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Autore: thegirlwiththebook    21/12/2013    3 recensioni
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Nell’amore, le parole non servono.
Nell’amore, i mostri non vincono.
Nell’amore, il silenzio è pieno di parole.
*Dalla storia.*
-Shh, non piangere, non piangere piccolo, ce la faremo. Siamo io e te contro il mondo.- sussurrò il maggiore, cullando il riccio che intanto piangeva ininterrottamente.
Harry si stacco appena, afferrando il cellulare e digitando velocemente.
-E contro i mostri.- aveva scritto, asciugandosi una lacrima.
Louis annuì, baciandogli la testa. -E contro i mostri.- sussurrò.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sistemati pure qui, Trisha, Harry sarà felice di far vedere a Zayn la sua camera, vero Harry?-
Il riccio annuì, salendo le scale e invitando Zayn a seguirlo con un gesto della mano. Barbara intanto ridacchiava e sparlava con le due donne adulte, aiutandole a trasportare mobili e valige. Quella strana allegria in casa Styles mancava da un bel pò.
-E' questa, amico?- chiese Zayn, facendosi spazio nella camera azzurrina che Harry gli aveva appena mostrato.
Il riccio in tutta risposta annuì, cercando di scappar via il prima possibile da quella stanza, da Zayn.
-Zayn, dove cazzo sei?!- urlò qualcuno dal fondo delle scale, mentre il sangue di Harry si gelava nelle vene.
Louis Tomlinson era li, Louis Tomlinson era già li.
-Ehi fratello!- urlò Zayn, correddo appena verso l'amico e colpendogli la spalla giocosamente. -Ma sei già ubriaco?- chiese poi, ridacchiando.
Ubriaco. Louis era ubriaco. Ed erano solo le 10 di sera.
-Ehi, fiorellino, la tua amichetta ti aspetta in cucina e mi ha detto di chiamarti.- ridacchiò Louis, mentre Zayn trafficava col cellulare.
Harry non annuì nemmeno, si diresse versole scale, con le mani che ancora gli teremavano per la semplice presenza di Louis dento il suo spazio vitale.
-Ehi, sto parlando con te.- Aggiunse il maggiore, trattenendo Harry per una spalla.
Il piccolo si girò, tremando appena e Louis sembrò percepirlo perchè, senza problemi, lo fece aderire con le spalle al muro.
-Louis, smettila.- disse qualcuno, una voce nuova che Harry poche volte aveva sentito.
Il cuore gli batteva forte. La presenza di Louis lo spaventava, i suoi 19 anni, l'alito pesante a causa dell'alcol, tutto in quel ragazzo lo spaventava. Il maggiore fece pressione sulle spalle del riccio, avvicinando sempre di più i loro visi.
-Allora, raggio di sole, non vai a fare il tuo pigiama party con Barbara? Che fate, prima vi aggiustate i capelli e poi vi passate lo smalto?-
Harry avrebbe voltuto replicare, certo, se non fosse per il fatto che non potesse parlare.
Hai perso di nuovo.
-Che c'è, il gatto ti ha mangiato la lingua?-
Sfigato.
Inutile.
Incompetente.
-Che c'è? Non rispondi? Ah già, non puoi.-
Non puoi.
Sei diverso.
Te lo meriti.
-Sei proprio una femminuccia.- sputò alla fine, mentre un ragazzo lo trascinava via.
Zayn intanto se la rideva mentre Harry, bianco in volto e ancora tremante, restava schiacciato contro il muro, come alla ricerca di un appiglio, di qualcosa che lo sorreggesse.
-Ehi, io sono Liam. Stai bene?- si accertò il ragazzo, notando il volto bianco di Harry.
-Amico, stai bene?- chiese ancora, avvicinando una mano al braccio di Harry che, di tutta risposta, tremò, cercando di indietreggiare nonostante il muro freddo glielo impedisse.
-Louis, che diavolo gli hai detto?!- gridò, riferendosi all'amico.
-Harry è soltanto una femminuccia, non mi meraviglio che se la faccia con quella sfigata di Barbara.- rispose l'altro, freddo.
-Sei Harry?- chiese ancora Liam, sorpreso più che altro per la reazione di Louis. Non era stato lui a portare il riccio in ospedale?
