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Autore: _NAO 94    21/12/2013    2 recensioni
E se dalla guerra nascesse l'amore?
Quello strano e coinvolgente amore che ti porta quasi alla follia,che è come droga,da cui non puoi scappare,quell'amore di cui non puoi fare a meno...
La guerra è imminente:il momento di simulare è finito,ognuno ha deciso da che parte stare.
Anche chi sembrava essere perduto nel lato oscuro ha deciso di passare dal giusto.
Se tra il bene e il male si mettesse di mezzo Lei?
Se nascesse quello strano e folle amore grazie a Lei?
Se Lei riuscisse ad entrare nel cuore di tutti,stregandone uno e uno soltanto,il più difficile?
Se quegli occhi di ghiaccio si perdessero per sempre in quelli di Lei?
Se quello Strano Amore salvasse la guerra?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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12- date
12. Give Me Attention Please

Finalmente venerdì.
Il fine settimana era bramato da tutta la popolazione lì ad Hogwarts, specialmente dagli studenti sotto esame.
Inoltre iniziava a sentirsi l'aria di Natale in arrivo: il professor Vicius quella mattina aveva ben deciso di iniziare a decorare il castello, quindi era questione di giorni ed Hagrid sarebbe arrivato nella sala grande con un enorme abete pronto per le decorazioni.
La neve che continuava a fioccare debolmente fuori dalle vetrate contribuiva a conferire quell'aria spensierata nell'ambiente scolastico.
Una certa serpe in particolare non vedeva l'ora di quel venerdì: Naomi aveva il famoso appuntamento con Mirko nel pomeriggio, e non aveva la ben che minima idea di cosa mettersi.
Nonostante fosse una ragazza tosta e con un caratteraccio di fronte ad un appuntamento aveva anche lei il suo bel da farsi con l'affrontare la parte esteriore di sè. Finite le lezioni al mattino e il pranzo infatti si era catapultata in stanza per decidere cosa mettere.

Non potevi chiedere ad Hermione o a Ginny? L'ultima volta hanno fatto in modo che sembrassi veramente una ragazza.

Erano impegnate entrambe dannazione! Questa volta devo arrangiarmi da sola.

Iniziò quindi a tirare fuori un paio di vestiti ed indumenti e li sistemò sul proprio materasso, li osservò per vari minuti mordendosi il labbro inferiore con insistenza, dato che niente di niente le sembrava indicato.
Se le piaceva qualcosa pensava subito che fuori avrebbe fatto troppo freddo, oppure che dava un'impressione sbagliata, insomma non sapeva cosa le sarebbe potuto stare bene addosso.
Sentì bussare la porta e senza neanche voltarsi, concentrata com'era, rispose: - Avanti!-
- Buongiorno.-
Naomi si voltò riportata alla realtà da quella voce femminile posata e stranamente magnetica.
- Millicent!- esclamò infatti sorpresa nel vedersela sorridente lì di fronte - Mi spiace, ma nè Malfoy nè Blaise sono qui.- le disse andandole incontro sbrigativa in realtà.
Non per cattiveria, anzi nutriva una certa simpatia per quella ragazza, ma aveva ben altro a cui pensare.
- In realtà non cercavo nè Blaise, nè Draco.- commentò la ragazza divertita con un ghignetto tra le labbra. - Cercavo te.- aggiunse accomodandosi sul letto del biondino.
- Non sederti sul letto di Malfoy, lo infastidisce.- commentò Naomi avvertendola.
Millicent ridacchiò divertita accarezzando appena le lenzuola di Draco.
- Non ti preoccupare, non è la prima volta che mi siedo su questo letto, so per certo che non lo infastidisce.- commentò maliziosa la ragazza comunque tornando sull'argomento per cui era venuta a cercarla.
Naomi gliene fu silenziosamente grata, la sua mente già stava formulando pessimi pensieri sulla cosa.
- Comunque...dicevo che sono venuta per te. Probabilmente non lo sai, è una cosa fresca, ma Pansy si è apertamente offesa perchè la sostituirai come Prefetto per queste due settimane. Ne ha dette di tutti i colori in realtà.- commentò guardandosi pigramente le unghie ben curate e smaltate di un rosso cremisi.
- Uhm, si, a me?- domandò Naomi non capendo per quale motivo doveva interessarle la cosa.
- Dovrebbe importarti invece. O almeno importa a me.- disse serissima guardandola negli occhi - Mi vai a genio, e nonostante non ti conosco abbastanza ho intenzione di farlo. Inoltre credo proprio che tu sia tagliata per il nostro gruppo.- disse ricevendo un'occhiataccia dalla diretta interessata.
- Si, ho capito cosa pensi di quelle due, ma a conoscerle sono tutta un'altra storia, e ti assicuro che ha i suoi vantaggi rimanere in questo gruppo, te lo posso confermare. E infondo, lo ammetto, voglio averti io.- aggiunse calcando con possessività su quel "io".
- Perchè? E perchè dovrebbe interessarmi?- commentò Naomi con aria di sfida incrociando le braccia sotto il seno.
- Perchè come ti ho già detto, credo che tu nasconda molto più di quello che vuoi fare vedere. Sei forte, decisa, coraggiosa e ambiziosa. Mi piace circondarmi di certe persone.- disse molto sincera.
- Ok e va bene, ma per quale motivo dovrei essere interessata?-
- Perchè ti farebbe comodo stare in un altro gruppo che non sia Blaise, Draco o i soliti Grifondoro. Ho capito che tutti quanti non vogliono lasciarti da sola, e ho capito anche il perchè.- disse alzandosi e stando a qualche centimetro da lei.
Naomi a quelle parole rimase basita, non se lo aspettava. Non credeva che fosse una così brava osservatrice, e in generale che avesse il coraggio di dire le cose così direttamente. In fondo era una situazione delicata, ed ora iniziava a domandarsi che ruolo avesse lei in quella situazione. Doveva guardarsi le spalle anche da lei?
- Non fraintendere.- la fermò subito Millicent con un sorriso quasi a leggere i suoi dubbi solo guardandola - Non voglio saperne di fazioni, cause di forza maggiore, per fortuna rimango estranea a tutto questo. Però conosco Draco e conosco Blaise...come però conosco Theo.- disse seriamente e forse con tono grave a nominare Nott.
- Non capisco da che parte stai.- ammise Naomi, visto che ormai il discorso era più che aperto e chiaro, senza insinuazioni o battutine.
- Da nessuna parte, te l'ho detto. Però conosco Theo, e so che si è infilato in qualcosa più grande di lui, e purtroppo di carattere è capace di fare qualsiasi cosa, sbagliata o giusta che sia. So che ti pedina, so che ti vuole per conto di altri, e so che se non gli riesce facile il lavoro prima o poi esploderà.-
- Non capisco perchè tu voglia farmi questo favore.- scosse il capo Naomi non capendo davvero per quale motivo la volesse difendere da Nott.
- Non è importante adesso...ci sarà modo di approfondire più in là magari.- disse lei risolutiva abbassando lo sguardo - Sappi solo che sotto questo aspetto sono dalla tua parte, con Blaise e Draco. Per questo e basta, per quanto riguarda le vostre scelte di vita non voglio saperne niente.- aggiunse tornando a guardarla negli occhi.
Sembrava nascondere qualcosa, non le voleva assolutamente parlare di quella determinata cosa, deviava l'argomento "perchè Nott dovrebbe essere pericoloso se esplode". Tuttavia Naomi ragionò attentamente, pensando che infondo non essere sempre seguita dai due serpeverde e dagli amici Grifondoro poteva essere vantaggioso sia per loro che per lei stessa.
L'importante era che non rimanesse mai da sola, e non con gente sbagliata.

Dubito che Pansy e Daphne facciano parte di quella parte sbagliata. Non credo ne sarebbero in grado.
Concordo. Ma Millicent? E' molto più intelligente di tutte e due messe insieme. Se fosse una trappola?
Non lo è. A pelle non mi sembra cattiva, è misteriosa, diretta, ma non cattiva. Altrimenti a che scopo dirmi che sapeva cosa stesse succedendo tra Nott, Draco e Blai? Sarebbe stato come farsi scoprire, quindi non vantaggioso. Voglio provare a fidarmi.

- Ok.- disse infatti sicura e decisa - Voglio fidarmi e sperare per il tuo bene che non ci sia sotto qualcosa.- aggiunse serissima guardandola negli occhi con aria minacciosa.
Millicent sorrise compiaciuta, alzandosi dal letto su cui era seduta e afferrando di punto in bianco la mano di Naomi stringendogliela con decisione.
- Affare fatto. Stai tranquilla.- tentò poi di tranquillizzarla ammiccando. - Ora...per entrare nel nostro gruppo devi avere certi requisiti.- iniziò Millicent camminando per la stanza concentrata.
- Prego?- domandò Naomi incredula e alzando un sopracciglio.

Non avere cervello è incluso nei requisiti?
si domandò immediatamente pensando a Pansy.

- Siamo il gruppo di ragazze più belle, e ricercate nella scuola dovremmo pur mantenerla questa reputazione non credi?- domandò accigliata Millicent.
Naomi annuì seppure con poca convinzione.
- Sarà difficile convincere Pansy visto che ti odia, ma credo che la cosa divertente sarà proprio quella.- aggiunse ghignando la moretta. - Per ora quindi, non devi fare altro che farti notare. A Daph stai molto più simpatica, l'ho sentita fare anche qualche apprezzamento, per cui non sarà impossibile.- aggiunse pensierosa.
Sembrava un generale che studiava una tattica di combattimento, calcolava i rischi, le probabilità di riuscita e la strategia completa.
- Tagliando corto: cosa devo fare per convincere quelle due?- domandò Naomi sentendo strane quelle parole dette da lei. Lei non doveva convincere nessuno, lei era già perfetta così, chi se ne fregava di Daphne e Pansy? Già incominciava a pentirsi della sua scelta.
- Oh avanti hai fretta?- domandò Millicent scocciata di essere stata interrotta, le piaceva pianificare ogni cosa col minimo scrupolo e ovviamente essere ascoltata durante la pianificazione.
- In realtà si. Avrei un appuntamento questo pomeriggio e non so che caspiterina mettermi!- esclamò Naomi indicando la miriade di vestiti sparsi sul letto.
Millicent spalancò gli occhi entusiasta.
- Un appuntamento? E con chi?- domandò curiosa più che mai avvicinandosi alla neo serpe.
- Con Mirko Mordon.- rispose lei stranita da quella sua curiosità.
- Ma è perfetto!- esclamò Millicent ghignando.
- Si beh, è abbastanza carino.- commentò Naomi facendo spallucce.
- Non lui!- rise Millicent divertita - Intendevo che è perfetto il fatto che tu debba uscire con lui. E' l'occasione giusta per metterti in mostra cara.-
- Spiegati.- l'ascoltò interessata Naomi.
- C'è poco da spiegare cara: sei una bella ragazza, ma non ti curi per niente. Indossi per la maggiorparte vestiti larghi, lunghi e accollati, ti leghi sempre quei dannati lunghi capelli e non usi un filo di trucco. Sei out, tesoro out. Per fare parte del gruppo devi essere decisamente più attenta a questi dettagli.-

Non per vantarmi, ma io te l'ho sempre detto.


Naomi non rispose, abbassò lo sguardo un pò colpevole, sapeva bene che non si curava per niente, sapeva benissimo di non vestirsi in modo da fare risaltare i suoi punti migliori. Un pò per abitudine, un pò perchè le era sempre piaciuto apparire come il maschiaccio della situazione, un pò per allontanare le persone.
- Per tua fortuna ci sono io.- aggiunse però Millicent sorridendo. - Spostati dai..- disse immergendosi nell'armadio di lei con aria pensierosa.- No...direi no assolutamente. Mai nella vita...- iniziò a criticare un vestito dietro l'altro senza risparmiarsi.
- Non è così conciato male il mio armadio!- esclamò offesa Naomi raccogliendo i capi sparsi in giro.
- Tu dici?! Prima delle vacanze di Natale andiamo a farci un giro ad Hogsmead cara mia. Non ho visto neanche una gonna, nè tanto meno un vestito!- ribattè l'altra scartando l'ennesimo jeans largo. - Oh finalmente! Qualcosa che non sia di due taglie più grande!- esclamò tirando fuori un leggins di pelle nero.
- NO.- esclamò immediatamente Naomi alla vista di quel capo d'abbigliamento che si era dimenticata di avere. - Non lo metto quel coso! Me lo ha regalato non so quanto tempo fa mia sorella!-
- Tua sorella allora diversamente da te ha buon gusto, o quanto meno ci azzecca sulle taglie. Mettiti questo.- le disse risoluta lanciandole il pantalone in faccia. - Adesso trovo un qualcosa da farti mettere di sopra.-
Naomi sbuffò contrariata come non mai, e si andò a cambiare in bagno. I leggins le stavano aderenti quasi fossero incollati alla propria pelle, la fasciavano come un guanto slanciando le gambe lunghe e risaltando le curve.

