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Autore: Dees    23/12/2013    5 recensioni
“Caro diario,
Da quando è morto mio padre sono cambiate molte cose..Mamma ha iniziato a lavorare tutti i giorni, io ho iniziato il liceo, mi hanno ammessa al balletto della mia scuola di danza, sono dimagrita 8kl, è morto il mio gatto, i miei capelli biondi platino naturali sono cresciuti fino al sedere e ho conosciuto Leo.
Se dovessi parlarti di Leo avrei così tante cose da dirti ma alla fine scriverei una sola parola: Infinito. E’ arrivato quando ormai non credevo più a niente e ora se ne è andato lasciandomi vuota e azzerata. Siamo due sconosciuti,che si conoscono meglio di chiunque altro. Ora, caro diario, sono pronta alla mia nuova avventura. Mi trasferirò in una nuova città,la stessa di Leo, ma stiamo parlando di Roma.. Grande com’è non correrò nessun rischio di incontarlo.
Partiamo alla scoperta della vita di Ali e Leo, ci affezioneremo a loro come due nostri amici. Buonviaggio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Resti con me?" Bisbiglio ancora.
“Se mi vuoi si, Cenerella.”
“Tutta la notte?”
Un bacio schioccò sulla sua fronte. 
“Tutta la vita.”
Ma mentre pronuncia quelle parole così importanti io sono già nel momento dei sogni al caldo tra le sue braccia, il mio posto preferito.


Mi sveglio infreddolita e con un mal di testa assurdo, sul mio cuscino c’è un foglietto.
-SEI SEMPRE TENERA QUANDO DORMI ACCOCCOLATA SUL MIO BRACCIO. CI VEDIAMO DOPO A SCUOLA E NE PARLIAMO POMERIGGIO.”

Bene in queste semplici parole c’è scritto tutto, chiaro e tondo. Ancora non sa cosa vuole. Non vuole assolutamente parlarne a scuola, ma dopo tutto è normale, non vuole discussioni con la sua Bratz.
Dopo tutto non mi stupisco più, Leo è così.
Mi preparo di corsa mettendo dei leggins neri e una felpa rossa, raccolgo i capelli in una coda alta e nemmeno mi trucco e corro a scuola, senza nemmeno fare colazione. Nessuno si sarebbe accorto del mio digiuno nemmeno oggi,dato che mia madre avrebbe lavorato tutto il giorno.  Ancora una volta.
E mentre provo a far sbollire la mia incazzatura con il mondo non mi accorgo nemmeno che il mio pullman è appena sfrecciato davanti al mio viso ed è filato via.
La giornata è ufficialmente iniziata male. Propongo Un minuto di silenzio per tutti i bambini che non vedono l'ora di essere adolescenti pensando che sia divertente.
Mentre corro verso scuola un motorino accosta a pochi metri da me e un ragazzo mi fa segno di fermarmi.
“Ei ti propongo uno scambio equo” Propone il ragazzo sorridente.
“Senti non ho tempo da perdere, devo andare a scuola.” Continuo a camminare urtata.
“Senti, io devo andare a scuola e sono nuovo in città. Ti do un passaggio fino alla tua scuola se mi spieghi dov’è la mia.”
Scocciata mi giro e rispondo: “ A che scuola devi andare?”
“Il liceo classico che sta qui vicino.”
Spazientita dico: “ Senti se non hai nemmeno il nome della scuola che pretendi?Facciamo così vieni a scuola con me e vedi se è quella.”
“Va bene, sempre meglio di niente.” Risponde acido.
Salgo senza fare ulteriori discussioni, non ne ho proprio voglia. Arriviamo a scuola e  Leo è davanti al cancello, mi osserva. Sicuramente si starà domandando chi è il ragazzo che mi sta accompagnando a scuola, se solo lo sapessi anche io…
Scendendo dal motorino il misterioso ragazzo si presenta. “ Ei io sono Valerio, ora che leggo il nome sul cancello credo proprio che questa sia la mia scuola e ti ringrazio così tanto.. Come posso sdebitarmi?”
“ Ei ma sei scemo? Nessun favore in cambio, quando sarò in difficoltà io mi aiuterai tu. Comunque io sono Alice, Alice Blue.”
Valerio scoppia in una risata contagiosa e dice: “ Scusami ma la tua presentazione sapeva molto di James, James Bond.”
Rido anche io insieme  a lui e senza farci più di tanto caso passo davanti a Leo infuriato fino al midollo.
“Eiiiiiiiiiiiiiiiiii non mi presenti al tuo nuovo friend?” Eccola, Chiara più raggiante che mai.
“Chiaaa lui è Valerio, l’ho conosciuto per caso questa mattina.. A quanto pare siamo due cause perse appena svegli..”
Valerio sorride a Chiara e aggiunge: “ Bene ragazzuole questo pomeriggio siete ospiti a casa mia. Viene un mio amico e si potrebbe fare un’uscita carina. Chiara sono sicura che ti piacerà il mio amico e in quanto a te” Dice guardandomi.” Devo sdebitarmi per questa mattina.” Il ragazzo “nuovo” corre dentro scuola e inizio a pensare che forse il fatto che mi abbia chiesto informazioni era tutta una scusa…
Durante l’ora di italiano prendo il diario dallo zaino ed inizio a scrivere, tanto lo so che Chiara ha smesso di provare a leggere cosa scrivo. Senza speranze.

