~ Capitolo 5
Da
quel rientro a scuola assai spericolato, le mattinate proseguirono
regolarmente.
Le dieci ragazze seguivano le lezioni con interesse e partecipazione.
Ovviamente ci furono i giorni di svago, e spesso gli insegnanti
dovettero
urlare e volarono “Tornadi di Fuoco” più
spesso di quanto fosse stato
immaginato in precedenza dagli stessi “prof”.
Alcuni amavano particolarmente la classe, altri continuarono invece ad
avere i
propri dubbi e risentimenti riguardo le giovani allieve.
Queste rimasero all’interno della loro scuola, condividendo
insieme le lezioni
e i pomeriggi liberi, divertendosi e studiando.
Così, passò il primo trimestre
dell’anno…
-Buondì!-
-Eccovi ragazze!
-Buon giorno a tutte!-
-Ehm… Arianne?-
-Sì cara?-
-Posso avere l’ardore di chiederti cosa diavolo ci fai
lassù…?-
Nell’aula
c’era un gran
calore quel giorno: i caloriferi erano accesi, finalmente,
e le tre ragazze entrando poterono tirare un sospiro di
sollievo.
Nonostante tutto, Emma, Hichiyo e Selena notarono subito che sì, decisamente quella classe
aveva
qualcosa di strano, quella mattina.
-Cosa diavolo
state
combinando?!-
-Calmati Selly! Stiamo solo decorando un po’ la classe!-
Davanti agli
occhi
sbigottiti e ancora pesti di sonno delle tre arrivate, l’aula
si presentava
completamente in subbuglio, sommersa di stelle filanti, addobbi,
palline,
coriandoli, stelline, campanellini…
Lucchan correva
da una
parte all’altra dell’aula, attaccando decorazioni
colorate e luccicanti e
palline e campanelli alla maniglia della porta e alle sedie…
Arianne, appesa ad
un filo che Juddy reggeva dal lampadario, dondolava da una parte
all’altra del
soffitto, lanciando stelle filanti ad addobbare la lavagna e le
architravi
delle porte… Dalla cucina lì accanto comparve in
quel momento Angy con una
teglia di biscotti a forma di fiocco di neve (?) e pacchetti regalo (?)
fumante.
-Okay.
– sospirò
profondamente Emma, sorridendo in modo forzato e piuttosto
ambiguo. – Io adesso ESIGO sapere cosa state facendo. Non
dovremo avere lezione?!-
-No! –
Rispose tutta
sorridente Juddy, che in quel momento Selena si premurò di
notare aveva addosso
non la solita uniforma scolastica, ma un paio di pantaloni bianchi e
una maglia
con le maniche lunghe e larghe stretta ai polsi, anch’essa
bianchissima, con
una semplice cordicella argentata a segnarle la vita e fra i capelli
ricci una
spruzzata di brillantini. A decorare il tutto, un paio di ali turchesi
di carta
da zucchero a cingerle le spalle. – Ha pensato a tutto Sissy!-
-Okay. Li
avrà chiusi in
una camera bunker. Magari anche mentre dormivano. Sissy ne sarebbe
capace. Non
ha paura di nulla, quella ragazzina…-
-Senza che stiate troppo a lamentarvi voi tre, venite piuttosto a darci
una
mano!!-
-Arrivo!! – esclamarono sorridenti le due sorelle dai lunghi
capelli castani,
mentre Selena con un sospiro si avvicinava a Lucchan, che in assenza di
Sissy
organizzava la situazione.
-Ari-chan…
Ti rendi
conto che io sono sempre quella a cui tocca reggere il tuo dolce
peso?!- sbuffò
la fatina vestita di candore, scostandosi un riccio ribelle dalla
fronte e
rischiando in quel frangente di far precipitare l’altra al
suolo.