Non è così male.

No, ma è strano.
Quante lagne, è strano come quando ti sei messa un mini vestito quella sera alla festa, ma non mi pare che il risultato ti sia dispiaciuto!

Naomi dovette dare ragione alla sua buona coscienza, di fatto le stavano bene. Non era abituata a quel tipo di abbigliamento così appariscente, però doveva ammettere che risaltava alla perfezione ogni suo punto forte.
Doveva rassegnarsi al cambiamento o persistere con i suoi comodi jeans larghi?
Scosse il capo scacciando via quei pensieri, dopotutto al momento doveva concentrarsi sul fare colpo con Mirko, divertirsi con lui e scoprire per quale motivo a Blaise e a Draco non andasse a genio - no, non se n'era scordata -, farsi sistemare da Millicent perchè non era in grado di farlo da sola, e dannazione farsi anche una reputazione per entrare a fare parte del club Serpeverde.
Davvero aveva accettato? Ancora non se ne capacitava.
- Credo di avere trovato qualcosa!- sentì la voce di Millicent dietro la porta.
L'aprì e si trovò a due centimetri dal naso uno top nero, paragonabile ad uno straccetto, aderente e decorato da borchie argentate sui lati e sullo scollo a cuore.
- Ma di chi è?- domandò Naomi guardandolo dubbiosa sicura di non avere mai visto quella maglietta in vita sua, almeno non nel suo armadio.
- Mio.- commentò Millicent alzando gli occhi al cielo. - Non avevi niente di sexy o quanto meno aderente, ho dovuto appellare qualcosina.- disse lanciando un occhio sul materasso di Naomi ricoperto di borse e trousse ovviamente non sue.
Naomi ridusse lo sguardo per tentare di capire che accidentaccio aveva in mente quella serpe, ma la serpe in questione la invitò, se così si può dire, a mettersi anche la maglietta. Naomi eseguì lì davanti a lei, si tolse il golfino e la camicetta della divisa che insossava e s'infilò il top nero rimanendo così con le spalle scoperte.
- Non credo tu ci abbia fatto caso, ma fuori ci saranno come minimo meno tre gradi, e vestita così congelerò sicuramente!- esclamò Naomi allargando le braccia in segno di protesta.
- Pff.- sbuffò Millicent minimizzando con un gesto della mano - No, cara. Ho pensato anche a questo. Tieni.- disse trascinandola con sè fino al materasso cedendole un cappotto di pelle nera. - Caldo, cordinato, e sexy.- lo definì Millicent con un ghignetto malizioso in viso - Ti accorgerai che la maggiorparte dei miei vestiti è di color nero.- l'avvertì poco dopo porgendole anche un paio di stivaletti con il tacco sottile ed impreziosito da borchiette.
- Tacchi?- domandò Naomi corrugando la fronte - Non è un pò troppo azzardato per un appuntamento del genere?- aggiunse pensando che infondo l'appuntamento era qualcosa di poco formale, lei avrebbe optato per un jeans ed una maglietta carina ed un paio di sneakers.
- Ti ricordo che oltre ad essere un appuntamento, devi saltare all'occhio. E poi non credo che a Mordon dispiacerebbe vederti così. Sei quanto meno femminile.- la prese in giro con un ghignetto. - Però...- aggiunse pensierosa portandosi un dito alle labbra - Mancano un paio di cose. Mettiti una collana che cada vicino allo scollo a cuore, ti prego dimmi che ne hai una.-  terminò guardandola minacciosa.
- Si certo che ne ho una, non sono un caso così disperato.- si offese Naomi posando a terra le scarpe e dirigendosi in uno dei cassetti del suo comodino, rovistando tra calzini e intimo ne tirò fuori un portagioie color crema da cui sfilò una collana piuttosto seplice, una catenella argentata con un pendolo tondeggiante che se agitato produceva il suono di una campanella.
- Sempre meglio che niente.- approvò Millicent annuendo tra sè e sè - Ora siediti qui.- disse indicandole la sedia della scrivania.
Naomi annuì e si sedette sulla sedia trovandosi Millicent alle spalle, che per prima cosa sciolse la treccia della castana.
- Hai dei capelli meravigliosi, devi spiegarmi per quale motivo li tieni sempre raccolti!- esclamò ravvivando le lunghe onde color cioccolato della neo serpe.
- Comodità?- domandò ironica Naomi come se fosse ovvia la risposta.
Millicent mugugnò qualcosa d'incomprensibile, e sfilò la bacchetta agitandola due o tre volte per voluminizzare l'accociantura senza però ridurre le ondulature create dalla treccia.
Le puntò anche la bacchetta contro il viso e in men che non si dica anche il make up era pronto.
- Ebbene ho finito.- esclamò Millicent compiaciuta incrociando le mani sotto il seno. - Mettiti le scarpe e vai a vederti allo specchio.- aggiunse aspettandola al lato del lungo specchio tra gli armadi dei due giovini i quali entrambi sfruttavano molto prima di lasciare la camera.
Naomi l'ascoltò, s'infilò le scarpe, e si diresse a passo sicuro verso lo specchio. I tacchi non erano altissimi, riusciva benissimo a camminarci senza alcuna difficoltà.
Trovata dinnanzi al proprio riflesso spalancò gli occhi.
- Mio dio...- mormrò soltanto facendo un giro su sè stessa. - Porca paletta!- esclamò guardandosi il di dietro evidenziato dai leggins di pelle.
- Ad avercelo un di dietro così, gli darei giustizia più spesso.- confermò Millicent compiaciuta ghignando maliziosa.
Il tacco slanciava la sua figura, i leggins neri di pelle le fasciavano le gambe e le aderivano ad ogni curva risaltando per l'appunto il fondoschiena di lei, il giacchetto di pelle si abbinava al pantalone e lasciava intravedere il top aderente in vita e con una gentile scollatura impreziosita ed evidenziata dal pendente argentato che si adagiava sopra i solchi dei seni. Il trucco era piuttosto semplice: gli occhi erano stati risaltati da una fine e lunga linea di eyeliner nero, il mascara abbondante apriva lo sguardo sulle iridi smeraldine. Sul viso un velo di cipria, e sulle labbra un rossetto opaco dalla tenue nuance mattonata. Nel tutto i lunghi capelli castani le incorniciavano il viso in dolci onde che arrivavano sin sotto al seno.
- Come hai fatto a fare il trucco con un colpo di bacchetta?- domandò Naomi interessata, pensando alle donne che sprecavano le ore davanti allo specchio per truccarsi.
- Daphne e Pansy, capitolo I.- scherzò Millicent divertita - Non saranno delle cime in Pozioni, ma hanno altri interessi piuttosto utili.- aggiunse infatti ghignando.
- Wow.- commentò nuovamente Naomi guardando la nuova sè riflessa nello specchio.
Aveva un'aria totalmente diversa, era bella, affascinante, sexy e al contempo aggressiva.
Forse era proprio quell'ultimo aspetto a convincerla maggiormente, tuttavia non poteva fare altro che riconoscere che in quel modo stava davvero bene, e non si sentiva poi così tanto a disagio.
- A che ora il famoso appuntamento?- domandò Millicent interrompendo il contatto visivo della sua creazione con il proprio riflesso.
- Alle tre e mezza.- rispose Naomi in cerca dell'orologio appeso in stanza. - Tra mezz'ora!- esclamò spalancando gli occhi e mettendosi una mano nei capelli. Non era agitata tanto per l'appuntamento in sè, bensì per il tempo che era praticamente volato.
- Ottimo, abbiamo giusto il tempo di fare un giretto allora.- ghignò Millicent avviandosi alla porta della stanza. - Ah, dimenticavo.- esclamò puntando la bacchetta contro il mucchio di cose sul letto di Naomi, le quali sparirono con un sonoro "pop".
- Un giro?- domandò Naomi corrugando la fronte - E dove?- chiese affiancandola.
- Tu seguimi.- le strizzò l'occhiolino quella avviandosi giù per le scale.
Naomi annuì e così fece: scesero le scale del dormitorio maschile trovandosi ben presto nella sala comune a quell'ora ben popolata.
Da ragazzi e ragazze che Naomi magari mai aveva visto, e che ora riusciva a guardare perfettamente negli occhi visto che li aveva tutti puntati addosso.
- Ehi Daphne!- chiamò Millicent indirizzandosi verso i divanetti di pelle verde vicino al camino del dormitorio su cui era elegantemente seduta la biondissima Daphne Grengrass,
- Milli.- sorrise la biondina arricciandosi una ciocca di capelli tra le dita, prima di posare lo sguardo su Naomi. - E Naomi!- esclamò infatti meravigliata smettendo di torturare la sua ciocca di capelli. - Wow, sei....diversa!- esclamò senza trovare altro da dire.
- Spero sia un complimento.- rispose con estrema tranquillità Naomi con un ghignetto tra le labbra.
- Assolutamente! Per quale motivo questo cambiamento?- domandò quasi più a Millicent che a Naomi.
- Ho un appuntamento.- rispose tuttavia la bella dagli occhi verdi.
- Ma davvero?!- domandò maliziosa Daphne mettendosi con le ginocchia sul bracciolo del divanetto sporgendosi verso le altre due. - Con chi di grazia?- chiese incuriosita più che mai, dopotutto il gossip era uno dei suoi scopi principali di vita.
- Mordon, un corvonero dell'ultimo anno.- rispose Naomi soddisfando la sua voglia di sapere.
- Niente male il ragazzo.- concesse la biondina con un'espressione divertita in volto.
- Tu centri qualcosa con questo?- domandò inclinando lentamente il capo verso Millicent, la quale ghignò divertita in risposta. - Lo sapevo!- esclamò Daphne ridendo divertita - Beh, non ti è riuscita per niente male la cosa, e credo anche di avere capito che cos'hai in mente.- aggiunse ghignando riprenendo a torturare i suoi capelli.
- E che ne pensi?- domandò Millicent accomodandosi di fronte a lei.
Daphne guardò Naomi con occhio critico dall'alto al basso, per poi fare spallucce.
- Non è male. Ma sai bene che non sono io quella da convincere.- aggiunse seria.
- Già che ho convinto te, significa che ci ho azzeccato.- rispose Millicent facendo l'occhiolino a Naomi, la quale ghignò in risposta.
Non le piaceva essere sotto giudizio, ma il fatto di essere stata accettata dalla Grengrass in qualche modo le fece piacere.
Doveva essere davvero molto bella per essere apprezzata da quella sotto specie di umanoide-Barbie-perfetta.
- Ragazze, mi dispiace, ma devo andare.- s'intromise Naomi tra le due, guardando l'ora che ormai segnava le 15.25.
- Vai pure.- la salutò Millicent.
- Buon divertimento.- aggiunse Daphne maliziosa.
- Grazie.- rispose lei riferito più a Millicent che alla biondina.
E così s'incamminò verso la Sala Grande dove si erano dati appuntamento.



