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Autore: angyp    22/12/2013    2 recensioni
Seguito della storia: "Strade inaspettate".
L'atmosfera tranquilla che sembrava instauratasi sembra lontana: nuovi cupi presentimenti fanno ingresso nella famiglia Lupin, che lotta per acquistare la serenità. Intanto Remus deve vedersela con i suoi incubi e le sue paure, perchè chi gli ha già fatto del male vuole ancora vendetta ...
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Remus non aveva sbagliato: sempre così stupito nel sentirsi così amato, si sentiva soffocare dalle troppe premure che volevano concedergli i suoi amici e familiari. Un modo ottimo per evitare troppi momenti solo con Gideon, troppo imbarazzanti. Purtroppo nemmeno il mago più grande stava bene, era quasi morto a causa della ferita provocata da un Dolus, per cui Remus fu dimesso prima di lui. In realtà, il mago voleva tornare assolutamente a casa sua, dalla quale erano fuggiti per nascondersi da Samantha.
Il corpo della donna, insieme a quello di sua madre, era stato recuperato dalle macerie di casa Gretchen. Suo padre era stato costretto a riconoscere i due corpi, pregando gli Auror di permettergli di seppellirle con un rito babbano nel cimitero di Lione insieme alle vittime di sua figlia. Kingsley glielo aveva concesso senza obiettare.
Il povero Remus si era ripreso dalla sua Luna Piena avvenuta dopo mesi. La gamba stava guarendo, ma non riusciva a camminare per bene, per cui doveva aiutarsi con delle stampelle di legno. Aveva insistito per tornare a casa, e adesso finalmente era lì, sul divano di fronte al camino caldo, in braccio Diana e Teddy sul tappeto a giocare. Tonks era intenta a preparare la cena, o almeno ci stava provando: aveva sentito un bel po’ di volte il rumore dei piatti per terra che si frantumavano e il suo imprecare.
-Dora, sicura che non vuoi una mano?
-No, amore! Bada però che non venga Teddy, dovessi fargli cadere qualcosa in testa.
Remus rise, ma il sorriso gli morì sentendo un odore spiacevole e il pianto di Diana che cominciava ad aumentare d’intensità.
-Hai bisogno di essere cambiata, piccola.
Si sentì un’idiota perché aveva lasciato la bacchetta sul tavolo e Tonks sembrava davvero in difficoltà in cucina. Provò ad alzarsi con la bambina in un braccio e reggendo con l’altro la stampella per finire rovinosamente a terra con Diana poggiata sulla sua pancia.
Teddy si mise a ridere a crepapelle mentre la bambina cominciò ad urlare sempre più. Tonks corse subito in loro soccorso.
-Ma sei scemo? Non mi hai chiesto aiuto, perché, per Merlino? –le chiese, con le braccia conserte.
-Eri indaffarata, Dora- rispose, afflitto, cullando Diana –volevo solo cambiarla.
-E non ti è passato per quel cervello che non ce l’avresti fatta? Sei caduto sul tuo sedere ed è un bene, perché se fossi caduto di faccia la bambina poteva prendere una bella botta in testa.
Tonks l’appoggiò accanto al fratello e aiutò Remus ad alzarsi.
-Sono uno stupido. –disse improvvisamente.
-Oh, però il tuo sedere è ancora intatto. Se ti fa male posso farti un massaggio dopo. –gli disse Tonks facendogli l’occhiolino.
-Dai Dora! E comunque il mio sedere non è dolorante, è questa dannata gamba! –esclamò arrabbiato.
-Guarirà, devi avere un po’ di pazienza. Dopo ti farò fare tutto, praticamente io non farò più nulla! Adesso devo cambiare la bambina. Stai attento al forno.
-Dopo continuerai a cucinare? –le chiese preoccupato.
-Guarda che mi laverò con cura le mani! Per chi mi hai preso?
-No, no Dora non intendevo … oh, mi freghi sempre!
Risero insieme e il cuore di Remus parve sollevarsi. Avevano una famiglia numerosa e potevano contare sull’aiuto di molte persone, ma aveva bisogno di tranquillità, di stare solo con Dora e i bambini, anche se questo rendeva le cose più difficili. Teddy si era alzato e stava correndo verso il solaio. Suo padre lo seguì con lentezza e fatica avanzando con le stampelle, per trovare Teddy nel posto che non vedeva da un po’ di tempo: presto però gli sarebbe servito di nuovo, insieme alla Pozione Antilupo.
-Papà? –Teddy alzo le braccia verso di lui.
-Piccolo, papà è ferito, non può prenderti in braccio.
Allora il piccolo abbracciò la gamba sana del papà con molto affetto.
-Oh, piccolo, vorrei che tu non ti vergognassi mai di avere un papà come me. –gli disse accarezzandogli la chioma azzurra. Già, un papà come lui, un lupo.
 