-Qualcuno doveva pur farlo Juddy, rassegnati… E TIENIMI
MEGLIO! Continui a
farmi sbattere la testa contro la porta d’ingresso!-
E Juddy pensò che, visto che non
riusciva
a non farla sbattere, allora conveniva farle prendere un colpo bello
forte.
Così magari la smetteva di starnazzare… Aah, come
avrebbe voluto scendere…
Intanto a terra,
Lucchan arbitrava la situazione…
-Hichiyo-chan, sali sulle spalle di Selly e attacca questo alla
finestra! Emma!
Aiuta Angy ad appendere quei biscotti a… L’albero!
Dov’è l’albero?! Dove sono
finite quelle du-
-Eccociiiii ~ -
Marty e Rae
fecero il
loro trionfale ingresso
nell’aula
trascinandoci all’interno un abete plastificato, lungo quanto
loro due messe
insieme, e, a detta loro, il doppio
più
pesante.
-Questo non
giustifica
il vostro ritardo! Sono ore che siete uscite!!-
-Ma se ci
abbiamo messo un quarto d’ora al massimo…?!
– sussurrò Marty all’orecchio
dell’amica, senza riuscire a nascondere una punta di
nervosismo nella voce.
Rae sorrise nei suoi occhi verdi e brillanti: - Non trovi che
però si
somiglino, lei e Sissy?-
Marty alzò a sua volta lo sguardo sulla più
piccola del gruppo, che continuava
a sbraitare contro la loro mancata puntualità, inarcando un
sopracciglio.
Alla fine anche a lei scappò un sorriso: -Già, in
effetti… Si assomigliano,
anche se non si direbbe…-
Le due scoppiarono a ridere, e Lucchan di fronte a tanta
ilarità dopo la sua
sfuriata, chinò il capo, sconsolata, e una cascata di ricci
castani le piovve
sulla fronte.
-Beh. Non
importa. Adesso, visto che è arrivato anche
l’albero…-
Ma non riuscì a concludere il suo discorso, ché
Juddy ebbe la favolosa idea di
stringersi meglio la
cordicella alla vita, che si era allentata, e così Arianne
cadde al suolo,
precisamente sopra l’albero, ovviamente trascinando con
sé anche la fatina in
questione.
Dopo il boato
che seguì la caduta e prima che chiunque delle presenti
potesse dire alcunché,
spuntò un ammasso di vaporosi capelli corvini e un sorriso
smagliante dagli
aghi verde plastica dell’abete.
-DECORIAMO L’ALBERO DI NATALEEEEEE!!-
**
“Punto
primo!
Tiriamo in piedi l’albero e apriamo
bene
tutti i rami!”
Marty e Rae si
astennero immediatamente, sostenendo che loro avevano contribuito a
quel passo
del lavoro trasportando l’albero fin lì. Le due
ragazze più grandi vennero
quindi promosse a “coordinatrici del sollevamento
abete”
-Un nome
bislacco, non c’è che dire… Ma mi
piace! -
-Già, anche a me, è carino!-
-Ragazzeee!!
Dovete darci qualche indicazione, da qua sotto non si vede nulla!-
-Sì sì…-
fece vaga Marty con un gesto
della mano. – Un po’ a sinistra…
Sì, bene… Adesso sollevate un poco…
No! No!
Troppo a destra Juddy! Hichiyo, sei sbilanciata rispetto a Selena,
così non lo
solleverete mai!! Adesso. Emma rimani a sostenere l’albero di
là sotto, Lucchan
e Arianne, ai lati, voi sollevate. Piano, piano… Dai Angy!
Un po’ di forza in
quelle braccia!!-
-Aaahhhh… - sospirò Rae, un sorriso enigmatico
sul volto – Vado a prendere una
carrucola… Forse con quella ce la facciamo…!-
“Punto
secondo!
Luci e festoni!”
-Vorrei
proprio sapere chi ha inventato questo aggeggio infernale!-
-Arianne… Quello non è un aggeggio
infernale… E’ una catenella rossa con tante
campanelle appese! E’ da mettere sull’albero!-
-Lo so dove devo piazzare ‘sto coso! E’ che non
riesco nemmeno a prenderlo in
mano!!
