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Autore: Yssis    21/12/2013    3 recensioni
{Cara signorina,
E' invitata a iscriversi ad una scuola sorta allo scopo di verificare le sue conoscenze sull'anime su cui scrive con impegno e passione, a suo dire.
Presentando questa lettera potrà avere accesso alla struttura scolastica che l'accoglierà nel miglior modo possibile.
Speriamo che il nostro invito venga accolto con entusiasmo e di avere quindi la possibilità di incontrarci di persona.
Siamo proprio curiosi di sapere fino a quanto arrivano le Sue conoscenze.
"Si reputa fan...? Lo dimostri!"
Cordiali saluti
Inazuma Japan & Co.}
::
Con la gentile partecipazione di:
Ice Angel ; Arinne96 ; EmmaStarr ; SaraPallina ; _Juddy_ ; Lullopola ; _Girella_ ; Raven Cullen ; Summer38 ; _Lady Nonsense_ ;
S m i l e y S u n ; Strawbana

Presento una nuova storia: alcune ragazze si ritroveranno in una scuola particolare.
Avranno infatti età diverse e non si conosceranno, ma saranno nella stessa classe e i loro insegnanti saranno proprio gli inazumiani!
Di fianco alle classiche materie scolastiche, questi prof improvvisati presenteranno una materia del tutto innovativa; le alunne dovranno infatti studiare la storia di Inazuma Eleven!
Le figuracce, gli inconvenienti, le sorprese non mancheranno uwu
Preparatevi ad entrare in una scuola come non ne avete mai viste! XD
Genere: Azione, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ Capitolo 5

Da quel rientro a scuola assai spericolato, le mattinate proseguirono regolarmente.
Le dieci ragazze seguivano le lezioni con interesse e partecipazione.
Ovviamente ci furono i giorni di svago, e spesso gli insegnanti dovettero urlare e volarono “Tornadi di Fuoco” più spesso di quanto fosse stato immaginato in precedenza dagli stessi “prof”.
Alcuni amavano particolarmente la classe, altri continuarono invece ad avere i propri dubbi e risentimenti riguardo le giovani allieve.
Queste rimasero all’interno della loro scuola, condividendo insieme le lezioni e i pomeriggi liberi, divertendosi e studiando.
Così, passò il primo trimestre dell’anno…

-Buondì!-
-Eccovi ragazze!
-Buon giorno a tutte!-
-Ehm… Arianne?-
-Sì cara?-
-Posso avere l’ardore di chiederti cosa diavolo ci fai lassù…?-

Nell’aula c’era un gran calore quel giorno: i caloriferi erano accesi, finalmente, e le tre ragazze entrando poterono tirare un sospiro di sollievo.
Nonostante tutto, Emma, Hichiyo e Selena notarono subito che sì, decisamente quella classe aveva qualcosa di strano, quella mattina.

-Cosa diavolo state combinando?!-
-Calmati Selly! Stiamo solo decorando un po’ la classe!-

Davanti agli occhi sbigottiti e ancora pesti di sonno delle tre arrivate, l’aula si presentava completamente in subbuglio, sommersa di stelle filanti, addobbi, palline, coriandoli, stelline, campanellini…

Lucchan correva da una parte all’altra dell’aula, attaccando decorazioni colorate e luccicanti e palline e campanelli alla maniglia della porta e alle sedie… Arianne, appesa ad un filo che Juddy reggeva dal lampadario, dondolava da una parte all’altra del soffitto, lanciando stelle filanti ad addobbare la lavagna e le architravi delle porte… Dalla cucina lì accanto comparve in quel momento Angy con una teglia di biscotti a forma di fiocco di neve (?) e pacchetti regalo (?) fumante.