 
                                           *****
Tonks aveva messo l’anima per preparare la torta di bentornato, ma l’esperimento era fallito miseramente. Cioè, era commestibile, ma sopra sembrava essere scoppiata una guerra.
-Dora, è buonissima.
-Risparmiati le bugie, Remus, e guarisci davvero in fretta se non vogliamo morire di fame.
Messi a letto i bambini, i due coniugi non molto sazi si accomodarono sul divano e lui prese la testa della moglie sul suo petto.
-A cosa stai pensando, Remus?
-Niente.
-Risposta errata. Stai pensando a qualcosa e sei pregato di dirmelo.
Remus sbuffò.
-Prima sono stato nel solaio e pensavo che la Luna Piena sta già arrivando di nuovo. Dobbiamo provvedere alla Pozione Antilupo.
-Tua moglie ha già provveduto! –rispose Tonks orgogliosa e guardandolo negli occhi.
-Oh, sei in gamba Dora.
Un dolce bacio a stampo lo sorprese.
-E a cos’altro pensavi?
-Beh, a John … dove si sarà cacciato?
-Non lo so, amore –Tonks tornò ad appoggiarsi sul suo petto –ma sono tranquilla. Non combinerà danni e non farà niente di stupido.
-Non l’ho mai ringraziato abbastanza. E’ lui che mi ha salvato: Samantha non voleva darmi la pozione. Quando ha capito che l’avevo presa io, ha tentato di uccidermi anche con le mani.
-Non è accaduto, per fortuna. –disse Tonks –però temo che non abbia pagato abbastanza per quello che ha fatto. Ha ucciso le sue cavie, Lucius Malfoy,  e tutti quei poveri Babbani. Meritava di più, e questo mi lascia un’amarezza che non immagini.
-Non pensiamoci più, Dora, è morta davvero adesso e non ci farà più del male. Almeno voglio crederci. Non ho più nessun debito con lei.
Tonks sapeva che si riferiva al suo esser tornato Licantropo.
-Gestiremo la situazione come sempre, Remus.
-Adesso abbiamo due bambini …
-Basta: devi stare tranquillo. Ce la faremo, ce la caveremo, come sempre. E se non dovessimo farcela, al diavolo l’orgoglio e chiediamo aiuto! Molly correrebbe con uno schiocco di dita.
-Sempre se non è offesa per non esserci trasferiti alla Tana …
-Ma figurati!
 