-Ehi! Sono io quella che ha impastato i biscotti!
-Lo so! Ma questo cosa centra?!-
E mentre Angy e
Selly cercavano inutilmente di spiegare a Ari-chan come mettere
sull’abete
quella cordicella di fiocchi e campanelli, Juddy e Emma con
coordinazione ed
entusiasmo riempivano l’albero di Natale di lucine rosse,
gialle e blu,
girandoci attorno.
Marty di lato, senza farsi sentire, avvolse di festoni rossi e argentei
la
gemella che, ignara, cercare di far funzionare un carillon scoperto
all’interno
di uno scatolone in cui erano conservate tutte le decorazioni che
avevano fino
ad ora utilizzato.
-EHI! Ma che
stai facendo?!
-Oh Gemeh! Sei tu?! Ma guarda te… Mi sembravi
l’albero di Natale!!-
-LIBERAMI IMMMEDIATAMENTE MARTY!!-
-Naaaah. Sei così carina, tutta luccicosa…!-
-Appena ti prendo…!-
“Punto
terzo!
Palline e campanelle!”
-Yeeeeaaahh!!-
-Scusami, cara. Come dovrei interpretare questo tuo ululato?-
-Punto primo; non è un ululato, è
un’esclamazione. Punto secondo: precisamente
è un’esclamazione di gioia!
-Sì, decisamente sì.-
-Decisamente sì… Cosa?!-
-Sì, decisamente assomigli a tua sorella.-
-C-Cosa?! … RIPETILO SE HAI IL CORAGGIOOOO!!!!-
-Angy cara, fossi in te comincerei a correre…!-
Intorno
all’albero di Natale tutto accesso e brillante, sette ragazze
piene di
entusiasmo e allegria si ingarbugliavano fra i rami verdeggianti
dell’albero
infilando palline e campanelli.
Sullo sfondo, un scuola silenziosa e una notte ancora buia e fredda,
fuori
della finestra…
E ovviamente Lucchan che inseguiva rabbiosa e fumante (?)
un’ignara Angy, che
la prossima volta avrebbe tenuto per sé, come tutte del
resto, il paragone fra
la più piccola del gruppo e la sorella.
-A proposito.
– esclamò Hichiyo ficcando una mano nello
scatolone alla ricerca dell’ennesima
decorazione – Sapete che fine ha fatto Sissy? Non si
è ancora vista…-
-Non saprei – scosse il capo Juddy – Quando mi sono
alzata era già sveglia, mi
ha detto di prendere lo scatolone e di addobbare l’aula. Ha
aggiunto che al
resto avrebbe pensato lei.-
-Beh… - Sorrise Rae – Prima o poi
arriverà, ne sono certa!-
-E poi – si aggiunse Selena – Ormai conosciamo bene
la nostra Sissy. E’
totalmente imprevedibile!-
L’attenzione
del gruppetto venne improvvisamente attirato da uno strano
rumore… Un
rosicchiamento continuo…
-MARTY?????!!!! – saltò su la giovane dagli occhi
acerbi, le mani sui fianchi e
un sorriso intimidatorio sulle labbra rosee – Non dirmi che
stai mangiando i
biscotti che ha fatto Angy e che bisognava mettere
sull’albero.-
E Marty sentì improvvisamente l’attenzione
focalizzata su di sé, al che cercò
di rimediare, ingoiando lesta e rumorosamente i residui di biscotto.
Con un sorriso abbozzato, rispose, candidamente:
- Okay Rae-chan. Non sto mangiando i biscotti che ha fatto Angy e che
bisognava
mettere sull’albero.-
Rae la guardò malissimo, ma la ragazza si
sentì
ugualmente gratificata dalle risatine che scivolavano silenziose fra le
labbra
della maggior parte.