**********

Il giovane Corvonero era già davanti al portone della Sala Grande da cinque minuti. Indossava un jeans scuro, e un dolcevita nero che portava in risalto il suo fisico da atleta, la sciarpa blu e bronzo, e un cappotto marroncino. I capelli lievemente spettinati grazie al gel, e l'acqua di colonia nei punti giusti.
Guardò l'orologio da polso che segnava le 15.35, e fece scoccare le labbra nervoso temendo che la Serpe non si sarebbe presentata.
Tuttavia alzando lo sguardo dinnanzì a sè la vide in lontananza dirigersi a passo deciso verso di lui. Le andò incontro sorridendo, e guardandola da capo a piede.
Era bellissima, affascinante.
- Ciao, temevo mi avessi paccato.- la salutò con due baci sulla guancia.
- Ci ho pensato in effetti.- scherzò lei ghignando - Scherzo!- esclamò vedendo l'espressione scombussolata di lui - Volevo solo farmi aspettare un pò.- aggiunse lei facendo spallucce.
- Devo dire che ne è valsa la pena aspettare.- commentò lui mangiandosela letteralmente con gli occhi.
- E' un complimento?- domandò lei con straffottenza.
- Assolutamente.- confermò lui sorridendole.
- Quante volte ti ho detto di non farmi complimenti? Poi mi esalto, ed è la fine.- scherzò lei ghignando divertita.
- Secondo me sei tutto fumo e niente arrosto.- commentò lui malizioso.
Naomi spalancò la bocca fingendosi offesa, e lo guardò assottigliando lo sguardo.
- Lo vedremo.- terminò infatti quasi minacciosa.
- Sembra una minaccia.- rise infatti il corvo.
- Oh no, è una promessa.- replicò lei maliziosa facendo scoccare le labbra.
Come al solito da quando lo aveva conosciuto parlarci le riusciva molto semplice e spontaneo e tra di loro si era instaurata quasi subito una certa alchimia, la solita che le metteva il pallino in testa, la stessa che la faceva sorridere nel ripensare ai loro incontri.
Mirko rise divertito prima di risponderle: - Ok Miss Minaccia, ora vieni con me.- disse facendole cenno di seguirlo.
- Dove mi porti?- domandò Naomi con un'espressione da furbetta in volto.
- Vedrai.- rispose lui con un semplice sorriso.
Camminarono per i corridoi e le scale del castello tra una battuta e l'altra, finchè non giunsero a destinazione.
- Eccoci.- annunciò il corvo appoggiandosi all'arcata della Torre dell'Orologio.
Naomi si affacciò e sporse il viso verso l'esterno ed estasiata lasciò vagare il suo sguardo sui prati innevati del cortile, sulla torre dei gufi dal lato opposto al loro, e su qualche studente lì nel cortile che giocava a fare pupazzi di neve o a fare battaglie con la neve.
- Wow.- mormorò con un sorriso in volto.
- Non ci sei mai stata?- domandò Mirko guardando la sua espressione felice.
- No, mai.- rispose Naomi ancora con lo sguardo perso sul panorama.
- In realtà puntavo sul fattore sorpresa.- ammise il ragazzo - Essendo nuova speravo proprio che non ci fossi mai stata.- aggiunse sorridendole.
Lei si voltò guardandolo con un sorriso prima di dare la schiena al bel paesaggio appoggiandosi con i gomiti sul cornicione.
- Ti è andata bene allora. Mi è piaciuto.- gli confessò guardandolo.
- Un punto a me.- affermò il ragazzo sorridente. - Prima di venire qui ad Hogwarts che scuola hai frequentato?- domandò poi con la sua solita curiosità.
Naomi guardo dritta dinnanzi a sè, in cerca di qualche scusa. Non era sicura che dirgli il luogo da cui proveniva fosse saggio, avrebbero scaturito un'altra serie di domande sconvenienti le sue origini babbane.
- Ho studiato a casa. Con insegnanti privati.- inventò sul momento riuscendo tuttavia ad essere convincente.
Mirko annuì. - E' un peccato, Hogwarts è meravigliosa.-
- Effettivamente lo è!- esclamò Naomi entusiasta della sua nuova scuola. - Ci sono un milione di cose che amo di questa scuola. Mi spiace solo che ormai sono all'ultimo anno.- aggiunse facendo spallucce.
- Come mai i tuoi genitori hanno deciso di segregarti in quattro mura?- domandò ridendo divertito il giovane.
- Non saprei.- rispose lei scuotendo il capo. - Vuoi chiederglielo tu?- domandò lei guardandolo provocatoria nel tentativo di farlo smettere con domande sui suoi genitori perchè non sapeva fino a quando sarebbe stato capace di andare avanti.
- Wow è il primo appuntamento e già vuoi presentarmi ai tuoi genitori?- domandò lui divertito - Sono lusingato davvero!- esclamò passandosi una mano tra i capelli.
Naomi gli diede una leggera spinta sul braccio divertita.
- Non esagerare. Altrimenti questo sarà il primo e l'ultimo.- disse seria lei guardandolo negli occhi.
- Non ci credo neanche un pò.- sentenziò lui ridacchiando.
- Mi sembri un pò troppo sicuro di te caro corvetto.- lo guardò ghignando la serpeverde facendo un saltello per sedersi sul bordo del cornicione.
Lui le si piazzò davanti sfiorandole le ginocchia e guardandola negli occhi.
- Perchè lo sono.- le confessò lui guardandola negli occhi dal basso.
- E cosa ti da così tanta sicurezza?- domandò lei divertita.
- Ho buona fiducia nelle mie doti da seduttore.- disse lui semplicemente.
- Magari ti sopravvaluti.- lo provocò la castana con un ghignetto.
- Nah. Altrimenti tu non saresti qui. Se sono riuscito ad avere un appuntamento con una ragazza come te, vuol dire che sono abbastanza bravo.- rispose lui con semplicità risalendo con le mani dalle sue ginocchia per le cosce fino a portarle sui fianchi di lei.
- Una ragazza come me? Cioè?- gli chiese Naomi lasciandolo fare per niente infastidita dai suoi gesti.
- Bellissima, intelligente...ma hai detto che non devo farti altri compliementi quindi mi fermo qui.- ridacchiò lui stringendo appena la presa sui fianchi di lei.
- In realtà mi piacciono i complimenti.- confessò Naomi sincera senza alcuna provocazione.
- Davvero?- domandò falsamente sorpreso lui.
Lei annuì in risposta mordendosi il labbro inferiore.
- Potrei fare un lungo elenco, sai?- domandò lui tirandola giù dal cornicione senza lasciare la presa sui fianchi di lei, mentre lasciava che si appoggiasse con la schiena alle mura.
- Si?- domandò lei sbattendo gli occhioni con un bel sorriso. - Inizia.- lo spronò con un ghignetto sul proprio volto.
- Affascinante, intelligente, brillante...- iniziò lui a raffica guardandola negli occhi verdi. - Bellissima, misteriosa, interessante...- mormorò lui abbassando sempre più la voce avvicinandosi al viso di lei.
- Pericolosa, letale, stronza, vendicativa...- aggiunse lei sogghignando rivolgendo le iridi verdi nello sguardo particolare e cangente di lui.
- Forte e sicura di sè.- aggiunse lui con un sorriso. - Ti confesso che hai qualcosa che...mi attira particolarmente a conoscerti.- confessò lui serio cercando di non risultare "strano" nel dire quelle parole visto che non si conoscevano granchè.
Naomi non gli rispose subito visto che anche da parte sua provava quello strano magnetismo ogni volta che lo incontrava e non ne capiva il motivo.
Non se la sentì di confessarglielo, prima voleva sapere altro da lui e magari scoprire il motivo di quello strano legame che provava nei suoi confronti.
- Ti sei immedesimato sin troppo bene nel ruolo di stalker?- ironizzò infatti lei sogghignando.
Lui ridacchiò leggermente, una risata cristallina e posata, senza mai distogliere lo sguardo da quello di lei.
- Può darsi.- mormorò lui a qualche centimetro dalle sue labbra. - Mi piace stare in tua compagnia.- ribadì il concetto serissimo.
- Anche a me non dispiace.- gli concesse lei facendo spallucce e fingendosi disinteressata.
- Ah, ma grazie!- esclamò lui offeso allontandosi dal viso di lei facendo un'espressione buffa e corrucciata.
- Sei alquanto permaloso!- replicò lei divertita dalla sua reazione divertente. - Non ho detto niente di male!- si giustificò divertita.
- Sei perfida, lo sai?- domandò lui comunque sorridente guardandola dritta negli occhi.
- Te l'ho sempre detto che non sono tutta rose e fiori.- mormorò lei maliziosa avvicinandosi fuggitiva alle labbra di lui provocatoria come non mai.
- Lo so.- replicò lui con un piccolo ghigno sulle belle labbra - E' anche per questo che mi piaci.- aggiunse coraggioso senza filtri, guardandola negli occhi con una sincerità disarmante prima di avvicinarsi cauto alle labbra di lei sfiorandole leggermente con le proprie, pronto ad un rifiuto o ad un permesso.
Lei accolse le labbra del ragazzo con lentezza in realtà, indecisa in un primo momento se concedergli quel privilegio. Decise di ricambiare quel cauto bacio quando si ricordò che era libera di fare ciò che voleva, che poteva divertirsi.
Dopo avere ricevuto una risposta positiva da parte della ragazza il corvonero approfondì quel casto bacio muovendo le proprie labbra su quelle di lei, traendola a sè con una mano posizionata dietro la sua schiena e una sul suo fianco.
Lei si lasciò letteralmente andare, rilassandosi e assecondando i suoi movimenti portò le sue mani intrecciate dietro il collo di lui, finchè lentamente dopo quel primo bacio si allontanarono per riprendere fiato e guardarsi negi occhi.
Lui le sorrise, e lei ricambiò debolmente quel sorriso mordendosi l'interno della guancia emozionata e nervosa al contempo.
Era da un bel pò che non si trovava a baciare un ragazzo perchè gli piaceva e non per i suoi giochetti e divertimenti.
- Stai sorridendo.- gli fece notare lui mormorando.
- Giusto un pò.- ammise lei divertita - Dovresti vedere come sorridi tu.- aggiunse ghignando.
In risposta ridacchiò appena scuotendo il capo e lasciando che le distanze tra di loro tornassero presenti, senza però lasciare le presa sul suo fianco.
- Non riesci a goderti la magia del momento eh?- replicò guardandola di sbieco divertito.
Lei scosse il capo arricciando il naso, allontanandosi da lui camminando spensierata fino all'altra arcata della torre per osservare il lato sinistro del cortile.
Appoggiò i gomiti sul cornicione, incrociando le gambe lasciando in bella vista le sue basse curve su cui ovviamente l'occhio del ragazzo cadde inevitabilmente.
- Però..- disse Naomi ignara degli sguardi di lui girandosi per poterlo guardare negli occhi - ...hai fatto domande solo a me. Credo che tocchi qualche domandina anche a me.- sentenziò senza ammissione di replica lei.
Lui la raggiunse annuendo accennando ad un sorriso e ben presto l'affiancò, pronto a qualsiasi domanda da parte di lei.
- Ti ascolto.-
- Dunque..- finse di pensarci la serpe quando in realtà aveva già in mente che tipo di domande fargli - Sei di queste parti?- domandò lei con una semplicissima domanda.
- Non proprio.- rispose lui scuotendo appena il capo - Vivo con mio padre in Scozia, però frequento spesso l'alta borghesia Londinese.- rispose lui quasi a rispondere ad una seconda domanda di Naomi.
- Con alta borghesia intendi i purosangue?- domandò Naomi senza tanti giri di parole.
- Sì.- confermò lui - Anche la mia famiglia è di purosangue. Quindi ci sono determinate regole, e must.- sintetizzò e minimizzò in breve.
- Ne sono consapevole.- replicò Naomi con una certa nota malinconia nel ricordare i mille balli ed eventi a cui era stata costretta a partecipare solo per il buon nome e apparire della famiglia.
- Ah si?- domandò lui incuriosito - Non devi essere di Londra quindi, altrimenti conoscerei senz'altro la tua famiglia.- ragionò il bel corvetto.
- No infatti.- mentì Naomi pronta a giustificare la sua non presenza nella lista di famiglie purosangue inglesi. - Mio padre è originario della Spagna.- spiegò molto sinteticamente senza volere approfondire niente sulle origini del padre.
- Capisco!- annuì Mirko senza però dare troppo peso alla cosa, pareva che non gli interessasse granchè la questione dei purosangue. - E come mai sei così tanto legata a Zabini e Malfoy?- domandò più incuriosito che mai. - Voglio dire, sei quasi sempre in loro compagnia nonostante sia il tuo primo anno qui.- aggiunse per giustificare la sua domanda.

Cazzo. pensò semplicemente Naomi in veloce ricerca di una scusa plausibile.