-Okay. – sospirò profondamente Emma, sorridendo in modo forzato e piuttosto ambiguo. – Io adesso ESIGO sapere cosa state facendo. Non dovremo avere lezione?!-

-No! – Rispose tutta sorridente Juddy, che in quel momento Selena si premurò di notare aveva addosso non la solita uniforma scolastica, ma un paio di pantaloni bianchi e una maglia con le maniche lunghe e larghe stretta ai polsi, anch’essa bianchissima, con una semplice cordicella argentata a segnarle la vita e fra i capelli ricci una spruzzata di brillantini. A decorare il tutto, un paio di ali turchesi di carta da zucchero a cingerle le spalle. – Ha pensato a tutto Sissy!-

-Okay. Li avrà chiusi in una camera bunker. Magari anche mentre dormivano. Sissy ne sarebbe capace. Non ha paura di nulla, quella ragazzina…-
-Senza che stiate troppo a lamentarvi voi tre, venite piuttosto a darci una mano!!-
-Arrivo!! – esclamarono sorridenti le due sorelle dai lunghi capelli castani, mentre Selena con un sospiro si avvicinava a Lucchan, che in assenza di Sissy organizzava la situazione.

-Ari-chan… Ti rendi conto che io sono sempre quella a cui tocca reggere il tuo dolce peso?!- sbuffò la fatina vestita di candore, scostandosi un riccio ribelle dalla fronte e rischiando in quel frangente di far precipitare l’altra al suolo.
-Qualcuno doveva pur farlo Juddy, rassegnati… E TIENIMI MEGLIO! Continui a farmi sbattere la testa contro la porta d’ingresso!-
E Juddy pensò che, visto che non riusciva a non farla sbattere, allora conveniva farle prendere un colpo bello forte. Così magari la smetteva di starnazzare… Aah, come avrebbe voluto scendere…

Intanto a terra, Lucchan arbitrava la situazione…
-Hichiyo-chan, sali sulle spalle di Selly e attacca questo alla finestra! Emma! Aiuta Angy ad appendere quei biscotti a… L’albero! Dov’è l’albero?! Dove sono finite quelle du-

-Eccociiiii ~ -

Marty e Rae fecero il loro trionfale ingresso nell’aula trascinandoci all’interno un abete plastificato, lungo quanto loro due messe insieme, e, a detta loro, il doppio più pesante.

-Questo non giustifica il vostro ritardo! Sono ore che siete uscite!!-

-Ma se ci abbiamo messo un quarto d’ora al massimo…?! – sussurrò Marty all’orecchio dell’amica, senza riuscire a nascondere una punta di nervosismo nella voce.
Rae sorrise nei suoi occhi verdi e brillanti: - Non trovi che però si somiglino, lei e Sissy?-
Marty alzò a sua volta lo sguardo sulla più piccola del gruppo, che continuava a sbraitare contro la loro mancata puntualità, inarcando un sopracciglio.
Alla fine anche a lei scappò un sorriso: -Già, in effetti… Si assomigliano, anche se non si direbbe…-
Le due scoppiarono a ridere, e Lucchan di fronte a tanta ilarità dopo la sua sfuriata, chinò il capo, sconsolata, e una cascata di ricci castani le piovve sulla fronte.

-Beh. Non importa. Adesso, visto che è arrivato anche l’albero…-
Ma non riuscì a concludere il suo discorso, ché Juddy ebbe la favolosa idea di stringersi meglio la cordicella alla vita, che si era allentata, e così Arianne cadde al suolo, precisamente sopra l’albero, ovviamente trascinando con sé anche la fatina in questione.

Dopo il boato che seguì la caduta e prima che chiunque delle presenti potesse dire alcunché, spuntò un ammasso di vaporosi capelli corvini e un sorriso smagliante dagli aghi verde plastica dell’abete.
-DECORIAMO L’ALBERO DI NATALEEEEEE!!-

**

“Punto primo!
Tiriamo in piedi l’albero e apriamo bene tutti i rami!”