Sorrise la giovane, sistemandosi una ciocca di capelli castani dietro
l’orecchio destro, gli occhi bruni che brillavano di malizia:
- Tanto li
avremmo mangiati lo stesso!-
Al che tutte
scoppiarono a ridere, e mentre Rae non riusciva più a
sostenere lo sguardo di
sfida assunto in precedenza, le ragazzine si lanciarono sulla teglia
che Marty
aveva lasciata incustodita alle sue spalle.
E fu così che, per
quell’anno, all’albero
furono appese solo palline dorate e argento, fiocchetti di vari colori
e
campanelli rossi.
La Mitica Decina quasi al completo constatò
però all’unisono che i
biscotti erano davvero buoni, e se
Angy fosse sopravvissuta alla furia di Lucchan, avrebbero dovuto farle
i
complimenti.
-Aaahh… Ho le
gambe tutte intorpidite…!-
-Però, dai! Ne è valsa la pena!-
-Guardate che meraviglia!-
L’albero di
Natale poteva considerarsi definitivamente addobbato.
La classe, così come l’abete stesso, brillava e
luccicava, e in quell’atmosfera
così calda, gioiosa e tranquilla, le ragazze si sentirono
davvero emozionate e
felici.
Felici di essersi incontrate. Felici di poter godere di esperienze
meravigliose, insieme.
Felici di considerarsi “amiche”.
Si guardarono
negli occhi, e la gioia del momento si realizzò in un
abbraccio collettivo, in
un qualcosa di semplice ma scaturito da sentimenti profondi e
importanti.
Quando si
separarono, e ognuna poteva ancora sentire la stretta di una e
dell’altra
compagna, Hichiyo lanciò uno sguardo fuori dalla finestra, e
sulle labbra
morbide sbocciò un nuovo, bellissimo sorriso.
-Guardate
ragazze! Nevica!-
Tutte si
lanciarono alla finestra, e dal cielo ancora scuro e coperto da fitte
nubi,
videro soffici batuffoli candidi cadere dolcemente, in una danza
scandita dal
gelido vento del mattino.
Era un momento
magico, un momento perfetto e pieno d’emozione…
Poi, quel momento finì.
-Ma che neve e
neve…! Questa è Sissy che sta facendo cadere del
cotone da… Da… -
-SISSYYYYYY!! NON DIRMI CHE SEI DI NUOVO SUL TETTOOO!?!?!?!-
E una risata
sottile da qualche parte, lassù, sopra il tetto, sopra il
cielo, sopra la cappa
di nubi scure, si disperse nel cielo che stava tingendosi di color
pastello e
nella luce tenue delle stelle che stavano spegnendosi
nell’albeggiare del sole.
-Scendo
scendo…!-
**
Qualche
notte dopo…
Una figura
silenziosa e scura aprì piano la porta dell’aula,
scivolò sull’uscio e si
lasciò alle spalle l’oscurità del
corridoio.
La luce che l’avvolse era calda, e festosa.
L’albero di Natale era uno dei più belli che
avesse mai visto; non così alto,
ma ben decorato.
Le luci intermittenti davano risalto e luminosità agli
angioletti appesi fra i
rami dell’albero, e anche le palline nella loro
sfericità assumevano strane
forme e colori sfocati.
Sorrise impercettibilmente, la figura, chinandosi per terra e
appoggiando con
delicatezza i pacchi che teneva in un sacco alle sue spalle.
La forma del
fiocco e il colore di ogni pacchetto era diverso, e nel poggiarlo ai
piedi
dell’abete decorato a festa, la figura passava le sue dita
sottili e screpolate
sulla superficie lucida, come a lasciarci la sua impronta, il suo tocco.
Quando ebbe
finito il suo lavoro, si rialzò in piedi, soddisfatta.
L’albero adesso sembrava ancor più allegro e
brillante, le sembrava quasi di
avvertire già il clima d’ilarità e
festa che si sarebbe respirato la mattina
seguente.