Il piccolo intanto annuì, lasciandosi scivolare contro il muro e passando le braccia in torno alle ginocchia, come sul punto di una crisi di pianto.
-Louis, razza di checca senza cervello, quanto diavolo ti ci vuole per chiamare Haz..- Barbara si fermò di colpo e smise di parlare. Osservò la scena per qualche secondo.
Poco dopo, Liam cercava di trattenerla mentre la ragazza, più che arrabbiata, allungava le braccia verso Louis con la speranza di colpirla mentre Zayn, menefreghista, filmava il tutto.
-Ti ammazzo! Che gli hai detto, che cavolo gli hai detto?!- gridava e scalciava mentre Harry, ancora una volta, veniva rapito dal suo universo, dai suoi mostri.
-Aiuta pure la tua amichetta, Barbara, io me ne vado.- rispose il maggiore, mentre la ragazza ancora agitava le mani.
-Prega Dio che io non ti trovi da solo in strada, Louis, o ti faccio diventare più donna di quanto tu non sia!- gridò ancora la ragazza, scalciando.
Finalmente, Liam la lascio e lei, in ansia, si precipitò verso il piccolo corpo di Harry.
-Hazz stai bene?- chiese, stando attenta a non toccarlo.
-Hei piccolo, mi senti?- tentò, gli ochhi che le si riempivano di lacrime.
-Possiamo fare niente?- chiese Liam, spaventato, abbassandosi all'altezza di Barbara.
-No, il vostro amico ha fatto abbastanza per tutti.- rispose la ragazza, con tono freddo e distaccato.
-Non farla pesante.- sbuffò Zayn, ricevendo uno scappellotto da Liam.
E mentre i due fidanzatini litigavano, Barbara cercava di riportare Harry sulla terra.
-Torna da me, per favore..- sussurrò, con le lacrime che le rigavano il viso.
Ma Harry non rispose, continuò a fissare il vuoto, immerso in chissà quali pensieri.
-Non vuoi? Bene, ti ci riporto io.- sussurrò dopo, asciugandosi le labbra e riprendendo tutta la fiducia che aveva perso.
Chiese freddamente a Liam di alzarlo dal pavimento per portarlo in bagno e, una volta lì, lo fece sdraiare nella vasca, aprendo l'acqua fredda e llasciando che questa gli bagnasse il viso.
Harry spalancò gli occhi e, finalmente, tornò sulla terra.
Dio solo sa la paura che stava provando Barbara.




-Che c'è, non parli più?- rise David, colpendo Harry nello stomaco.
Il riccio spalancò gli occhi, accasciandosi in avanti.
Quanto doveva durare quella giornata?


-Dico solo che sei stato stupido, amico.- disse Liam, guardando Louis in pieno volto.
-Te l'ho già detto, Liam, non mi ricordo niente di niente! Stamattina mi sono svegliato nel bagno di casa mia e ho impiegato un quarto d'ora a capire solo chi ero, e tu vuoi che io mi ricordi se ieri ho traumatizzato Harry Styles?
-Diventerò ricco, dannazione, ricchissimo.- esclamò Zayn, ridendo e schiacciando di nuovo 'play' lasciando così che il video che aveva girato a Barbara ripartisse.
-Quella ragazza è figa.- ridacchiò, mentre Liam lo colpiva alla testa.
-Figa? Ma vi hanno fatto il lavaggio del cervello? Prima Liam che difende Styles, poi tu con Barbara, ma siete impazziti?!- gridò Louis, non capendo cosa stesse succedendo ai suoi amici.
-Fratello, non ho passato io due giorni in ospedale per Harry Styles.- ridacchiò Zayn, guardando ancora lo schermo del cellulare.
Louis smise di parlare, pensando che effettivamente l'amico aveva ragione.
-Ma quello è Harry?- chiese Liam, fermandosi di colpo.
Zayn smise di guardare il video mentre a Louis si gelò il sangue nelle vene: Harry Styles era lì, piegato in avanti, bianco in volto, mentre tre ragazzi non facevano che tirargli pugni e calci.
Neanche ci pensò, reagì d'istinto, correndo verso il riccio e afferrando uno dei tre ragazzi per la maglietta, scaraventandolo a terra.