Marty e Rae si astennero immediatamente, sostenendo che loro avevano contribuito a quel passo del lavoro trasportando l’albero fin lì. Le due ragazze più grandi vennero quindi promosse a “coordinatrici del sollevamento abete”

-Un nome bislacco, non c’è che dire… Ma mi piace! -
-Già, anche a me, è carino!-

-Ragazzeee!! Dovete darci qualche indicazione, da qua sotto non si vede nulla!-
-Sì sì…- fece vaga Marty con un gesto della mano. – Un po’ a sinistra… Sì, bene… Adesso sollevate un poco… No! No! Troppo a destra Juddy! Hichiyo, sei sbilanciata rispetto a Selena, così non lo solleverete mai!! Adesso. Emma rimani a sostenere l’albero di là sotto, Lucchan e Arianne, ai lati, voi sollevate. Piano, piano… Dai Angy! Un po’ di forza in quelle braccia!!-
-Aaahhhh… - sospirò Rae, un sorriso enigmatico sul volto – Vado a prendere una carrucola… Forse con quella ce la facciamo…!-

“Punto secondo!
Luci e festoni!”

-Vorrei proprio sapere chi ha inventato questo aggeggio infernale!-
-Arianne… Quello non è un aggeggio infernale… E’ una catenella rossa con tante campanelle appese! E’ da mettere sull’albero!-
-Lo so dove devo piazzare ‘sto coso! E’ che non riesco nemmeno a prenderlo in mano!!
-Ehi! Sono io quella che ha impastato i biscotti!
-Lo so! Ma questo cosa centra?!-

E mentre Angy e Selly cercavano inutilmente di spiegare a Ari-chan come mettere sull’abete quella cordicella di fiocchi e campanelli, Juddy e Emma con coordinazione ed entusiasmo riempivano l’albero di Natale di lucine rosse, gialle e blu, girandoci attorno.
Marty di lato, senza farsi sentire, avvolse di festoni rossi e argentei la gemella che, ignara, cercare di far funzionare un carillon scoperto all’interno di uno scatolone in cui erano conservate tutte le decorazioni che avevano fino ad ora utilizzato.

-EHI! Ma che stai facendo?!
-Oh Gemeh! Sei tu?! Ma guarda te… Mi sembravi l’albero di Natale!!-
-LIBERAMI IMMMEDIATAMENTE MARTY!!-
-Naaaah. Sei così carina, tutta luccicosa…!-
-Appena ti prendo…!-

“Punto terzo!
Palline e campanelle!”

-Yeeeeaaahh!!-
-Scusami, cara. Come dovrei interpretare questo tuo ululato?-
-Punto primo; non è un ululato, è un’esclamazione. Punto secondo: precisamente è un’esclamazione di gioia!
-Sì, decisamente sì.-
-Decisamente sì… Cosa?!-
-Sì, decisamente assomigli a tua sorella.-
-C-Cosa?! … RIPETILO SE HAI IL CORAGGIOOOO!!!!-
-Angy cara, fossi in te comincerei a correre…!-

Intorno all’albero di Natale tutto accesso e brillante, sette ragazze piene di entusiasmo e allegria si ingarbugliavano fra i rami verdeggianti dell’albero infilando palline e campanelli.
Sullo sfondo, un scuola silenziosa e una notte ancora buia e fredda, fuori della finestra…
E ovviamente Lucchan che inseguiva rabbiosa e fumante (?) un’ignara Angy, che la prossima volta avrebbe tenuto per sé, come tutte del resto, il paragone fra la più piccola del gruppo e la sorella.

-A proposito. – esclamò Hichiyo ficcando una mano nello scatolone alla ricerca dell’ennesima decorazione – Sapete che fine ha fatto Sissy? Non si è ancora vista…-
-Non saprei – scosse il capo Juddy – Quando mi sono alzata era già sveglia, mi ha detto di prendere lo scatolone e di addobbare l’aula. Ha aggiunto che al resto avrebbe pensato lei.-
-Beh… - Sorrise Rae – Prima o poi arriverà, ne sono certa!-
-E poi – si aggiunse Selena – Ormai conosciamo bene la nostra Sissy. E’ totalmente imprevedibile!-

