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Autore: Kiji    22/12/2013    2 recensioni
Lay sta passando un momento difficile. La sua popolarità è la più bassa del gruppo e viene costretto ad accettare qualcosa che lo sconvolge: un duetto con Jonghyun degli SHINee. Potrà l'odio tra i due protagonisti, essere messo da parte per la buona riuscita del progetto? Amore, odio, gelosie.... tanti sentimenti che verranno messi in gioco in una sola storia. Spero vi piacerà ed aspetto con pazienza i vostri commenti...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Lay, Lay
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Iniziò tutto per caso. Successe così in fretta che non me ne accorsi neanche, eppure senza accorgermente, era già accaduto. La prima volta che lo vidi ero sicuramente teso, lo ricordo ancora adesso, immobile nella mia mente, quel momento si fa più lucido. Ero arrabbiato, non volevo quella situazione, essere separato dal mio gruppo per così tanto tempo, lo odiavo.
– Lay vogliamo solo renderti più popolare. Le stime hanno rivelato che tra tutti i membri sei quello messo più in ombra, non possiamo continuare così, lo sai anche tu. Abbiamo deciso di farti duettare con gli Shinee. Jonghyun ha accettato di collaborare, è stato tutto programmato, vedrai che andrà alla grande. Sarà un successo! – Il manager sembrava così entusiasta di quella proposta, ma tutto ciò che avevo compreso era “ la mia popolarietà era davvero pessima.” Lo capivo da solo, era un periodo difficile e non riuscivo ad emergere, ma mi consolavo del fatto che era ancora l’inizio, avrei dato il mio meglio nel tempo, mi sarei fatto valere, ma per loro non era sufficiente.
Se non andavi bene, dovevi impegnarti di più, raggiungere il risultato nel minor tempo possibile. Mi allenavo come un pazzo, ma ancora non capivo come potevo farmi notare in quel gruppo composto da amici fantastici, forse più di me che non avevo nulla da offrire. Ero bravo nel mio lavoro, ma cos’altro avevo?
– Ragazzi, Jonghyun ha deciso di trasferirsi in questo dormitorio per tutto il periodo della preparazione del singolo. Ci saranno dei disagi per tutti voi, lo so bene, ma cercate di non creare problemi. – Tutto si stava sconvolgendo in un istante, solo perché quel dannato singolo era più importante di ciò che erano i miei stessi sentimenti.
– Per questo periodo noi manager andremo in albergo, in questo modo Jonghyun potrà sistemarsi nella nostra  stanza, ma non credete di poter fare ciò che volete. La maggior parte del tempo lo passeremo qui insieme a voi quindi, non sarà una festa. Kris, Lay, cercate di andare d’accordo con Jonghyun. E’ più anziano di voi e sicuramente avrà molto da insegnarvi. – Avevo i nervi a fior di pelle, non mi piaceva quell’intrusione. Il solo fatto che i nostri amati hyung dovevano vivere in albergo a causa di un sunbae più famoso, mi faceva accapponare la pelle.
– Lay tranquillo, sarà solo per tre mesi, una volta che il singolo sarà finito, tutto tornerà alla tranquillità. – Kris, con una carezza sulla testa, mi sorrise mentre cercava di supportarmi in quel periodo così difficile. Lo abbracciai forte, era il mio unico appiglio per non piangere.
Vedendo quella scena i miei compagni, che sapevano bene il mio dolore, uscirono dalla stanza, sebbene io neanche me ne accorsi inizialmente.
– Hyung, non so che fare. E’ un periodo di merda, non ce la faccio più! – Ero stanco e non solo per quella decisione presa senza consultarmi. I ritmi di lavoro erano pressanti ed i miei sforzi sembravano quasi nulli, la mia autostima era arrivata sottoterra.
– Lay, sei stato bravo. Hai sopportato tutto senza lamentarti mai, tu sei una persona forte, più di quanto realmente credi. Devi solo riuscire a scoprirlo da solo, quel talento innato che solo tu possiedi. – Restammo abbracciati per tanto tempo, mentre le mie lacrime bagnavano i suoi vestiti stropicciati. Kris era sempre così protettivo, un vero capo per il nostro gruppo di scalmanati. Sebbene il suo cuore fosse altrove, ci guidava come un padre dovrebbe fare, con amore e giustizia.
Quando mi ripresi, ricordo solo che vidi il sole tramontare, una giornata era finita e presto sarebbe arrivato il nostro nuovo inquilino. Non riuscivo ancora a crederci.