- Che occhio!- commentò divertita tentando di prendere tempo - E' proprio vero che ti sei messo nei panni dello stalker perfetto.-
- No.- ridacchiò Mirko - Sono solo un buon osservatore. Oltretutto vedo che tra te e Malfoy non scorre buon sangue quindi non capisco per quale motivo ci passi tanto tempo insieme, tutto qui.- aggiunse a favore della sua tesi.
- Se è per quello neanche tra voi due scorre buon sangue.- sentenziò la castana ringraziando che il corvetto le avesse offerto su un piatto d'argento il modo perfetto per tergiversare e arrivare al succo della cosa, a ciò che voleva scoprire da tre giorni ormai.
- E' raro che con Malfoy scorra buon sangue in generale.- sputò Mirko scocciato nel pensare al comportamento del biondino - Si crede chi sa chi, quando credo che dietro a tutte quelle parole e atteggiamenti basti poco per farlo crollare.- aggiunse più serio che mai e al contempo tranquillo. Non sembrava intimorito da Malfoy, anzi quasi pronto ad avere il piede di guerra.
- Capisco perfettamente e concordo.- lo assecondò tuttavia non dando molta importanza a Malfoy, perchè come aveva detto lui era quasi normale che stesse antipatico.
Era Blaise che voleva capire cosa avesse di storto. - Comunque sia lui che Blaise sono amici di famiglia, di mia madre in particolare, per cui da una parte sono costretta a stare sia in loro compagnia.- inventò di sana pianta rendendo tuttavia molto convincente la sua storiella.
Mirko la guardò per qualche istante in silenzio, quasi a pesare le sue parole, e poi sorrise distogliendo lo sguardo dal suo, ma Naomi non gli diede granchè peso.
- Ora tutto si spiega.- l'assecondò con il tono di voce incolore.
- Quindi la prossima volta che mi vedi con Malfoy puoi evitare di essere così geloso.- lo punzecchiò Naomi guardando dritta dinnanzi a sè con un ghignetto in volto. Se n'era uscita con quella frase per alleggerire quel discorso, e infondo per provocare il bel corvetto. Non voleva dare una piega del tutto investigativa a quell'appuntamento.
- Io geloso?- domandò lui divertito indicandosi quasi avesse detto un'eresia.
- Si proprio tu.- disse Naomi divertita puntandogli un dito sul petto. Ricordava le varie reazioni del corvo alla false insinuazioni di Malfoy.

Prima accusi di essere geloso Draco, e adesso ci provi con lui?

Beh uno dei due lo è di sicuro. E comunque sostengo tuttora che Malfoy sia geloso, o che ci si è comportato che dir si voglia.
Oh cielo, non sarà che necessiti di troppe attenzioni e certe cose te le inventi?

Non credo proprio carina.

Mirko ridacchiò scuotendo il capo.
- Beh forse un pochino. Però conoscendo la sua reputazione e non capendo il motivo della vostra costante vicinanza, permettimi che un pò di gelosia ci stava.- si giustificò lui con un pò di timidezza nella voce.
- Sei solito a giungere sempre a conclusioni ovvie?- disse lei divertita ghignando - Per te il fatto che sono una Serpeverde significa che avrei dovuto odiare Harry, Herm e tutti gli altri grifondoro e che essendo una ragazza Serpeverde era implicito che fossi una delle tante conquiste di Malfoy?- chiese quasi sull'orlo dell'ironia.
- Non sempre è bene seguire gli stereotipi.- disse a mò di scusa il ragazzo.
- Bravo.- lo graziò Naomi divertita - E invece che problema hai con Blai?- chiese di punto in bianco - Lui è decisamente imparagonabile a Malfoy, eppure pare che anche tra te e lui non ci sia un buon rapporto.- gli fece notare.
- Mah, non saprei.- fece spallucce lui scuotendo il capo - Non mi fa nè caldo nè freddo, forse è solo una questione di stereotipi tra le casate.- rimase sul generico il corvetto sorridendole.
Lei ricambiò il sorriso, sebbene dentro di sè rimase un pò delusa di quella risposta che di fatto non gli aveva detto niente di niente.
Voleva scorpire il motivo per cui a Blaise non andasse a genio Mirko e invece non aveva scoperto un bel niente!
- Può essere.- mormorò lei facendo spallucce.
- Hai qualche altra domanda da farmi?- domandò Mirko guardandola negli occhi verdi.
Naomi ci pensò su, ma scosse il capo.
- No, direi che per ora ne ho fatte abbastanza.- mormorò lei ghignando.
- Lo penso anche io.- confermò Mirko riannullando in un attimo le distanze per potersi riappropriare delle labbra di lei in un istante.
- Ehi corvetto! Non ti facevo così...spiccio!- esclamò Naomi sorpresa di quella velocità, e di quella voglia così inaspettata del giovane.
Sembrava un ragazzo tranquillo, cauto, posato...eppure pareva non volere lasciare le sue labbra alla brezza glaciale di Dicembre.
- Anche tu con gli stereotipi ci vai giù pesante.- mormorò lui divertito sulle labbra di lei.
-  Touchè.- replicò lei sogghignando prima di annullare lei per prima le distanze tra di loro.