Caro diario,
Hai presente quello sguardo che fanno i ragazzi quando vedono una bella ragazza? Il modo in cui sorridono, in cui muovono gli occhi. Alzano leggermente le sopracciglia e inclinano il collo di lato, e hanno un’espressione così dolce. Per la prima, dopo Leo, ho provato questa sensazione. Il suo nome è Valerio ed è stato il mio salvatore questa mattina. Pomeriggio abbiamo una sorta di appuntamento e non credo di essere pronta. E’ davvero un bel ragazzo, ma ho perennemente in testa quegli occhi profondi che mi fanno tanto star  male. Le parole di ieri sera “Per sempre”, perché le ha dette? Perché parla senza pensare e promette senza mantenere?
Ho riletto i nostri messaggi, li rileggo spesso.Con gli occhi pieni di lacrime, e un sorriso stampato in faccia. Sì, un sorriso. Uno di quelli malinconici, uno di quelli in cui le labbra si incurvano da sole verso l’alto, senza che tu te e accorga. Uno di quelli che si hanno quando si ricorda il passato, un passato che crea nostalgia, uno di quelli che ricordi con il cuore che freme e le mani che tremano. Come farò a


Non faccio in tempo a finire di scrivere che vengo interrogata alla lavagna da un prof stanco dei suoi continui richiami ignorati. L'interrogazione è andata  in maniera decente ed ho finalemente il tempo di finire ciò che stavo scrivendo.

Come farò a dimenticare Leo? So bene che la teoria del "Chiodo schiaccia chiodo" è sbagliata ed ingiusta, ma quest'uscita con Valerio non equivale ad un appuntamento e quindi sono salva no? Mi è concesso.Per una volta basta essere la solita santarellina, voglio divertirmi.  Vado,mi diverto e dimentico. Non ho intenzione di ascoltare Leo, almeno per oggi. Non voglio delle spiegazioni riguardo a ieri sera, io devo dimenticarlo.


Subito dopo scuola Chiara mi convince a correre a casa, dato che mamma sarà di nuovo assente ci prepareremo da me. Da quanto ho capito durante la ricreazione, che io ho passato in classe per evitare di vedere Leo con la Bratz, Chiara è riuscita a trovare l'indirizzio di casa di Valerio e come sempre è intenzionata a divertirsi più che mai. Pranziamo con un'insalata veloce e mentre sto piastrando i capelli suona il campanello, Chiara va ad aprire e la persona meno opportuna in questo momento è intenzionata a parlarmi.
"Chiara c'è Ali?" Dice Leo.
"Senti Leo abbiamo da fare, vi sentite sta sera."
"No, io devo parlarle urgentemente!" Risponde lui con un tono ansioso che mi spinge quasi a raggiungere la porta. Ma mentre sto per uscire dal bagno Chiara urla.
"Leo dai, abbiamo un appuntamento. Ci sentiamo dopo! 
Non gli lascia il tempo di ribattere che già ha chiuso la porta.
"Senti ora non abbiamo tempo da perdere ma un giorno mi spiegherai cosa c'è tra di voi."
So che dovrei uscire e parlare con lui, so che mi sto comportando male io, per una volta. Lui è venuto a chiarire e io l'ho cacciato.. Ma sono troppo presa dal momento per pormi delle domande.

E' già un'ora che siamo casa di Valerio, Chiara e l'amico di Vale dal nome sconosciuto sono  in camera a fare chissà cosa da un bel po', io non so cosa sto facendo di preciso.. Sto abbracciata ad un ragazzo che conosco a malapena da dieci.
"Sto bene con te, è come se ti conoscessi da tanto". Dice Valerio sorridendo.
"Vale anche per me" 
"Sei bellissima e dolcissima" 
E in un secondo ci scambiamo un bacio. Se all'inizio è lento e passionale il bacio diventa triste ed amaro. Non è il bacio che vorrei e Valerio non è la persona che vorrei. Lo interrompo.
"Vale senti, non ci riesco."
I suoi occhi si riempono di rabbia.
"Non ti vuoi divertire?" Urla quasi.
"No.. non è quello."
"Ah no? continua ad alzare la voce."
"Senti devo andare." Sto per andarmene quando mi afferra il polso e urla.
"Senti troietta, io ho intenzione di divertirmi non rovinarmi i piani."
Senza ascoltarlo provo a divincolarmi e ad uscire di casa. Corro, scappo e arrivo a casa. Sul portone trovo Leo e la sua Bratz. Lui vede che piango, singhiozzo ma non mi ferma. Me lo merito, ho sbagliato. Mi sono comportata da troietta, lui era venuto a chiarire eppure io ho voluto fare la spavalda e sono andata a casa di un perfetto sconosciuto. Me la sono cercata. Entro in casa e mi chiudo in camera, guardo mio braccio e noto che è tutto livido. Valerio mi ha stretta pesante, mi accascio a terra e piango tutte le lacrime che mi stanno affogando dentro. Me la sono cercata.




 
  
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