– Ho capito Hyung, hai ragione. Devo continuare a lottare. Non sono felice di dover ricorrere ad un singolo con Jonghyun sunbae, ma se mi aiuterà a migliorare farò ciò che devo. – Con una pacca alle spalle, Kris mi rivolse il suo più candido sorriso, il che mi riempì di rispetto e gratitudine. Proprio in quel momento, dal nulla, il suono del campanello interruppe quel momento magico.
– E’ arrivato. – Disse il mio più caro amico avvicinandosi alla porta stancamente. Non mi voltai, dovevo riprendere le forze prima di affrontare quella nuova realtà.
– Benvenuto Jonghyun sunbae. – La voce di Kris era allegra, solenne e piena di colore, così diversa dall’umore in cui mi trovavo in quel preciso istante.
– Chiamami solo Jonghyun per favore. Vivremo insieme per tre mesi, lasciamo da parte le formalità. – Avevo sentito spesso quel tono di voce, così unico e riconoscibile, ma non credevo che il mio cuore potesse battere velocemente nell’udirlo improvvisamente. Mi alzai di scatto, non potevo restare lì ad ignorarlo, lo sapevo bene, ma la voce mi moriva in gola. Voltandomi vidi il suo volto sorridente, così alto ed etereo, mi trasmise una strana soggezzione, come se in lui ci fosse qualcosa di speciale.
– Ciao. – Dissi solamente, a denti stretti. Vedendo il mio imbarazzo, Kris si intromise ancora.
– Lay, per favore mostra la stanza a Jonghyun, io vado a chiamare gli altri. – Mi fece l’occhiolino prima di sparire nelle varie stanza. Non sapevo che fare, ma il mio cuore si muoveva autonomamente.
Presi una sua borsa pesante e mi incamminai senza convinsione verso quella porta che conteneva la mia vita fuori il luccicante mondo dello spettacolo. Entrammo in silenzio, non riuscivo a muovere un solo muscolo del viso.
– Io dormo nel letto vicino alla finestra, Kris invece quello a destra. Puoi scegliere tra i due letti restanti. – Non riuscii a dire altro mentre, appoggiato alla parete, osservavo quel ragazzo che, sicuro di sé sceglieva dove si sarebbe istallato.
– Non sei molto felice di avermi qui vero? – Il silenzio divenne opprimente. Non osavo muovere le labbra, anche se tutto il mio corpo fremeva di paura.
– Pensi che io sia felice di aver lasciato il mio gruppo, la mia stessa famiglia? Dobbiamo collaborare quindi, per favore cerchiamo di andare d’accordo, ci stai? – Il suo tono di voce, sembrava così diverso da quello che mi aspettavo. Era quasi…. Minaccioso. La falsa idea che quel volto perfetto emanava, quella gentilezza che percepivo a pelle, era forse solo una maschera? Restammo a fissarci, in segno di sfida.
Era una situazione davvero imbarazzante, ma non potevo permettermi di abbassare lo sguardo. Solo quando Chanyeol irruppe nella stanza, la tensione che aveva impregnato le pareti, iniziò a diradarsi.
– Sunbae, sono davvero felice di averti qui. – La sua innocenza, era così dolce da vedere.
Chanyeol non immaginava neanche che tipo di persona aveva di fronte. Eppure, forse io avevo davvero capito chi era realmente Jonghyun? In quel momento, mentre il sole spariva lasciando indietro le leggere macchie della notte, ero fermamente convinto dei miei pensieri. Vedendo apparire la prima stella luccicante, abbassai lo sguardo ed uscii dalla stanza, senza accorgermi del suo modo di scrutarmi in silenzio.
Vedendo tutti i miei compagni andargli incontro, qualcosa si ruppe in me.
Tutto sembrava crollare, ma la mia ancora di salvezza, non era ancora scomparsa. L’unica persona che desideravo mi salvasse, accanto a me, mi teneva la mano saldamente. Una falsa speranza, quel briciolo di desiderio nascosto che non si sarebbe mai avverato.
 La mano di Kris era troppo calda rispetto alla mia, ma i suoi occhi erano di ghiaccio. Staccandomi da quell’appiglio, uscii in terrazzo, avevo bisogno di prendere aria. La notte si avvicinava troppo velocemente, un altro giorno si stava per concludere, ma il domani non sembrava prospero. A quel tempo non sapevo nulla, ero totalmente ignaro di ciò che il futuro ci avrebbe riservato. Ancora adesso, con i pugni stretti tra le lenzuola ruvide, sussurro il tuo nome senza ricevere risposta.
  
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