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- Che schifoso verme strisciante!- esclamò un Hermione decisamente molto contrariata.
- Già...- confermò Blaise scuotendo il capo incredulo. Hermione e Blaise stavano camminando tra i prati innevati del cortile, mano nella mano , mentre il Serpeverde stava raccontando alla sua bella la conversazione di Nott con gli scimmioni origliata da Draco e Naomi durante la ronda. Ogni volta che c'era di mezzo Theodore si chiedeva come fosse potuto diventare così spregievole. Si ricordava dei bei tempi quando erano inseparabili, a scuola e nelle proprie case. Avevano gli stessi progetti, le stesse ambizioni, eppure lui e Dra si erano trovati dal lato sporco della faccenda, dal lato considerato giusto. Erano ancora presenti gli insegnamenti sull'importanza del sangue puro, molto più sentiti da Draco, eppure erano schierati con loro: con mezzosangue e babbani. Tante volte entrambi si interrogavano su come ciò fosse potuto diventare reale, e con il passare del tempo erano divenuti consapevoli che la loro era stata la scelta più saggia, più giusta e logica. Sì, perchè morire per conto di terzi non era mai stata la loro ambizione. La famosa guerra tra purosangue e mezzosangue si era trasformata nel teatrino privato del Signore Oscuro ed Harry Potter, e nè Blaise nè Draco volevano diventare attori di seconda scelta in quello spettacolo. Anche se la loro sudata e razionale scelta gli era costata il tradimento, la perdita di una famiglia e di amici, e inevitabilmente tanti pericoli.
Forse lui era stato più fortunato: insieme alle mille disgrazie e difficoltà aveva incontrato Hermione, era riuscita a vederla ed apprezzarla come una ragazza, non come una mezzosangue o come una nemica. Una normalissima ragazza, ormai la sua ragazza e unica ragione di vita.
Le sorrise a quel pensiero, così dal nulla.
- Perchè sorridi?- domandò lei infatti costernata. Stavano parlando di cose tutt'altro che divertenti, c'era ben poco da sorridere.
Blaise strinse la mano di lei nella propria e le baciò dolcemente la fronte.
- Perchè ti amo.- le disse molto semplicemente sorridendo.
A quelle parole Hermione non potè fare altro che sorridere emozionata come se glielo avesse detto per la prima volta e non per la millesima ed oltre.
Si alzò sulle punte dei piedi per raggiungere le sue calde labbra e le baciò dolcemente accarezzandogli una guancia.
- Ti amo anche io.- mormorò vicino al suo volto guardandolo teneramente negli occhi. - Però...- tornò al suo posto pensierosa - Continuano a volerla, ma nessuno capisce perchè! Ci ho pensato seriamente, ma non trovo alcun motivo, davvero!- esclamò Hermione riflessiva.
- Anche io e Draco ci abbiamo ragionato su. Probabilmente neanche Silente lo sa con certezza.- pensò Blaise.
- Ha fatto quella strana magia una sola volta, lì nella Londra babbana. Per il resto non è mai successo niente di strano.- lo seguì a ruota Hermione.
- Lo so.- confermò Blaise per poi sospirare - Tuttavia non è l'unico loro obbiettivo.- iniziò a riprendere il filo del discorso iniziale - Vogliono vendicarsi anche dei traditori.- le disse semplicemente senza bisogno di fare il suo nome e quello di Draco, lei sapeva benissimo chi fossero i famosi traditori.
- No!- esclamò Hermione preoccupata - Non puoi rimanere qui al castello quest'anno!- esclamò apprensiva ed una morsa le strinse il cuore a quelle sue parole.
Era da un bel pò che avrebbe dovuto proporgli la sua idea-tipo di vacanze natalize, eppure non ne aveva mai avuto il coraggio.
- Non sono preoccupato per me Hermione.- confessò Blaise abbassando lo sguardo - E' per Draco. Lui è testardo, ha già detto che non vuole venire alla Tana, ed io non posso lasciarlo da solo!- esclamò cercando di trattenere l'agitazione che lo smuoveva dalla sera prima.
Una parte di sè desiderava stare con Hermione, starle vicino come le aveva sempre promesso, ma dall'altra temeva per l'incolumità del suo migliore amico. Come poteva fare entrambe le cose? Come poteva mettere in salvo Draco e stare vicino ad Hermione?
- Mi stai dicendo che Draco ti ha chiesto di rimanere al castello?- domandò Hermione non capendo l'agitazione del ragazzo.
In realtà aveva capito che una piccola parte di Blaise desiderava venire alla Tana almeno, ciò significava che desiderava stare con lei.
Ci mancava il problema di Malfoy, adesso sì che sarebbe stato ancor più facile proporgli di passare il Natale dai suoi genitori!
- No! Non lo farebbe mai! Non mi metterebbe mai in condizione di scegliere tra lui e te.- le disse scuotendo il capo al pensiero dell'amico - E' questo il problema. Che a prescindere di quello che farò io, deve cercare di mettersi al sicuro, non andare a cercare i guai.-
- Non puoi fargli da madre Blai.- gli ricordò però lei seria guardandolo.
- E' il mio migliore amico, posso fare qualsiasi cosa è in mio potere per salvargli la pellaccia.- ribattè lui più serio di lei.
- Non voglio che ti metti nei guai però.-
- Non succederà.- scosse il capo sicuro Blaise - Gli devo ancora parlare. Spero di trovare una soluzione, altrimenti gli do un colpo in testa e me lo porto dietro volente o nolente.-
Hermione gli sorrise seppur con un pò di malinconia.
- Che c'è?- le chiese infatti lui accorgendosi del suo sguardo.
- No niente.- mormorò lei mirando ai propri stivaletti immersi nella neve.
- Ehi...- la chiamò lui alzandole il viso delicatamente per poterla guardare nelle iridi carammellate - Ti conosco. Cosa c'è?- le domandò nuovamente.
Hermione si allontanò da lui, dandogli le spalle, e prendendo un profondo respiro.
Era tempo di dirglielo, prima che parlasse con Draco.
- Hermione.- la chiamò alle sue spalle il Serpeverde leggermente preoccupato.
- Io...- mormorò Hermione chiudendo gli occhi senza girarsi.
Doveva prendere coraggio e dirglielo, adesso o mai più. Non poteva presentarsi una situazione più giusta di quella.
- Tu...- mormorò nuovamente sospirando esasperata per poi voltarsi di scatto lasciando muovere sulle sue spalle i bei ricci castani. - Hai menzionato la Tana prima. Ciò significa che vuoi tornare alla Tana per Natale?- domandò lei cauta guardandolo negli occhi.
- Voglio andare dove andrai tu.- rispose lui con una semplicità disarmante, molto veloce e sicuro di quel che diceva - Non ti nascondo che non sono emozionato nel tornare alla Tana per ovvi motivi, però per stare con te posso riuscire a sopportare ex gelosi.- aggiunse ghignando appena e ovviamente riferendosi a Ron. Il rosso ancora non mollava la presa su Hermione, anche se per fortuna le battutine e le facce da cadavere si erano molto ridotte rispetto all'inizio.
- E Malfoy?- domandò Hermione ignorando la battuta su Ron, al momento aveva preoccupazioni più grandi che pensare alla gelosia insensata di Ronald.
- Draco è un altro discorso Hermione.- disse lui avvicinandosi di qualche passo a lei prendendole le mani. - Gli devo parlare, e cercare di mettergli del sale in zucca.-
- Intendi convincerlo andare alla Tana?- chiese Hermione indagando.
- Non m'interessa dove, voglio solo che non rimanga qui al castello sapendo che rimarranno anche quei tre.- spiegò Blaise sapendo che l'impresa sarebbe stata difficile e complicata oltre ogni modo, ma sapeva anche che questa volta Draco non l'avrebbe avuta vinta.
- Hai detto però che vuoi stare con me, giusto?- chiese nuovamente conferma Hermione mordendosi il labbro inferiore e stringendo le mani di Blaise.
- Si Hermione, l'ho detto.- confermò lui non capendo che cosa accidentaccio stesse prendendo alla sua ragazza.
- E se non volessi andare alla Tana?- chiese lei mentre il cuore le partiva a mille.  Ormai aveva buttato l'esca, non poteva ritrarre la canna finchè il pesce non avesse abboccato.
Blaise corrugò la fronte sorpreso e stranito da quella sua ipotesi.
- Ok, non ti seguo più.- disse infatti scuotendo appena il capo. Era convinto che lei desiderava più di ogni altra cosa tornare alla Tana per potere stare con i suoi amici, con Weasley e con l'intero Ordine a cui ormai si era affezionata.
Lei abbassò lo sguardo deglutendo i litri di saliva che le sue ghiandole producevano a causa del nervosismo.
- Quest'anno avrei tanto voluto tornare a casa dai miei genitori. Avrei voluto allontanarmi un secondo da questa realtà per passare un Natale sereno con loro, forse l'ultimo chissà. Tranquillizzarli visto che non sono stata così chiara su ciò che sta succedendo qui. Avrei voluto passare un Natale felice, dimenticando per un istante quello che sta succedendo qui...- disse con gli occhi che iniziavano a diventare lucidi al pensiero che quello sarebbe potuto essere per davvero l'ultimo Natale che avrebbe passato con i genitori tanto amati. Ormai dopo le mille scomparse e omicidi era pronta al peggio, era consapevole che prima o poi ci sarebbe stata una guerra e non aveva la certezza che il bene sarebbe trionfato sul male come nelle favole, che avrebbe potuto riabbracciare i genitori.
- ...avrei voluto fargli sapere che ho trovato un ragazzo fantastico, che mi rende felice, che vorrei rimanesse con me per il resto dei miei giorni.- disse lei ormai quasi arrivata alla conclusione di quel suo discorso - Avrei tanto voluto che tu li conoscessi, vorrei tanto che tu quest'anno venissi con me.- terminò con gli occhi sempre più lucidi.
Blaise rimase un attimo in silenzio assimilando il discorso della sua ragazza.
Aveva capito bene? Lo stava invitando a conoscere i suoi genitori? Nella sua casa?
- E' da giorni che voglio chiedertelo, ma non sapevo come avresti potuto reagire. So che ti chiedo molto, e capirò se dirai di no. Specialmente ora che mi hai raccontato di Malfoy...- riprese lei vedendo lo sguardo pensieroso di Blaise - Capirò se non vorrai venire, se non vuoi avere niente a che fare con il mondo babbano.- aggiunse abbassando lo sguardo pensando che invece ci sarebbe rimasta male da morire se avesse scelto di non seguirla. Non avrebbe capito, anzi si sarebbe fatta mille e mille domande sul perchè allora stava insieme a lei. Dopotutto lei era mezza babbana, era inutile negare quella parte di sè, lei era anche quello. Una lacrima scese ribelle al suo controllo rigandole la guancia arrossata dal freddo, pensando a quelle cose così semplici e al contempo distruttive.
- Hermione..- mormorò Blaise sollevandole il viso dal mento per poterla guardare negli occhi, seguendo il movimento della sua lacrima - E' per questo che in questi giorni eri strana?- domandò lui nonostante non avesse bisogno di una conferma, aveva capito benissimo che era per quello.
Infatti lei non rispose, girò lo sguardo altrove.
- Guardami..- disse lui cercando il suo sguardo - Io ti amo. Non capisco perchè ti sei preoccupata a tal punto. Amo te, amo quello che sei, tutto quello che sei. So benissimo delle tue origini babbane, perchè dovrei ripudiare la tua proposta? A rigor di logica dovrei ripudiare te per prima secondo il tuo ragionamento.- disse lui quasi divertito perchè non si capacitava di come la sua ragazza così sempre razionale e precisa fosse incappata in un ragionamento banalmente illogico con un'inspiegabile paura.
- E' che...- disse lei sospirando - Pensavo che tu e Malfoy aveste i vostri pregiudizi, cioè che nonostante ora siete con noi avete subito insegnamenti difficili da sdradicare. Non ero certa che avresti voluto conoscere i miei genitori...loro...sono babbani.- disse lei guardandolo con gli occhi lucidi. Le faceva male esprimersi su questo argomento, perchè da una parte a lei non interessava niente delle origini dei genitori, li amava con tutta sè stessa ed era fiera di essere loro figlia. Dall'altra invece aveva paura di perdere la ragione della sua felicità a causa delle origini dei genitori tanto amati, per un stupido e insulso pregiudizio! Era tutto molto contrastante e opposto da crearle confusione e angoscia.
- Tesoro, so che i tuoi genitori sono babbani!- esclamò Blaise sorridendole per la sua ingenuità sull'argomento. Sembrava fosse caduta dal pero! - L'ho sempre saputo. Come so che sei una mezzosangue, la mia mezzosangue.- disse calcando sulla possessività stringendole le mani e avvicinandola a sè. - Perchè stare con te e poi avere schifo di quello che sei e delle tue origini?- domandò ironicamente.
- Perchè non so coma l'avresti presa! Non parliamo mai di come eri prima di adesso! Ogni volta che tento di fare qualche domanda tu sei sempre evasivo. Ed io lo capisco, comprendo che non ti va di parlare di certe cose del tuo passato, ma alcune cose devo saperle. Altrimenti mi rispondo per te ed entro in angoscia come è successo adesso!- esclamò seria Hermione guardandolo negli occhi.
Blaise incassò il capo abbassando per un istante lo sguardo, quello che diceva la Grifondoro era vero, lo sapeva benissimo. Aveva sempre evitato di parlare del suo passato, per cercare di nasconderlo e per non turbare la sua ragazza con un'altra e completamente diversa realtà.
- Hai ragione.- confermò lui alzando il capo e annuendo impercettibilmente - Ti chiedo scusa.- ammise poco dopo irrigidendo la mascella. Non era assolutamente abituato a chiedere scusa. - Mi dispiace che il mio non parlare ti abbia fatto entrare in angoscia, ma ci sono certe cose che...- disse guardando dietro le spalle di Hermione cercando di trovare le parole adatte senza doverla turbare. - ...che potrebbero farti avere una visione diversa di quella che hai ora di me. Non sono sempre stato così, tu hai contribuito a rendermi quello che sono oggi.- le disse sinceramente scuotendo il capo nel tentativo di scacciare i brutti flashback.
- Blaise, io ti amo.- disse lei accarezzandogli la tempia fino a scendere sulla sua guancia. - Qualsiasi cosa tu abbia fatto, qualsiasi cosa tu sia stato non ha importanza. Amo chi ho davanti adesso, quello che sei. Amo il ragazzo che mi ha corteggiata e che mi ha detto più volte di volere passare la sua vita con me. Tutti fanno errori, l'importante è riconoscerli e prendere la giusta strada.- lo tranquillizzò lei vedendolo turbato.
Lui annuì sorridendole appena.
- Grazie.- la ringraziò baciandole la mano che teneva sulla sua guancia. - Sarò meno evasivo, promesso.- disse lui serio.
Lei in risposta gli sorrise dolcemente, per poi sciogliersi lentamente in una lieve risata divertita.
- Beh?- domandò Blaise non capendo la sua risata in quel contesto.
- Siamo stati entrambi delle cime nella comunicazione.- spiegò Hermione divertita e ricordandosi le parole della sua amica Naomi.
Blaise si unì alla sua risata massaggiandosi la nuca, essendo del tutto d'accordo.
- Hai ragione. Che non capiti più..- mormorò lui serissimo guardandola negli occhi. - Voglio che tra noi tutto sia sempre chiaro.- aggiunse subitissimo sorridendole.
- Lo voglio anche io.- annuì Hermione sinceramente sollevata.
- Quindi...- iniziò Blaise fingendosi pensieroso - ...i tuoi genitori sanno che dovranno conoscere un bell'individuo?- domandò Blaise con un ghignetto.
Hermione scosse il capo divertita riprendendo a camminare al suo fianco.
- Avrei dovuto confermare a mia madre...la quale intermedierà con mio padre.- rispose divertita al pensiero della reazione del padre ad un futuro genero.
- Dovrei preoccuparmi di tuo padre, ma ti confesso che in realtà sono molto tranquillo.- le disse con un sorriso sereno.
- Sicuro?-
- Sono pur sempre Blaise Zabini, non posso non piacere.- ghignò lui sicuro di sè ed Hermione non seppe dire se stesse scherzando o fosse serio.
- Quindi verrai davvero con me?- chiese Hermione sorridendo a trentadue denti.
- Sì.- rispose Blaise voltandosi per poterla guardare in volto - Te l'ho già detto e ridetto in mille modi.- aggiunse divertito.
- Sì, hai ragione.- si scusò Hermione scuotendo il capo senza però abbandonare il suo sorriso. - Sono contenta.- gli confessò.
Blaise le baciò le belle labbra, sorridendogli e indirizzandosi verso il porticato pronti a ritornare ognuno nella propria Sala Comune.
- Ti basta così poco per esserlo?-
- Mi basti tu.- ammise lei dolcemente.
Ripresero a baciarsi molto più appassionatamente. Si fermarono nel bel mezzo del corridoio principale, e mentre Blaise affondava le dita tra i ricci dorati di lei e si muoveva sulle sue labbra ormai con padronanza, lei lo strinse forte a sè, accarezzandogli l'attacura dei capelli dietro la nuca.
- E' meglio che ti riporto in dormitorio, altrimenti qui va a finire male.- mormorò Blaise appoggiandosi con la fronte a quella di lei solo quando ebbe necessità di prendere fiato.
Hermione ridacchiò divertita mordendosi il labbro inferiore.
- Dopo ci vediamo?- domandò però con il desiderio nello sguardo.
- Subito dopo cena.- confermò Blaise con un ghigno altrettanto desideroso di riaverla ed andare oltre quei baci di passione.
- Ti aspetto da me.- gli diede appuntamento Hermione lasciandogli un casto bacio sulle labbra.
- Sarò puntuale.- scherzò lui con lo stesso ghignetto in volto. - Dai andiamo, ti riporto in dormitorio.- disse cingendole un fianco appiccinadola a sè.
- No, tranquillo.- disse Hermione stringendolo a sua volta - Tanto prima devo andare in biblioteca. Harry e Ron avevano bisogno di una mano per il compito di Pozioni.- spiegò lei del tutto tranquilla e abituata a fare la crocerossina con i suoi due amici.
Blaise storse un pò le labbra, ogni volta che sentiva nominare il rossiccio si sentiva scocciato all'ennesima potenza.
- Stai tranquillo.- lo rassicurò lei infatti con un confortante sorriso baciandogli la punta del naso.
- Sono tranquillo.- mentì spudoratamente lui che in realtà aspettava da chissà quanto tempo l'occasione di dirgli quattro paroline al giovane Weasley - Mi chiedevo solo quando finirai di fare l'insegnante privata.- aggiunse con il tono di voce decisamente scocciato.
- Ehi!- esclamò sulla difensiva lei - Aiuto molte volte anche te con lo studio.- aggiunse con lo stesso modo.
- Confondi l'aiuto con il dovermi fare il compito.- disse Blaise sicuro di sè, sapendo che a quel punto non avrebbe saputo rispondere oltre.
Infatti rimase in silenzio, consapevole che molte, forse troppe, volte si trovava a fare il compito a quei due.
- Beh...- tentò di dire qualcosa in sua difesa, ma lasciò stare sospirando. - Vado.- disse senza potere controbattere - Tu..- disse percorrendo il profilo del naso di Blaise con due dita -... pensa che questa sera sarò tutta tua.- aggiunse mormorando maliziosa.
Blaise scosse il capo divertito da quel suo modo di fare.
- Questa è la prova che la mia costante presenza ti stia deviando.- mormorò a sua volta con un ghignetto malizioso. - Vai, dai. A più tardi.- le disse e dopo un enorme sorriso di lei si baciarono a mo di saluto.
Blaise la guardò finchè non sparì dalla sua visuale, solo dopo s'infilò le mani in tasca e prese ad incamminarsi verso i dormitori.

Era preoccupata della mia reazione... per una cosa che dovrebbe essere normale.
Beh, non puoi fargliene una colpa. Ti ricordi cosa sei stato prima di conoscerla? Cosa le dicevi tu per primo?
Già...come biasimarla. Ai primi anni non so quante volte l'avrò chiamata sporca mezzosangue... e solo perchè mi è stato inculcato! Per niente oltretutto!
Sei dunque pronto a conoscere i suoi genitori babbani? Ti ho visto sin troppo tranquillo.
In realtà non lo sono così tanto, voglio dire... so che sono molto importanti per lei, ci tiene alla famiglia.
Anche tu.

Beh, quel che ne rimane, però... non vorrei rovinare tutto con i vecchi pregiudizi che potrebbero riaffiorare. Per lei significa tanto, ed io voglio renderla felice.
A volte mi chiedo se sono la coscienza della stessa persona, o mi sono spostato nell'angolino remoto del cervello di qualcun altro. Zuccone, se è così importante vedi di comportanti da persona normale. Abbandona ogni tuo insegnamento, fai come se non fosse mai esistito.

Fosse facile, è da anni che ci provo.