L’attenzione del gruppetto venne improvvisamente attirato da uno strano rumore… Un rosicchiamento continuo…
-MARTY?????!!!! – saltò su la giovane dagli occhi acerbi, le mani sui fianchi e un sorriso intimidatorio sulle labbra rosee – Non dirmi che stai mangiando i biscotti che ha fatto Angy e che bisognava mettere sull’albero.-
E Marty sentì improvvisamente l’attenzione focalizzata su di sé, al che cercò di rimediare, ingoiando lesta e rumorosamente i residui di biscotto.
Con un sorriso abbozzato, rispose, candidamente: - Okay Rae-chan. Non sto mangiando i biscotti che ha fatto Angy e che bisognava mettere sull’albero.-

Rae la guardò malissimo, ma la ragazza si sentì ugualmente gratificata dalle risatine che scivolavano silenziose fra le labbra della maggior parte.
Sorrise la giovane, sistemandosi una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio destro, gli occhi bruni che brillavano di malizia: - Tanto li avremmo mangiati lo stesso!-

Al che tutte scoppiarono a ridere, e mentre Rae non riusciva più a sostenere lo sguardo di sfida assunto in precedenza, le ragazzine si lanciarono sulla teglia che Marty aveva lasciata incustodita alle sue spalle.
E fu così che, per quell’anno, all’albero furono appese solo palline dorate e argento, fiocchetti di vari colori e campanelli rossi.
La Mitica Decina quasi al completo constatò però all’unisono che i biscotti erano davvero buoni, e se Angy fosse sopravvissuta alla furia di Lucchan, avrebbero dovuto farle i complimenti.

 

 

-Aaahh… Ho le gambe tutte intorpidite…!-
-Però, dai! Ne è valsa la pena!-
-Guardate che meraviglia!-

L’albero di Natale poteva considerarsi definitivamente addobbato.
La classe, così come l’abete stesso, brillava e luccicava, e in quell’atmosfera così calda, gioiosa e tranquilla, le ragazze si sentirono davvero emozionate e felici.
Felici di essersi incontrate. Felici di poter godere di esperienze meravigliose, insieme.
Felici di considerarsi “amiche”.

Si guardarono negli occhi, e la gioia del momento si realizzò in un abbraccio collettivo, in un qualcosa di semplice ma scaturito da sentimenti profondi e importanti.

Quando si separarono, e ognuna poteva ancora sentire la stretta di una e dell’altra compagna, Hichiyo lanciò uno sguardo fuori dalla finestra, e sulle labbra morbide sbocciò un nuovo, bellissimo sorriso.

-Guardate ragazze! Nevica!-

Tutte si lanciarono alla finestra, e dal cielo ancora scuro e coperto da fitte nubi, videro soffici batuffoli candidi cadere dolcemente, in una danza scandita dal gelido vento del mattino.

Era un momento magico, un momento perfetto e pieno d’emozione…
Poi, quel momento finì.

-Ma che neve e neve…! Questa è Sissy che sta facendo cadere del cotone da… Da… -
-SISSYYYYYY!! NON DIRMI CHE SEI DI NUOVO SUL TETTOOO!?!?!?!-

E una risata sottile da qualche parte, lassù, sopra il tetto, sopra il cielo, sopra la cappa di nubi scure, si disperse nel cielo che stava tingendosi di color pastello e nella luce tenue delle stelle che stavano spegnendosi nell’albeggiare del sole.

-Scendo scendo…!-

  **

Qualche notte dopo…

Una figura silenziosa e scura aprì piano la porta dell’aula, scivolò sull’uscio e si lasciò alle spalle l’oscurità del corridoio.
La luce che l’avvolse era calda, e festosa.
L’albero di Natale era uno dei più belli che avesse mai visto; non così alto, ma ben decorato.
Le luci intermittenti davano risalto e luminosità agli angioletti appesi fra i rami dell’albero, e anche le palline nella loro sfericità assumevano strane forme e colori sfocati.
Sorrise impercettibilmente, la figura, chinandosi per terra e appoggiando con delicatezza i pacchi che teneva in un sacco alle sue spalle.