-Che diavolo succede qui?!- groidò, e i ragazzi sbiancarono.
-Ci stiamo solo divertendo amico.- ridacchiò David, toccando giocosamente il braccio di Louis.
-Davvero? E se io mi divertissi con le vostre facce?- risopose il maggiore, assottigliando gli occhi e stringendo i pugni.
-Ehi amico, scusa, non sapevamo che Styles fosse la tua puttanella.- rispose caparbio lo stesso David che, con non curanza, colpì Harry con un calcio.
E Louis perse il controllo. Scattò in avanti, afferrando il ragazzo per il colletto della maglia, sbattendolo ripetutamente contro il tronco dell'albero che, poco prima, aveva sorretto il riccio.
-Chi cazzo ti credi di essere, eh?- sbraitò Louis, colpendolo allo stomaco con uno di quei pugni che nessuno dimenticava facilmente.
-Louis, non ucciderlo.- gli ricordò Liam, mentre controllava il polso di Harry.
-Già amico, lasciane un pò anche a me.- aggiunse Zayn, ridendo di gusto quando gli amici di David se la diedero a gambe.
-Femminuccie.- mormorò, avvicinandosi al maggiore.
-Lou, amico, lascialo, ce ne occupiamo io e Liam.- sorrise, facendo scricchiolare le dita della mano destra mentre Louis, con gli occhi pieni di odio lo lasciava cadere, colpendolo un'ultima volta.
Il fatto è che si sentì terribilmente in imbarazzo quando Liam e Zayn lo lasciarono solo con Harry.
-Ehi amico, stai bene?- chiese, piegandosi sulle ginocchia e guardando Harry dritto negli occhi.
Il piccolo spalancò le iridi verdi, portandosi le ginocchia al petto e cercando di indietreggiare.
-C'è un albero dietro di te, Harry, e almeno che tu non lo butti giù, non credo andrai lontano.- ridacchiò, cercando di scacciare la voglia di uccidere David.
Il riccio si fermò, alzando velocemente gli occhi al cielo.
-Non lo hai davvero fatto.- sussrrò dopo, fulminando il riccio con gli occhi.
-Ce la fai ad alzarti?- chiese dopo, cambiando discorso.
Il riccio scosse appena la testa e Louis, senza pensarci, lo prese tra le braccia.
Harry spalancò gli occhi, incredulo. Non era forse lui lo stesso Louis Tomlinson che il giorno prima gli aveva sbraitato contro, senza motivo? Si, e allore le opzioni era due: o Louis Tomlinason aveva un gemello cattivo che si divertiva a tormentarlo, o quel ragazzo aveva seriamente intenzione di farlo impazzire.
-Harry, se resti così, la testa ti cadrà.- ridacchiò il maggiore, notando lo strano modo con cui il riccio tentava di evitare ogni piccolo contatto.
-Tieniti, piccoletto.- aggiunse dopo, invitando il riccio a passare le braccia intorno al suo collo.
Il piccolo restò sorpreso e, appena passò le mani dietro il collo del maggiore, questo liberò una mano e poggiò la testa del minore sulla sua spalla.



-Harry, per Dio, cosa ti è successo?!- gridò l'anziana infermiera della scuola che, evidentemente, aveva spesso visto il piccolo ridotto in condizioni simili.
-Louis Tomlinson?- chiese ancora, notando solo in quel momento il maggiore.
Lo stupore sul suo volto era più che chiaro ma a Louis non diede fastidio. Insomma, stiamo parlando del bullo della scuola! Cosa poteva farci mai Louis Tomlinson in infermeria con il corpo del piccolo Styles tra le braccia? La signora Richard, l'infermiera, non avrebbe mai creduto di vedere entrambi i ragazzi, contemporaneamente, in infermeria. Insomma, Louis lo conosceva solo per sentito dire! 'Louis Tomlinsom mi ha rotto il naso', 'Louis Tomlinson mi ha dato un pugno sull'occhio', 'Louis Tomlinson mi ha pestato in cortile', quante ne aveva sentite sul conto di quel ragazzo? Ma certo non poteva essere così stupido da portare Harry in infermeria dopo averlo pestato. Ma infondo, la signora Richard neanche immaginava quello che passava nella mente dei ragazzi di quella scuola. Alcuni era così complessi che persino i geloglifici, a confronto, sarebbero sembrati più semplici da decifrare.