                                                ****
Gideon invece non era riuscito a togliersi le grinfie di Molly di dosso, per cui era sotto le sue cure alla Tana nella camera che Bill occupava da ragazzo. L’uomo era ancora molto debole e passava le sue giornate a letto, nonostante ciò aveva collaborato raccontando agli Auror dell’assalto dei Doli ad Akzaban, ma non sapeva nulla dei piani di Samantha, né se ci fossero altri complici sparsi per il mondo che eventualmente avrebbero provocato l’insorgere di un altro dei suoi squallidi progetti.
Fred e George erano intenti a sistemare il loro negozio, e così tutti gli altri negozianti: il loro era un duro lavoro e speravano che per Natale, al quale mancava un mese e mezzo, Diagon Alley sarebbe stato riaperto.
Ad Hogwarts, Piton e gli altri professori si erano accordati per riaprire la scuola all’inizio di novembre. Ma Severus e Remus non si erano ancora rivisti.
-Mi ha licenziato, ne sono sicuro. –disse Remus con convinzione.
-Se lo ha fatto, è uno stupido. Il che non è una novità … -affermò Sirius.
-Che sia stupido non ci sono dubbi –continuò James ridendo – però non credo che rinuncerebbe mai al professore di Difesa più desiderato al mondo!
-Dico sul serio, ragazzi! Tra tre giorni la scuola dovrebbe rincominciare e io sono pronto a riprendere.
-No, non credo proprio –disse James –sei malaticcio ancora.
-Posso farcela –affermò Remus –con le stampelle cammino benissimo, inoltre sono un insegnante e non ho bisogno di correre per fare il mio lavoro. Accompagnatemi ad Hogwarts!
-Come? Da Piton?
-E lui il preside, no? Devo sapere se sono ancora l’insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. –confermò Remus.
-Ceeerto, se veniamo con te sei licenziato sicuro, amico. –disse Sirius.
In quel momento suonò il campanello di casa che li bloccò dalla loro allegra conversazione.
-Andreste voi, ragazzi, altrimenti ci metto una vita …
-D’accordo, vado io. –si propose James.
Aprendo la porta si trovò davanti proprio il “caro” Severus Piton.
-Piton, qual buon vento? Parli del diavolo …
-Hai intenzione di tenermi fuori ancora per molto, Potter, o ti leverai dai piedi lasciandomi allo spiacevole evento di incontrare il padrone di casa?
-Severus … sei venuto? –Remus avanzò verso l’ingresso, invitando il Preside ad entrare.
-La tua bocca è troppo spalancata per la sorpresa, Lupin, ma non dovresti esserlo così tanto.
James e Sirius si sentirono improvvisamente di troppo mentre Remus si alzava.
-Noi andiamo al piano di sopra dai bambini che sono con Lily –disse James a voce molto alta. -Se ti serve soccorso …
-Grazie, ragazzi.
I due fecero l’occhiolino a Remus e sparirono dalla loro vista.
-Sei ancora piuttosto malaticcio, Lupin, non so come farai quando si avvicinerà la Luna Piena del prossimo mese.
-Sto bene, Severus. Ho saputo da Albus che si riaprirà la scuola e sono pronto a riprendere il mio ruolo di insegnante.
-Sicuro,  –replicò Piton a denti stretti –anche se cercavo un insegnante che fosse almeno “presente”.
-Severus, io …
-Lasciami parlare, Lupin. L’anno scorso sei stato assente metà anno e ti ho dovuto sostituire; quest’anno la scuola è stata assaltata perché cercavano te … sei mal ridotto e una volta al mese ti assenterai per il tuo problema … ma sai qual è la cosa che mi infastidisce terribilmente?
-Severus … non sono andate proprio così le cose … io …
-Quello sciocco di tuo padre ha rintracciato il mostro e vuole che stia con Hagrid? Ti rendi conto? Tutto perché è il tuo amichetto! Vuoi farlo dormire nel tuo letto per caso eh?
-Come? –Remus era sorpreso –Albus ha ritrovato John?
-Non mi ricordo il nome di quella creatura, ma non mi piace l’idea di tenerlo tra i piede sempre! Per cui ti avverto, Lupin: non ho tempo per trovare un altro insegnante, ma se quell’essere disgustoso combina qualcosa nella mia scuola dove ci sono ragazzi che sono stati torturati da quelli come lui, ne risponderai tu di persona. Sono stato chiaro?
Remus non ascoltava più le parole del Preside, tanto era stupito dalla novità che aveva appena ascoltato.
-Non ne sapevo nulla …
-Il vecchio voleva farti una sorpresa. Ti aspetto il primo novembre puntuale, altrimenti non scomodarti a disfare le valigie.
Detto questo, Piton si congedò, ma si voltò quando gli sgambettò davanti Teddy e, voltandosi, vide James con in braccio Eillen mentre Sirius aveva Diana, seguito a ruota da Lily. Sorrise, pensando che la sua bambina era molto più bella degli impiastri di Lupin, ma saggiamente non lo disse ad alta voce. Uscì sbattendo forte la porta.
-Allora, cerchiamo lavoro? –disse Sirius –perché non ti conviene averlo come capo.
-Ti ha accusato di cose di cui non hai colpa –replicò James –e non fare quella faccia: non abbiamo origliato, abbiamo sentito involontariamente le sue urla.
-Già –intervenne Lily –Severus è parecchio sconvolto, in questi giorni ha avuto molto da fare e oltre tutto lui e Lucius Malfoy erano molto amici. Suo figlio è distrutto dalla morte del padre.
-Ecco –James serrò i denti: non gli piaceva che Lily parlasse di lui e meno ancora che si vedessero, seppur di sfuggita.
-Immagino –disse Remus – Severus vuole molto bene a Draco, anche se ultimamente il ragazzo era molto diffidente nei suoi confronti.
-Se i Malfoy fossero stati incarcerati tempo fa, non ci sarebbe stato tutto questo casino. –affermò Sirius.
-Comunque adesso devo subito parlare con Albus. –disse Remus con gli occhi raggianti.
-Perché? –chiesero James e Sirius insieme.
-Non avete ascoltato bene? Forse Silente ha rintracciato John. E devo assolutamente parlare con lui.
 
 
Capitolo di transizione prima che si avvicini la conclusione tra, forse, un paio di capitoli. Grazie a tutti quelli che mi seguono, davvero, e tanti auguri di buone feste!
 
 
  
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