Nonostante Blaise fosse comparso così tranquillo non lo era poi così tanto.
Non le aveva mentito, desiderava andare con lei nella dimora babbana a conoscere i suoi genitori babbani, però aveva il terrore che i suoi inculcati pregiudizi rovinassero tutto. Vero, era cambiato parecchio, lei lo aveva aiutato ad essere una persona migliore, ma ciò che era in quel momento sarebbe bastato a non rovinare tutto?
Lo sperava vivamente, e in quel momento avrebbe tanto desiderato che non fosse mai esistita una questione di sangue, avrebbe voluto essere nato in una realtà in cui questi problemi non esistevano.

Per non parlare di Draco. Alla Tana ce lo potevo portare di forza, adesso invece è un bel casino.
Sai bene che non saresti davvero riuscito a trascinarlo lì.
Ci avrei potuto provare! Può andare dove vuole, l'importante è che non stia qui sapendo che rimarranno anche quei tre! Che se ne vada in una delle mille eredità, non ha importanza, che si nasconda e sia riflessivo piuttosto che impulsivo per una volta!
Lo conosciamo. Ci sarà da fare una bella discussione.
Lo so. Infatti ho intenzione di prendere la conversazione il più presto possibile, appena lo vedo.

Annuì tra sè e sè, convincendosi che prima trovava Draco meglio era. Guardò l'orologio da polso ed erano le 18.30, solitamente Draco rientrava per prepararsi alla cena, decise che lo avrebbe aspettato fuori dall'ingresso della Sala Comune di Serpeverde e gli avrebbe parlato in disparte. Se avesse provato a farlo in camera quando c'era anche Naomi sarebbe stato evasivo e indisposto a parlare di quella cosa.
Così dopo avere attraversato i freddi sotterranei si appostò lì fuori, iniziando a formulare un qualche tipo di discorso.
- Ciao Blaise!- salutò una ragazzina uscendo dal quadro-porta.
- Ehi!- salutò Blaise con un ghignetto, senza dilungarsi troppo. La conosceva di vista, e in quel momento poco gli importava in realtà.
Attese per quasi quindici minuti, quando vide il suo migliore amico arrivare con il solito passo deciso dal fondo del corridoio.
- Dra.- lo salutò con un ghignetto.
- Zab..- ricambiò il biondino prendendo tra le lunga dita affusolate la sigaretta che teneva tra le labbra. - Te ne offrirei una, ma so che ti sei addomesticato.- aggiunse ghignando e riferendosi al fatto che Hermione si era ben impuntata nel farlo smettere di fumare.
Blaise si esibì in uno spiccio ghignetto accennato, e gli fece cenno di seguirlo.
Draco senza farselo ripetere lo seguì, ed insieme si misero nell'angolino tra le due colonne portanti del corridoio.
- Che succede?- domandò subito Draco allarmato e rigettando il fumo nell'aria.
- Dobbiamo parlare.-
- Ti ascolto.- annuì il biondino guardando molto seriamente l'amico senza sapere che presto avrebbe desiderato di non sentire una parola di quel che gli avrebbe detto.
- Riguardo alle vacanze di Natale.- replicò molto diretto Blaise.
Draco a quelle sole parole rivolse lo sguardo al soffitto, facendo immediatamente sparire il mozzicone di sigaretta.
- Blaise, ne abbiamo già discusso ieri. Non ho intenzione di andare alla Tana.- gli disse serio il bel biondino.
- Non m'importa di quelo che hai intenzione di fare.- replicò Blaise cercando di stare tranquillo - Se fosse per te faresti cose che non è il caso di fare. Quindi non ti permetterò di fare l'idiota e metterti nei casini.-
- Zab, adess...- tentò di sdrammatizzare Draco, ma Blaise lo fermò prima che finisse la frase.
- Adesso un cazzo. Ascoltami bene perchè non te lo ripeterò una seconda volta: tu non rimarrai qui quest'anno. Non vuoi andare alla Tana? Perfetto, non ha importanza, puoi andare dove più ti aggrada, ma non rimarrai qui da solo.- gli disse serissimo come non mai puntandogli minaccioso un dito contro.
- Vogliono vendicarsi? Che facciano pure! Io non ho paura e di certo non scappo con la coda in mezzo alle gambe.- ribattè Draco alzando appena il tono della voce. Quando si parlava di Theodore, il caro biondino non reagiva come Blaise, non ricordava i bei momenti passati assieme, lo usava come mezzo per sfogarsi di tutto lo schifo di cui si era circondato: del padre, dei folli insegnamenti, dell'assenza di amore. Theo rappresentava la cosa più vicina che in quel momento odiava, rappresentava ciò contro cui aveva deciso di lottare nonostante non fosse lui il suo obbiettivo principale. Lui mirava a pesci molto più grossi che ad una semplice pedina del folle gioco di Voldemort.
- Sei un'idiota!- esclamò Blaise spazientito, consapevole dei pensieri dell'amico, consapevole di cosa gli stesse frullando in testa - So che sei arrabbiato, so che cerchi vendetta, e lo sono anche io. Ma non è questo il momento, non è questo il luogo e non è lui il tuo bersaglio.- aggiunse serissimo guardandolo negli occhi.
- Per ora è lui che mi ostacola.- sputò lui assottigliando lo sguardo.
Per fortuna Blaise non si faceva intimorire dagli sguardi e dal tono di voce di Draco, lo conosceva da troppo tempo per scandalizzarsi o avere paura.
- Ascoltati almeno.- disse tranquillo Blaise riacquisendo il suo tono di voce pacato - Parli come un bambino a cui è stato fatto un dispetto. So che non sei così, non cadere nelle mani della rabbia.- aggiunse questa volta addolcito, quasi supplicante.
Draco sbuffò spazientito uscendo dallo spazio tra le due colonne, consapevole, almeno con una parte razionale di sè, che l'amico aveva perfettamente ragione.
- Sono il tuo migliore amico, so cosa desideri.- continuò Blaise seguendolo al centro del corridoio.
- Davvero lo sai, Blaise?!- alzò la voce di colpo voltandosi furente.
Blaise immaginava sarebbero arrivati a quel punto, sapeva che quella discussione avrebbe lasciato scoperti tasti dolenti, per quello non si scompose minimamente.
- Sì.- annuì tranquillo. - Lo so, è da più di due anni che lo so bene.- aggiunse sicuro di sè per ricordargli che perfettamente consapevole del motivo per cui era così voglioso di vendetta, che ricordava benissimo cosa avesse scatenato quel suo desiderio. - Ed è anche per questo che ti dico di ragionare, di lasciare stare qualsiasi cosa ti sia venuta in mente.-
- Io non ho pensato proprio a niente!- esclamò lui gesticolando nervoso.
- Oh andiamo! Vuoi davvero prendermi in giro? Ti conosco da troppo tempo Dra!- si trovò quasi a riderci su Blaise.
- Ti sbagli.- disse lui secco e freddo come se si stesse rivolgendo ad una qualunque persona nel castello. Spesso la rabbia lo cambiava,lo trasformava e gli faceva dimenticare il perchè delle cose. Era proprio quello che temeva Blaise.
- Tu dici?- domandò Blaise riducendo gli occhi a due fessure e afferrando l'amico dal braccio per farlo voltare e guardarlo negli occhi - Vuoi dirmi quindi che mi sbaglio se dico che vuoi rimanere qui solo per prenderli uno ad uno e ucciderli?!- sputò Blaise guardandolo duramente negli occhi senza mollare la presa - E che prima di ucciderli non gli faresti rimpiangere il giorno che hanno deciso di mettersi contro di noi? Ti conosco sin troppo bene, so di cosa sei capace quando sei incazzato, ed è per questo che insisto. Non rimarrai ad Hogwarts, questa volta non ti lascio fare. Non voglio che rischi la pelle solo per la tua impulsività del cazzo! No, non te lo permetto!- si trovò a sibilare Zabini contro l'amico nel tentativo di non alzare la voce.
Draco tra la rabbia, e le verità dette dall'amico, capì anche il profondo motivo che spingeva Blaise a fare tutto quello: aveva paura che gli succedesse qualcosa.
- Tu non ti devi preoccupare.- si calmò Draco respirando profondamente e scrollandosi dalla presa di Blaise.
- Io sono più che preoccupato! Come lo saresti tu! Questa volta non posso dirti di seguirmi, ma voglio e pretendo che tu pensi a ciò che è giusto, non a quello che vuoi fare. Almeno per farmi contento, per Merlino!- esclamò esasperato Blaise.
- Non giocarti la carta dell'amicone offeso, Zab.- lo guardò malissimo Draco.
- Farò questo ed altro se non prendi la giusta decisione.- quasi lo minacciò standogli a pochi centimetri dalla faccia. - Non hai idea di quel che...-
- Shh!- lo zittì Draco tendendo l'orecchio. - Arriva qualcuno..- mormorò poco dopo, sentendo avvicinarsi sempre di più rumore di passi.
Blaise annuì puntandogli due dita contro, senza perderlo di vista. Capace che filava via per non sentire il resto del discorso!
Tuttavia non era una scusa, davvero arrivava qualcuno, e quel qualcuno era anche in compagnia.
I passi echeggianti erano di Naomi, i tacchi che indossava si facevano sentire oltre che notare, e al suo fianco il bel Corvetto.
- Pensa, una volta per prendere quel maledetto boccino ho dovuto fare l'acrobata!- esclamò Mordon guardandola mentre gesticolava. - Ho dovuto tenermi alla scopa con le gambe e penzolare per prenderlo!- aggiunse ridendo appena, seguito dalla serpeverde.
- Non sai quanto mi piacerebbe vedere volare per davvero!- replicò lei con lo sguardo sognante.
- Non sarà...?- mormorò Blaise strizzando gli occhi per vederci meglio da lontano.
- Mordon.- sibilò a denti stretti Draco al suo fianco.
Blaise in realtà si riferiva più a Naomi, che vestita in quel modo pareva irriconoscibile da lontano.

Credo si riferisse a Naomi, sai? Mordon ha la solita faccia da imbecille. Lei invece...beh ulalà! E' o non è sexy? Dove siamo quando si trasforma in questo modo?
....
Beh?! Il gatto ti ha mangiato la lingua? Ti devo ricordare che anche se non ti esprimi so perfettamente quello che pensi?

