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Autore: Alice Liddell    22/12/2013    1 recensioni
Non mi dispiace Efrem, è un ottimo amico e mi sta molto simpatico, è l'unico che mi dà un pezzo della sua merenda all'intervallo quando dimentico la mia. Forse mi piace un po' ma non lo dico in giro, se no poi tutta la classe dice che ci vogliamo sposare.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Li sta guardando, i suoi occhi si riempiono di meraviglia, dalla sua bocca esce un "Oh!" di stupore e le sue mani battono a tempo della musica. Non può fare altro che osservarli e non staccare gli occhi da loro. Le palline vengono lanciate in aria e riprese con grazia e velocità. Le clavette roteano nel cielo. La gente ride, i bambini urlano e schiamazzano ed Efrem è lì, fermo, bloccato da ciò che sta vedendo.

I giocolieri sono tutti vestiti con colori sgargianti, blu, rosso, giallo e uno splendido arancione, è proprio il mio colore preferito. Sorridono, sorridono un sacco. Lanciano in aria cose e urlano, come un grido di vittoria.... Ma attenzione! Sta entrando qualcuno di molto speciale! Lo so perché sento esclamare la mamma e il papà davanti a me ed Efrem fa un salto dalla felicità dicendomi "Arriva! Arriva!". Eh sì, è proprio come pensavo, è lui. È su un pallone gigantesco, ed è meraviglioso! Sta proprio camminando su una palla di plastica... Ma come fa a stare in piedi?! Wow è proprio bravissimo! Ed è tutto bellissimo!! Mi giro e guardo Efrem che ride contento e batte le mani. Mi piace la sua risata, è... Contagiosa! Infatti adesso rido anch'io ahahahaha. Che gioia! Che bel momento! Vorrei ricordarmi ogni cosa, ogni cosa! Oh eccolo che arriva da questa parte con la sua palla! È proprio bravo! Sono contenta di essere sua sorella, quante persone possono dire di avere un fratello giocoliere? Nella mia classe solo io. Infatti mi vanto sempre, è il mio cavaliere dall'armatura di ferro e la spada un po' storta, ma affilata. Rido ancora più forte, Efrem mi guarda e pensa che stia ridendo per le facce di mio fratello. Infatti sta facendo le boccacce rivolto a me, così gli faccio un applauso e tutti mi seguono, allora lui finge di commuoversi e di asciugarsi le lacrime con le mani. È la star del momento, deve goderseli tutti quegli applausi, li ha meritati. Ehi no! Ma adesso se ne va! Salta giù dal suo pallone e lo calcia via correndogli dietro. Mi è piaciuto vederlo, anche se solo per un attimo. Lo sostituiscono subito però! Stanno entrando altri giocolieri, questi hanno in mano strani oggetti che non saprei come chiamare, ma sicuramente posso dire che li sanno maneggiare! Li fanno volteggiare in aria, in alto in alto, e poi li riprendono. Vorrei diventare brava come loro un giorno, anche se il mio fratellone mi ha insegnato solo a lanciare una clavetta e non so fare tanto bene neanche quello.

La gente strepita, urla e si agita, più di prima. Un uomo si è messo davanti a me! Odio la gente che per vedere meglio ti sbatte via, soprattutto me che sono una bambina! Sono finita più indietro e non sono più di fianco ad Efrem, infatti gli tocco il braccio per chiamarlo. Non voglio che si perda qualcosa, ma non voglio neanche restare da sola. La mamma è più avanti a fare foto ai giocolieri e papà è andato a prendersi da bere. Efrem si gira verso di me e mi raggiunge, menomale che c'è lui! Menomale proprio! Non mi dispiace Efrem, è un ottimo amico e mi sta molto simpatico, è l'unico che mi dà un pezzo della sua merenda all'intervallo quando dimentico la mia. Forse mi piace un po' ma non lo dico in giro, se no poi tutta la classe dice che ci vogliamo sposare, come la mia maestra Alessandra che si è sposata un mese fa con il ragazzo che le piaceva.

Ora tutti applaudono forte, più di prima, ma non riesco a capire il perché, io sono alta quanto una noce e non vedo più nulla! Applaudo anche io, credo che abbiano finito...

Ehi ma! Cos'è questo rumore? Ohhh, è un fuoco d'artificio! Quanto sono belli! Brillano nel cielo! Prima uno blu e poi uno bianco e poi uno rosso! Sento qualcuno che mi sta chiamando. Efrem mi tira la mano, io mi giro verso di lui e lui mi dà un bacio sulla guancia. Mi sento avvampare! Che imbarazzo! Meno male che è notte e non si notano le mie guance super rosse! Però non è stato così male alla fine, è una bella sensazione. Lo guardo e mi chino su di lui, gli stampo un bel bacione sulla guancia lasciandogli una traccia del mio burro cacao alla vaniglia. Mi sorride e mi prende la mano. Controllo che la mamma o il papà non ci abbiano visto, mi vergognerei troppo! Ma no, sono al sicuro, eccoli lì davanti.

È stata proprio una bella serata! I giocolieri, i fuochi d'artificio, i baci sulla guancia...
Dopo mi faccio comprare un gelato alla fragola, giusto perché mi va e lo offriró anche ad Efrem perché è stato gentile con me. Forse non mi dà neppure più fastidio che i nostri compagni credano che vogliamo sposarci.

  
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