La giovane
drizzò le spalle, e qualche brillantino delle sue ali nivee
si sperse sul
pavimento.
Contro le luci colorate e intermittenti dell’abete, la
ragazza risultava
pallida, gli occhi bruni ridenti e brillanti come due stelle, i corti
capelli
sembravano quasi aver inghiottito l’oscurità
dell’ambiente da quanto eran neri,
sormontati da un buffo capello rosso alla cui punta c’era un
campanellino che
le ricadeva sulle spalle, tintinnando ad ogni movimento.
La figura
lanciò una veloce occhiata alla punta dell’albero,
scoperta e quasi invisibile
nell’oscurità dell’ambiente, e
voltò le spalle all’albero di Natale.
Fece qualche passo verso la porta, il sacco ora vuoto appoggiato su una
spalla.
Sembrò poi
ripensarci, e si voltò nuovamente verso l’aula.
Un sorriso candido e ribelle si dipinse sulle labbra screpolate della
ragazza…
-Sssh…!
Buon Natale a tutti! ~
Con uno
schiocco impercettibile delle dita, la giovane si voltò
definitivamente,
richiudendosi la porta alle spalle.
Sulla
punta dell’albero di Natale, in quel momento,
apparve come per magia una stella, grande, blu, brillante come il sole
dentro
il mare.
E fuori dalla finestra, cominciò lentamente a
nevicare…
Sissy si fece
largo fra i corpi già sprofondati del sonno delle sue
compagne, e con una
gomitata di lì e una spinta di qua, raggiunse il suo tatami.
Stava quasi per appisolarsi, cullata dai respiri lenti e regolari delle
amiche,
quando una voce strozzata dal sonno la fece sobbalzare:
-Sissy…! Non lo senti
anche tu?-
-Juddy! – si voltò di lato la giovane, incontrando
gli occhi color cristallo
dell’amica – Mi hai spaventata… Cosa
dovrei sentire?-
-C’è… Uno strano odore…-
Sissy prese ad annusare l’aria con più attenzione,
e ad un certo punto…
-Eh NO!
Stavolta non andrà così…!- le due
giovani si lanciarono uno sguardo complice,
ed entrambe si misero ad urlare: -SVEGLIAAAAAAA!!-
La Mitica Decina si svegliò di soprassalto, alcune urlarono
spaventate, altre
si rigirarono dall’altra parte, altre ancora non si
premurarono di dire ad alta
voce ciò che pensavano riguardo Sissy e Juddy.
-Non c’è tempo per queste sciocchezze adesso! In
piedi, tutte quante! Angy,
Lucchan! Arianne, Raven! Marty, Selly! Emma, Hichiyo!
Forza ragazze tutte in piedi! Dobbiamo correre in classe, subito!!-
Quando le nove
ragazze spalancarono la porta dell’aula, vennero prese dal
panico.
Alte fiamme si alzavano dall’Albero, palline e festoni si
stavano sciogliendo e
tutto prendeva fuoco!
-Cosa facciamo minna?!- chiese Arianne, presa dallo spavento.
-Non lo so… - Biascicò Juddy, la fronte contratta
alla ricerca di una soluzione.
-Ci serve un’idea… Ci serve subito…!-
-Qualcuno mi
ha chiamato?! – Tutte si voltarono, estasiate.
Alle loro spalle, Sissy era apparsa con quel suo sguardo convinto e
fiero, con
quel suo sorriso particolarmente gaio anche in una situazione di
pericolo, con
quella sua strana e euforica luce negli occhi che le ragazze non
avevano mai
smesso di vedere. Neanche quando stava precipitando nel vuoto, neanche
allora
aveva perso quella luce particolare che animava i suoi occhi scuri.
Quelle
pozze nere e piene di lacrime…
Ma la cosa che
più animò e diede coraggio alle ragazze fu il
fatto che Sissy brandiva come un
bazooka un estintore, e sulla schiena ne portava altri.