La forma del fiocco e il colore di ogni pacchetto era diverso, e nel poggiarlo ai piedi dell’abete decorato a festa, la figura passava le sue dita sottili e screpolate sulla superficie lucida, come a lasciarci la sua impronta, il suo tocco.

Quando ebbe finito il suo lavoro, si rialzò in piedi, soddisfatta.
L’albero adesso sembrava ancor più allegro e brillante, le sembrava quasi di avvertire già il clima d’ilarità e festa che si sarebbe respirato la mattina seguente.

La giovane drizzò le spalle, e qualche brillantino delle sue ali nivee si sperse sul pavimento.
Contro le luci colorate e intermittenti dell’abete, la ragazza risultava pallida, gli occhi bruni ridenti e brillanti come due stelle, i corti capelli sembravano quasi aver inghiottito l’oscurità dell’ambiente da quanto eran neri, sormontati da un buffo capello rosso alla cui punta c’era un campanellino che le ricadeva sulle spalle, tintinnando ad ogni movimento.

La figura lanciò una veloce occhiata alla punta dell’albero, scoperta e quasi invisibile nell’oscurità dell’ambiente, e voltò le spalle all’albero di Natale.
Fece qualche passo verso la porta, il sacco ora vuoto appoggiato su una spalla.

Sembrò poi ripensarci, e si voltò nuovamente verso l’aula.
Un sorriso candido e ribelle si dipinse sulle labbra screpolate della ragazza…

-Sssh…! Buon Natale a tutti! ~

Con uno schiocco impercettibile delle dita, la giovane si voltò definitivamente, richiudendosi la porta alle spalle.

Sulla punta dell’albero di Natale, in quel momento, apparve come per magia una stella, grande, blu, brillante come il sole dentro il mare.
E fuori dalla finestra, cominciò lentamente a nevicare…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sissy si fece largo fra i corpi già sprofondati del sonno delle sue compagne, e con una gomitata di lì e una spinta di qua, raggiunse il suo tatami.
Stava quasi per appisolarsi, cullata dai respiri lenti e regolari delle amiche, quando una voce strozzata dal sonno la fece sobbalzare: -Sissy…! Non lo senti anche tu?-
-Juddy! – si voltò di lato la giovane, incontrando gli occhi color cristallo dell’amica – Mi hai spaventata… Cosa dovrei sentire?-
-C’è… Uno strano odore…-
Sissy prese ad annusare l’aria con più attenzione, e ad un certo punto…

-Eh NO! Stavolta non andrà così…!- le due giovani si lanciarono uno sguardo complice, ed entrambe si misero ad urlare: -SVEGLIAAAAAAA!!-
La Mitica Decina si svegliò di soprassalto, alcune urlarono spaventate, altre si rigirarono dall’altra parte, altre ancora non si premurarono di dire ad alta voce ciò che pensavano riguardo Sissy e Juddy.
-Non c’è tempo per queste sciocchezze adesso! In piedi, tutte quante! Angy, Lucchan! Arianne, Raven! Marty, Selly! Emma, Hichiyo!
Forza ragazze tutte in piedi! Dobbiamo correre in classe, subito!!-

 

Quando le nove ragazze spalancarono la porta dell’aula, vennero prese dal panico.
Alte fiamme si alzavano dall’Albero, palline e festoni si stavano sciogliendo e tutto prendeva fuoco!
-Cosa facciamo minna?!- chiese Arianne, presa dallo spavento.
-Non lo so… - Biascicò Juddy, la fronte contratta alla ricerca di una soluzione.
-Ci serve un’idea… Ci serve subito…!-

-Qualcuno mi ha chiamato?! – Tutte si voltarono, estasiate.
Alle loro spalle, Sissy era apparsa con quel suo sguardo convinto e fiero, con quel suo sorriso particolarmente gaio anche in una situazione di pericolo, con quella sua strana e euforica luce negli occhi che le ragazze non avevano mai smesso di vedere. Neanche quando stava precipitando nel vuoto, neanche allora aveva perso quella luce particolare che animava i suoi occhi scuri. Quelle pozze nere e piene di lacrime…

Ma la cosa che più animò e diede coraggio alle ragazze fu il fatto che Sissy brandiva come un bazooka un estintore, e sulla schiena ne portava altri.
E, cosa più sorprendente, dava pure l’idea che sapeva come azionarli.