Blaise infatti si riferiva più a Naomi, che vestita in quel modo non sembrava essere lei!
- Domenica Corvonero gioca contro Serpeverde!- le disse Mirko con un sorriso - E' solo un amichevole, però se vieni devi fare il tifo per me.- disse lui facendole l'occhiolino.
- Mah vedrò. Magari c'è qualcuno di più bravo.- sghignazzò Naomi, consapevole che quello lo avrebbe indispettito.
- Quel qualcuno però non sarà bello quanto me.- ribattè lui stando al gioco.
- Sei un terribile vanesio, lo sai?- replicò Naomi mettendosi le mani nelle tasche del cappottino di pelle.
- Sì, ma so che ti piaccio lo stesso.- avanzò lui con una punta di malizia.
- Io dico che sei troppo sicuro di te.- lo smontò subito Naomi con una smorfietta in volto.
- Assolutamente no, menzogne e maldicenze!- esclamò lui prendendosi le mani dietro la schiena - Lo conferma l'esito della giornata.- le disse sorridendo.
Naomi non ribattè, doveva ammettere che si era divertita, come molte altre volte in sua compagnia si era trovata a suo agio, parlare con lui veniva molto spontaneo.
Quando alzò lo sguardo dinnanzi a sè vide i due suoi conquilini vicino all'ingresso del quadro-porta, e si pentì di non averli visti prima. Avevano sentito le loro chiacchere?! Adesso le avrebbero fatto fare un'altra brutta figura dinnanzi a Mirko? La cosa la seccava e preoccupava parecchio.
- Cazzo..- mormorò tra i denti guardandoli sorpresa, e scatenando nel corvetto una strana espressione, tuttavia sembrò capire quando anche lui si trovò a qualche metro di distanza dai due.
- Ti accompagno, tranquilla.- disse tuttavia vedendo l'incertezza nei suoi passi, e posandole delicatamente una mano dietro la schiena.
- Non ti preoccupare, sono arrivata ormai.- lo fermò lei voltandosi per poterlo guardare negli occhi. - Sono stata bene oggi, non voglio rovinarmi la giornata.- gli disse molto sinceramente.
Mirko sembrò capire, e rivolse ai due serpeverde un'occhiataccia, i quali tuttavia parvero non essere minimamente toccati.
- Grazie per la compagnia.- le disse quindi regalandole un grande sorriso. - E per avere sopportato la mia curiosità.- aggiunse ridacchiando appena.
- Non è stato così difficile.- scherzò lei sorridendogli. - Grazie a te per avermi portato lassù, era tutto molto bello.- gli confessò sinceramente. - Ci vediamo.- aggiunse sperandolo per davvero.
- Certo, se non per caso, ti aspetto Domenica per la partita di Quidditch.-  le strizzò l'occhio.
- Considero anche questo un appuntamento?- lo stuzzicò lei ghignando.
Lui ghignò a sua volta.
- Perchè no.- rispose avvicinandosi a lei per lasciarle un piccole e veloce bacio sulle belle labbra.- Ci vediamo.- la salutò poi mormorando ancora sulle sue labbra.
- Sì..-confermò lei a voce bassa con un ghignetto che avrebbe tanto voluto distendersi in un sorriso. Così Mirko lanciò un sorrisetto in direzione delle due serpi appostate e in silenzio nell'angolino, e si girò di spalle pronto a tornare in sala comune.
Naomi si voltò a sua volta diretta dai due, con il sorriso sulle labbra.
- Ciao.- salutò infatti felice, noncurante del fatto che prima del suo sorprendevole ingresso i due stavano discutendo animatamente.
- Ciao Nao.- la salutò Blaise accennando ad un sorriso, lanciando un'occhiata a Draco che sembrava non volere spiccicare parola. - Dunque, sono indeciso se iniziare col domandarti che ci facevi con quello, o se farti i complimenti per come sei...diversa!- disse Blaise sospirando e lasciando per un attimo stare la serietà.
- Se fossi in te, inizierei ad adularti e poi ti romperei l'anima.- ridacchiò Naomi ancora sorridente e troppo positiva in quel momento per preoccuparsi delle rotture.
- Vuoi dire adulare me.- spuntò fuori la mielosa voce di Millicent Bulstrode da fuori il quadro-porta.
- Millicent!- esclamarono sia Blaise che Naomi,lasciandosi alle spalle il povero Draco.
- Pensavo che il bel corvetto ti avesse rapita.- disse la ragazza maliziosa riferendosi ormai all'ora tarda.- Beh? Com'è andata?- domandò poco dopo.
- Bene.- si limitò a dire Naomi, non esattamente a proprio agio a parlarne con Blaise e Draco lì davanti, cosa che si capì benissimo dal momento che li guardò tutti e due nel rispondere.
- E' merito tuo questa trasformazione?- domandò divertito Blaise.
- In parte.- rispose Millicent affiancando Naomi con un ghignetto. - Ho solo indirizzato e aggiunto qualche dettaglio, il resto e roba sua.- disse strizzandole l'occhiolino.
- Mi chiedo quale sia il motivo.- domandò Blaise conoscendo Millicent, e sapendo che non faceva nulla così a caso.
- Te lo spiegherà lei caro il mio Blaise, io sono già in ritardo.- disse consapevole che presto avrebbe dovuto fare la sua entrata in scena in Sala Grande con le altre due serpi.
- A più tardi.- salutò tutti e tre.
- Anche noi siamo in ritardo.- spiccicò parola per la prima volta il biondino iniziando ad entrare in sala comune, diretto in stanza ovviamente.
Blaise e Naomi lo seguirono, e Blaise durante il breve tragitto le faceva complimenti su complimenti.
- Però, ti prego spiegami che avete combinato tu e Millicent.- disse una volta che tutti e tre furono nella propria stanza lontani da orecchie indiscrete.
- Niente di speciale, dopo pranzo si è presentata qui e mi ha fatto capire che le piacerebbe che io facessi parte del loro gruppo, e che per farlo avrei dovuto cambiare un paio di cosette.- disse allargando le braccia per farsi guardare meglio.
- Infatti non capisco che centri tu con loro.- le rispose Draco guardandola annoiato.
- Sei stato zitto fino ad ora, che dici di continuare?- lo guardò male la ragazza incrociando le braccia al petto.
- Lascialo stare, è un testone.- s'intromise Blaise alludendo più che altro alla loro precedente conversazione. - Beh, stai benissimo così. Ti valorizzi decisamente di più. Bene, ora passiamo al romperti l'anima: che facevi con Mordon?- domandò serio.
- Avevo un appuntamento con lui?- rispose ironica Naomi come se fosse ovvio.
- E ne ha un altro Blaise.- specificò Draco annoiato mentre si lasciava cadere sul proprio letto. - L'ha invitata a vedere come verrà scaraventato giù dalla scopa da quegli scimmioni di Tiger e Goyle. Patetico.- continuò guardando il soffitto.
- Idiota..- mormorò Naomi guardandolo inviperita. - Blaise, parliamo chiaramente: non mi vuoi dire per quale motivo lo odi? Allora è un problema solo tuo. Ho passato un bel pomeriggio, lui con te non ha niente, ed è un ragazzo gentile ed educato. Quindi grazie per l'interessamento e compagnia bella, ma per quanto riguarda la mia vita privata ti prego di non dirmi cosa fare.- gli disse lei molto tranquillamente.
- Ho a che fare con due muli..- sospirò esasperato Blaise, ricevendo un'occhiataccia dal biondino.
Naomi seguì quel breve scambio di sguardi, e decise di mettersi in mezzo.
- Beh? Che avete voi due?- domandò infatti guardandoli.
Rimasero inizialmente in silenzio: Draco non ci pensava neanche a condividere quella determinata cosa con lei, specialmente in quel momento. Più la guardava e più si sforzava di non pensare a quanto la trovasse realmente sexy. E più si sforzava, più invece gli veniva da pensarlo e cosa più distruttiva di guardarla.

Di nuovo i soliti complessi? Qual'è il tuo problema per Salazar!? E' bella e sexy, fosse stata un'altra ragazza probabilmente ci staresti già flirtando.
Fosse stata un'altra ragazza, appunto! Ma è lei!
E che cos'ha lei di diverso?E' una ragazza, niente di più! Quante ne hai viste come lei? Un milione o più?
Lei è insopportabile, non la sopporto.
Ok, ti tiene testa e apre un pò troppo la bocca, ma alla fine a te che importa? Sono altre le qualità che cerchi in una donna, e quindi apri quegli occhi e guardala: è sexy! Ha un fisico da paura, e non so se hai notato il di dietro che si ritrova!

In quel momento lasciò vagare il suo sguardo sulle curve della ragazza messe in risalto dai leggins neri in pelle attillati, e si trovò a concordare con la propria coscienza: aveva decisamente un bel lato B.

Appunto. Quindi vedi di riprenderti!E' una ragazza, da quando ti fai problemi con una ragazza?!Puoi avere tutte quelle che vuoi, lei è così fuori portata?
Ovvio che no. Posso avere chi voglio.
E' allora fine del problema. Ti piace? Te la vuoi portare a letto? Fallo. Chi se ne frega se parla troppo o è insopportabile!