-Ehm, scusi?- Louis richiamò l'attenzione della donna che, scusandosi, corse a prendere alcune medicine.
-Chi ti ha ridotto così, Harry?- chiese dopo, fulminando Louis con lo sguardo.
Il piccolo sorrise. Quella donna poteva essere sua nonna: faceva dei biscotti buonissimi ed era sempre gentile e premurosa.
'Non Louis, signora' mimò il riccio, mentre la donna rilassava i muscoli.
-E chi, tesoro?-
'David e la sua banda..' mimò ancora, sentendosi in imbarazzo.
-Ancora?!- sbottò la donna, attirando l'attenzione del maggiore.
-Ancora cosa?- chiese questo, incuriosito.
-Quei ragazzacci di strada! Meriterebbero di essere sbattuti in prigione! Meriterebbero di essere espulsi da questa scuola!- gridò la donna, agitando le braccia all'aria.
-E' successo altre volte?- chiede il maggiore, con gli occhi azzurri che pian piano diventano sempre più scuri, cattivi.
E non chiedetemi perchè Louis Tomlinso stesse stringendo i pugni, perchè Louis Tomlinson stesse esplodendo di rabbia, perchè Louis Tomlinson si sentisse un peso sullo stomaco perchè, signori miei, sarei costretta a dirvi che forse ci tiene, che forse il freddo Tomlinson prova ancora senitmenti diversi dalla rabbia.
O forse no?




'Perchè lo hai fatto?' mimò il riccio, una volta che furono soli.
-Cosa?-
'Portarmi qui, aiutarmi'
-No, cosa hai detto Harry? Non ti capisco.- ridacchiò il maggiore, sentendosi in imbarazzo.
Il piccolo frugò nella tasca del pantalonne e ne estrasse il cellulare, prima di digitare velocemente: 'Perchè ridi?'
Il maggiore lesse, annuendo appena. -Perchè mi sento uno stupido! Tutti ti capiscono, meno che io!- disse, sinceramnete dispiaciuto.
E Harry confermò la sua teoria: quel ragazzo voleva farlo impazzire!
'Louis, perchè mi hai portato qui? Perchè ti sei...preoccupato?' scirsse ancora, cercando di dare una risposta a tutte le domande che gli giravano per la testa.
-Andiamo, lo avrebbe fatto chiunque.-
'Non tu' scrisse veloce, trovando coraggio chissà dove.
-Perchè ho la fama da bullo?- chiese quindi il maggiore, sentendosi minacciato da Dio solo sa cosa.
'No, perchè nemmeno 12 ore fa mi hai sbattuto al muro del corridoio di casa mia, urlandomi contro.'
-Io...mi dispiace Harry, davvero.-
'No che non ti dispiace, Louis. A nessuno dispiace.'
-Beh a me si, va bene? Permettimi di..-
'Di...?'
-Permettimi di dimostrartelo, permettimi di aiutarti.-
E il cuore di Harry si fermò.
Louis Tomlinson, che diavolo hai appena detto?!
Harry Styles, non hai davvero intenzione di credergli, non è vero?!
E mentre i mostrioccupavano le menti d'entrambi, Louis Tomlinson sorrise alle guance rosse di Harry Styles.
Cosa stava succedendo?




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MY SPACE, YAAAAAAAAY.
Okay, manco da una vita ma ora sono qui (capitan ovvio) e giuro che posterò un casino di cose in questi giorni di festa uu Vi prego, non odiatemi troppo çç
Anyway, sarò velocissima, giuro, perchè ho intenzione di aggiornare anche Ronny tra oggi e domani e discrivere una Larry Natalizia, una triste e una per Capodanno e buh, tutte quelle che mi verranno in mente.
Davvero, mi levo dalle palle.
Mi dispioace se fa schifo e se è corto, ma è un capitolo di passaggio OuO
Secondo voi, che succederà nel prossimo? PenZatemi, vi prego çç
Holly xx
  
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