io ero abbastanza brava, mi muovevo con agilità, ma Zayn, non faceva in tempo a fare due passi che cadeva giù.
Ma dopo mezz'ora imparò anche lui a pattinare, e ci divertimmo un sacco.
Verso sera, facemmo ritorno a casa.
:-Siamo tornaaati- gridò Zayn quando aprì la porta.
:-Mi sa che mamma è papà non ci sono.-
:-Già.-
:-Facciamo i biscotti?- chiesi con una voce da bambina che implora la madre di comprlarle le caramelle.
:-Ok...-rispose seccato.
Tirai fuori farina, uova, zucchero e gocce di cioccolata.
Zayn iniziò a fare l'impasto, e io a cercare gli stampini natalizi.
:-Trovati!- dissi con la testa immersa in un sacchetto nel posto più remoto della cucina.
:-Brava!-
Appena tirai fuori la testa, mi vidi arrivare una manciata di farina in faccia.
:-Questa significa...GUERRAAA!- dissi.
:-No no no prova a prendermi!-
Alla fine, al posto dei biscotti, facemmo una guerra di farina, zucchero e impasto.
Mentre lottavamo, chiamarono a casa mamma e papà.
:-Pronto?- dissi.
:-Ciao Cloe. Stiamo tornando a casa.-
:-Oook, dove siete?-
:-Siamo a Bradford-
:-Ok.-
Riattaccai.
:-Zayn, stanno tornando. Sono a Bradford, dobbiamo muoverci.-
Non rispose nemmeno, che iniziò a mettere a posto la cucina. Per fortuna, facemmo anche in tempo a lavarci entrambi, e sederci sul divano per fare finta di guardare la televisione.
Arrivarono a casa, giusto quando stavamo guardando "The Charl Show".
Sia io che Zayn tirammo un sospiro di sollievo. Non si accorsero mai di nulla, e questo era positivo.
Per tutta l'intera giornata, non pensai mai a Louis. Ed era una buona cosa. Dovevamo essere tutti positivi, e stargli vicino il più possibile.