D'altra parte Blaise sapeva bene quanto Draco odiasse fare sapere i fattacci suoi, ma quella volta, proprio per quel motivo, decise di parlare. Glielo aveva detto che avrebbe fatto qualsiasi cosa in suo potere per farlo ragionare.
- C'è che Miss Malfoy vuole fare la testa di legno e rimanere qui per le vacanze di Natale.-
- Fottiti Zab.- lo fulminò con lo sguardo Draco tirandosi su a sedere.
Naomi dovette ragionarci un pò sopra per capire quale fosse il problema, quando si ricordò della discussione che aveva origliato con Draco la sera prima.
- Malfoy qual'è il problema?- chiese lei seriamente interessata. - Sei davvero così stupido da rendergli facile il lavoro?- gli chiese guardandolo dall'alto della sua posizione.
- Oltretutto non vuole neanche sentirne di andare alla Tana!- esclamò Blaise ad appesantire il carico.
- Tu andrai alla Tana?- domandò Naomi curiosa di scoprire se finalmente Hermione gli avesse fatto la famosa proposta.
- In realtà no.- rispose lui richiamando l'attenzione di Draco che non sapeva niente. - Hermione mi ha chiesto di andare da lei.- spiegò lui tranquillo.
- Halleluja!- esclamò Naomi applaudendo. - E' da due settimane circa che stressa con questa storia.-
- Tu lo sapevi?- domandò Blaise guardandola esterrefatto.
- Certo. Io so tutto e vedo tutto.- rispose lei con un ghigno.
- A questo punto la Tana sembra quasi più allettante.- commentò Draco abbassando lo sguardo.
- Draco...- lo riprese Blaise serio. Detestava quando insultava Hermione o le sue origini, senza contare il fatto che era già abbastanza agitato di suo per quella faccenda.
- Sì, hai ragione.- si alzò scuotendo il capo e sbuffando, probabilmente come a scusarsi. - Auguri con i suoceri.- commentò annuendo appena.
- Grazie, ma non credere di cambiare discorso in questo modo.-
- Blaise, mi hai davvero seccato. Anche se fosse, dove dovrei andare?-
- Hai un sacco di proprietà, non puoi usarle?!- esclamò Blaise come se fosse una cosa ovvia.
- Magari avrei voluto evitare di trovarmi faccia a faccia con qualche mangiamorte, visto che potrebbero spostarsi da Malfoy Menor.- alzò di poco la voce Draco.
Blaise si zittì. A quello non aveva proprio pensato.
- Credi che non ci abbia pensato?- riprese Draco guardandolo e in quel momento entrambi ignorarono la presenza di Naomi - Ci ho pensato anche io, ma rischiare per rischiare, lo faccio con chi so di potere gestire.- spiegò lui infatti.
Blaise a quel punto, colpito e affondato, si lasciò cadere sul materasso ed immerse il viso tra le mani in cerca di una qualche soluzione.
- Oltretutto questa ramanzina a me, quando il problema è lei.- disse indicandola - Forse non te lo ha detto, ma anche lei ha intenzione di rimanere qui al castello.-
- Naomi, non anche tu per favore.- la guardò incredulo Blaise.
- Blaise, non te la prendere, ma sapevo che Hermione ti avrebbe fatto quella proposta, e di tornare alla Tana non ne avevo voglia. Non per altro, ma mia madre e mia sorella tornano a casa, e di fare il reggi moccio tra Harry e Ginny non mi sembrava proprio il caso.- spiegò Naomi tranquillamente sedendosi sul proprio letto, per potersi togliere le scarpe prestatale da Millicent.
- Va al di la di fare il reggi moccio!- riprese Blaise come se stesse facendo lo stesso discorso due volte - Ne va della tua incolumità per Merlino! Siete entrambi due teste di legno!- si alzò di scatto dirigendosi al bagno sbattendone la porta.
- Ops, lo abbiamo fatto incazzare?- domandò Naomi spalancando gli occhi non avendo mai visto Blaise lontanamente alterato.
Draco fece spallucce, appoggiandosi alla finestra che dava sul Lago Nero.
- Gli passerà.-
Naomi annuì fidandosi di quel che diceva il biondino. Infondo le dispiaceva avere fatto impazzire Blaise, era sempre così gentile e calmo.
- Se è arrivato a questo punto, vuol dire che deve davvero tenerci a te.- constatò lei guardandolo dal basso, mentre sistemava gli stivaletti col tacco vicino al proprio comodino.
- Lo so.- confermò Draco senza guardarla.
- E' ammirevole il vostro rapporto.- constatò Naomi con una lieve nota malinconica nel ricordare il rapporto molto simile che aveva con la sua defunta amica Clare.
Draco si accorse del suo tono di voce, e la guardò facendole un cenno, forse in una lontana forma di ringraziamento.
Così lei, sapendo che non avrebbe ottenuto più di così, prese un elastico che teneva al polso e si legò i capelli in uno chignone disordinato sul capo, disfandosi anche della giacca di pelle.
Il ragazzo seguì i suoi movimenti, e potè così lasciare cadere l'occhio anche sulle spalle nude di lei, e su quella curiosa scollatura a cuore che richiamava l'attenzione sui solchi dei tondeggianti seni.
- Quella maglietta non è tua.- constatò lui con un ghignetto riconoscendola oltretutto, anche se era interessato a ben altro che all'indumento.
- No, infatti, è di Millicent.- confermò lei cercando di aprire il gancetto della collanina argentata che pareva si fosse ingarbugliato con i suoi capelli.
- Mi pareva di averla già sfilata.- commentò con un ghignetto lui appoggiandosi con una spalla alla finestra.
- Malfoy, che schifo!- esclamò lei schifata ancora impegnata col gancetto - Non dire altro te ne prego!- aggiunse con la stessa espressione.
- Vieni, te la tolgo io.- sospirò lui avvicinandosi a lei, e ricevendo un'occhiataccia. - Intendevo la collana.- aggiunse tuttavia con una certa malizia nella voce.
Naomi si alzò dal proprio letto, e gli andò incontro dandogli le spalle.
Lui le si avvicinò piazzandosi dietro di lei, iniziando ad armeggiare con il gancetto e i capelli annodati.
- Anche se..- insinuò lui senza finire la frase, lasciando che lo sguardo vagasse con più attenzione sulle sue spalle nude, e sui seni in primo piano.
- Malfoy, ti ringrazio per tutte queste attenzioni, ma ti sarei grata se ti limitassi a togliermi la catenella. Al resto ci penso io.- replicò leì alzando gli occhi al cielo.
Lui ghignò divertito in risposta, e nel frattempo riuscì a liberare la catenella e sfilarle la collana.
- Grazie.- lo ringraziò lei girandosi per poterlo guardare in faccia.
- Mi aspettavo un ringraziamento più sentito in realtà.- ghignò malizioso tenendo sospeso il ciondolo con una mano, dove ovviamente lei non  arrivava.
- Non fare l'idiota, dammelo!- esclamò lei nel tentativo di acciuffarlo.
Lui lo nascose dietro di sè, rendendo ancor più difficile il tentativo di recupero della ragazza, la quale scocciata portò le braccia ai fianchi.
- Odio quando fai così.- sibilò guardandolo di sbiego. - Non avrai alcun ringraziamento più sentito, piuttosto se non me lo restituisci immediatamente avrai un calcio ben sentito dove dico io.- lo minacciò lei guardandolo dritto negli occhi.
Lui le scoppiò a ridere in faccia divertito, ovviamente per niente intimorito.
- Sto tremando Lorence.- le disse infatti lui appoggiandosi comodo contro il muro giocerellando con la sua collana tra le dita.
- Uno...- iniziò lei alzando un dito per contare.
- Scherzi vero?- rise divertito ancora lui per sfotterla.
- ...due...- replicò lei alzando la voce e il secondo dito. -..e tre.- terminò e così dicendo gli bloccò il polso della mano in cui teneva la catenella contro il muro, riusciendosi probabilmente perchè il biondino non si aspettava facesse sul serio, la sua espressione lo poteva testimoniare.
Tuttavia fu sveltissimo nel reagire, infatti si liberò dalla presa di lei, e prima che questa potesse contro riattaccare la intrappolò stringendola contro di sè.
- Tutte le volte che iniziamo così, va a finire che tu e il tuo orgoglio venite smentiti.- le ricordò Draco stando a pochi centimetri dal suo viso.
Lei lo guardò dal basso della sua posizione, senza tacchi il suo sguardo gli arrivava poco sopra il petto, il viso imbronciato e gli occhi furenti, odiava essere messa alle strette da lui.
- Sarà che la mia vicinanza ti fa perdere colpi.- insinuò lui con la voce bassa e maliziosa alzando le sopracciglia provocatorio.
- Se intendi che mi fa diventare pazza, hai ragione.- ribattè lei senza smuovere la sua espressione contrariata dando uno strattone nel tentativo di liberarsi.
- Pazza di me.- disse lui ghignando e guardandola negli occhi.
- Pff.- sbuffò lei facendo un ulteriore sforzo per tentare di liberarsi - Mai nella vita.- lo fulminò sfidandolo con lo sguardo.
- Mai dire mai.-
- Ah no?- chiese lei ironica. - E ti prego, illuminami: per quale motivo dovrei? Non sono troppo irritante e stupida per te?- domandò accigliata riferendosi agli insulti di lui della sera prima che a quanto pare non si era scordata.
Infatti lui, che in verità ebbe difficoltà a capire a che si stesse riferendo, afferrò la battuta con un pò di ritardo.
- Per Salazar Lorence, te la sei davvero presa! Deve importanti così tanto quello che dico.- ridacchiò lui divertito.
- L'unica cosa che m'importa è il tuo cambio ambivalente di personalità.- replicò lei considerando assurde le sue insinuazioni - Prima m'insulti, e poi ci si ritrova in questo modo!- esclamò lei riferendosi al fatto che erano appiccicati come due sardine. - Dovrei essere io a pensare che infondo sei tu quello pazzo di me.- gli disse ghignando quasi soddisfatta sbattendo le lunghe ciglia.
- Lorence non sognare ad occhi aperti, non sarai certo tu a farmi uscire fuori di testa.- la minò subito lui con la massima tranquillità.
- Eppure mi stringi forte Malfoy.- gli disse maliziosa con tutto un suo piano in mente.
Draco ridacchiò guardandola come se stesse raccontando chissà quale barzelletta.
- Il pomeriggio con Mordon deve avere fatto montare il tuo super ego.- iniziò lui ghignando straffottente.
- Può darsi, ma è stato altrettanto utile a farti cadere l'occhio dove non dovresti.- ribattè lei se possibile ancor più straffottente di lui. - Non che mi dispiaccia, ad essere sincera. Certe attenzioni, seppure di individui insopportabili e idioti come te, non si disdegnano.- aggiunse ghignando maliziosa avvicinando il proprio volto, già abbastanza vicino in realtà, a quello di lui provocatoria e maliziosa al contempo.
Draco non potè negare di avere guardato più di quel che avrebbe fatto di norma, ma daltronde non era da biasimare, vestita in quel modo chiunque non sarebbe riuscito a guardare altrove.
- Ah davvero? Mi sembri troppo evasiva per potere apprezzare certe attenzioni.- restò lui al gioco mormorando senza però spostarsi, quella vicinanza provocatoria non gli dava fastidio neanche un pò.
- Sarebbe troppo facile essere ben disposti già da subito.- disse lei tambureggiando con le dita sul petto di lui, sentendo che lentamente la sua presa iniziava ad avvolgerla e non ad intrappolarla.
- Evasiva e preziosa.- constatò Draco ghignando mentre la mano libera andò ad accarezzarle lentamente la schiena.
Naomi scoccò le labbra facendo spallucce, cercando di non lasciarsi troppo abbindolare dal tocco capace di lui.
- La classe non è acqua.- mormorò lei ridacchiando appena. - Infatti..- disse lei avvicinandosi all'orecchio di lui, alzandosi in punta di piedi. -...se devo proprio essere sincera...- mormorò sensuale al suo orecchio lasciando che le sue carnose labbra ne sfiorassero il contorno, mentre il povero Draco si beava di quei semplici tocchi pensando che la ragazza sotto quelle vesti si fosse quasi adeguata, non sospettava di certo che fosse una delle sue solite ammalianti performance, non quella volta almeno.
Era rimasto troppo colpito dalla sua nuova figura, e infondo una parte di sè gli aveva ben suggerito di trattarla come una ragazza qualunque, cosa che mai aveva fatto perchè la reputava insopportabile e capace di opporsi a lui. In realtà a lui determinate cose non erano mai interessate, se gli piaceva una ragazza il suo obbiettivo era uno ed uno soltanto, e questa volta aveva ben pensato di fare come sempre, peccato che si era scordato di rimanere quanto meno allerta visto che a conti fatti lei non era una ragazza qualsiasi.
-...te l'ho fatta.- mormorò al suo orecchio divertita prima di dargli una gomitata nello stomaco sufficiente a fargli strappare la collana dalle sue mani.
Draco si piegò portandosi la mano sullo stomaco, e la guardò di sbiego, mentre quella lo ricambiò soddisfatta con le braccia incrociate al petto.
- Com'è che dicevi prima?- domandò lei chinandosi per poterlo guardare dritto negli occhi - Ah si: "
tutte le volte che iniziamo così, va a finire che tu e il tuo orgoglio venite smentiti gne gne".- disse cercando di imitare la sua voce, con scarsi risultati ovviamente, mentre ridacchiando soddisfatta ripose la propria collana nel cassetto del comodino.
Nel frattempo Draco si drizzò con un lieve ghignetto in volto, non aveva intenzione di farle godere a pieno la sua piccola vittoria.
- Non esultare troppo per una volta che non ti zittisco Lorence.- sibilò infatti straffottente sorpassandola e dirigendosi al proprio letto.
- Esulto eccome!- se ne vantò lei con un ghignetto in volto - A sapere che per farti stare buono basta così poco, mi sarei messa in tiro già da tempo.-
- E' che solitamente con le belle ragazze non mi va di avere discussioni.- le disse lui tranquillamente - Con le belle ragazze preferisco farci altro. Per questo tu non sei mai stata a rischio Lorence.- aggiunse insinuando in pratica che ora se l'era cavata solo perchè il comparire femmina lo aveva distratto.
- Io sono sempre stata così.- ribattè lei quasi offesa. Infatti tendeva sempre ad ammaliare i ragazzi, giusto solo per divertirsi e poi ferirli, solo con lui non gli era mai riuscito bene, mentre questa volta pareva che anche il caro Malfoy avesse fatto cilecca!
Draco la guardò bene dall'alto al basso, con occhio crititco e ingordo.
- No, non credo proprio.- commentò infatti facendo scoccare la lingua malizioso.
Naomi lo guardò male, tuttavia consapevole che vestita in quel modo sembrava davvero un'altra persona.
In quel momento uscì dal bagno Blaise, vestito con un jeans comodo ed un dolcevita in lana blu, i capelli leggermente bagnati e lo sguardo imbronciato.
- La doccia ti ha fatto sbollire?- domandò Draco voltandosi con il capo per guardarlo.
In risposta ottenne un'occhiataccia furibonda dall'amico, il quale indirizzò le sue attenzioni sulla ragazza.
- Questa sera parlerò con Hermione di questa faccenda. Anche tu è chiaro che non puoi rimanere al castello da sola.- disse molto chiaramente.
- Beh, ma in questo caso non sarei da sola!- esclamò lei guardando Draco - Starei con lui.- disse infatti.
- Te l'ho detto, sempre più pazza di me.- constatò Draco con un sorrisetto serafico in volto.
- Stai zitto almeno.- sibilò lei guardandolo male con il messaggio celato di non rovinare i suoi buoni propositi.
- No, ti sbagli. Neanche lui rimarrà qui al castello. Tu e lui non rimarrete qui, su questo potete mettere la mano sul fuoco.- fu risulitivo il moretto. - Andiamo a cena, siamo in ritardo.- aggiunse poi sempre imbronciato con i due diretto verso la porta.
Naomi afferrò un paio di scarpe da tennis nere comode, e riprese tra le mani il cappottino di pelle che le aveva prestato Millicent. Avrebbe voluto avere il tempo di cambiarsi, e fare una doccia, ma la discussione con Blaise e il suo appuntamento avevano rallentato la sua marcia con i tempi. Si sarebbe rilassata più tardi con una bella doccia, e in più Millicent sarebbe stata contenta di vederla vestita in quel modo, dopotutto doveva richiamare l'attenzione su di sè, no?




RAINBOW  LINE
eccoci qui!

Che ne dite? Il capitolo è molto più corto rispetto all'altro, ma come ben vedrete è saturo di avvenimenti!
Millicent si è messa in testa di fare entrare nel gruppo Slytherine anche Naomi, e come avete visto ha subito un notevole cambiamento che la convincerà a cambiare almeno un pochino sè stessa. Questo per i risultati ottenuti sia con Mirko che con Draco!
Parlando dell'appuntamento...confesso che è stato parecchio difficile per me scrivere quel dannato appuntamento perchè da una parte volevo che fosse caruccio, ma dall'altra non doveva esserlo troppo perchè avrebbe tolto la magia del prossimo e famoso incontro amoroso con Draco.
Spero di avere trovato la giusta via di mezzo.
Ci sono stati dei piccoli indicatori nel comportamento di Mirko, ma non li ho accentuati più di troppo perchè voglio che ci sia l'effetto sorpresa, quindi Naomi, come voi, sa che è un normalissimo ragazzo educato e nobile.
Poooi....Herm e Blaise. Ho voluto aprire una piccola parentesti con loro perchè era da un pò che i riflettori dovevano spostarsi su questi piccioncini. E' stato breve e intenso, ma già vi dico che non sarà l'ultima scena che li vedrà protagonisti anzi!
Tra Draco e Blaise ci sono stati questi piccoli problemucci, ma a parere mio non fanno altro che confermarmi quanto siano adorabili :3
Infine ci troviamo ad affrontare il rapporto DRAOMI: questa volta c'è stato poco su di loro, ma quel poco vi dirò che è ben incisivo. Ora che Naomi ha scoperto questo suo nuovo aspetto non è intenzionata a lasciarselo sfuggire, e Draco neanche. Ha finalmente accettato che è una bella ragazza, insopportabile e odiosa, ma pur sempre alla sua portata. Per cui prossimamente ci sarà da ridere!
Sto già scrivendo il prossimo capitolo che sarà...alquanto burrascoso e muy natalizio :3
Alla prossima besos besos!
p.s.: Grazie Galloca <3



                                               



















  
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