E, cosa più sorprendente, dava pure
l’idea
che sapeva come azionarli.
-SISSY! –
-Lo dovreste sapere, che Idea è il mio secondo nome.
–
-Non era Silvia?-
-Ne riparliamo, okay?!-
-Lascia stare
il nome. Li sai usare?-
Sissy dedicò alle sue amiche un sorrisetto malizioso e pieno
di sfida, mentre
davanti a loro la classe era preda delle fiamme… -State a
vedere.-
E passati gli
altri estintori che era riuscita a trovare per i corridoi, Sissy si
mise
davanti alle sue compagne che la guardavano incantate, ma un
po’ intimorite.
Lasciandole tutte di stucco, Sissy si librò delicatamente in
volo, come una
foglia sollevata dal vento, e proteso l’estintore come un
arco, infilò i suoi
occhi nel fuoco, e si infiammarono.
-QUESTA. E’. SPARTAAAAA!!!-
Le ragazze
proruppero in un grido di gioia e ilarità, stupite e
letteralmente meravigliate
dalla situazione che pareva quasi impossibile, come in una di quelle
fan
fiction che erano abituate a leggere e scrivere.
Mentre Emma si raccoglieva i capelli in una coda bassa e gli occhi di
Juddy si
scurivano a contatto con tale calore, divenendo di un castano vibrante,
anche
il gruppo di ragazzine prese a lanciare schiuma o qualunque altra cosa
fosse
contenuta all’interno di quei dannati aggeggi non
propriamente cilindrici (?),
tinteggiando la classe di biancore e spuma.
**
Mamoru,
Gouenji, Shirou e Kidou accorsero il più velocemente
possibile appena seppero
quello che stava succedendo.
Mentre
correvano per i corridoi, Shuuya ingiuriava contro le dieci ragazze che
non riuscivano mai a far qualcosa senza che la scuola prendesse fuoco e
Shirou
inutilmente cercava di persuaderlo a calmarsi.
Quando
però Kidou si sporse all’interno della classe
intravedendo Sissy volare
da una parte all’altra del soffitto confusa fra il mare di
schiuma biancastra,
richiuse la porta, un sorriso sadico sul volto.
E si
rincamminò verso le loro stanze, lasciandosi alle spalle i
tre compagni
sbalorditi dalla sua calma e compostezza.
-Lasciatele
fare. Hanno la situazione sotto controllo…-
Yay!
(?)
Ho dato di nuovo fuoco
all’aula…
Muahahahahah!
Ciao a tutti ragazzi, che sorpresona, neh?!
Un nuovo aggiornamento, giusto giusto per Natale.
L’ho fatto per diversi motivi, in effetti...
Uno, mi sono accorta che non aggiornavo da troppo tempo, e dovevo farvi
avere
mie notizie.
Due, volevo augurare a tutte voi mie carissime amiche “Buon Natale!” e mi è
sembrato un espediente perfetto! ^^”
Allora, che ve ne pare del capitolo?
Ho fatto un po’ di decorazioni natalizie, yay!
Mi son divertita come una matta a scrivere, e spero di ricevere presto
vostri
racconti per sapere come avete decorato l’albero (?) a casa
vostra!
Vi penso sempre ragazze, e scusatemi se in questo
periodo soprattutto
con alcune non mi sono più fatta sentire.
Davvero, perdonatemi. Spero di poter recuperare, durante questa pausa
natalizia! *ç*
La parte in cui io vado a mettere i doni sotto l’albero
doveva essere il
finale, in teoria.
Ma poi ho pensato che un piccolo incidente… Ci stava, ci
stava. ~
Spero
di avervi fatto una sorpresa gradita, ma soprattutto di avervi fatto
divertire
con questo capitolo!
Ci sentiamo
presto, promesso? *w*
Buon Natale ancora a tutti, ciao!
Sissy