-SISSY! –
-Lo dovreste sapere, che Idea è il mio secondo nome. –
-Non era Silvia?-
-Ne riparliamo, okay?!-

-Lascia stare il nome. Li sai usare?-
Sissy dedicò alle sue amiche un sorrisetto malizioso e pieno di sfida, mentre davanti a loro la classe era preda delle fiamme… -State a vedere.-

E passati gli altri estintori che era riuscita a trovare per i corridoi, Sissy si mise davanti alle sue compagne che la guardavano incantate, ma un po’ intimorite.
Lasciandole tutte di stucco, Sissy si librò delicatamente in volo, come una foglia sollevata dal vento, e proteso l’estintore come un arco, infilò i suoi occhi nel fuoco, e si infiammarono.
-QUESTA. E’. SPARTAAAAA!!!-

Le ragazze proruppero in un grido di gioia e ilarità, stupite e letteralmente meravigliate dalla situazione che pareva quasi impossibile, come in una di quelle fan fiction che erano abituate a leggere e scrivere.
Mentre Emma si raccoglieva i capelli in una coda bassa e gli occhi di Juddy si scurivano a contatto con tale calore, divenendo di un castano vibrante, anche il gruppo di ragazzine prese a lanciare schiuma o qualunque altra cosa fosse contenuta all’interno di quei dannati aggeggi non propriamente cilindrici (?), tinteggiando la classe di biancore e spuma.

**

Mamoru, Gouenji, Shirou e Kidou accorsero il più velocemente possibile appena seppero quello che stava succedendo.
Mentre correvano per i corridoi, Shuuya ingiuriava contro le dieci ragazze che non riuscivano mai a far qualcosa senza che la scuola prendesse fuoco e Shirou inutilmente cercava di persuaderlo a calmarsi.
Quando però Kidou si sporse all’interno della classe intravedendo Sissy volare da una parte all’altra del soffitto confusa fra il mare di schiuma biancastra, richiuse la porta, un sorriso sadico sul volto.
E si rincamminò verso le loro stanze, lasciandosi alle spalle i tre compagni sbalorditi dalla sua calma e compostezza.
-Lasciatele fare. Hanno la situazione sotto controllo…-

 

 ~ Entro la fine della long – ppff!! – troverò un nome a quest’angolino?

Yay! (?)
Ho dato di nuovo fuoco all’aula… Muahahahahah!
Ciao a tutti ragazzi, che sorpresona, neh?!
Un nuovo aggiornamento, giusto giusto per Natale.
L’ho fatto per diversi motivi, in effetti...
Uno, mi sono accorta che non aggiornavo da troppo tempo, e dovevo farvi avere mie notizie.
Due, volevo augurare a tutte voi mie carissime amiche “Buon Natale!” e mi è sembrato un espediente perfetto! ^^”
Allora, che ve ne pare del capitolo?
Ho fatto un po’ di decorazioni natalizie, yay!
Mi son divertita come una matta a scrivere, e spero di ricevere presto vostri racconti per sapere come avete decorato l’albero (?) a casa vostra!
Vi penso sempre ragazze, e scusatemi se in questo periodo soprattutto con alcune non mi sono più fatta sentire.
Davvero, perdonatemi. Spero di poter recuperare, durante questa pausa natalizia! *ç*
La parte in cui io vado a mettere i doni sotto l’albero doveva essere il finale, in teoria.
Ma poi ho pensato che un piccolo incidente… Ci stava, ci stava. ~

Spero di avervi fatto una sorpresa gradita, ma soprattutto di avervi fatto divertire con questo capitolo!
Ci sentiamo presto, promesso? *w*
Buon Natale ancora a tutti, ciao!

Sissy

  
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