Pov Alice : Mia figlia è morta, mia nipote sotto ipnosi e io bloccata dai soldati mentre,con orrore, osservo il corpo di Astrid disteso a terra senza rialzarsi. "No, Astrid. No!" Grido disperata mentre mi libero e corro da mia figlia. "Poverina, io l avevo detto di unirsi a noi." Dice Aro senza rispetto e li non ci vedo più. Li corro incontro pronta per staccarli la testa, Demetri sta per attaccarmi,lo prevedo,ma prima che mi possa colpire con una delle sue mosse mortali,Asja lo atterra,riescendo così a proteggermi mentre io combatto, corpo a corpo, con Aro. "Non c'è la farai mai da sola" aggiunge prendomi le braccia e atterandomi. Mi alzo subito dopo e gli inferiesco un calcio in pieno viso. "Hai distrutto tutto. Preparati a morire" li rispondo saltandoli sulla schiena e facendolo cadere all indietro mentre io arrivo elegantemente sul primo scalino dei troni. "Se pensi che ti farò andare via senza problemi ti sbagli" "No, Aro. Tu ti sbagli" gli rinfaccia Asja uccidendo sotto i nostri occhi Demetri. "Tu...come...hai..il braccialetto è ancora sul tuo polso..." chiede Aro confuso. "Alice, glielo dici tu?" Mi domanda mia nipote scendendo le scale e arrivando vicino a me. Ci giriamo verso Aro,ancora distesa a terra, chiudiamo gli occhi e dopo un paio di minuti li riapriamo. "Cos'è...questa stegoniera?" Aggiunge il capo dri Volturi vedendo la Sala Grande completamente intatta. "Una visione." Esclama Asja. "Voi due...avete..." "Si,Aro. Abbiamo il potere delle previsione sul futuro. Il fatto più strano è che per tutto questo tempo io e Asja siamo state in grado di tenerci in contatto." Spiego mentre Aro ci guarda incredulo. "Avete pianificato tutto? " "Dall inzio alla fine" risponde Asja fiera. "Non uccidetemi, vi prego" ci implora il capo dei Volturi. È la seconda volta che vedo Aro così spaventato e per quanto possa avere un indole cattiva nel mio corpo lo lasceremo vivere. Ci guarda per un ultima e volta e poi scappa fuori dal castello. "È stata solo una semplice visione" esclama Asja con un sogghigno. "La migliore" aggiungo facendole un occhiolino e poi corriamo verso la macchina per tornare a Forks. "Forse ora avremmo una vita "normale" " mi dice Asja mimando le virgolette sul volo di ritorno. "Forse" rispondo guardando un fantastico tramonto che da spazio alla notte, la nostra notte.